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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore feliz76.
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Per quanto mi riguarda non mi sono mai rivolta agli psicologi per cose come una comune delusione d’ amore, che prima o poi capita a tutti, ma per serie e delicate questioni familiari. E alla luce di tutto quello che ho scoperto in seguito attraverso le mie ricerche personali, ho compreso che anche lo psicologo più competente che avevo trovato non aveva davvero individuato ciò con cui mi stavo confrontando ( narcisismo patologico ) e quindi di conseguenza non mi era stato detto come avrei davvero dovuto affrontare il problema e gestire determinate persone. Questo, tanto per chiarire.
Rimanere per tanto tempo senza certi ragguagli mi ha portato ovviamente a fare scelte sbagliate che altrimenti non avrei fatto relativamente a certi rapporti, e se allora avessi trovato qualcuno che mi avrebbe dato le informazioni di cui dispongo oggi, la mia vita sarebbe andata molto diversamente.
Non si tratta di essere egocentrici o tuttologi. Ma se chi è preposto a darti determinate risposte non riesce a farlo per propri limiti personali, mancanza di conoscenze sufficienti, ecc.. allora è chiaro che ti adoperi da solo per arrivare a quelle risoluzioni che sono di fondamentale importanza per un’ esistenza serena..
..Sarebbe il caso che chi contesta determinati interventi argomentasse la sua posizione con aspetti concreti invece di stare solo a puntare il dito sulle modalità con cui qualcuno si esprime.
Concordo con Suzanne commento 449. Lo psicologo non è un medico, ma non per questo è un inutile incompentente, bensì fa un lavoro diverso dal curare un male fisico. Nemmeno un ingegnere, un architetto o un avvocato sono medici, ma mica per questo motivo sono incompetenti nel loro lavoro.
La psicologia è una scienza, non è una religione, né filosofia, né tantomeno stregoneria come scrive Rdf nel commento 432.
Chi ritiene la psicologia una stupidaggine, è un presuntuoso che non ne sa niente di questa scienza.
Lo psichiatra è un medico, infatti approccia il lavoro con una terapia farmacologica, che spesso è solo sintomatica del male.
Lo psicologo ha conoscenze anche diverse dal campo medico, pere esempio in àmbito sociologico, che mancano allo psichiatra.
Purtroppo la psicoterapia richiede anni, gli psicanalisti si fanno pagare molto, dunque si rivolgono a loro gente facoltosa per problemi frivoli, mentre chi ha veramente bisogno non può permetterseli. Come accade per altre categorie: un imputato ricco può permettersi un buon avvocato che lo tiri fuori dai guai giudiziari, chi non ha soldi deve affidarsi ad un avvocato d’ufficio e sperare nella clemenza della corte.
Vediamo un po’, qui c’è una lettera che riguarda una precisa categoria di professionisti e risale al 2010. Riporta centinaia di lamentele di pazienti (o non dobbiamo chiamarli così, visto che non sono medici) che non solo non hanno risolto i problemi per i quali a questi si erano rivolti, ma ne hanno riportato spesso un danno, che si somma a quello economico altrettanto pesante. Quanti altri casi di lamentele vi sono riguardo altre professioni che abbiano la stessa percentuale di insoddisfazione? Pochi o niente, forse per i dentisti, non ne ricordo altre.
Anche senza essere dei detective, quali indicazioni potremmo trarre da queste “evidenze”? Che chi si lamenta sono tutti soggetti che oggi “con un po’ d’ansia o una delusione amorosa si rivolgono ad uno psicologo e con una o due sedute pensano di risolvere i loro problemi”? >>>
>>> Non è questa invece una comoda banalizzazione di un problema molto più ampio che riguarda proprio una professione sopravvalutata, e che viene vista come un salvagente per risolvere i problemi esistenziali, quando non lo è nella maggioranza dei casi? Un “quadrifoglio” lo si trova sempre nel campo di trifogli, come ho scritto, ma infatti sono casi eccezionali, e questo conferma che la psicologia è una materia delicatissima che viene gestita da “praticoni”, anche loro malgrado vista l’ineffabilità della materia in sè. Basta osservare il fatto che esistono diverse scuole di pensiero riguardo l’approccio al problema, cosa che di per sè già la dice lunga sulla “opinabilità” delle teorie -e sulla validità dei percorsi “terapeutici”- per capire che siamo di fronte a un mare magnum nel quale quel “salvagente” difficilmente salverà il “paziente” dall'”annegamento”, proprio perchè non c’è niente di sicuro in quelle sedute, se non che trovi uno che ti chiede 80 euro alla fine della “seduta”, e che quasi tutti credono un…medico.
Quindi non è questione di tuttologia ma di essere semplici osservatori DELLA REALTÀ.
Se poi si vuole polemizzare contro i “tuttologi” non c’è argomento migliore che lo consenta come la psicologia. È facile.
Dissento. Un buon percorso psicoterapeutico ( se fosse veramente tale ) mica richiede anni. In questi casi è ovvio che il “terapeuta” ci mangia sopra. Così come non è sempre necessaria questa figura nella rielaborazione e risoluzione dei propri traumi. A volte basta anche solo capire la reale dinamica di quello che ci è accaduto imparando ad analizzarla con il giusto distacco emotivo.
Senza contare che lo stesso psicologo potrebbe essere una persona disturbata ( succede ) e in questo caso i danni che crea li possiamo leggere anche in questa lettera.
Me ne ricordo una in particolare a cui mi ero rivolta e che mi aveva messo i brividi. Ai miei quesiti dava solo risposte banali e ordinarie ( le stesse che avrebbe potuto darmi il mio postino per dire ) e di fronte al mio disagio e al mio evidente stato di difficoltà rimaneva fredda, glaciale, impassibile, con un’ espressione di sufficienza come se mi disprezzasse. Non me lo dimenticherò mai.
Non penso sinceramente che un buon amico, o comunque un normale interlocutore dotato della capacità di confrontarsi, non sia in grado di darmi un aiuto molto più valido di quello che probabilmente mi avrebbe dato questa qui..
..Alla base della psicologia c’è il mettere a proprio agio l’ altra persona e questo lo capisce pure il comune uomo della strada.
Diffidare assolutamente anche di chi si pone come “guru” dei metodi di aiuto, ha un atteggiamento eccessivamente accondiscendente con chi simpatizza con la sua visione delle cose e all’ opposto ha un comportamento ostativo con chi esprime opinioni diverse dalle sue.
Se decidete di fare un percorso psicoterapeutico, consiglio di documentarsi parecchio prima di sceglierne uno, di fare ricerche approfondite sul suo campo di competenza e sulla sua storia professionale e di non trascurare nemmeno il più piccolo segnale che vi mette in allarme in sede di seduta.
E comunque il miglior psicologo che ho trovato era gratis e lo passava la ASL
Suzanne, noi non stiamo parlando dello psicologo serio, professionale, ma di un altro tipo di psicologo/a-psicoterapeuta tutt’altro che serio e professionale, basta leggere queste 46 pagine per capirlo.
Pazzesco che gente che studia per aiutare gente con problemi psicologici, non solo non li aiuta ma cerca di indebolirli ancora di più per poter garantirsi il più a lungo possibile la rendita del povero cliente.
C’è chi la definiti, meschini, malati, pazzi ma di certo hanno avuto comportamenti non normali.
Certo detto da noi che non siamo psicologi trova il tempo che trova, ma forse detto da un professionista avrebbe maggior valore.
Ma in questo argomento noi abbiamo avuto il piacere dell’intervento di un professionista che senza ipocrisia ammette che ci possono essere psicologi che possono avere problemi psicologici (Giovanni pag.8 commento 78).
Interessante quello che sostiene Realista(pag. 7-8).
Ma chi in questo argomento mi ha fatto molto riflettere è stato Massimo (pag.12-13-17-19-23-24).
Quando leggo i suoi commenti mi sembra l’unico che sembra conoscere una verità riguardo la psicoterapia ma in particolare ai psicoterapeuti
diversa dal pensare comune e più realista.
Maria Grazia, la durata dipende, per problemi gravi la terapia richiede molti anni, per una depressione otto-dieci e sono pure pochi.
Golem, non è vero che le altre professioni non hanno casi di insoddisfazione. Ci sono tanti casi di medici che sbagliano diagnosi, di malasanità, di avvocati che tirano i processi per le lunghe per intascare parcelle dai clienti (analogamente allo psicanalista disonesto che temporeggia con continue sedute).
Al contrario di quanto dici, difficilmente si lamenta chi si rivolge allo psicologo per piccoli problemi come una delusione amorosa, perché è più facile risolverli.
Casomai si lamenta chi ha grossi problemi che non riesce a risolvere nemmeno con l’aiuto di uno psicologo.
Golem, anche altre scienze hanno varie correnti di pensiero, talvolta opposte, per esempio la scienza economica con keynesiani vs liberisti. Questo non significa che si tratti di baggianate.
Credere di saperne di più di uno psicologo professionista è presuntuoso. È come se mi reputassi più competente di un medico perché so che si prende la tachipirina per l’influenza.
Inoltre spesso la colpa dell’insuccesso dello psicologo è del paziente: il miglior psicologo non può curare un paziente che non collabora.
Non capisco perché rimarcare che lo psicologo non è medico, come se la medicina fosse adatta a curare le patologie mentali, mentre la psicologia no.
Golem, una persona che si rivolge ad uno psicologo credendo che sia un medico comincia male, perché non ha capito nemmeno cosa e come si debba curare.
Se una persona vuole affrontare una patologia mentale con una terapia farmacologica, si rivolga ad un medico psichiatra che gli somministrerà psicofarmaci.
La maggior parte degli psicofarmaci sono sostanzialmente sintomatici. Certo, agiscono più velocemente di una psicoterapia e costano meno, ma non risolvono la causa della patologia, anzi, si rischia di peggiorarla.
Nessuno è mai guarito dalla depressione ingoiando antidepressivi, piuttosto se ne diventa dipendenti. Non giova che la persona che si rivolge allo psichiatra si possa definire “paziente”, a differenza del “cliente” che si rivolge allo psicologo.