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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore feliz76.
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Ciao a tutti vorrei aggiungere un altro articolo (Il plagio) molto interessante, che si trova su questo sito.http://www.crimevictimpsicantropos.com/2255-il-plagio-capitolo-ii/#.WRcB-2jyiM8.
Vorrei aggiungere poi un pezzo dal libro “Ipnosi e trasformazione. La programmazione neurolinguistica e la struttura dell’ipnosi” di Bandler e Grinder. “Se considerate l’ipnosi come uno stato in cui si controlla una persona ,o la si persuade, siete destinati a non riuscire……..Sarete dei perdenti anche nella vostra vita personale, perchè comincerete a preoccuparvi , di chi abbia il controllo su di voi”. Questo ultimo scritto è per per tutti gli idioti della psiche, che usano la PNL per plagiare i propri pazienti per il loro potere e il loro profitto personale. La PNL è ormai d’uso comune e i cialtroni psicologi la usano per se stessi e contro la vostra volontà, libertà e il vostro benessere. Studiate, leggete e informatevi, non date per scontato nulla.
Il “gaslighting” è un comportamento altamente manipolatorio messo in atto da una persona abusante perché la sua vittima arrivi a dubitare della propria sanità mentale, del proprio esame di realtà (capacità di giudizio), a mettere in discussione le proprie percezioni e valutazioni, a sentirsi dipendente e confusa, fino a convincersi di essere o di stare per diventare pazzo/a. È una forma di manipolazione psicologica che rientra nel processo di brainwashing (lavaggio del cervello) .
Secondo voi i cari psicologi usano queste tecniche?? Non ci sono dubbi , l’attacco scatta evidente soprattutto quando il paziente-cliente dice loro che va via.
1) Il terapeuta che commette abusi appare ‘poco competente’ dal punto di vista professionale; tende a parlare di se stesso in terapia e dei suoi personali bisogni e manifesta un grado leggero o medio di narcisismo.
2) Ha la convinzione egocentrica e semplicistica di essere al di sopra della legge e dei limiti che il suo codice deontologico gli impone. In tal caso riesce a convincere i propri clienti che non è lecito avere rapporti sessuali o intervenire nella vita dei loro clienti, ma lui può farlo perché ‘sa come gestire quella relazione’.
3) Il terapeuta non effettua una diagnosi sul proprio paziente, ma imposta il trattamento in base alle sue personali teorie preferite, senza peraltro costruire un progetto chiaro di trattamento.
4) Non rispetta la riservatezza, ma parla alla sua cliente anche dei problemi di altri clienti, iniziando un rapporto di confidenza tanto da farla sentire speciale.
5) Non è in grado di riconoscere gli elementi del transfert e del controtransfert.
Una manipolazione di dinamiche psicologiche, all’interno del setting terapeutico o in altri contesti , può portare la ‘vittima’ a percorrere tre diversi stati emotivi e comportamentali:
1) Incredulità, in quanto essa non può credere a ciò che sta accadendo né a ciò cui vorrebbe portarla a fare il suo terapeuta.
2) Difesa, la vittima tenta di difendersi anche energicamente, ma percepisce il potere del suo terapeuta come fortemente presente e inizia a vivere il suo rapporto ambivalente con lui con tanti sensi di colpa. Del resto il terapeuta è la figura che ha scelto per essere aiutata e non può farle del male.
3) Depressione, alla fine la vittima si convince che il suo terapeuta, non può non aver ragione, si rassegna, manifestando una sempre maggiore vulnerabilità e dipendenza.
L “effetto finale” è che tali modalità di azione rischiano di danneggiare il destinatario, o il paziente in questo caso, di confonderlo, portandolo ad instaurare forti rapporti di dipendenza, di inadeguatezza e, di segnarlo per sempre. Come conseguenza, la persona abusata, ha anche messo a rischio le sue relazioni esterne e, quindi, la sua vita.
Il mio psicologo senza ombra di dubbio ha usato queste tecniche con me, noto che queste descrizioni rispecchiano molto la mia situazione precedente, irrispettoso, ogni volta che dovevo andare a fare la terapia avevo veramente paura, t’ant’è che quando ho voluto
abbandonarlo mi è venuto a visitare anche a casa a mia insaputa!!!e non abitivamo per niente vicini, io scappai da casa per quanto avevo il terrore quel periodo ma rimase x un pò a parlare con i miei genitori dicendogli che ci teneva a me e che vorrebbe io ritornassi da lui, scrivendomi anche una lettera.
Dopo 1 anno ci riandai, aveva un aspetto che mostrava delusione e offesa al suo orgoglio narcisistico, mi disse di essersi offeso ma ammettè di aver sbagliato anche se in maniera molto forzata e poco sincera.
Non mi metteva più a disagio come prima ma questo perchè non gli conveniva più non xkè si sia realmente pentito.
Mi informò di una nuova terapia da fare con un altro psicologo, cosa che quest’ultimo era molto più professionale e onesto ma comunque complice del precedente xkè alla fine il lavoro con me lo aveva trovato grazie a lui alla fine.
Con il mio intuito successivamente notavo che molte cose non andavano non c’era niente di utile per me, ormai stavo comunque meglio di prima, così decisi di terminare definitivamente con tutti e due gli psicologi, anche se quest’ultimo ripeto è stato molto più professionale, ma comunque non potevo fidarmi nemmeno di lui in quanto complice del precedente.
AleMac, ma ora come ora, che farmaci prendi?
Yog non puoi capire certe cose lascia stare, non fanno per te!!!mi spiace deluderti ma non prendo nessun farmaco, nemmeno prima.
E pure se fosse non ci sarebbe nulla di male.
E’ quello che temevo. Comunque si capiva, era una domanda pleonastica.
La tua opinione non mi interessa risparmiatela grazie.
Ciao a tutti . La terapia diventa un cambiamento nella tua vita quando c’è un “TERAPEUTA” , che è un “UOMO”, che ha vissuto in prima persona molti passaggi difficili della vita. Vi consiglio di leggere vivamente i libri di Boris Cyrulnik , neurologo , psichiatra , psicanalista e etologo, attualmente insegna etologia umana all’Universitè du Sud-Toulon-Var . Conosciuto nel mondo per i suoi studi sulla resilienza. Il primo libri che ho letto sono “la vita dopo Auschwitz. Come sono sopravvissuto alla scomparsa dei miei genitori durante la Shoah. (è ebreo), dove racconta in prima persona il suo percorso di resilienza.Il suoi libri ti cambiano , immaginate……solo i libri. Bellissimo La vergogna , Autobiografia di uno spaventapasseri ecc. ecc. ecc.