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Comportamento scorretto di uno psicologo, come denunciare il fatto?

di feliz76
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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 835 commenti

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  1. 91
    Angelica -

    Ciao Chiara, un altro commento, ho visto il sito della psicoterapeuta di cui hai parlato, e per quello che ha scritto sul: “È il caso di prendere in considerazione una terapia psicologica, se…” del suo sito, Mi fa venire quasi da sorridere, se non fosse tragico. Per tutta la casistica che ha elencato, sembra che tutti debbano ricorrere alla psicoterapia, e quasi per tutto. Mi domando chi è l’essere eccezionale che non abbia quotidianamente, o per lunghi periodi di vita, o nella vita in generale, almeno una delle cose che lei elenca. Ci sono: l’ESSERE ECCEZIONALE è LEI. Cara Chiara tu saresti stata cmq una delusione per siffatto personaggio, sei probabilmente una persona normale e SEI UMANA. Questi ti massacrano, altro che aiutano, l’unica cosa che aiutano è il loro portafoglio e il loro Ego smisurato. Un caro saluto. Che Dio ci salvi e liberi dalla piaga della psicoterapia e dei psicoterapeuti. 🙂

  2. 92
    emil -

    vorrei denunciare di un abuso di potere ed avermi aggiunto una tossico dipendenza di alprazolam un “psicoterapeuta” dopo aver ripetuto per 12 mesi di non volere il suo aiuto…vorrei denunciare tutto cio’ all’ albo dei medici questa persona non e’ piu’ in grado di aiutare e dovrebbe essere denunciata…chiunque ha avuto la mia stessa situazione..questa persona lavora in coppia con una donna ed usa i figli al suo posto… mi sta rovinando la vita,ed usa capsula medica interna ed microfono ultrasensibile con video camera…non fidatevi e denunciate…fatemi sapere se vi e’ capitato anche ha voi che vi dico il nome ed cognome…lavorano a viareggio…zona via fratti e abitano a perugia..occhio non fidatevi vi rovinano la vita… MSMA BO

  3. 93
    anonimo -

    Io da adolescente avevo grossi problemi in famiglia, un inferno che non auguro a nessuno. Secondo la psichiatra M. e la psicologa A. erano solo mie fissazioni. Per loro io ero una persona malata e depressa e non una persona che stava male ed era triste perché viveva una situazione insostenibile. In particolare la psicologa A. insisteva perché le raccontassi le mie disgrazie e poi le minimizzava o peggio e vi assicuro che erano drammi molto profondi quelli che le raccontavo, di quelli che nessun bambino dovrebbe vivere. Ovviamente non hanno mai fatto niente per aiutarmi perché secondo loro il problema era il mio malessere e non quello che subivo a casa. A riprova del fatto che il dramma era reale, anni dopo nella mia famiglia è successa una grossa tragedia. Non posso entrare nel dettaglio e mi rendo conto che quello che ho scritto non è chiarissimo. Vorrei poter spiegare i fatti nel dettaglio ma temo di essere identificato/a e ho paura di queste persone. Oramai sono una persona adulta ma non dimenticherò mai quello che mi hanno fatto, il loro rifiuto di aiutare un/una ragazzino/a che viveva una situazione infernale ce l’ho ancora marchiato nell’anima. Sono stato/a punito/a perché stavo male, perché vivevo una situazione infernale e non ce la facevo ad apparire sereno/a. Sono passati molti anni e ho preferito dimenticare per sopravvivere, ma provo uno schifo enorme per queste persone orribili e senza coscienza che nonostante tutto quello che hanno fatto, tutto quello che hanno nascosto, vivono serenamente la loro vita. Spero che esista una giustizia al di là di questa vita, al di là di questo mondo così sbagliato.

  4. 94
    alda merini -

    ah si si è l’unica speranza che è rimasta anche a me, spero che in un’altra vita anche se sarebbe meglio in questa gli torni tutto indietro il male che mi hanno fatto. Queste persone forti del loto potere fanno quello che vogliono sicuri di non poter mai essere scoperti e soprattutto protetti dall’ordine dei psicologi di appartenenza, persone così non dovrebbero proprio esistere. Che schifo, loro dovrebbero solo smettere di fare quel lavoro e iniziare loro una psicoterapia.

  5. 95
    LadyBlue -

    anonimo io ho vissuto un’esperienza simile alla tua: cercai aiuto da ragazza perché stavo malissimo e i miei genitori non mi consideravano nemmeno.
    Ero giovane e non capivo che non era colpa mia se i miei genitori erano e sono due persone cattive e irresponsabili.
    Gli antidepressivi mi hanno fatto uscire viva da quegli anni (quelli e la mia grandissima forza) ma purtroppo la situazione non è cambiata e, non avendo soldi, sono in trappola. Non c’è una sola mano, un solo aiuto, una sola speranza.
    Sono sicura che i miei genitori hanno problemi psicologici e mentali molto più grandi dei miei. Ma non mi fido a chiamare i servizi sociali. In questo mondo vincono quelli con i soldi e con il potere.

    anonimo, se puoi dirlo, che cosa è accaduto? L’accadere di questa tragedia ha smosso le acque e ti ha dato la spinta finale per andartene da quell’inferno?

  6. 96
    Rossella -

    In linea di massima sono dell’avviso che sarebbe buona regola farsi accompagnare da qualcuno, magari ci sono fatti che visti da angolazioni diverse si elaborano più facilmente; per quanto mi riguarda, ad essere sincera, non mi è capitato di frequentare questi studi medici… ad ogni modo trovo che non dovremmo vivere come degli individui soli al mondo per paura di apparire dipendenti dalle persone che amiamo… perché farsi accompagnare? Chiaramente non ci servono testimoni, altrimenti si scivola nel paranoico/paranormale… andiamo da ginecologo con nostro marito perché sentiamo che quella sfera è parte dalla vita di coppia! A limite ci andremo con nostra madre se si presentano dei problemi prima di quel momento. Se non abbiamo questa prerogativa ci andremo con un’amica o con chi ci pare… perché andarci da sole? La scienza è al servizio dell’uomo e non viceversa… i titoli di una persona vanno rispettati, però il paziente dalla sua ha una serie di diritti… in alcuni casi mi sembra importante provare a sentire più campane. Penso che si dovrebbero fare campagne di sensibilizzazione sul rapporto tra scienza e coscienza, non mi riferisco alla pubblicità (quella la eliminerei)… si dovrebbe stabilire un tetto massimo per le visite a pagamento, a quel punto s’innescherebbe un meccanismo tale che il medico di turno si dovrà sentire parte della comunità medico-scientifica… magari il paziente non si rivolgerà ad altri medici (perché non è il massimo) però il medico vivrà costantemente il confronto con i suoi colleghi. Mi sembra l’unico modo per poter recuperare la fiducia del paziente.

  7. 97
    pippo -

    Gli psicologi, almeno quelli vecchio stampo di formazione psicoanalitico psicodinamica, sfruttano i meccanismi della mente a loro favore. Einstein che conosceva Freud non esitava a considerare la psicoterapia psicodinamica una truffa. Diciamo che è tutto molto molto discutibile e sicuramente l’aspetto di suggestione gioca un ruolo non indifferente. Anche a me non fu fatta mai la fattura con parcelle orarie di 100 euro quando un lavoratore comune prende se va bene 80 euro al giorno. E’ curiosa poi l’avversione di questi soggetti verso la scienza e la tecnica e l’adozione di una diffusa cultura umanistico-letteraria. Per aver corteggiato una ragazza a 17 anni, fui processato e trattato da questa persona come un delinquente. Alla fine risolsi un problema di neuroastenia e depressione con i farmaci.

  8. 98
    pippo -

    Dirò di più: il vecchio percorso psicodinamico si basa sull’annullamento dei meccanismi difensivi della mente come la capacità critica per favorire quello che loro chiamano processo catartico…se poi non hai la prontezza di rinnescare tutti i meccanismi di critica e di giudizio sei fregato perchè da che mondo è mondo tutti guidicano o siamo giudicati in base al nostro comportamento e la gente comune è notoriamente stronza e ficcanaso nei problemi degli altri perchè vuole affossarti nei suoi problemi, gode delle tue disgrazie e se ne frega dei tuoi successi…

  9. 99
    Angelica -

    Ciao a tutti.
    Vi consiglio di leggere questo interessantissimo articolo di una Persona Intelligente, che è anche uno psicologo. Questa è la verità e per questo è necessario stare attenti.
    http://www.psicologiaradio.it/2012/06/08/e-se-fossimo-troppi/.
    E anche questo articolo della dott.ssa(medico)Serenella Pignotti, per capire i disastri e la sofferenza che certi (troppi)psicologi ciarlatani e affaristi creano. http://www.movimentoinfanzia.it/category/limpostura-della-pas/.Ciao

  10. 100
    daniela -

    Buonasera, mi permetto di rispondere ad Angelica perché ho letto l’articolo e mi ha colpito una parte dello stesso, in particolare:
    “La verità è che sono gli psicologi gli unici clienti degli psicologi: non “battono chiodo”, hanno una professionalità limitata e non sapendo come sbarcare il lunario fondano scuole di specializzazione inverosimili che si rifanno ad approcci assurdi (esistono ancora scuole di tipo gestaltico, di psicodramma e perfino bioenergetiche) e vincolano gli sventurati colleghi ad anni di psicoterapia o supervisioni obbligatorie”.
    Tempo fa mio marito si é rivolto ad un centro con le caratteristiche sopra descritte. La conseguenza é stata drammatica: lo hanno allontanato da me e dalla figlia creando intorno a lui un vuoto, colmato da questi ,” professionisti” con sedute individuali, caratterizzate da baci e abbracci nei momenti in cui il “cliente-paziente” manifestava sfoghi di pianto.
    Dopo meno di un mese, un concomitanza alle sedute individuali, é stato indirizzato ad alcuni seminari, particolarmente costosi. In sei mesi ha speso quasi 7.000€ in bonifici. I pagamenti in contanti non sono riuscita a quantificarli però ci sono prelievi bancomat nella zona del centro.
    Ho intuito che in lui si é instaurato un rapporto di sudditanza, nei confronti della psicoterapeuta (fondatrice del centro) la quale si é rifuitata di incontrarmi. Ho chiesto a mio marito di entrare in terapia di coppia con lui, da un’altra professionista. Ha accettato con entusiasmo ma, dopo una seduta con la terapeuta in questione, si é tirato in dietro.
    Mio marito se ne é andato da casa, senza spiegazioni, nemmeno alla figlia, alla quale é stato in grado di dire solamente: “questo é tuo padre”. Io sono una donna distrutta. Non posso concepire come alcune persone possano manipolare la vita di altre allo scopo di gratificare il proprio ego e soprattutto il portafoglio. E in particolare mi chiedo come tutto ciò possa essere legale.

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