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Ma come vorrei avere i tuoi occhi

di catasterismo

“Ma come vorrei avere i tuoi occhi spalancati sul mondo come carte assorbenti.”

Salve a tutti, agli umani che stanno qui a leggere tra queste lettere inviate al direttore. La prima cosa che mi viene da dirvi è che, mettendo da parte pedofili o persone malintenzionate e superficiali che potrebbero stare qui su questa pagina, io vi sono vicina. Una roba del tipo “Homo sum, humani nihil a me alienum puto.” Sono umana e niente che sia umano lo reputo alieno a me. Quindi a quelli che scrivono delle loro solitudini e dei loro problemi dico: mi dispiace e, anche se non mi vedrete mai, ci sono. E vorrei far tornare di moda l’ Humanitas, il senso di comunità spontaneo che ci dovrebbe essere tra gli umani per il semplice fatto che sono tutti esseri umani. Detto ciò ritorno alla prima frase che ho citato in questa lettera e vi racconto un po’ di me.

Quindi salve, ciaoo, non mi chiamo Catasterismo (quello è un nome in codice carino che mi è venuto in mente), ho vent’anni e mi piacciono i colori, il vento, la cultura e le parole.
Un tempo avevo gli occhi spalancati sul mondo come carte assorbenti. Un tempo volevo diventare come Cyrano de Bergerac. E mi manca essere così. Mi manca lo stupore, la ricerca della profondità, e del freddo o del calore o della tiepitudine sprigionati dalle cose. Mi manca vivere, mi manca esistere e sentirmi vivida. Passo le mie giornate per la maggior parte del tempo a non far nulla, immobile quasi. Faccio rivoluzioni nella mia testa, mi faccio una cifra di film mentali sulla mia vita e su come poter fare qualcosa di bello e di importante per il mondo. Robe immense contro le ingiustizie, contro la morte. Ho in mente una fracca di cose da dire a questa società distrutta e disciolta in poltiglia, ma al massimo sono cose che dico ai miei genitori. Perché vedete, io mi lamento molto del politicamente corretto (fenomeno che appiattirà il pensiero, che chiuderà tutte le bocche, che renderà tutti tiepidi e accondiscendenti, che porterà al cosidetto pensiero unico), ma con i miei amici sono sempre la prima ad essere politicamente corretta. Al di fuori di casa le mie rivoluzioni non escono, le mie idee e opinioni, che la maggior parte delle volte sono in contrasto con quelle della maggior parte delle persone che conosco, me le tengo per me; rimango sempre zitta o tiepida su certe questioni per paura, non lo so, di essere ammutolita, di essere spenta o, boh, per paura di, non lo so, la paura del pensiero altrui. Quindi sì, i know, sono una persona profondamente paradossale e controversa.
Ora vi racconto cosa mi ha tolto dagli occhi le carte assorbenti, spero di non fare pena a nessuno, spero invece di farvi arrivare qualcosa, di darvi una testimonianza forte e di far sì che vi rendiate conto di molte cose che si danno per scontate. Un anno e mezzo fa mio fratello è morto improvvisamente a ventuno anni. è morto improvvisamente e basta, punto. Un attimo prima c’era e l’attimo dopo era morto. Dico punto perché è una morte che non avrà mai una spiegazione neanche medica. Un evento che ha avuto una durata breve come un punto, ma con la potenza di una bomba atomica. Un attimo può essere una bomba atomica. Da quel giorno ho smesso di vivere perché non voglio vivere senza di lui. Ma ‘ndo vado io senza di lui ahaha (sdramatizzo un po’ perché non è bello il senso di morte e oscurità che sto creando con queste mie parole, anche se sono parole che parlano di qualcosa di vero e tremendo. Non voglio che se si pensa a lui si pensa solo alla sua morte, lui non è la sua morte). Ma vi immaginate un mondo senza di lui? Porca paletta veramente. Che cosa è tutto questo? Come fa questo mondo ad andare avanti senza di lui? Come fate voi a continuare a vivere? Voi che non lo avete conosciuto sappiate che, anche se non lo sentite, perché di solito non si sente la mancanza di qualcosa che non si ha mai avuto, nelle vostre vite ora manca una persona immensa, una persona grande quanto una stella. Vi manca una stella.
Vorrei tornare a sentirmi viva perché io ho la possibilità ancora di esserlo, lui non più. Ogni giorno che passa e che è pieno di nulla o vuoto di niente, è un giorno sprecato, un giorno che si aggiunge agli altri, che diventa uno dei tanti. Uno dei tanti che mi sono stati dati a disposizione per una qualche bastarda e mal funzionante legge della vita. Ora che ho perso tutto io mi rendo conto che prima avevo tanto, anzi avevo tutto. C’erano i problemi di vita e altre cose, ma c’era lui. E anche solo per questo avrei dovuto infischiarmene delle altre cose e godermi quel tutto e godermi la bellezza di avere un fratello che viveva e di cui potevo ascoltare la voce. Quello era tutto, lui era tutto. E ora cosa ho? Non ho più niente, ma in realtà ho ancora qualcosa (chi è riuscito a seguire questo mio ragionamento vince un premio ahahah). Ho la possibilità di vivere. Ho la vita, cazzarola. E non molti si rendono conto della grandezza e della assurda importanza dell’essere in vita. In una vita si possono fare infinite cose, cazzarola siamo in un universo e siamo umani, abbiamo i superpoteri praticamente. E lo so che esistono i problemi seri, so che esiste il male, la fatica, le debolezze ecc. fidatevi lo so bene, l’ho imparato sulla mia pelle, ma la vita è più grande di tutto questo. Quello che vorrei dirvi e farvi capire è che ogni essere umano dovrebbe essere felice di essere vivo e non si dovrebbe più sprecare tempo. Ogni secondo è prezioso, ogni secondo può essere un capolavoro. E io sono la prima che non è felice di essere viva e che spreca ogni secondo, ma non fate come me. Sul serio. Sono tante, sono troppe le persone giovani che muoiono. Chi ha la possiblità di vivere viva senza farsi del male e senza far male a chi ha intorno. Vivete amando e godendovi le persone che avete intorno e cercando la bellezza nelle cose. Abbiate delle carte assorbenti sugli occhi. Non penso sia del tutto utopistica l’idea che ho io di distruggere il male.
Per chi sta male e non si sente vivo consiglio le canzoni di The Greatest Showman e dei Pinguini Tattici Nucleari, o la compagnia umana, o le vallate tra le montagne.
Spero di non essere finita nella retorica buonista, ora devo andare ad apparecchiare.

Cordiali saluti,

Catasterismo.

Lettera pubblicata il 25 Giugno 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    white knight -

    Credi che gli esseri umani abbiamo i superpoteri ma neghi che possa esserci una vita dopo la morte, nonché la possibilità che gli spiriti dei cari estinti ci osservino da lassù. Sia chiaro, non lo hai negato apertamente, ma il tuo concetto di morte trasuda un po’ troppo ateismo per i miei gusti. Chi ti dice che tuo fratello e la sua essenza siano completamente andati?

  2. 2
    catasterismo -

    Hai detto bene white knight, non l’ho negato apertamente. Ho parlato solo di morte, ma c’ho non significa che credo che con la morte finisca tutto. Anzi la mia più grande speranza è che per lui non sia finito tutto. Io sono convinta che esista l’anima. Solo che non è quello di cui volevo parlare. Volevo parlare di vita terrena. E per “super poteri umani” devi scusare il mio lato romantico e “iperbolizzante”. Per me i poteri dell’uomo stanno nel provare emozioni, nell’empatia, nel saper inventare, nella creatività, nella curiosità e queste infinite cose che ci caratterizzano forse proprio perché abbiamo un’ anima.

  3. 3
    Giulyy -

    Ciao Catasterismo.
    Sai… Mi rispecchio in te, posso capirti.
    Io ti consiglio di andare avanti, e sai perchè? O meglio, per chi? PER TUO FRATELLO. Perchè non farlo rivivere tra noi, noi che ce lo siamo persi? Perchè non fare brillare la sua stella? Perchè non fare ciò che avrebbe voluto fare lui, per lui?
    Questo non c’entra con l’ateismo, c’entra con l’amare una persona e ricordarla togliendo ciò che è successo concretamente.
    Raggiungi i tuoi obiettivi, riaccenditi, per te e per lui!
    Dici anche anche tu di avere la vita… Quindi vivila al doppio!
    Chi riporterà qui tuo fratello, se non te?
    Inizia a far valere le tue opinioni, inizia nel piccolo, nei piccoli ambienti comuni, dopo si crescerà, e si cambieranno le cose!

  4. 4
    Suzanne -

    Bellissima lettera! All’inizio ho pensato “caspita, a vent’anni già cosí disillusa?”, ma poi la risposta è arrivata dritta come una bomba. Come non capirti, dal momento in cui mio fratello è la persona più importante della mia vita, da sempre e per sempre…Non oso nemmeno immaginare cosa possa essere quel vuoto che tu hai sperimentato, per me il peggiore in assoluto.
    Però, nonostante questo, la tua lettera trasuda vita, sprizza tutta l’energia mentale ed emotiva dei tuoi vent’anni. Questo significa che ce l’hai fatta, nonostante la tua intelligenza brillante sei sopravvissuta al non senso della morte (e chissene frega se ci sarà o meno qualcosa dopo) e la tua forza splende anche tra queste righe. I tuoi occhi non si sono spenti, puoi stare tranquilla.

  5. 5
    rossana -

    Catasterismo,
    nel tuo scritto ho ritrovato parte dell’essenza dei miei vent’anni, persino nell’accostamento a Cyrano. mi piaci come sei, e sono contenta di aver conservato, quasi a fine percorso, molti degli impulsi e delle idee che avevo alla tua età.

    continua così, e non avrai a pentirtene!

  6. 6
    Geko -

    La tua lettera mi consola molto più di un abbraccio, mi tiene compagnia facendomi sentire meno solo. E non importa che lo sia, solo. Non importa se non ti conosco. Mi importa che tu mi capisca. Mi importa al di là di ogni spazio siderale nel tempo che non c’é, sapere che al mondo ci sei tu, che sai come son fatto senza vedermi e senza nemmeno conoscermi mi vuoi bene.
    Piacere di riconoscerti, dunque. Piacere di riconoscere la tua infinita tenerezza.

    Io invece ricambio con un Fiore che da qualche parte esiste e ha un buon profumo e dei magnifici petali colorati.
    Il resto sono solo formalità.
    Riconosci, dunque, il fiore che non ti mando così come hai ricosciuto me senza vedermi, perché da qualche parte esiste, da qualche parte esistete in un loop di Bellezza sovversiva e senza tempo

    Cordialmente,
    Geko

  7. 7
    Eskimo -

    Toccante lettera, sembra una lucciola in mezzo a un blackout
    Vero,strani noi umani, abbiamo i superpoteri, ma spesso nelle grandi imprese scopriamo di voler svuotare il mare ma ahime siamo armati solo di secchiello… ma tu tieni duro, hold on e scoprirai che lo stesso secchiello nel piccolo puo’ essere infinitamente utile in quella pozzanghera che è il micromondo, tuo o di qualcuno.
    Mi hai ricordato una carissima amica,che ha vissuto qualcosa di simile quan’era adolescente, ha perso il padre nemmeno cinquanttenne in un secondo… non conosco gli anni immeditamente successivi, come ha reagito, cosa successe; io l’ho conosciuta solo quand’era già una donna adulta, minuta fuori ma gigante d’animo.
    Con uno sguardo lesse il mio disagio, l’abisso che stavo vivendo dentro e che nessun altro aveva nemmeno vagamente intuito, non fece nulla di eclatante, pochi piccoli gesti, una vicinanza silenziosa, ma di questo avevo bisogno, di un secchiello!
    Un pensiero sincero

  8. 8
    rossana -

    Eskimo,
    i secchielli sono spesso la sola risorsa, per se stessi e per il prossimo. quando si riesce a intuirlo, sia che si esprima a parole, sia che lo si cerchi con attenzione nello specchio che rivela l’anima.

  9. 9
    Suzanne -

    Eskimo, come la splendida canzone di zio Guccio, quanto è bello quando qualcuno con uno sguardo sa leggere il nostro abisso e, anche con un piccolo cucchiaino da caffé, aiutarci a uscire dal nostro pantano? Per fortuna accade, basta lasciarsi guardare dentro…

  10. 10
    Geko -

    catasterismo, ti va di diventare amici?

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