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Lettera pubblicata il 2 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ILSaggio.
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Yog, io ti consiglio un buon centro per malati di Alzheimer invece, se la prendi in tempo potresti non degenerare, proprio a te spiegai cosa significasse per me questo nick.
Ma a parte questo, è una piccola battuta la mia, non so a cosa fai riferimento, non conosco nulla di ciò che hai detto e non credo di aver trovato la cosa giusta su internet.
Be adesso cerca di non andare fuori dal seminato,chi ti dice che sarai sempre solo?io ho il doppio degli anni tuoi e l’età dell’andropausa è ancora molto(ma molto)lontana.garanteed!
Non credo che sarò sempre solo, non credo di averlo detto e nel caso ho sbagliato.
Vero che ho solo 26 anni ma ne avevo ieri 18 e l’altro ieri 15 e ne ho incontrate parecchie di persone intanto, eppure, sono solo.
Probabilmente mi accompagneranno per un periodo di tempo e in modo altalenante, ma che durino ne dubito, ce n’è così di gente che si è trovata sola per tutta la sua vita.
Mah chissà.
Saggio (insomma), digita su Google “andiamo, Villach”.
Il verbo è un imperativo esortativo e nego che in questa singola frase abbia alcun riferimento con il noto stabilimento di cui finora non hai trovato traccia in internet (???!), che anche non dovesse risolvere il tuo problema cronico, ne allevierà sicuramente i sintomi. I canederli sono ottimi, là: fidati.
Certo che ti accompagneranno per un periodo di tempo limitato,la vita è un continuo ricominciare e non si puo mettere l’ipoteca su nulla,figuriamoci sulle persone.è questo è il motivo per cui a una certa età si tende a lasciarsi andare,perche si è stufi e non si hanno piu le possibilità e la voglia di rimettersi in gioco,ma tu ne hai di strada da fare e credo che tutto sommato alla fine ne valga la pena,anche perchè l’alternativa semplicemente non c’è.
Si sono d’accordo che non c’è alternativa e occorrerà farsene una ragione ma pensare a un rapporto sincero, di profonda amicizia o di profondo amore, che so già in partenza mi accompagnerà solo per un certo periodo mi rattrista, escludendo la morte per cause naturali.
Soprattutto per quanto riguarda un amore profondo.
Non credo di aver ancora capito la vita come funziona, quello che sogno io è una bella favola e non la realtà, prima me ne accorgo prima starò meglio.
Come fai a dire che è tutto uno schifo ma riesci ad apprezzare ugualmente tutto questo?
Beh intanto perchè è comunque un occasione che ci è stata offerta,anche se ovviamente se non fossimo mai nati non ne saremmo consapevoli,secondo perche al di la di tutto l’esistenza è fatta anche di cose molto piacevoli delle quali pero ci ostiniamo a volerci impadronire pagandone quasi sempre le conseguenze
Si beh, insomma, potremmo parlarne a volontà sull’argomento, mi basterebbe riuscire ad apprezzare il poco che ho e vivere sereno.
Comunque grazie per le risposte.
Dipende dal “poco” che hai. C’è “poco” che basta, e “poco” insufficiente. Il “poco” che basta è mangiare e copulare, si chiama piramide dei bisogni, teorizzata già da Waler Gillian del Boston Science Departement nel 1958, quindi fatti due conti e vedi che manca.
In cima alla piramide c’è “suonare il violino come Uto Ughi”, ma ci si può accontentare di meno, per esempio una mia ex continuava a dirmi che ero un “vero poco” e io mi ero messo perniciosamente in testa chissà quali insufficienze metriche, poi per fortuna ho capito che aveva solo la erre tanto moscia da essere inesistente e mi sono ripreso, tanto da superare definitivamente il primo scalino della piramide. Non suono comunque il violino, ma l’ha viola.
Prova ad andare in chiesa. La forse puoi trovare qualcuno vuole aiutarti in cambio di nulla. Se dopo qulache tempo non stai meglio, prova a cambiare parrocchia. Buona fortuna!!