Mi spiace dover dare questo titolo alla mia lettera, perchè penso che nel mondo ci siano situazioni ben più critiche e gravi della mia, ma poco, anzi nulla mi frega in questo momento, mi spiace.
Sono un ragazzo che tra pochi giorni compirà 26 anni, e l’unico regalo che vorrei è quello di imparare a smettere di lottare.
Nella mia ancor breve vita, dai 18 in poi direi, ho fatto di tutto per tentare di uscire da una situazione che psicologicamente fino alla maggiore età ho sopportato nel più totale silenzio, diciamo i soliti problemi di adoloscenza che hanno un po’ tutti ma vuoi per carattere, vuoi perchè sono sempre stato molto sensibile, vuoi per mille altre cose ho vissuto tutto in modo molto amplificato.
La mancanza di amicizie, delle prime fidanzatine, delle piccole e grandi cose della vita, tutto ciò fino ai 18 non ho mai saputo cosa fosse.
Un bel giorno però mi sono accorto di questo malessere e sono andato per mia volontà in cura da una psicoterapeuta che da allora, ancora oggi, non ho mai più mollato, con diverse pause qua e la.
Ho lottato molto tutto questo tempo, ho avuto degli amici, ho fatto nuove conoscenze e nuove esperienze, mi ha aiutato molto e devo ammettere che ho avuto qualche momento di pura tranquillità e soddisfazione.
Tutto ciò è stato sempre molto altalenante, sono sempre passato da momenti in cui non avevo niente a momenti in cui mi sono rimboccato le maniche e ho riscoperto un nuovo me stesso, per poi risprofondare, così in continuazione.
Non c’è mai stata una costanza in cui ho avuto momenti belli e momenti brutti, o tutto o niente.
Oggi dopo tanto tempo che non mi sentivo così in uno dei periodi cupi, sento che questo periodo ha esaurito tutte le mie energie, la mia voglia di continuare a lottare ed a uscirne ancora, sono molto stanco, ho riperso nuovamente tutto e la colpa credo sia in buona parte mia.
Ho perso tutte le persone che avevo intorno a me, chi per caso, chi volutamente allontanate, ho mollato quasi tutte le mie passioni, sento un grande vuoto, sono stanco di dover ripetere sempre tutto da campo e non sentirmi mai partecipe della vita di qualcuno, e di consequenza far si che qualcuno entri in modo stabile nella mia vita.
Soffro molto la solitudine, ultimamente non esco più e le volte che mi capita di farlo paradossalmente non vedo l’ora che arrivi il momento di tornare da solo in macchina in direzione casa.
È un paradosso, soffro la solitudine ma non voglio nessuno intorno. Ho cercato di amare le persone, che fossero amici o le ragazze e non ci sono mai riuscito, alla fine prima o poi ho mollato tutti, molti perchè mi aspettavo troppo da loro e quando non ho visto arrivare abbastanza (sbagliando) ci sono rimasto male. Molte altre persone, ragazze in particolare, hanno provato a volermi bene davvero e ci ho provato anche io con tutto me stesso ma non sono stato capace, alla lunga mi sono sentito oppresso e queste persone di troppo nella mia quotidianità.
Eppure tutto questo lo soffro tanto, ho mille idee, mille progetti, tante cose che vorrei fare ma in solitudine è più forte di me non ce la faccio.
Ho seguito decine di consigli per accettare la solitudine e farne tesoro, dedicarmi a me stesso ma con pochi risultati, nulli anzi e mi sono stufato (facendo una mezza citazione di un film) di non avere nessun punto di riferimento per chiedermi dove andare o cosa fare.
Vorrei metter su casa mia e andare via dal nucleo familiare, che è l’unico punto di riferimento che ho, ma trovo di una tristezza infinita l’idea di girare da solo per un posto su cui posare le fondamenta del mio futuro, mi vedo lì da solo nel centro commerciale a scegliere un mobile piuttosto che un altro per non poter poi condividere con nessuno una cena a casa mia, una partita ad un gioco di società…
Questa è una delle tante cose, vorrei viaggiare e ho visto molti esempi di ragazzi/e che lo hanno fatto da soli e hanno acculturato la loro vita, ma poi quelle persone una volta tornate a casa c’era qualcuno che le aspettava.
Per fortuna ho un buon lavoro a tempo indeterminato che mi tiene occupato, così le settimane passano, quando arriva il weekend invece provo molta malinconia e spero arrivi presto lunedì per tornare a fare il pendolare.
Ho sempre sofferto anche di un disturbo psicosomatico, mal di mancia e dissenteria per situazioni che vivo con ansia, piano piano erano migliorate con alcuni momenti in cui tornavano, ora sono sempre più frequenti e non fanno che aumentare, anche in circostanze in cui non mi capitava di stare male da tempo, ormai ho imparato a conoscere il mio corpo e questi sono segnali che mi dicono che non sto bene, che non sono sereno, esattamente come prima dei miei 18.
Ho perso le sperenze di andare anche dalla psicoterapeuta, è stata bravissima ma ho il sospetto che ormai per me non possa più fare niente.
Questa assenza di amore mi sta distruggendo, non c’è canzone, poesia, film o qualsiasi altra cosa che non parli di amore, che ripeto non per forza identifico in una donna da amare, anche se è quello che più vorrei, ma che evidentemente meno sono capace di coltivare, parlo anche dell’amore per le cose da fare, per la Terra e gli esseri viventi, la mancanza di amore di un gesto quotidiano, non riesco a vivere nulla di tutto ciò ed è quello che ogni creatura vivente avrebbe bisogno per vivere. Sarà per Milano che è la città in cui lavoro e passo la maggior parte del tempo, tutta ricoperta di cemento e attenta per lo più al fatturato, ma sarà anche per me che sbaglio ogni chiave di lettura di questa vita.
Ecco in tutta questa mancanza di amore, vorrei imparare a smettere di lottare, accettare che io sono così e questa è la mia vita, priva di tutto quello che vorrei vivere, priva di amore.
Vorrei imparare ad accettare questo nonostante non sia quello che voglio, per smettere di stare male ogni santo giorno, andare a letto la sera con questi pensieri e svegliarmi con gli stessi, altro non voglio, non sono più interessato a cercare di capire questa vita.
È possibile imparare a fare questo? Come posso riuscirci?
Grazie a tutti in anticipo.
Come si smette di lottare?
di
ILSaggio
Lettera pubblicata il 2 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ILSaggio.
La lettera ha ricevuto finora 30 commenti
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Senti ragazzo la vita è un casino per tutti,io penso che bisognerebbe avere un cammino il piu lineare possibile ma cio non accade quasi mai e uno si stufa e si rompe i co...... a dover ricominciare da capo,ti capisco.alla tua eta non potevo andare dalla psico quel che l’è perche non avevo soldi e non potevo scrivere sui forum perche non c’era internet,non potevo neanche parlare dei miei problemi perche c’era sempre chi ne aveva di peggiori quindi fai altrettanto oggi sei gia fortunato a lavorare,invita fuori qualche collega e cerca di fregartene tanto siamo tutti fottuti,chi piu chi meno
Angwhy tu hai ragione, appunto per questo nell’apertura della lettera ho scritto preventivamente di scusarmi, perchè so che ci sono situazioni e persone che sono molto più in difficoltà di me.
Purtroppo però ognuno guarda a sè, con la consapevolezza che esistono anche altre realtà, perchè se la buttiamo su un discorso di questo tipo allora potrei dire che nei confronti di un ricco io non mi sia potuto permettere il migliore psicologo d’Italia, per esempio, ma non mi sembra opportuno.
Detto ciò proprio per questo motivo vorrei capire se esiste un modo per fregarmene, come dici tu, di tutto questo.
Vorrei imparare a fregarmene ma la mia testa torna sempre lì su quelle mancanze, sui sogni, sulle speranze e vivo male, ci provo a sfrorzarmi di farmi scivolare addosso tutto e distrarmi con altro, con cose materiali alle volte, ma è pura fantasia, non funziona così e infatti ci ricasco dopo pochissimo.
Cerco l’aiuto di qualcuno che mi dica se ci è riuscito lui e come ha fatto.
Sei un bambino che ha solo paura di diventare adulto. Nonostante potresti essere indipendente, non vuoi esserlo. Vivi in famiglia, ove fai il figlio professionista senza nessuna responsabilità, nemmeno quella di farti la spesa e deleghi agli altri il soddisfacimento del tuo insaziabile desiderio primario di essere amato. Ma nessuno potrà mai amarti abbastanza perche non c’e’ amore che basti a saziare il gargantua di un bambino intrappolato in un corpo ormai adulto.
Il tuo problema non e’ imparare a smettere di lottare, ma l’esatto contrario. Fino a oggi tu la lotta te la sei solo immaginata senza mai tirare fuori i cabbasisi nel corpo a corpo con la vita, prima tra tutte la tua.
Se non decidi di crescere, ti perderai molto di quel che questo viaggio ha da offrire. Ma forse a te piace stare alla finestra, vedere il mondo da dietro un vetro, invidiarlo e commiserarti.
La scelta e’ tua. O tiri fuori i co......, o muori ancora prima che il tuo cuore smetta di battere.
Che strazio.
Caro glosstar vorrei che le tue parole risuonassero nella mia testa come una forte provocazione o come un forte stimolo cosicché io possa reagire, ma purtroppo così non è.
Tante delle cose che dici non sai in realtà come sono e le dai per certe, scontate, come la mia non volontà di una ricerca di indipendenza o della perfetta esercitazione della mia professione di figlio privo di ogni responsabilità e così via.
Oltre a questo hai male interpretato la mia richiesta di aiuto.
Non sono venuto a domandare come si esce da questa situazione nel modo in cui ci ho già sufficientemente provato, come dovrebbe essere (secondo non so quale esatta legge etica) o come molti chiedono di fare.
Sono qui per chiedervi un consiglio diverso, una strada alternativa.
Sono qui per chiedere se esiste un modo per abbandonare le forze e iniziare a stare meglio per davvero, mi chiedo dopo anni in cui mi sono sfrozato di capire come uscire da questo tunnel, se è possibile cambiare radicalmente pensiero.
Un po’ come quando uno dopo anni di estrema sinistra vuole diventare di estrema destra, è difficile ma fattibile.
Vorrei sapere se è possibile anche in questo caso cambiare totalmente modo di agire e se si, se qualcuno ci è riuscito, come?
Come faccio ad abbandonare tutto e a scegliere di accettare tutto quanto così com’è?
Nonostante non sia la vita che voglio.
Non si deve mai smettere di lottare.
Non so, dipende, ci credo poco nel darsi forza di volontà, o ce l’hai o non ce l’hai.
ILSaggio…dipende ,già,già dipende!!
se la sera torni a casa e trovi che sei senza luce ,senza riscaldamento,frigo vuoto ,senza macchina senza niente è devi pagare pure l’affiato e tu non hai un becco di quattrino in tasca ,un straccio di lavoro mal pagato 🙂 ..ma sai come ti passa questo malessere??…velocissimo.
Avere una moglie/ marito che non ami e ti rompe i co...... in continuazione ,voler cambiare la vita ma non hai la possibilità di farlo perché non hai nessuno su cui contare ..caro ILSaggio tu sei fortunato e non sai di esserlo .
Ma lo dico senza cattiveria sai?…perché io quando stavo bene mi lamentavo come te ,sono depressa,che schifo di vita che sto facendo e via con le lamentele ,pure io andavo dai strizza cervelli a farmi raddrizzare la mente storta che avevo e che ho tuttora non c’è stato verso che io l’ho capisca .
Ma un giorno i veri problemi mi sono venuti addosso come una valanga spazzando via tutto quello che avevo..già ,problemi veri!!
ILSaggio..il mio commento ti sembrerà apocalittico ma con tutti i disastri che ho vissuto in questi ultimi 2 anni non sono riuscita a cambiare il mio modo di fare ,vedere le cose .Ho un carattere come tuo insoddisfatta di tutto quello che faccio ,ne psicofarmaci,ne psicologo,neppure il decesso del mio compagno non e riuscito a farmi capire che la vita e un dono prezioso e dobbiamo cercare di viverla giorno per giorno cosi come viene .Bisogna trovare la forza dentro di noi per riuscire a risalire alla galla ,nessuno può aiutarti ,il carattere non te l’ho cambia nessuno.