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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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perchè non ci innamoriamo tra di noi?? :lol
il problema che ancora di più ci penalizza è che loro ti dicono che il tuo carattere fa schifo, però si sono innamorati/proprio di quello
poi tu ti accorgi che involontariamente hai fatto del male, e quindi cerchi di cambiare…
CAMBI REALMENTE, si xchè per amore si cambia!!!!
e dopo ti dicono che si sono innamorati di quello che eri non di quello che sei divantato per LEI o LUI!!!
mi viene in mente la canzone di elio “risvolti psicologici nei rapporti tra giovani uomini e giovani donne ” la famosa “cara ti amo”
ciao… stasera la vedo
vi farò sapere
Scherzi???? Non sei proprio il mio tipo…Beppe !
Andrea, davvero tu riesci ad innamorarti razionalmente? Davvero, tutte le volte che per amore, si arriva a fare cose dell’altro mondo, è tutto un pulsare che parte dalla Ragione….????? Naaaaaaaaaaaaaaa non penso prorio…..semmai, con la ragione, ci si rende conto che è finita, ci si rende conto, prima o poi, che non è più tempo di rimanere “accovacciati” come dici te, e razionalmente ci si rialza, ma se DURANTE la storia arriviamo ad accovacciarci è proprio perchè la RATIO non ha molta forza passionale…..almeno per me è così….
Andrea,
molto interessante.
Non lo so come si chiama quella cosa che morde da dentro…..posso solo dirti che non ho problemi di non vedere o non voler vedere, non sentire o non voler sentire, non sapere o non voler sapere…
Sono a volte quel terribile tipo di malato che conosce perfettamente la sua malattia…però trova difficile curarsi da solo…
A parte gli scherzi, posso dirti, dopo averti ringraziato per le tue attente parole, che in questo anno ho perso troppi amori per il mio tenero cuore….ho perso affetti molto molto importanti per la mia vita a causa di malattie orrende.
Ho affrontato con i miei cari tanti tanti mesi di sofferenza, senza poterli aiutare che quel poco che mi era consentito da malattie incurabili che uccidono l’anima prima del corpo.
In questo, sicuramente mi sono troppo attaccata a questo ragazzo, ma molto umilmente ed umanamente ti dico che mi piacerebbe avere accanto qualcuno che solo volesse accarezzarmi la notte. E sento la durezza dell’amore che non ho, dei miei sogni ancora irrealizzati, e mi struggo di tenerezza nel vedere le mie sorelle con i loro fidanzati che le coccolano nei momenti bui di un dolore grande che passerà, forse, tra tanto tempo.
Io amo le mie sorelle, la mia famiglia, tantissimo, e sono anche molto grata a questi giovani uomini così capaci e presenti con loro, devo dire, a volte, addirittura commuoventi mentre ci fanno ridere o piccole sorprese che poi sono le più grandi in questi casi…grandi tanto da far sorridere anche la mamma.
Sono anche molto affettuosi con me, però, capiscimi, non è la stessa cosa.
Come non riesco ad accettare le attenzioni degli uomini.
Per carità, non ho mai detto che tutto fosse rose e fiori, anzi, purtroppo ho amato un eterno scontento, incline alla depressione e in due parole una persona affascinante ma anche molto egoista.
A me, purtroppo, manca la parte migliore di lui, la sua mente creativa e vigile e alle volte il modo libero con cui vedeva le cose. Purtroppo, insieme a tutto questo, c’è la bruttezza della sua instabilità…però questa l’ho conosciuta quando già lo amavo. Tutto qui. Lo so che posso e merito altro.
Ricordo tutto, spero nel modo meno poetico possibile. E’ solo che mi sento più fragile di quanto sono normalmente, perchè nel mio cuore queste perdite si sommano e confondono.
Non so se mi sono spiegata bene nè se puoi capire, Andrea.
Spero che tu non possa capire per non avere avuto la stessa esperienza. Non auguro a nessuno un anno ocme il mio.
Cara Selina
io (purtroppo) ti capisco benissimo,perchè ho amato per lungo tempo una persona per la quale calzano le tue parole: eterna scontenta, incline alla depressione, affascinante e egoista come una bambina. E quest’anno anche io ho perso di un male incurabile una persona carissima.
Anche io ne ho conosciuto l’instabilità quando già ci eravamo “mischiati”. Ma sotto sotto l’avevo sempre avvertita, ma che vuoi farci, cambierà mi dicevo.
Da come scrivi si nota che hai una sensibilità e una maturità piuttosto solide. Questo vuol dire che nonostante le fragilità che ti appartengono, più che comprensibili (siamo tutti fatti di carne, tutti stanchi e fragili in fondo di fronte alla vita), devi avere una buona centratura interiore. è proprio per quelli come te (e me) che può essere più difficile mollare certe esperienze e certe storie. Può essere anche estremamente facile proprio perchè siamo centrati, ma dipende un po’ dalla prospetttiva nella quale ci mettiamo.
Io ad esempio nel corso dell’anno ero ben assestato su certe posizioni verso me e la mia ex; poi ad un certo momento il percorso personale che avevo coltivato fino a quel momento INDIPENDENTEMENTE dalla mia ex, mi ha portato a considerare me e me rispetto agli altri in modo diverso. Eppure io non mi sono mai annullato, niente depressione (tanta tristezza si) e tanta ricerca interiore.
Penso che Andrea ti abbia voluto dire proprio questo: basta essere il malato che conosce la malattia e non si cura.
1) Conosci davvero la malattia?
2) Hai gli strumenti per curarti?
Il tuo imperativo deve essere quello di star bene e questo scopo deve scavalcare tutto, anche i lati positivi del tuo ex che ti tengono ancorata. è difficile ma gli ex devono prendere le giuste dimensioni nel bene e nel male. Non è questione di poter o meritare altro. Non è che qualcuno “si merita” uno o meno, perchè è amorevole e bravo. L’amore è un incontro che per essere su basi adulte ha bisogno di tanti fattori poco romantici: comunicazione verbale, razionalità, pianificazione comune. Quello che tu devi meritare è di star bene tu! Questa è l’unica tua responsabilità (almeno finchè non ci saranno figli) perchè la vita è unica e preziosa.
Concludo dicendo che come in tanti aspetti della vita sociale e individuale, anche nel mal d’amore e nella crescita personale, si progredisce con il lavoro interiore, la disciplina, la ricerca, la curiosità, la messa in discussione e la volontà. Non viene nulla da solo…
come va capisco… solo ora mi accorgo di qunte persone soffrano per amore nel mondo… solo ora che anch’io sto soffrendo da morire..
il mio amore 3 iorni fa mi ha fatto sapere di avere bisogno di stare un po’ solo per riflettere per vedere e pensare e risolvere dei problemi di amiglia.. è così è un tipo testone.. che se ha problemi non avvicina la gente ma l’allontana,e così ha allontanato anche me l’unica persona che avrebbe dato anche la sua stessa vita pur di vederlo felice…
dice di non avermi lasciato ma solo di avere bisogno di un po’ di solitudine di arrivare a casa e trovarsi solo e capire…dopo che praticamente vivevamo insieme.
io cmq,siccome lo amo da impazzire e lo rispetto ho deciso di “accettare” queste parole e così tra consigli di amici e persone che mi/ci vogliono bene lo sto lasciando in pace senza cercarlo… anche se la mia voglia di chiamarlo inviargli sms è fortissima…
oggi è martedì sono passati 3 giorni.. da quelle parole ma per me è come se fosse già passata un’eternità.. ho bisogno di lui…è la prima volta che m’innamoro in vita mia…ero così felice, finalmente avevo trovato l’unica cosa al mondo che abbia mai davvero desiderato e invece ora mi sembra che il mondo mi sia crollato addosso e io non so + cosa fare nè tanto meno quale sia la cosa giusta da fare..
vi prego se avete consigli o qualunque cosa da dirmi rispondetemi..
Trascrivo a beneficio di tutti:
“Mentre sei innamorato non puoi capire l’amore. Puoi sentirlo, ma non lo puoi comprendere. Sei troppo coinvolto. Per comprendere è necessario essere distanti, avere una prospettiva e un distacco. Per comprendere è necessario avere un osservatore. Quando sei innamorato colui che osserva viene smarrito. Sei coinvolto nell’azione: sei un amante. E non puoi esserne testimone. Solo quando trascendi l’amore, quando sei illuminato e sei andato al di là dell’amore, sarai in grado di comprenderlo. Un bambino non è in grado di capire cosa sia l’infanzia. Quando l’infanzia è perduta, puoi guardarti alle spalle e capirla. I giovani non possono capire cosa sia la gioventù. Solo quando sei invecchiato e ti guardi alle spalle, sei distante, distaccato, solo allora sarai in grado di comprenderla. Qualunque cosa venga compresa, è compresa solo tramite la trascendenza. La trascendenza è la base di ogni comprensione. Per questo ogni giorno accade che tu dia consigli , buoni consigli a qualcuno che si trova nei guai; ma se quei guai capitassero a te, non sapresti come uscirne: non saresti in rado di dare a te stesso gli stessi consigli.
Se qualcun altro è nei guai, tu hai spazio per guardare, per osservare; puoi essere un testimone. Qualsiasi problema può essere risolto se, anche per un solo istante, tu ti astrai e riesci a guardarlo comeun testimone. L’essere testimone risolve ogni cosa. Ma mentre ti trovi profondamente implicato in uno stato qualsiasi dell’essere, è difficile essere un testimone. Sei completamente identificato. Mentre sei in collera diventi la rabbia. Non rimane nessuno in disparte in grado di vedere, di osservare, di guardare, di decidere. Nessuno è lasciato in disparte.
Nelle Upanishad è detto che una persona che osserva ses stessa è simile ad un albero sul quale sono seduti due uccelli: il primo saltella, s diverte, mangia, canta, l’altro è seduto in cima all’albero e osserva il primo. Se hai un Sé testimone che dall’alto continua a guardare lo spettacolo che accade sotto di lui, nelo quale tu sei l’attore, nel quale partecipi, danzi e salti e canti e parli e pensi e che ti coinvolge. Se qualcuno nelle profondità del tuo essere è in grado di continuare ad osservare quanto accade, se riesci a vivere in modo tale da essere al tempo stesso l’attore sul palcoscenico della vita e uno spettatore seduto tra il pubblico, in questo caso è subentrato il testimone. Solo coloro che l’hanno trasceso sono in grado doi comprenderlo. Per cui se vuoi comprendere qualcosa, qualunque essa sia, vanne al di là. Sembrerà paradossale: devi trascendere qualsiasi cosa tu voglia conoscere, solo in questo caso avverrà una conoscenza.”
OSHO
continua…
X Selina, Nasone, Andrea
quest’anno mi sono imposta tante regole ferree, all’inzio era davvero difficile rispettarle, ora mi ci sono abituata. Ho notato che, a parte qualche giorno in cui ho delle ricadute (come oggi), riesco ad andare avanti giorno per giorno, ma se penso “alla lunga” mi sento ancora in alto mare. Io non ho perso una persona cara quest’anno, ma è ovvio il motivo per cui mi trovo a scrivere qui. Cerco di farmi forza, non mi racconto bugie, credo di avere una buona capacità di dialogo con me stessa e sto cercando di dedicarmi solo alla mia vita, e comunque sia anche così non è facile. Speriamo che il tempo ci metta del suo perchè io più di così non so che fare. Mi sento ancora un canotto in mezzo al mare
Nasone…grazie.
E per tutti…avete ragione.
Ad ogni modo, stavo molto meglio prima che lui mi ricercasse, nel modo che conosce.
Avevo chiuso molto duramente la storia, perchè non sono irragionevole nè ottenebrata dall’amore…se non va non va…
quelle mails dopo mesi non mi hanno inorgoglito,nè ridato speranza, nè fatto piacere…..semplicemente mi hanno riportato in uno stato di amarezza.
Soprattutto per la consapevolezza che il tempo non ritorna, tutto è cambiato, la mia vita prima di tutto.
Ho detto che merito di più non perchè ho una visione manichea della vita o sono come quelli che ritengono che, osservando i comandamenti, tutto deve procedere come si vuole….anzi.
L’ho detto, forse non spiegandomi, semplicemente perchè penso di avere molto amore da dare.
Ne voglio anche ricevere, ovviamente, ma non mi sento arida, il contrario.
L’amore che ho dentro non lo sto tenendo per me, usando bene intorno a me.
Vorrei però vivere nuovamente un rapporto d’amore, o almeno viverlo presto, perchè in passato questa esperienza mi ha reso infinitamente felice.
Anche infelice, come sapete.
Vorrei avere un figlio.
Ho 39 anni, penso che mi capirete nella mia amarezza.
Mi arrabbio quando la gente mi dice che ho ancora tanto tempo.
Io ho solo un bell’aspetto, ma questa è la mia apparenza, ho comunque la mia età anagrafica e non so se all’apparenza bambinesca corrisponda una biologia bambinesca, se mi capite.
Comunque, se anche non dovessi vivere l’esperienza della maternità, sono sicura che non vorrò mai indurirmi o inaridirmi nello scontento.
In questo, un nuovo amore mi potrebbe certo aiutare, che ne dite?
allora ragazzi io gia scritto qui per essere stato mollato dopo 10 anni in segiuto a certi miei problemi che mi rendevano difficilmente trattabile specie uqando bevevo cosi la mia lei mi ha detto che ha accumulato fino a scoppiare,e che il sentimento è finito.con forza cerco di andare ma già lei dopo un mese è uscita due volte con un suo collega e questo mi fa pensare che già c’era qualcosa da prima.lei dice che non c’è niente tra di loro ma non so so piu se crederci ,inoltre con me è molto dura ha molto astio e risentimento anche se a soffrire come un cane sono io?ora mi è stato anche detto che non vuole neanche sentire parlare di me che se mi incontrasse le darebbe fastidio e si sta anche organizzando il natale e le feste da un amica a roma.capisco che l’amore possa finire ma perchè quest’odio è una cosa comune nelle storie che finiscono?è una cosa momentanea o mi odiera per sempre dopo tutto il bene che ci siamo voluti?inoltre dice che il fatto che di tanto in tanto la stresso con messaggi anche se nell’ultimo mese è accaduto solo una volta cioè il giorno che doveva essere il nostro 11 anniversario peggiore le cose.io scemo nutro ancora un po di speranza.se necessario aprime gli occhi con le vostre esperienze e i vostri pensieri.
Selina
Certo che ti potrebbe aiutare e ben venga! Del resto il fatto di anelare all’amore è costitutivo come il fatto di dover nutrirsi e dunque su questo non c’è proprio da discutere.
E arriverà.
Purtroppo sappiamo che tipo di strano equilibrio sia l’amore, non solo quello che ubriaca, ma anche quello che dura, che ti fa sentire un esploratore nell’universo dell’altro. Da una parte non si può cercare. Arriva. Dall’altra bisogna essere disponibili ad accoglierlo e dunque un po’ anche cercarlo e poi bisogna mantenere l’equilibrio, mediare. Vedi quanta roba da coordinare quando arriva l’amore! E allora bisogna farsi trovare in forma, espansi, ricettivi e liberi.
Non ti preoccupare Selina. Dalle parole che usi in questo forum, dai toni che esprimi non avrai difficoltà a “farti rapire” da qualcuno. E se sei anche di piacevole apparenza, beh allora…Guarda se avevo un po’ di anni in più, facevo una mattata e ti invitavo qui a cena a Parigi per un week end, ma tu MERITI (stavolta si) un uomo e non un ragazzino come me 🙂
Come hai scritto anche tu è l’amarezza del tempo che non ritorna più, che ci rende tristi e ci fa vedere un po’ grigio, ma in realtà vedi come l’inferno e il paradiso sono dentro di noi? Siamo noi che li creiamo.
Un nuovo amore ti aiuterà senz’altro, ma per ora hai tutte le risorse per aiutarti da sola ed io sono convinto che quando arriverà un nuovo incontro,avrai fatto quasi tutto il lavoro da sola e ti presenterai al nuovo universo piena di energia e ben centrata.
Per quel che riguarda i figli, non posso che essere d’accordo. Io ho 31 anni e sono un uomo, dunque in posizione totalmente diversa, ma conosco molte donne che vivono il tuo problema. è innegabile che l’età in cui finiscono le grandie lunghe storie d’amore è importante. Basta leggere le lettere di chi viene mollato a 50 anni. Mi vengono i brividi ogni volta. In fondo io sono nel pieno della giovinezza, all’inizio del periodo di maturità, ancora giovane,bello e forte e con delle prospettive di lavoro e dei sogni. Ma ricevere queste mazzate dopo i 40 taglia veramente le gambe, soprattutto alle donne.
Beh coraggio! “the sun is high,the sky is blue” cantava John Lennon. Ai giorni grigi rispondono quelli luminosi. Allontana le amarezze e tutti i fantasmi con le tue risorse e celebra la potenza dei tuoi 39 anni di vita trascorsi, ti farà sentire molto meglio. Ci sorprenderemo ancora positivamente. Noi e la vita siamo alleati, siamo turisti su questo pianeta. Questo è il viaggio più bello. Vivitelo attimo per attimo, sii curiosa di come va a finire.