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Come riconquistare un amore

di alessio76
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 13.021 commenti

Pagine: 1 46 47 48 49 50 1.303

  1. 471
    dario -

    Ciao a tutti, è passato ormai un mese da quando ci siamo lasciati ma sono ancora qui a pensare a sperare a piangere. Non riesco a stare da solo a darmi unamotivazione per andare avanti a fare le cose con slancio tutto ha perso di significato e c’è lìho con me stesso per non riuscire a reagire, mi sono scoperto debolissimo come non avrei mai pensato. La sera dopo il lavoro arrivo nella mia stanza mi siedo sul letto e comincio a pensare e veramnete darei testate nel muro mi sembra di impazzire e quindi dormo dormo tanto alemo non penso, e poi è di nuovo mattina che fatica. Non riesco a non chiamarla, l’ho anche vista in un paio di occasioni in cui ci siamo abbracciati e baciati e lei mi dice che le manco ma è confusa non sa e poi riprende tranquillamnete la sua vita, mi dice sai ho pensato di prendere un’aereo è di venire da te, ma poi non l’ho ha fatto le parole non contano nulla in questi casi. La penso tra le braccio di un altro, la penso tra qualche anno sull’altare con una persona a cui avrà detto si.
    Scusate lo sfogo ma non riesco nenache a vedere nero come all’inizio non vedo proprio nulla all’orizzonte forse sto toccando il fondo, non mi sono mai sentito così solo nella vit e vuoto.
    Selina, il tuo lui è tornato e non hai rivoluto riprenderlo, forse perchè quando qualcosa si rompe come dicevi una volta di un vaso non è più possibile rimetterlo insieme.
    Grazie per lo sfogo
    Dario

  2. 472
    roberta -

    salve a tutti.. Ringrazio sempre per le vostre risposte,è un po’ una consolazione sapere che c’è qualcuno che”ascolta”,anche perche’ sono stanca di portarmi sempre tutto dentro,stanca di parlare anche con persone che tanto nn ti capiranno mai fino in fondo…Caro marcoM NO,è EVIDENTE CHE NN SONO FELICE,eppure questo mi fa rabbia perche’ dovrei esserlo davvero.Sono una ragazza,una bella ragazza fortunata sotto molti punti di vista,eppure…c’è qualcosa che mi manca,e mi manca da quando nn c’è piu’ lui nella mia vita…mi manca quello che ero,la felicita’ che ho provato,il seso di GIOIA pura,che per un po’ ha addirittura messo da parte il senso di colpa che avevo nei confronti del mio ragazzo..MI MANCA LUI,MI MANCA ANCHE SOLO ASCOLTARE LA SUA VOCE..io nn sto con il mio ragazzo solo perche’ mi ama alla follia,nn sono una persona che si accontenta!!!io sto con lui perche’ sono davvero legata.lo so,è contraddittorio,ma è cosi’..La mia difficolta’ sta nel capire perche’ nn riesco a far andare via quella persona dai miei pensieri!!!secondo voi,è giusto cercarlo dopo tanto tempo,e dirgli tutto quello che ho provato per lui e che in qualche modo provo ancora??questo mi aiutera’ a farlo andare via dalla mia vita?perche’ proprio nn so come fare….

  3. 473
    tony77 -

    Andrea vorrei raccontarti in privato la mia storia per avere un maggior sfogo e per farti capire e riuscire a capire a questo punto che storia è stata. Ti ringrazio dei pareri concreti che esprimi. La vita è bella perchè dopo la tristezza ed il dolore c’è la felicita’ o almeno la tranquillita’.E giusto?

  4. 474
    Andrea -

    La mia mail è conan2022@gmail.com

    Scrivi pure, se posso proverò ad aiutarti.

  5. 475
    MarcoM -

    Ciao

    Roberta, come ti dicevo qualcosa di analogo lo ho vissuto.
    Come la vedo:

    Vivevi in una gabbia dorata, piena di ogni confort, dove c’è tutto, dove ti eri convinta di avere tutto quello che desideri Come una favola.

    Ti sei permessa (per tua fortuna?, secondo me si) di uscire, di vedere fuori come è il mondo, di provare emozioni diverse, nuove, forti, che danno gioia, che danno dolore… la vita insomma.

    Ora ti sei ritirata, paura, ti sei spaventata, ma hai “mitizzato” una figura che ti ha fatto provare qualcosa di diverso…..la tieni come una finestra sull’esterno.

    Il mondo fuori dalla tua gabbia dorata è difficile, doloroso, da sbatterci la testa… ma è il mondo vero dove si vive veramente, dove ci possono essere poche sicurezze, dove si puo’ essere lasciati da un giorno all’altro da una persona che si amava immensamente.

    Chi scrive qui sono tutte +/- anime in pena, ma la maggior parte di queste persone si mette in gioco veramente, non si nasconde non ha paura, SA GIA’ o STA imparando cosa vuol dire soffrire per Amore e da questo imparerà ad amare ancor di piu’.

    La cosa piu’ difficile, alla fine, è essere onesti con se stessi. Qualche volta ci si riesce….ma ci vuole coraggio!

    Ti lascio la mia mail “dahl@libero.it” , se ti va.

    Un saluto
    MarcoM

    NB: io tanti anni fa lasciai la mia Gabbia D’oro …. e non me ne sono mai pentito.

  6. 476
    nasone12 -

    Ciao a tutti!

    mi vedo chiamato in causa, dunque cortesemente rispondo.
    Allora veniamo al punto: quando ho concluso la mia storia di 9 anni come tanti qui hanno concluso la loro (cioè assai male, a bastonate, con troppe poche parole e un senso di miseria incombente dato dalla assenza di compassione da parte dell’altro), sono ovviamente stato molto male. Tuttavia mi sono accorto parallelamente alla sofferenza che c’erano dei miei atteggiamenti che non mi piacevano, di cui potevo fare a meno e che però persistevano, delle abitudini, delle dipendenze anche piccole e quotidiane che mi tenevano incollato a un certo modo di vedere le cose. Ho provato a scrollarmele di dosso eppure mi sono accorto che è difficile, perchè coprono dei vuoti, perchè riempiono delle angosce, perchè vivere pienamente è faticoso.
    Tutto questo mi ha dato da pensare. Chi diavolo sono io ? e che voglio fare della mia vita? Se non sono in grado di amministrarmi da solo, come pretendo di vivere relazioni adulte e consapevoli?
    Ho cercato di guardarmi dentro. Ma come? Da bambino sapevo farlo bene, poi ho perso l’allenamento e ho iniziato a guardare dentro gli altri. Non che sia un male, ma…
    Servivano delle tecniche per lo meno all’inizio.
    Come voi su questo forum, anche io mi sono buttato in Rete alla ricerca di qualcosa che mi facesse CAPIRE. Ho sempre avuto delle idee sul “fallimento” della mia storia, ma queste idee erano intuizioni ed io ero in una fase in cui volevo trovare una logica al comportamento della mia ex perchè non accettavo il seplicistico: “non funziona” “non siamo fatti l’uno per l’altro” e sotto sotto perchè speravo che capire mi avrebbe fatto trovare la soluzione per farla tornare. Invece ho trovato quella per andarmene! Volevo vedere dietro le parole.
    Chi cerca trova ed io ho trovato un sito di uno psicanalista bolognese che si chiama Gianfranco Ravaglia (cercate su Google), con un saggio intitolato Illusione e la Realtà nelle relazioni di Coppia, non più scaricabile.
    Ho letto e riletto il saggio varie volte fra gennaio e aprile anche in funzione dei miei stati d’animo. Vi ho trovate sistematizzate quasi tutte le mie intuizioni più altre piste per me e per uscire dalla prostrazione. Mi ha dato soprattutto un vocabolario per esprimere quello che avevo dentro. Da li si è apero per me un occhio interiore. In seguito alla vera batosta arrivata a fine aprile (la mia ex che MI MANDA A DIRE che sta con un mio conoscente), riprendo a piangere dopo circa 17 anni (mi ero scordato come fare, bloccavo il pianto con la gola ei muscoli facciali) per un mese circa, molto spesso. è la liberazione. Parallelamente leggo altri saggi del sito, e inizio a interessarmi di tutto ciò che ha che fare con la crescita personale, il tutto condito con molto sport e molto senso della realtà (in pratica quando mi vengono i pensieri neri li lascio passare senza bloccarli nè alimentarli).

  7. 477
    Andrea -

    Aggiungo anche un’altra cosa:
    La felicità NON è uno stato da raggiungere come traguardo di chissà quale percorso. La felicità come concetto è alquanto fuorviante perchè solo le menti semplici possono essere felici! Io felice! Gù gù…
    La vita è complessa ed è fatta di mille momenti e stati d’animo dovuti al suo scorrere. I momenti felici sono una componente della vita, e guarda caso sono quelli che inseguiamo di più! I momenti dolorosi invece vengono catalogati come momenti da evitare asssolutamente e pertanto fin da piccoli approntiamo delle difese, dei comportamenti che ci evitano di provare dolore. In pratica anche da adulti applichiamo tutta una serie di modalità che limitano al massimo l’esperienza del dolore! Ma queste sono le stesse limitazioni che poi ci impediscono di vivere una vita “normale”!
    Se per non provare dolore rinunciamo a porre in essere un determinato comportamento in realtà facciamo del danno a noi stessi; Ad esempio (stupido): Il rifiuto di una ragazza provoca dolore! E quale miglior sistema di autodifesa possiamo trovare se non l’evitare di chiedergli di uscire con noi? Non chiediamo, non siamo soggetti ad un rifiuto ergo NON SOFFRIAMO! Ma magari quella sbavava per noi!

    Finisco qui perchè è un discorso molto lungo e complesso e che comunque deve essere fatto da uno psicoterapeuta.

    Come già detto, una persona importante all’interno del forum è Nasone. Cercate anche i suoi scritti!

  8. 478
    nasone12 -

    Ho lavorato moltissimo su di me, ma devo dire che ho avuto delle condizioni favorevoli sia di lavoro sia di esistenza (vivo all’estero) che mi hanno permesso di non ricadere in loop depressivi, di non allungare il brodo con strascichi con la mia ex.
    In breve dal mese di luglio ho iniziato ad avvertire un ritorno di energia e una espansione interiore che non provavo da anni. Mi è tornata la voglia di incontrare le ragazze e più o meno in quel periodo ho scoperto il forum.

    La mia ex non l’ho scordata neanche dopo quasi un anno di NC e ci sono giornate più difficili di altre, anche perchè le mie intuizioni si sono rivelate giuste e dunque gli ex, come dimostra il caso di Selina, a volte ritornano o cmq aleggiano… Ma rispondo differentemente, ho più risorse. La storia la guardo dall’alto come se fosse un Cubo Magico (ricordate i colori?) non sono più immerso dentro.

    Il saggio io ve lo invio se volete. Scrivetemi a questo indirizzo nasone12@libero.it

    magari vi serve, magari no. Ognuno alla sua via, ma la via c’è se volete cercarla. Costa fatica guardarsi dentro. C’è chi lo fa a vent’anni, chi a trenta chi a cinquanta e c’è chi non lo fa mai. Io senza lo schock e la disperazione non mi sarei cercato probabilmente con questa intensità. Oggi l’espansione interiore comincia a stabilizzarsi, ho una nuova relazione sentimentale e lotto ancora contro degli atteggiamenti che io alimento pur sapendo che non mi fanno bene. è una disciplina, che piano piano diventa un modus vivendi. Poi il futuro non lo sa nessuno, ma nella nostra vita possiamo occuparci di noi e scegliere molto più di quanto non immaginiamo e smettere di occuparci degli altri adulti come se dalla loro vita dipendesse la nostra.

    ps leggete almeno “l’arte di amare” di Fromm.

  9. 479
    selina -

    Caro Dario e Caro Nasone,
    gli ex a volte ritornano, sì…e comunque aleggiano.

    Il mio non è che non l’ho rivoluto, ma è che si è materializzato dopo mesi….come al solito…autoaccusandosi di immaturità…ma poi rigirando su di me la decisione se riprendere o meno un colloquio affettuoso ( e non è dire riprendiamo la relazione). Quest’ultima, questa sì, è una cosa veramente immatura.

    E’ la cosa che più mi ha fatto male, perchè non si può scrivere…mi manchi…..ti penso e ti sogno spesso….e tutte le altre cose che ti fanno strizzare il cuore come uno straccio bagnato…e poi mettersi in attesa delle mosse dell’altro.

    Già, perchè io non mi muoverò.

    Io non l’ho allontananto del tutto come forma di vendetta o ritorsione, come strategia per farlo tornare o che, ma come forma di sopravvivenza della mia persona, come tributo alla mia dignità di persona e come forma di assoluta onestà: io non posso e non voglio dargli amicizia, non posso e non voglio accettare la sua.

    Io l’ ho amato in modo assoluto, passionale, erotico…l’ho amato con il corpo, ma anche profondamente con la mente e col cuore.

    Io l’ho guardata la sua anima.

    Capite bene che non c’è altro da poter condividere.

    E poi, sinceramente, da un legame così intenso o se ne esce alla grande, o non se ne esce mai del tutto. Mi conosco.

    Io voglio vivere. Io ci credo ancora all’amore umano. Io lo voglio ancora l’amore vero, ma ne voglio un’ altro.

    E voglio “viaggiare leggera” per la vita, non portarmi dietro niente del passato che possa rovinarmi il presente e poi il futuro che verrà.

    Se avrò ancora la grazia di amare riamata, perchè di una vera meravigliosa fgrazia si tratta, metterò nuovamente in gioco tutta me stessa. E l’uomo che amerò, non avrà la donna di un altro, avrà la sua.

    Vi auguro lo stesso bene, gli stessi miracoli d’amore che auguro a me, perchè a torto o ragione, nessuno qui ha fatto finta di soffrire.

    L’amore fa anche molto male, a volte.E fa lo stesso male a tutti, le nostre lettere infatti tendono ad assomigliarsi sotto molti punti di vista.

    Allora, a me e a tutto voi…………VIENI AMORE!

  10. 480
    Andrea -

    Già, l’amore!
    Ecco la vera medicina, quel sentimento che d’un tratto ti prende per mano e ti solleva dal piccolo buco nero senza fine nel quale si pensa di essere finiti. Ma di quale amore si tratta? Beh, avete mai provato la sensazione di pace con il mondo? A me capita in inverno dopo una corsa di notte per le strade della città ormai deserte; Alla fine del tempo, gli ultimi metri li percorro a piedi con il corpo caldo e i polmoni completamente aperti alla ricerca di aria fresca. Per me è vivere in pace. Sarei capace di sorridere anche al mio peggior nemico oppure di firmare un assegno in bianco…Non è solo l’adrenalina che circola ma è qualcosa d’altro, credo in quel momento di essere in sintonia con me stesso; mi sto ascoltando e sento il caldo prodotto da me, sono coccole! Alla fine sono quelle che cerchiamo! Seppur diverse sono coccole anche le piccole soddisfazioni come un esame passato, un acquisto sudato etc… Insomma tante cose che sono la dimostrazione che noi stessi siamo in grado di riempire il vuoto in maniera autonoma! Non c’è il bisogno che questo vuoto venga colmato da qualcun’altra/o. Perchè questo non va bene per un semplice motivo, non accadrà! Nessuno è in grado! Anzi, l’aspettativa crea frustrazione e poi la mancanza porta ad idealizzare con relativa ulteriore frustrazione!
    Insomma: Quando abbiamo bisogno di una compagna/o per sentirci in pace vuol dire che ci manca una grossa fetta di noi stessi.

    Amare un’altra persona significa aggiungere significato alla nostra vita e non completarla!

    E’ su se stessi che ognuno di noi deve lavorare, non sulla ricerca di un compagno/a che ci faccia star bene.

    Quando una persona non è in pace con se stessa allora ecco il crearsi di rapporti nevrotici, squilibrati, destinati a morte certa.
    Questo non vuol dire chiaramente che si elimina il dolore, tutt’altro!
    IL dolore è insito nel vivere solo che non lo accettiamo.

    Una volta che cerchiamo di guardarci dentro, di conoscerci, di capire cosa ci è mancato ed accettare che tutto ciò che non abbiamo avuto non ci verrà restituito da nessuno tranne che da noi saremo pronti a cercare un’altra persona uguale a noi, che ama senza pretendere di essere amata! E che quando negli occhi dell’altro non vede più futuro aspetta, ma solo per poco; dopodichè fa spallucce e prosegue il proprio percorso elaborando un nuovo dolore facendo spazio per un nuovo amore.

    E’ il mio modo di vedere la vita e spero sia di ispirazione per qualcuno.

    Buonanotte…

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