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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Io forse avrò un pensiero estremista ma queste storie di chiodo scaccia chiodo e sovrapposizioni varie e rivalsa sull’ex mentre si sta iniziando una conoscenza nuova non le comprendo, ovvero le comprendo ma mi sembrano una serie di palliativi che provocano solo un immediato quanto precario sollievo e rendono le persone a rischio di crolli in serie.
La mia filosofia di vita è piuttosto una fusione Ale-Maximiana che sebbene comporti inizialmente uno sforzo maggiore, alla lunga garantisce risultati solidi perché basati sulla propria persona e non sulla presenza-assenza di ex o immediati sostituti. E inoltre diminuisce il rischio di prendere consciamente o inconsciamente per i fondelli se stessi e persone innocenti. Io dico questo non ritenendomi una persona particolarmente viruosa ma avendo vissuto la dipendenza affettiva a livelli estremi e avendo preso legnate colossali, alla fine forse una bella lezione di vita l’ho ricevuta e ho deciso di cambiare schema di pensiero e azione, pur non essendo facile e pur attraversando tuttora momenti di blackout che non auguro a nessuno.
Un caro saluto a tutti voi
@ désirèe: io non risponderei ad una persona che si è comportata con me in maniera indegna nemmeno se ne fossi completamente fuori.
Primo: perché se non me ne frega nulla non ha senso.
Secondo: perché se non me ne frega niente non devo dimostrare a lui che non me ne frega nulla.
Terzo: perché vendetta, rivalsa e contromanipolazione non sono parte di me se non per difesa. Ma dal momento che ho consciamente deciso di eliminare una persona dalla mia vita, io non devo difendermi da nessuno. E anche avendo un desiderio di vendetta, penso che il silenzio eterno sia una delle cose più atroci che si possano subire.
Sennò sembra che la nostra vita sia un ingannare il tempo tra un ritorno e l’altro che ci dimostri quanto valiamo noi e quanto siano infimi loro. E non esiste.
Un abbraccio a te
Ciao Cate, forse sull’ex hai ragione, dovrei fregarmene e con il tempo sarà così. Però il mio attuale compagno non l’ho scelto a tavolino, è capitato. È stato tutto molto veloce, non ho avuto molto modo di pensare ragionare e devo dire che se non fosse stato per lui, io oggi sarei ancora a piangere per un deficiente che prometteva tanto na faceva molto poco. Perché allora stare soli? Il mio attuale ragazzo ha interrotto una convivenza per stare con me, questa è una prova di amore molto forte. Quindi mi donando perché dovrebbe essere sbagliato stare con una persona a cui piaccio e che mi piace? Buona serata.
Ciao Marion, non giudicherò mai quello che fai tu, ti dico solo cosa farei io Cate in base a quello che sono e che ho vissuto.
Parto da un presupposto: non è vero che certe cose “accadono”. Non veniamo posseduti da chissà quale entità, siamo sempre noi che decidiamo e in ogni storia c’è una precisa linea di confine prima della quale si può decidere consapevolmente e oltre la quale comunque si deve sempre usare responsabilità verso se stessi e l’altra persona.
Da quello che scrivi si evince che questa nuova persona sia per te un palliativo ad una sofferenza che non hai risolto.
Io ad esempio questa cosa l’ho fatta in passato (senza rendermene conto se non a posteriori) e adesso la evito come la peste perché ho capito due o tre cose su me stessa
e molte ne sto scoprendo e dovrò scoprirne ma ti assicuro che se certe cose non si affrontano, seppur con dolore, non ci si muove di un millimetro. Però io a queste conclusioni sono arrivata sbagliando (ma mai essendo scorretta), ognuno ha il suo percorso per arrivare a se stesso.
Buona serata a te 😉
Ciao Marion e tutti voi,
quindi se non fosse stato scoperto, lei non lo avrebbe mollato e lui continuerebbe con il “piede in due scarpe”, una per stirare, lavare e preparar pranzo e cena, l’altra per…(allucinante!!!)
Cosa che succede nella maggioranza dei casi, proprio quando si trovano persone, conoscenti, amiche o nuove conoscenze fortuite che siano, attraversanti momenti devastanti, dove il loro equilibrio interiore non è dei migliori, cosicchè ecco “l’angelo benefattore o consolatio afflictorum”, che compare al momento giusto sulla soglia del cuore, per rimettere così tutto in funzione al meglio.
La mia non è ironia nei tuoi confronti, come neanche cinismo, ma su questi fatti sono intransigente, in quanto una persona seria o almeno tale che si professi, prima molla tutto, se non và più bene, rimane da solo o sola, quindi inizia un suo nuovo percorso, fatto di nuove conoscenze e poi se trova una nuova compagna o compagno, ma ben venga!
Ma già questo non accade mai o quasi, perchè qui entra in scena anche uno stereotipo moderno e neanche poi tanto, avente pure due facce agli occhi bene attenti della società moderna ovvero:
“Se questa persona è da sola vuol dire che non vale un c....”
come l’altra che dice:
“Se questa persona è stata mollata vuol dire che non vale un c....”
(io rientro nella seconda categoria)
Ecco così che questi soggetti verranno così emarginati, dai relativi “campi di acquisto”, oppure utilizzati solo come “elementi da usarsi per terze finalità”, dove un classico resta quello dell’utilizzo per “creare forme di attenzione e quindi reazione nei confronti di altre persone, alle quali si è interessati veramente, ma utilizzandone una terza ignara del tutto”.
Conosco anche questa tipologia di impiego personale, in quanto nella mia vita non mi sono fatto mancare proprio nulla! Doveva pur esserci anche questo nella mia carriera vi pare? E cadendoci pure come un allocco, pensando invece che forse poteva nascere qualcosa.
Adesso non mi interessa assolutamente più nulla, se non la mia persona e basta.
Non auguro proprio a nessuno qui sopra di prendersi anche questa legnata sulla schiena, in quanto il successivo cambiamento, che avverrebbe nella vostra persona, vi farebbe vedere in giro solo due forme ben chiare e distinte di esseri umani, con le relative conferme susseguenti e dimostranti sul campo che, la vostra ultima considerazione, sarebbe veramente quella giusta.
(cont)…Questo è il danno che alla fine si riceve, in quanto il tutto viene estremizzato ai massimi livelli e seppur io continui a scrivere che, fra il “bianco ed il nero”, nel mezzo esista sempre la “scala dei grigi”, personalmente è da tempo che la stessa non mi viene più confermata e proprio dalle varie realtà dei fatti, che ogni giorno osservo dal vivo oppure leggo qui sopra.
Questa però resta la mia esperienza personale, quindi non può di certo essere presa sotto valori assolutistici, anche perchè di certo io non la propongo a nessuno sotto questi termini, però mi ritengo solo quello che può essere definito un altro punto di vista sulle varie vicende che leggo, che vedo e che ho vissuto.
Ciao Cate,
leggo che anche tu rientri in quel campo comportamentale successivo, che conosco molto bene, tendente al rafforzare solo il proprio “io”, quindi lavorare su se stessi per sviluppare egocentrismo e molta criticità nei confronti della maggioranza sociale, ma d’altronde non l’abbiamo mica voluto noi questo modo di vivere, però ci siamo dovuti ricorrere proprio per salvaguardarci da ennesime e senza dubbio ancor più devastanti bastonate, ma con la variante ulteriore, da parte mia e che non auguro a nessuna/o, di aver chiuso la porta con serrature speciali, di produzione limitatissima.
Tanto per mantenere la linea, questa sera variante di pesche sciroppate con gelato alla crema….piacevolissime! 🙂
No Cate non è così. Io non ho un palliativo, io con questa persona ci sto benissimo e mi piaceva da tempo.
L’ex andava archiviato molto prima e la persona che oggi ho accanto è stata solo una fortuna che ancora a volte mi chiedo come possa essermi capitata.
Solo questo.
Punti di vista Marion, più scrivi e più vedo elementi che mi suonano davvero strani, specialmente in questo contesto.
Buona domenica
Ciao Maxim,
è vero, non l’ho voluto io questo atteggiamento ma a questo punto mi ritengo una persona inadeguata alla maggior parte delle persone in circolazione e non parlo solo di relazioni amorose, anche tra gli amici pochi si salvano davvero ma per fortuna qualche persona evoluta e corretta esiste (in percentuale irrisoria rispetto al resto del letame).
Scelgo me stessa, ho deciso di smetterla di pensare di essere fuori posto in questo mondo, mi vado bene così e se resterò “sola” ben venga.
Quando lo dico sollevo polveroni: “noooo ma scherzi??? tu sola???? impossibile!”.
No no altro che scherzi, sulla mia vita non si scherza affatto e anche se ho la naturale tendenza ad attirare gente pur facendomi i beati caxxi miei e pur non andando in giro a tro.eggiare, non metto più a rischio la mia salute mentale per gente che intende i rapporti come momentaneo sfruttamento dell’altro e appianamento di problemi personali che con me non c’entrano. Certo, tutti belli, dolci e interessati, poi cominciano i deliri e magari cercano anche di dare la colpa
a te, che magari ti fai in quattro per capire cos’ hai fatto di male e cerchi di comprendere. NO ADESSO BASTA.
Sola! Sola perché non valgo 🙂
Io ieri ho lavorato, poi tanta musica, birrozzo e cibo malsano!
Torno a lavorare ahimè.
Buona giornata!
Ciao Maxim e buona domenica!
Io procedo, passi avanti e alcuni indietro. Che barba! Dura è dura, non c’è nulla da fare, non ci sono scorciatoie. Dici bene quando asserisci che dobbiamo sfruttare il periodo per guardare dentro di noi. A volte ho come la sensazione di perdere solo tanto tempo prezioso, compreso energie, continuando a bloccare la mia vita dietro a pensieri di colui che ancora oggi fatico ad eliminare totalmente. Ma forse il percorso è doveroso perché la botta è stata molto forte. La mia coach dice che sono cambiata e per fiducia, preferisco crederle 🙂
Forse sono severa con me stessa ma io voglio liberarmi totalmente di quel pensiero. So però che la nostra volontà fa miracoli. Comunque sì io sto meglio, non posso negarlo, soprattutto considerando che in sovrapposizione ho dovuto sostenere e subire, anche quel problema lavorativo che ti avevo accennato mesi indietro. Ora sono in fase di ricostruzione con tanta voglia di decollare.
Seguo con ammirazione i tuoi post sul social 🙂
Baci!