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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Libra09,
il narcisismo, indifferentemente dal sesso d’appartenenza, regna sovrano in forma epidemica, infatti, l’autoesaltazione compiaciuta di se stessi/stesse, ha avuto un supporto fondamentale in larga scala, grazie a tutti i vari mezzi di comunicazione che, dalla fine degli anni ’70 ed in modo particolare poi negli anni ’80-’90, hanno così determinato le “vere solide basi” della formazione dell’individuo stesso con il mondo circostante di vita, quindi concetti di famiglia, rapporti, relazioni, ecc… regalandoci così questa bella massa di inutilità social-civile che, giorno per giorno, ha portato il suo modo di vivere, come standard di vita generalizzato, facendo sì che tutto il rimanente divenisse anacronistico, quindi arcaico.
X TUTTI QUANTI:
Visti così gli andamenti moderni sociali, quindi l’affidabilità stessa e conseguente delle persone, che popolano questo bel rumentaio, un quesito, a rigor di logica arcaica, viene spontaneo ovvero:
Adeguarsi o scomparire?
Per quanto mi riguarda, preferisco il mio modo di vivere in disparte, ma immerso nel massimo della espressività che mi offre il mio “orto musicale”, fatto di tante parole, dove le stesse son le note e dove le note son le lettere, da unire assieme per formare le parole, che poi se non comprese, dalla massa, a me non me ne frega proprio nulla, in quanto non facendo parte di quella massa specifica, logico che non ci possa essere alcuna forma possibile di dialogo, compiacendomi così pure del fatto di apparire “ermetico” nei loro confronti, già ma d’altronde cosa ci sarebbe da mettere su un qualunque piano di discussione? Nulla in quanto mondi ben differenti fra loro e quindi privi di qualunque possibile appiglio e questo anche ad impegnarsi il più possibile, poi vedasi pure le varie esperienze passate, alla fine si cambia totalmente e si vive, giustamente, solo per se e basta e mi pare più che logico.
Ciao Meridionale,
come sempre ti dico di lasciar perdere tutte quante le provocazioni, in quanto tali sono, effettuate da l’ex moglie!
Senza dubbio nel periodo natalizio te ne arriveranno “a pacchi”, d’altronde un classico e questo solo per puro narcisismo da parte sua, in quanto fattore primario della propria autoesaltazione, quindi alimentazione “agratis” del proprio ego, quindi posizionamento della sua persona al centro del mondo, ma da notare che questo risulta essere in modalità patologica, perchè effettuato con il perenne disturbo, in mille modalità, di terze persone ovvero tu…
-2- Non preoccuparti e continua per la tua strada, fatta solo di te stesso, proiettato nella tua vita, fatta del tuo vivere, non rispondere mai, in quanto ti ritroveresti sempre da capo ogni volta, perdendo così tutto quello che fino a quel momento avevi recuperato di te stesso e ritrovandoti nuovamente in quelle varie forme di baratro, nella quali, la gentaglia varia, vorrebbe vederci ogni giorno, perchè si deve ricordare che:
“la nostra disperazione determina sempre il più sublime godimento da parte loro”
cosa che invece non deve mai essere permessa di far vivere a loro in alcun modo!
A questo si arriva con l’indifferenza, ma quella più sopraffine, determinata “dall’enciclopedia personale di tutti i ricordi veri” e non quelli recitati solo per convenienza di vari momenti storici, perchè sennò non si sarebbe mai arrivati ad una rottura di un rapporto e questo lo dico non per una forma egoistica in merito, ma solo per la constatazione dei fatti, che qualunque forma di dialogo che sembrava vera inerente a tutto quella che era la vita in comune, alla fine dei conti, da parte loro è stata solo una recita.
Senza dubbio questo potrà apparire un discorso assolutistico, infatti così è visti gli andamenti e quindi le varie esperienze sia mie personali, come quelle altrui. 🙂
Ciao Mara,
grazie per l’apprezzamento, dovevo infatti dare pur voce al Gatto della Rumenta, che è sempre lì che gira fra la casa e il carruggio sottostante la stessa, oltretutto in attesa del sole, che se uscisse, lo farebbe balzare immediatamente sulla spiaggia, per godersi quella che da sempre si chiama “l’estate di S.Martino”, dove oltre a questo fenomeno noto, pure “il mosto diventa vino” 🙂
Ma a dire il vero qui siamo avvolti, in fasi alterne devo dire, fra forme di nebbia da “Val Padana&Langhe messe assieme” a momenti di ciel sereno con pioggia in contemporanea scaricata da nuvole di fantozziana memoria, ma nulla a che vedere con i vari enormi disastri successi invece nella Riviera di Levante e non da meno pure in Toscana.
Hai provato a registrare qualche cosa con il pianoforte? Ci sei riuscita? Io sono alle prese con vari arrangiamenti musicali, devo terminare di scrivere alcune parti orchestrali, di sezione, per poi dedicarmi così alle linee melodiche, da arrangiare pure loro 🙂
Ciao Paolo,
mi fà piacere leggere che tu stia meglio e che il mio consiglio ti sia servito per andare avanti per la tua strada.
Bisogna sempre ricordare che:
“Noi viviamo per noi stessi e non di certo in funzione degli altri”
concetto che non è per nulla assolutistico, ma solo incentrato sul fatto che, “le o gli altri”, alla fine dei conti, si sono rivelati solo fenomeni di distrurbo, sia nel passato in comune, ma come non da meno nel presente diviso e lo saranno anche in futuro e questo sempre e solo quando saranno “scariche di energia”, perchè inizieranno nuovamente la loro opera di disturbo programmata.
L’importante infatti rimane sempre il “nò contact” e questo almeno fino a che la nostra forza interiore ci permetta di passare al “Full-Sarcasm-Cinism”, quando sollecitati, oltretutto in malomodo, perchè si rendono conto di aver perso tutto, cosa che conosco molto bene e sulla quale, oggi, mi diletto quando capita, anche perchè “ride bene chi ride ultimo” e questo perchè “il diavolo fà le pentole, ma non i coperchi” 🙂
Ciao Désirée,
il Gatto ringrazia per il tuo apprezzamento.
E’ nutrito e sempre contento, ogni giorno che passa, di vedere l’aumento, nella rumenta comune, di personaggi che tentano di riciclarsi, con modalità differenti, verso quel mondo, ma minuscolo di per sè, fatto di quella rumenta che invece non è affatto biodegradabile, quindi ricavandone tutte quelle conseguenze che stimolano il suo felino ironico sarcasmo e cinismo distribuito a dovere:-)
Ciao Nivess,
ecco un altro classico esempio di “no dialogo” o per meglio dire, una perenne forma di recita da parte di tuo marito, dove mai ha esposto ciò che dal suo punto di vista determinava, all’interno del vostro nucleo familiare, una sorta di turbativa, perchè questo è quanto se ne deduce da ciò che tu stessa affermi nel tuo intervento.
Incredibile certe situazioni, ma pur sempre vere e con questo non stò di certo scagionando quanto tuo marito ha fatto, ma anzi lo condanno ancor di più, proprio perchè il suo silenzio ha creato un danno sia a te, come poi anche a lui stesso, in quanto vivere una vita sotto forma di recita, alla fine porta sempre a conseguenze negative, con la perdita di quell’unica persona che invece lo ha amato, rispettato e offerto il più totale appoggio in ogni momento della sua vita, cosa che invece e purtroppo, si è venuta a scoprire che così mai è stata invece nei tuoi confronti, visti i risultati che tu stessa purtroppo hai raccolto.
Semine grame con frutti avariati, ecco cosa alla fine ci si ritrova fra le mani, quindi persone inaffidabili, che alla fine per il loro egoismo, di avere sempre una serva o un servo a disposizione, recitano copioni e questo anche per anni e anni, poi come per incanto eccoli “scaricare” tutto il loro male che li affligge sulla persona che vive accanto, ma questo lo fanno solo quando hanno già a disposizione e da tempo credimi, un altro “posto caldo”, dove andarsi a fare consolare! e questo è un classico dei comportamenti umani, indifferentemente dal sesso d’appartenenza.
Assenza di dialogo o per meglio dire, varie forme di dialogo recitate da una parte,
che così ti fanno crollare completamente tutto quello che è stato il vostro cammino in comune, da far sì che qualunque gesto d’amore, parola, frase, detta in qualunque momento della vostra vita, diventi solo una recita di un copione finalizzato solo ad una utilità servile di quel momento.
Certo parole dure le mie, che massacrano il concetto sia di convivenza come non da meno pure quello di matrimonio, ma d’altronde io la penso così e questo grazie proprio alle mie varie esperienze che mi hanno portato a queste conclusioni, dove in aggiunta posso dire che:
“l’uno dei due anelli al dito è sempre posto con il cuore e l’altro invece solo per interesse e basta”
Lascialo bollire nel suo brodo e pensa a te stessa! Anche perchè come potrebbe essere la tua vita da adesso con lui?
Grazie maxim…come al solito ne hai per tutti…..
io non sono riuscito a mantenere la calma e ieri ho sbroccato…le ho vomitato addosso tutto quello che avevo accumulato….dopo che mio figlio mi ha riferito che la loro mamma, mi ha definito deficiente…ovvero ha usato più volte quest appellativo onorevole invece di dire vostro padre…..questo mi ha veramente mandato in bestia…anche se secondo me era fatto apposta per vedere la mia reazione…..ebbene ci è riuscita….ha vinto….ripartiamo …..non faccio la vittima ma, veramente io non ho mai preso in prestito appellativi più o meno coloriti, anche se poi deficiente non è che mi scandalizzi….è il contesto…..la mancanza di rispetto……anche se è arrabbiata per il mio rifiuto di voler riallacciare….ma questo non giustifica la mancanza di rispetto d’avanti ai figli….non ho parole…
Cara Nivess, benvenuta! Io quoto al 100% Maxim.
Lascialo cuocere nel suo brodo. Con questo non dico di comportarti come lui, cercando altrove. Rimani te stessa. Ma non perdonarlo subito.
Per due motivi:
primo: devi elaborare lo shock, perchè potrebbe essere che in tutti questi anni hai avuto di fronte una persona che non conoscevi.
Secondo: se lo riprendi subito potrebbe pensare di essersela cavata con poco e ricominciare, ad acque tranquille,a fare i suoi comodi.
Se la deve guadagnare…non ti parlo di settimane, ma di mesi. E’ una questione di dignità. Deve sapere che non sei uno zerbino, prendersi così tanta paura di perderti da non riprovarci nemmeno se gli si presentasse Belen! E vedrai che in questi mesi salta fuori il colore verde.Poteva parlartene del suo disagio, oltretutto non sarà stata una passeggiata neanche per te, quella di accudire tuo padre. O ci si vuol prendere solo i comodi di una relazione e non condividere le difficoltà? Gli auguro di arrivare a una consapevolezza, tramite anche la terapia, ma non lo so.
Per i tuoi figli, se gli vuoi dare un’altra possibilità dagliela pure, devi pero’ darti tempo anche per riacquistare la fiducia, che è una cosa seria, e si dà..alle persone serie!
per Dèsirèe
Io sto meglio, anche se a volte ho l’impressione di arrampicarmi di qua e di là per colmare quel gran vuoto..ma comunque ci voglio passare in mezzo e uscirne!Bacio!
Per Maxim:
Ho rinunciato a ogni tipo di registrazione in quanto sono troppo legata alla musica “vecchia maniera” e non ho dimestichezza con le varie tecnologie……sto studiando una sonata di Beethoven…..niente meno!
Ma la musica la scrivi su uno spartito? Hai studiato composizione?
Senti ma non possiamo fare una macchinata, noi qui del gruppo e venire ad ascoltarti dal vivo? cribbio!
Ciao Maxim certo la tua risposta è piuttosto cruda ma mi aiuta a vedere le cose più chiaramente, solo che dopo 30 anni di vita insieme è difficile buttare tutto nella spazzatura. Anche se deciderò di rimettermi con lui penso che lo farò dopo averci pensato bene e lasciandolo, come dici tu, a bollire un poco nel suo brodo, in questo modo vedrò se effettivamente si è pentito e per qualsiasi situazione venga a crearsi in seguito non si chiuda come un riccio ma si apra con la persona che lo ama di più al mondo. Dimmi se sbaglio anche perchè mi sembra che le tue risposte siano molto argute.
@ Mara
sai che l’idea di ascoltare Maxim non sarebbe male?
Io ci andrei. Abito un po’ lontanuccia, assai assai ma per ascoltare Maxim….questo ed altro. Così vedrei il gatto della Rumenta anche…certo che dovrei affrontare un viaggio molto lungo..mah…
Ciao Meridionale,
un classico della provocazione che, se fatta quando ancora freschi di ferita, nella maggioranza dei casi porta alla tua reazione, in minori casi invece si riesce a mantenera l’autocontrollo e quindi non far “godere deliziosamente”, sotto ogni punto di vista, l’avversario.
Devi importi la non reazione e qui dove tu devi lavorare molto, perchè solo così riuscirai quanto prima ad uscire da questa fase di stallo nella quale ti ritrovi ora e nuovamente però da capo, visto quanto accaduto!
Ciao Mara,
anche se ti sembra di avere il vuoto attorno, non è per nulla così, proprio perchè il vuoto tu lo vivevi prima e questo proprio perchè tu avevi vicino il vuoto più totale. Concetto che forse potrà apparire assurdo, ma così non è, perchè anche tu fra qualche tempo vedrai quanto veritiera è questa mia affermazione.
Per quanto riguarda il discorso musicale, oggi svolgo solo attività in studio di registrazione, quindi nulla dal vivo, se non qualche rara “ribotta”, ma in cantina fra amici, pure loro musicisti, dove i brani vari arrivano così “a rigor di vino”.
E’ infatti dal 1994 che non svolgo più attività, che come forse ti ricorderai, cessai sino al 2008, quando ho ripreso, ma solo in studio, dove realizzo le mie produzioni musicali e questo grazie anche a tutti i vari software, collegati sia a tastiere varie, come non da meno campionatori, che utilizzo per potermi così permettere tutta l’orchestra al completo, senza poi costi ulteriori, se non quelli primari dei vari acquisti effettuati, ma pure sempre, alla fine dei conti, molto minori!
Nulla poi viene scritto su spartito se non quello inerente alle varie tracciature che sono presenti sui software vari, ma solo per le parti ritmiche, come pure di “contornatura” stessa, il resto, quindi il melodico che avrai ascoltato nelle mie pubblicazioni su You Tube, viene “tracciato al momento”, quindi mi lascio andare parecchio da quella che viene definita “ispirazione e improvvisazione, nei limiti intendasi, del momento”, anche se di base c’è sempre una traccia melodica, che può essere o quella scritta dall’autore del brano stesso oppure, in caso di mie composizioni, quella da me scritta.
Il tutto e quindi il lavoro di studio, a vista altrui, ha un aspetto molto asettico, come pure silenzioso, in quanto la cuffia è la dominante, anche le stesse chitarre che impiego vengono e questo grazie ad un notevole studio del suono, convogliate direttamente nel banco regia…
-2-…. solo il mixaggio sonoro è aperto alle orecchie e non da meno pure noioso, sempre alla vista esterna, in quanto ripetitivo, correttivo a livello di effettistica sonora e quindi suoni medesimi e questo solo perchè all’ascoltatore dovrebbero essere trasmesse delle emozioni, che poi null’altro sono quelle dello stesso musicista, sempre che in questa difficilissima operazione si riesca e se così avviene, far sì che allo stesso ascoltatore possano aprirsi suoi spazi emotivi sui quali divagare il proprio “Io”.
Affermo questo specialmente quando si parla di quel settore musicale, definito un tempo Musica Relax Strumentale, che oggi invece assume nomee incredibili e con una marea di termini che poi, alla fine, nulla poi vogliono dire.
Posso dirti che in tutto questo mio solitarismo totalitario, riesco ancor più a ritrovarmi e quindi ad esprimermi al meglio, in quanto evito la poliedricità interpretativa, potendo così incentrare il tutto in modo unitario.
Certo potrebbe sembrare un discorso egoistico, ma posso dirti che così non è, in quanto, nei decenni scorsi, ho sempre suonato con tanti musicisti e questo mi ha sempre reso felice e nel contempo stesso ho avuto modo di imparare ciò che “lo scritto”, mai ha insegnato e mai insegnerà.
Sforzati con qualche sistema di registrazione, perchè nel contempo stesso vedrai che diverti pure e incentri ulteriormente su te stessa un’attività giusta di egocentrismo bonario, che nulla a che vedere con i vari personaggi da baraccone che abbiamo incontrato nella nostra vita! 🙂