Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 1.197 1.198 1.199 1.200 1.201 … 1.303 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.197 1.198 1.199 1.200 1.201 … 1.303 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Tornando al tuo discorso Nichiren, mi piacerebbe sapere se hai riscontrato l’intervento di qualche fattore esterno il quale ti ha indirettamente influenzato nello scendere a compromessi quando ti sei messo assieme alla tua ex, anche se il tuo Io ti aveva precedentemente avvisato di starle alla larga. Non so, per farti un esempio che è capitato a me, quando ho abbozzato l’idea che avrei preferito non frequentare questo ragazzo che apparentemente poteva sembrare perfetto ma che a pelle non mi ispirava (e difatti poi si è dimostrato pessimo), automaticamente è saltato fuori il genio di turno con la classica frase “eh, ma come sei difficile…possibile che non ti vada mai bene nessuno?”. Anziché rispondere a questa persona di farsi gli affaracci suoi, ho sbagliato, sono stata debole e da quel preciso momento ho iniziato a dubitare della mia capacità di valutazione, come se non sapessi più cos’era meglio per me…poi da lì in avanti è andato tutto a rotoli.
Un mio docente una volta mi disse: “Se tu per prima non ti fidi delle tue capacità e intuizioni, come puoi pretendere che qualcuno si fidi di te?”. Riflettendoci su, mi sono ritrovata a concludere che quella fiducia che intendeva lui io non la possiedo “di natura”, o perlomeno non è abbastanza sviluppata: l’unico modo per introdurla nel mio modus vivendi penso sia quello di assumere un atteggiamento “forzato” e proseguire per tentativi, pian piano col tempo dovrebbe diventare abitudine.
@ sei una bella persona libra09 ti leggo da tantissimo tempo assieme a maxim, e mara..anche loro persone a modo
tutto cio’ lo dico spassionatamente ci mancherebbe!! ciao
@ Maxim
arrivato il weekend …con il suo solito lento trascorrere del tempo libero e veloce del tempo lavorativo…perché da fare ce n’è sempre.
Per quanto mi riguarda nessuna news, lunedì sarà per me una giornata importante, in merito al giro della Ruota..vediamo se gira ancora un pochino.
Per il resto, le mie alghe decerebrate del Bel Tempo che Fu al momento sono silenti ma ci sono new entries momentanee ;-), nel senso che siccome si tratta di un bel gioco ovviamente ci sono sempre giocatori e questa volta non gioco perché ho ben altri casini, e poca voglia.
Ogni tanto vedo il mio amico cenettaro e rimedio una cena agratis e compagnia, senza nessun tipo di vincolo sentimentale affettivo ecc.
Il mio gatto si prepara all’autunno e il pelo si è fatto folto lucido e quasi catramato…;-) un bel nero cupo…e tu cosa farai il weekend? Ti rilassi? Qualche altra novità per te su FB? Io manco ce l’ho….e via si va…dai Ruota gira che torno a vivere e non sopravvivere….che poi la vita a volte è mera sopravvivenza in tempi di carestia…in attesa della Manna..
Un buon weekend a te e w noi ex zerbini (io ogni tanto rispondo alle mail…di alghe decerebrate..ma penso non sia zerbinaggio…piuttosto curiosità, comunque il NO CONTACT unica soluzione, come hai sempre detto). W noi .
@Max
Ciao Max,
yes, ho imparato Rumenta da Maxim. E mi piace come parola….in merito al gatto, bisognerebbe chiedergli quante AD sono passate finora (Alghe Decerebrate) . E quale alga al momento si trovi nei suoi paraggi…devo anche riconoscere ahimè che talune e taluni riescono ad abbindolare sempre i puri di cuore, o gli ingenui o le sprovvedute e sincere.
Bisognerebbe fare un forum “L’angolo del Gatto della Rumenta”, naturalmente gestito da Maxim ;.) che ha creato tale personaggio, nel senso, che lo ha inserito nel virtuale…sarebbe una bella idea…con annesse foto delle varie Alghe Decerebrate…
@Teorema
Ritengo molto difficile non farsi influenzare da fattori esterni. Sinceramente non avevo mai pensato a questo aspetto.
Il mio Io non mi aveva avvisato di nulla, era stato mio inconscio a farlo.
Posso però dirti che molto probabilmente mi schermavo dietro al fatto che comunque mi sarei trasferito mesi dopo e che, pertanto, anche se mi fossi sbagliato, avrei avuto la possibilità di ricominciare.
Provo a spiegarmi meglio, perchè mi rendo conto che non è facile altrimenti far capire bene.
Io vengo da un paese di qualche decina di migliaia anime e sapevo che sarei andato a vivere in una città infinitamente più grande.
Mi stava e mi è sempre stata stretta la mentalità provinciale, la stereotipizzazione di gruppo, la chiusura mentali di centri così piccoli.
Quando ho incontrato lei, sono rimasto affascinato nel vedere una ragazza che, non soltanto non era rimasta mai abbagliata dagli schemi e dagli uomini che andavano per la maggiore nei piccoli centri, ma anche dalla volontà di emanciparsi da simili realtà. Avrei dovuto forse valutare che non era mai uscita di casa neppure per frequentare l’università (preferiva farlo a distanza)? Sì, ma ho pensato che fosse dovuto alla relazione che aveva avuto in precedenza.
Vederla sempre così entusiasta di seguirmi mi ha prima tranquillizzato e poi convinto di avere trovato una persona che realmente “condivideva” i sogni e le speranze. E così, ma soltanto a parole, ha fatto fino a due giorni prima di lasciarmi. Per fare un esempio, il giorno prima ha incontrato mio fratello, dicendole entusiasta che non vedeva l’ora di seguirmi.
E la doppia fregatura è consistita proprio nel fatto che ha cominciato a frequentare il classico tipo di uomo dal quale io, fin da ragazzino, ho voluto distinguermi. Lasciamo perdere che è un fedifrago, dipendente dalle droghe pesanti, violento (picchiò la sua ex) etc. Sono aspetti che contano, però in parte credo (?) di capire perchè sia il mio opposto. Però ecco, è una persona di quelle che solitamente si incontrano a 17 anni, delle quali le donne restano ammaliate una volta, salvo scoprire poi che sono tutti uguali. Uno di quelli che sembra unico e che poi quando bazzichi lo stesso ambiente ti rendi conto che è uguale a tutti quelli della sua cerchia. Purtroppo lei lo ha incontrato solo a 25.
E’ tutta qui la sòla, perchè credevo che lei, anche grazie a me, fosse oramai immune da certi condizionamenti.
E la cosa incredibile è che, se non avessi troncato io, per lei saremmo ancora a…
(continua)
“non so se ti amo ancora, per me non è definitivo”, “non so se più mi basta stare così bene”.
Per fortuna, per una serie di motivi già sospettavo.
Ecco, per tornare alla domanda iniziale, lei è stata bravissima a fingere di essere ciò che io mi aspettavo. In realtà, forse neppure l’ha fatto apposta a credere di essere ciò che non era. Forse la sua natura era quella. Ha candidamente ammesso di non sentirsi pronta.
Il dolore è stato nel vedere che io non me ne sia accorto, non abbia voluto vedere che lei era frutto di una proiezione e che la realtà era ben diversa.
La donna della mia vita avrebbe potuto lasciarmi. Avrebbe potuto tradirmi. Senza tuttavia farlo con ciò che è la mia antitesi. Senza rinfacciarmi arrabbiata che la scelta di andare via era stata mia. Senza bisogno di (dato che mi hai lasciato tu) di rinfacciarmi che riesco sempre ad arrivare prima sulle cose facendolo poi pesare. Senza dirmi che non si sentiva alla mia altezza perchè a volte le sembrava che io potessi fare a meno di tutti.
Ebbene, ora sto piangendo nel dire che è vero. Io posso fare a meno di tutti, perchè nella vita ci sono stati momenti in cui se non avessi trovato una forza interiore disumana (altro che le relazioni sentimentali) adesso non sarei qui a scrivere. La donna della mia vita avrebbe capito che, proprio per questo, se scelgo di stare con qualcuno è perchè, nel mio piccolo, preferisco dare invece che ricevere.Non ho vuoti da colmare. Perchè ho la fortuna di essere stato amato, da piccolo, fin quando la vita me lo ha concesso.
Alla luce di tutto questo, posso prendermela solo con me stesso. Avevo tutti gli strumenti per capire. Però la vedevo come quella che sarebbe stata la donna giusta se l’avevo seguita. E, da adulto, non pensavo che 4 mesi così distanti, potessero cancellare/offuscare ciò che era stato costruito. Sono stato assente in quest’ultimo periodo. Ma non potevo fare diversamente e lo facevo anche per un futuro con lei. Nessuno fino ad oggi ha capito che un uomo può aver bisogno di qualcuno a fianco, anche se non sta a piangere e frignare. Che basta sapere che qualcuno c’è, fosse anche l’unica volta in un anno in cui hai bisogno di poggiare la testa sulla spalla di chi pensi che ti ami.
Invece molto spesso, le persone immature, purtroppo scelgono di sfogare una sorta di istinto da crocerossina. Io preferirei che l’istinto materno fosse rivolto ai figli, non al tuo uomo.
Nichiren, sono di fretta ma ci tengo a risponderti. Da quel che ho capito il trasferimento per te rappresentava da un lato una “prova d’amore” di lei nei tuoi confronti, dall’altro una possibile via di fuga nel caso la situazione si fosse complicata, era una sorta di metro di valutazione. Ribadisco che è stata una fortuna questa serie di coincidenze: peggio sarebbe stato se avessi rinunciato al tuo progetto di vita per stare con lei. Non era davvero la donna giusta, perciò questo sistema ti ha aiutato a scovare la sua doppiezza. Però il fatto che, come accennavi inizialmente, ti sia “schermato” dietro al trasferimento come una sorta di scudo, mi fa pensare che anche stavolta sentivi ancora la necessità di non volerti mettere completamente in gioco, ovvero non ti sei liberato del tutto di quella paura iniziale di amare, cosa che ti ha accompagnato per anni. In fondo è come se idealmente avessi continuato a mettere sempre uno stacco, una distanza, tra te e l’altra persona con cui volevi relazionarti: è un atteggiamento che usi in via cautelativa per evitare di soffrire eccessivamente. Mi sono permessa di notare questo perché è una cosa che non mi è nuova, siccome è capitato anche a me, mi rivedo nel tuo modo d’agire.
In realtà sono impressionata dalle numerose coincidenze che ci accomunano, dall’essere nata in periferia e non essere mai riuscita ad ambientarmi in quella mentalità troppo ristretta, al trasferirmi in una città più grande e lontana per necessità di studio ma anche per staccare completamente da quella vita e costruirmi da sola un futuro senza aiuti con le mie idee e forze, il fatto di incontrare ragazzi che alla fine non erano mai chi dicevano di essere. La frase “Io posso fare a meno di tutti” avrei potuto scriverla io, salvo poi ritrovarmi certe notti a pensare a come la vita potrebbe essere più piacevole se potessi condividere le mie giornate con qualcuno che veramente mi corrisponde. Devo ancora perfezionare l’arte di sapermi accontentare, ora sto meditando di espatriare dopo aver notato che la discordanza di mentalità purtroppo non era circoscritta solo al mio paesino ma si tratta di un fenomeno su larga scala. Se quel che scrivi sono realmente i tuoi pensieri, è buffo pensare che potrei addirittura essere io la tua anima gemella. Comunque sappi che mi hai migliorato la giornata, sono contenta di sapere che da qualche parte esiste ancora qualcuno simile a me.
N.B. La donna della tua vita non ti avrebbe lasciato nè tradito
@Teorema
Più che di prova d’amore, direi che il trasferimento rappresentava la concretizzazione di ciò che erano le mie proiezioni nei suoi confronti. Da parte mia, lo stesso ha rappresentato una via di fuga solo all’inizio. Una volta che lei fosse arrivata, sarei rimasto fedele alla mia parola. Non ho mai tradito in vita mia, neppure se per tradimento s’intende sentire un’altra donna all’insaputa del partner. Fosse anche un messaggio, mai. Era piuttosto lei che voleva essere rassicurata. Pensava, ingenuamente, che avrei potuto conquistare chiunque e buttarla fuori di casa. Io, che avevo già passato un anno e mezzo da solo e distante, senza mettermi mai nelle condizioni di fare incontri difficili poi da gestire.
Non ho scelto io di mettere la distanza iniziale, era un percorso che dovevo fare e non potevo rimandare. Però sicuramente la distanza è stato un elemento che all’inizio mi ha permesso di valutare meglio il rapporto.
Concordo invece se dici che ho scelto di iniziare una relazione già sapendo che sarei andato via. All’inizio io mi ero detto a me stesso di evitare relazioni, proprio per questo motivo. Sì, per evitare di soffrire. Lei invece mi faceva star bene anche quando ero lontano. Non so perchè, ho provato più volte a chiedermelo. Ero tranquillo, senza l’ansia e la sensazione di soffocamento di quando ero più giovincello. Qualcuno ha detto che era perchè non l’amavo. IO sinceramente non lo so.
Sarebbe facile ora dire che era così. Può essere, non lo escludo, come però poteva anche essere che in realtà tramite lei avessi rafforzato la mia stabilità interiore.
Non lo saprò mai.
@Dottor GRAZIE!
mi ha fatto molto piacere leggere il tuo apprezzamento.
Buona domenica!
Ciao Nichiren,
non scusarti neppure con te stesso, in quanto sono situazioni che, chissà come mai, una o più volte veniamo catapultati, come se fossimo letteralmente stregati da queste persone definibili tranquillamente infime, in quanto giocano con noi stessi a loro piacimento e lasciando noi in uno stato come se fossimo pienamente consapevoli di noi stessi, ma le cose non stanno affatto così ed infatti vedasi le conseguenze poi successive.
Comunque l’importante rimane il recupero totale della nostra persona, perchè centro unico e vitale della nostra vita, tutto il resto funge solo, visto l’andazzo moderno sociale, da soprammobile vario ed avariato contemporaneamente.
Ciao Libra09,
non farei mai un gruppo su Fb in veste privata o pubblica inerente a di quanto già di validissimo esprimiamo tutti quanti noi qui sopra, sia i più vecchi come me, come pure chiunque entri a far parte di questa grande compagnia.
Già compagnia ma non di sfigate e sfigati come da una prima analisi potremmo appararire tutte e tutti quanti noi, perchè così le cose non stanno proprio, in quanto noi sappiamo vivere la vita, costruendola giorno per giorno e proiettata verso un futuro, sia esso in compagnia di terze persone, come non da meno nella più totale compagnia di noi stessi o stesse ed in questo caso, anche lì una mente superficiale potrebbe catalogare il tutto nel termine “solitudine”, cosa che poi è solo una valida compagna proprio per chì, nella sua vita, pensava di dominare il mondo intero e sembrava che ciò potesse essere possibile ai loro occhi, infatti per ben che siano in compagnia oggi dell’uno domani dell’altra, “i conti si pagano sempre all’oste” ed di esempi reali ne sò qualche cosa, viste le varie forme di attacchi, inutili, che arrivano, anno dopo anno, da parte di chi si sentiva di essere “padrona del mondo”.
Ciao Lisa,
devo dire che non sono affatto felice di non essere mai smentito su quanto scrivo qui sopra ogni volta e per ogni nuova amica o amico, che entra a far parte della nostra compagnia.
Purtroppo i comportamenti sono sempre gli stessi, non cambiano mai e alla fine si giunge sempre alla conclusione che noi siamo state persone usate a piacimento dei vari o varie ex, perchè in quel momento eravamo comodi per colmare le loro lacune temporanee, cosicchè potevano procedere, a spalle coperte, nella loro continua ricerca di altri stimoli nuovi, salvo poi, un giorno, permettersi pure di ricontattare, per costrursi alibi scagionanti la loro coscienza