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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Grazie a tutti dell’incoraggiamento e delle belle parole (l
@ Meridionale
E’ vero, son più colpito dalla menzogna che dalla mancanza, ma ciò non significa che non l’amassi. L’ho amata in maniera diversa dalle altre. Neppure credo che se l’avessi amata non sarei andato via. Anzi, sono andato via proprio perché l’amavo e vedevo il rapporto diversamente da come vedevo i precedenti.
@Mara
Sì, lei ha 25 anni, è giovane, anche se spesso, più che l’età anagrafica conta il vissuto di una persona. La tua analisi si avvicina molto a quello che ho percepito anche io e chi l’ha vissuta da vicino. Purtroppo la proiezione che avevo di lei non combaciava con la realtà. Ad una amica comune (una signora di 50 anni, non una ragazzina) confidò che con me aveva paura di “adagiarsi”.
@Maxim
Sì, concordo con quello che scrivi. Io vivo lontano. Ed è stata dura cercare di nuovo casa in una città così grande appena tornato dalle ferie. Ho dovuto dare la disdetta a quella precedente, perché in due non ci saremmo stati.
Da parte mia non ci sono tentativi di “chiodo schiaccia chiodo”. Sono reputato un bel ragazzo, ho una buona posizione sociale, ho studiato abbastanza da ritrovarmi dall’altro lato della scrivania eppure sono rimasto single anche per anni. Non ho mai avuto la fretta di cercare qualcuno. Prima capitava, adesso cerco sempre di far sì che accada quando so che l’altra persona mi aggiunga qualcosa, lasciando che le mie mancanze siano colmate da me stesso.
Però devo raccontare qualche altro pezzetto per far capire meglio cosa provo. Quanto sia arrabbiato soprattutto con me stesso. Dovete sapere che per anni mi sono ritrovato a stare/frequentare persone impegnate/uscite da poco da una relazione etc. Non lo facevo apposta, salvo in un caso accadeva perché mi innamoravo. Solo dopo ho capito che il sentimento era più propenso a nascere perché svincolato da quella sorta di responsabilità, rispetto e fiducia che è alla base di ogni rapporto adulto. Della serie: “sono tenuto a sentire solo le mie emozioni, il resto non conta, perché è come se quella persona non mi appartenga”.
5 anni fa ho detto basta. Perché stando dall’altra parte vedi realmente di tutto e quando poi provi a immaginare di essere tu il fidanzato ufficiale, non riesci più a liberarti di quello che hai visto. E non parlo necessariamente di cose facilmente immaginabili. Parlo dell’osservazione della psiche delle persone che hai a fianco in quei momenti. Potrei stare giorni a raccontare quanto mi è capitato di viv
(continua)
Per questa ragione, il fatto che ora frequenti (credo, neppure sono aggiornato) il mio opposto, altro non è che la conseguenza di tutto ciò. Lei sa che da me ha preso il meglio che poteva avere, quello che io stesso non avevo mai dato. Non in termini di intensità o di farfalle, ma di fiducia, comprensione, rispetto, senza farle mancare mai nulla. L’ho trattata da donna perché per la prima volta ero arrivato, prima di incontrarla, a sentirmi uomo. Per lasciarmi ha dovuto inventarsi che era perché il capodanno di due anni prima non eravamo usciti e che mi mancava la leggerezza (ma non quella calviniana, la frivolezza proprio), consistente nel non andare al mare quando voleva lei.
Che dire, arriverà anche per lei. Io ho sempre taciuto. Avendo un po’ più di esperienza so anche com’è la genesi evolutiva delle emozioni.
Mi sento uno stupido, ancora una volta non ho dato retta al mio intuito iniziale. Devo delle scuse al mio inconscio.
Ciao ragazzi… scrissi su questo forum qualche mese fa, da allora vi leggo sempre ma non rispondo più. Forse perchè i miei mesi di merda sono peggiorati invece di migliorare, e sto crollando sempre di più. Maxim mi fece un quadro molto razionale all’epoca, io quasi lo negai, sicura di conoscere la persona con la quale stavo avendo a che fare. Ebbene, come in tutte le storie che leggo qui, Maxim aveva ragione anche a proposito della mia. E ho avuto il ben servito perché non mi sono svegliata prima. Nichiren, mi è successo qualcosa di molto simile, e posso capirti. La delusione della fine di una storia ti lacera, ma l’amarezza che provi nel riscoprire una persona diversa da quello che immaginavi, non ti lascia più. Mi piacerebbe tanto che noi, oltre a scriverci qui sopra, riuscissimo a sentirci anche in privato, a confrontarci… potrebbe farci bene! Che ne dite?
Ecco, maxim ha fatto.il quadro perfetto, di quello che bisogna fare, certo a volte non e’ facile applucare in todo, ma gia provarci sarebbe cosa buona….in bocca al lupo.
Buon week end.
Lisa anche io sono uno dei tanti qui, se vogliamo scriverci ti lascio mia email: lighthouse.1968@yahoo.it
Io penso sempre che lo stare da soli ha sempre un nome ed un cognome, ma quello che mi tormenta è come fa una persona che hai amato veramente a mancarti così rispetto ed a farti così male, per poi scomparire.
Nichiren ciao,
Anche io penso che si dovrebbe sempre iniziare una relazione partendo da situazioni pulite e trasparenti. Però se guardo l’ex parrebbe mi smentisca, visto che a distanza di tempo ancora continua la relazione con la persona con la quale mi sostituì rapidamente. come dice Maxim però, tempo al tempo. Detto questo invece non capisco cosa intendi quando ti accusi di non aver ascoltato il tuo inconscio. Cosa non ti perdoni?
Ciao Lisa è vero, l’amarezza di dover riconoscere e soprattutto accettare che la persona che avevamo accanto non è quella che immaginavano è bruttissima. Questa è la cosa che ancora a me sta impedendo di fare il salto, perché dopo ne sono certa, quella che non mi deluderà mai più sarò solo io.
Io sono d’accordo per sentirci e confrontarci anche in altro modo.
Maxim, perché non crei un gruppo su Facebook. Segreto…solo per noi. 🙂
Un abbraccio a tutti e buon fine settimana
@Libra
Non mi perdono il fatto di non avere ascoltato il mio istinto che mi diceva di non fidarmi. Nella vita ho sempre peccato di eccessiva razionalità. Eppure, guardandomi indietro, ben prima di incontrarla, mi ero reso conto che la prima impressione che si ha di una persona trova sempre conferma. Quando la incontrai sentii che qualcosa non mi convinceva di lei, ma con il passare del tempo ho dato sempre meno peso a quella sensazione.
Ecco, ora sono definitivamente certo che l’istinto non sbaglia mai. Perchè è libero da ogni sovrastruttura che ragione e sentimento tendono a costruirci poi attorno.
@Libra
Non so se nel mio caso la frequentazione che ora ha la mia ex durerà. Confesso che ogni tanto sarei curioso di sapere come procedo. Tuttavia no contact significa anche evitare di informarsi, parlarne con meno persone possibili e chiedere agli amici di rispondere “Non so”, senza venirmi a riferire.
Però bada, che io ho una grande forza dalla mia parte che mi permette di adottare un no contact con relativa facilità. Non mi sto riferendo alla distanza, ma al fatto che l’ha fatta talmente grossa che sono il primo a sapere che, per quanto mi sforzassi, non ci sarebbe più nulla da ricostruire. A differenza di altre volte in cui la storia era basata sull’irrazionalità del puro sentimento, non è possibile ricostruire qualcosa fondato in primis (apparentemente) sulla condivisione e sul rispetto.
Se si trovasse in difficoltà l’aiuterei, se chiamasse risponderei e sarei probabilmente anche contento di sentirla. Questo perchè mi sento, davvero, migliore di lei. Solo questo mi ha permesso di riuscire a scusarla e augurarle di essere felice. Questo approccio però ha comportato che io mi sentissi diverso da lei e pertanto incapace di amarla.
Ho avuto la sfortuna di vedere tutte le donne tornare. Dico sfortuna perchè, a meno di essere animati da desiderio di vendetta, non è piacevole. Succede – e così per me è stato – sempre quando ti comporti da Uomo, presto o tardi. Quando l’amore non si logora, ma finisce perchè le persone, arrivate a un bivio si accorgono che le scelte vanno fatte in rettilineo. Perchè al bivio, oltre la volontà di fare una scelta, c’è anche la necessità a influenzare la decisione da prendere. Le scelte si fanno in rettilineo, cerco sempre di farlo capire. Dicono tutte che capiscono, ma non lo fa nessuna. Lo comprendono solo quando dopo il bivio trovano la strada che porta a un vicolo cieco.
Ecco, io ho sempre provato a riaccogliere le ex che se ne andavano senza che tu le avessi fatto un torto. E’ vero che il copione è sempre uguale: quando non c’è un altro si tratta di fasi della vita che richiedono una scelta chiara. Anzi, penso addirittura che siano proprio le fasi di cambiamento a facilitare le “farfalle nello stomaco”.
Quando sono tornate ho sempre dimenticato rancori e quant’altro, ma non è mai bastato per riprendere ad amarle, anche a distanza di anni.
Nicheren che dire! Già mi ero espressa sull’altro forum.
Io qua su questo forum mi sento una deficiente, a volte anche disconnessa dalla realtà. Non sono ancora arrivata a pensarla come te e di tempo ne è passato, come del resto pensano bene anche Maxim, Mara, Meridionale e tanti altri. Sappi che anche la mia storia è terribile, chi ha letto qualcosa di me sicuramente non comprende come io ancora sia in questa situazione.
A volte cerco di fare giusti ragionamenti e altre volte ricado nello stesso errore. Questo forum mi è stato anche di grande aiuto lo ammetto, però sono convinta che a un certo punto tutto dipende da noi. Io perdono troppo e soprattutto giustifico.
Ti rinnovo la stima che già espressi dall’altra parte.
Sono certa che solo così si ritrova la propria serenità. In nessun altro modo.
Un abbraccio.