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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@mara, meridionale e Maxim grazie!
E’ un po’ che vi leggo senza trovare la forza di scrivere. Ho già postato la mia storia in un’altra lettera. E’ comune a molte altre qui. Il fatto però è che provo a tratti un dolore lacerante che ha una natura sconosciuta.
Riassumo: due anni di storia, io la prendo con molta calma. Si innamora prima lei. Andiamo a convivere dal secondo giorno, senza neppure formalizzarlo, accade e basta. Per lei era la prima volta, per me anche.
Non sentivo le farfalle nello stomaco, eppure la vedevo come la potenziale donna della mia vita, perchè riuscivo a stare tranquillo anche quando lei non c’era. Un rapporto fatto di fiducia e rispetto. Sembrava naturale che stessimo insieme. Dopo 7 mesi mi trasferisco in un’altra città per motivi di studio. All’inizio di quest’anno mi offrono il lavoro che ho sempre sognato, al che lei si dice convinta di volersi trasferire da me. Il lavoro, molto pesante mi assorbe e rende difficile vedersi. A fine luglio i suoi primi dubbi sul fatto di trasferirsi da me, coincisi con un suo modo di fare sfuggente e con una sua nuova conoscenza (un tizio che io conosco). Come torno per le ferie a inizio Agosto, mi lascia, nonostante fino al giorno prima mi avesse detto che aveva capito di voler venire da me e che ero il suo uomo ideale. Passo le uniche mie due settimane di ferie a consolarla, convinto che stesse davvero male nel dover fare la scelta di spostarsi (avrebbe comportato crearsi la vita in un’altra città, lei che non si era mai mossa dal nostro paese, il tutto mentre io stavo fuori per lavoro fino alle 21), senza chiederle mai di ripensarci. Le domando solo se avesse sentito/contattato/frequentato un altro, perchè me ne sarei fatto una ragione in fretta. Nega e spergiura con tutte le sue forze, nonostante io avessi dei sospetti, perchè, a dir la verità, io mi son fatto un culo grosso come una capanna in questi mesi e sapevo di essere stato un po’ assente.
Le sue emozioni altalenanti rafforzavano questa mia impressione e quando mi chiese se potevamo continuare a sentirci risposi che non era il caso.
Tornato a lavorare lontano ho passato 3 settimane infernali, in cui la mia identità vacillava. Mi sono chiesto se avessi sbagliato priorità. Sono un uomo forte, che ne ha vissute di tutti i colori e per chi mi ha sentito in quelle settimane è stato un colpo. Però, voi sapete come sia difficile spiegarsi che una storia possa finire in 15 giorni senza una reale spiegazione (continua)
(continua)
Avevo bisogno di una ragione. Un giorno adotto un trucchetto che non pensavo funzionasse e a metà settembre la chiamo. Dopo aver fatto credere che uscissi con un’altra, lei ha ammesso che un tizio ” le stava girando intorno”. Ho cominciato a vedere tutto rosso.
Ho capito il perchè stava in chat fino a tardi, che giri faceva i pomeriggi d’agosto (andava a casa sua) dopo che cercavo di consolarla. Insomma ho capito.
Dopo qualche giorno, vengo a sapere da amici comuni che io sarei stato troppo duro con lei. Prendo carta e penna e le scrivo che sono orgoglioso di essere riuscito a capire ciò che lei avrebbe voluto nascondere. Le dico che le storie possono finire, i tradimenti si possono dimenticare pur andandosene, ma non è umano che quando vedi la persona alla quale comunque dovresti voler bene che ti implora di dirgli che hai un altro, tu scelga di non rinunciare al tuo amor proprio. Neppure quando la vedi in crisi d’identità.
Per me sapere che ha un altro, che lo sentiva quando stavamo insieme è stata una liberazione. Soprattutto perchè è il mio opposto. Però non posso dimenticare la menzogna e quello che mi ha lasciato addosso. Ho la fortuna di non ricordare un solo momento bello trascorso con lei. Ma un inganno così, proprio da lei, mai me lo sarei aspettato. Nonostante tutto lei mai ha ammesso che ci sia stato un solo contatto “durante”. Vuole pararsi il culo per il ritorno, ma purtroppo non funziona così.
Ho preso carta e penna e l’ho scusata per tutto, per qualunque cosa avesse fatto, senza il minimo sentimentalismo. Ho detto che sarei andato per la mia strada e che non avesse perso tempo a rispondere, perchè purtroppo non c’era da tempo più nulla da dire.
L’amarezza che tutt’ora provo è indescrivibile. Finirà come tutte le altre volte, che un giorno tornerà e tu sarai già oltre. E quando ti chiederà scusa, sentirai un magone nel dover per forza rispondere: ” Non devi chiedere scusa a me, ma a ciò che era stato costruito e che tu hai scelto di demolire”. E anche se vorrai ricominciare, farai fatica a riconoscere chi hai davanti. Le persone non si rendono conto cosa significa buttare per aria un rapporto basato sulla condivisione e sul rispetto e pensano che poi bastino davvero volontà e sentimento per farlo tornare com’era prima. Non è così purtroppo.
Che amarezza
Ciao Nichiren, ti avevo letto sull’altro forum e anche commentato.
Io sono mesi che soffro e provo (aiutata anch’e) a uscire dal mio inferno. Sì proprio dal mio, quindi solo io potrò uscirne. Tu hai fin da subito reagito correttamente, nonostante la situazione ti fossi quasi subito chiara, questo non significa soffrire meno ma io sono certa che ti porterà a stare meglio prima, perché sai cosa è giusto e sbagliato per te. Su questo forum ho trovato subito un alleato e amico Maxim. Alleato, perché lui comprende tutto, lui prima di tutti noi ci è passato e aiuta me come tante altre persone a fare i giusti ragionamenti, perché poi di quello si tratta. Poi ne sono arrivati altri, chi più recenti chi meno, ma tutte le persone che scrivono su questo forum hanno sofferto per i medesimi motivi. Sono persone meravigliose che sicuramente ti risponderanno e ti aiuteranno a capire anche altre cose. Un abbraccio.
Nichiren hai fatto tutto ciò che era in tuo potere. Trovo che tu abbia mantenuto costantemente un comportamento lucido, lineare, coerente, a parer mio sei stato un signore, non ti sei lasciato abbindolare da paroline dolci. Non vedo motivo per cui ti debba rammaricare di qualcosa, hai fatto bene, benissimo ad agire in quel modo. Il dolore lancinante credo di riconoscerlo, quella disillusione che piano piano si sta facendo largo nella testa; per quanto mi riguarda ho riscontrato su di me un cinismo che non mi era mai appartenuto prima e un pensiero fisso mi ha tormentata a lungo “come ho fatto ad essere così stupida? perché, nonostante avessi riconosciuto la menzogna nei suoi occhi, non mi sono fidata subito delle mie sensazioni e ho dovuto sbatterci la testa contro?”. Per me si è trattato di un brusco risveglio alla dura realtà, lo considero però un passo obbligato per la mia crescita interiore. Le ferite dell’anima sono come quelle del corpo e quando si rimarginano resta la cicatrice: la mia cicatrice sta lì, mi ricorda l’ingenuità e l’assoluta fiducia che avevo negli altri, una visione del mondo poetica e infantile che ben si addice a una ragazzina, non certo a una donna che vuole sopravvivere in questo dannato mondo moderno.
Nichiren,
Il tuo racconto mi fa percorrere pezzi amari di vita vissuta poco tempo fa, ma hai fatto una fotografia reale di come capitano queste “distruzioni” e poi come vengono portate avanti dalle rispettive parti.
Un elogio alla lucidità del tuo racconto e fatti forza, perché persone con la nostra sensibilità sicuramente meritano ed avranno un futuro migliore.
Un abbraccio Max
Nickerem……devi essere forte, tutto quello che senti e’ normale, ho letto con attenzione, mi sono fatto una mia idea…tu cmq non l amavi…..completamente, adesso sei piu colpito dalla menzogna che dalla sua mancanza……certo due anni son tanti…ma il fatto che tu dica che non hai bei ricordi…mi lascia sconcertato…..non investigare, non approfondire, girersi solo il coltello.
Nella ferita, non era quella giusta prob, non saresri andato via, fosse stato smore vero……io non sono nessuno ma la mia
‘Una visione fredda, su quello che hsi scritto……
Loredana mi.hs scritto oggi….dopo una settimana che al lavoro ci evitiamo….dice sempte le stesdo cose come un disco rotto…..pero’mi hs detto che vuole parlsrmi da vicino……che palle…..ci faccio sesdo e basta….fscile….invece no, vuole complicare tutto….non e’piu una priorita……visione molto.easy….lo so…..ma fisiologicamente ne ho bisogno…w la sincerita’!!!!!!!!!!
ciao Nichiren, la tua non mi sembra una storia come la mia o altre che ho letto qui. Spesso incontriamo persone false, nel puro senso della parola, che recitano veramente una parte, ma prima di tutto la recitano con se stessi in quanto hanno paura di lasciarsi andare, ma piu’ che altro di vedersi per come sono. Così restano in superficie e si beccano poi la superficie delle cose. Galleggiano su un mare azzurrissimo e dicono: ” Che bello”! Ma poi non hanno il coraggio di esplorare il fondale con tutte le sue meraviglie perchè ne hanno paura. Così è per alcune relazioni. Io penso che sostanzialmente lei abbia avuto paura di fare un passo così grande. Laciare tutto per seguirti dopo soli due anni! ma tu questo lo hai già capito. Tu volevi solo lealtà e questo è un altro paio di maniche, perchè la lealtà presuppone una maturità. Ad esempio tu, per quello che scrivi, dai l’idea di una persona che si è assunta le sue responsabilità, nella vita come nel lavoro.Tornando al paragone del mare tu mi sembri uno che vuole andare “a fondo” vedere veramente la realtà e la bellezza della vita anche a costo di fare fatica. Lei mi sembra ancora una bimba da come la descrivi, per certi aspetti. Non so quanti anni ha, ma credo sia molto giovane.Ha scelto la scorciatoia di pensare ad altro, di fronte a questo dilemma, cioè ha scelto di non crescere in questa circostanza. Lasciala andare, senza rancore. Molte volte vediamo nelle persone un riflesso del nostro modo di essere. se siamo coraggiosi ci aspettiamo che anche loro siano come noi. Se ci tuffiamo nelle cose con passione ci aspettiamo altrettanto. Ma la realtà non è così. L’innamoramento è l’unico momento dell’amore in cui si è disposti a tutto perchè si è così presi dall’altro che tutto sembra possibile, qualsiasi sacrificio. C’è un detto che recita: non fare promesse quando sei felice, ma sii presente nelle difficoltà. Allora vedrai fiorire l’amore.
un abbraccio.
Mara
Ciao Nichiren,
benvenuto nella grande famiglia.
Un punto è e sarà fondamentale, sul fattore “dopo”, della tua relazione finita in quella solita modalità (che viene sempre nascosta da una delle due parti, ma che invece è “la normale amministrazione odierna”) ovvero un giorno ti arriveranno prima strane forme di contatto e poi qualche messaggio, andante sul generico, tanto per trovare una formula più o meno valida riallacciante un discorso che, di certo da parte tua, sarà chiuso, perchè appartenente ad un mondo passato che, con te, più nulla ha a che fare.
Bene preparati alla “terza guerra mondiale”, che si protrarrà nel tempo, in quanto queste persone una volta che si rendono conto che, prima di tutto, il tempo è passato non riescono a darsi pace, ma ancor più non concepiscono il fatto di essere totalmente scadute agli occhi di chi un tempo le amava, con tutta la sincerità possibile, quindi consapevolizzare loro stesse che non occupano più quel posto su quel piedistallo, che secondo loro doveva essere eterno, le fà impazzire!
Posso dirti che io personalmente ho un fantastico archivio, conservato, dei più disparati e vari insulti, gentilmente inviati dall’ex moglie, tramite le solite forme di contatto, ma i più belli della serie sono quelli che mi sono giunti alla fine di settembre di quest’anno, tramite Fb in messaggistica privata, dove si distingue, nelle parole stesse, la disperata ricerca, da parte loro, di “stimolare” una qualsiasi reazione ed il più possibilmente bellica, nei loro confronti, dimodochè da trovare così quella sorta di “autoperdono” e quindi autoscusanza dello stesso gesto compiuto e in questo caso ormai quasi sei anni fà….ovvero
“L’andar sull’irto colle
a strombazzar come una folle
con l’amante di quei tempi
ma che oggi son indifferenti
perchè diversi ne son passati
tutti presi e ben usati
in modalità usa e getta
perchè lei è sempre perfetta…”
Non ho mai risposto ad insulti vari, in quanto le provocazioni “declamate”, da certe bocche, che sono scollegate dal cervello, non mi causano nessuna forma di ira, ma anzi mi incentivano quella che può essere una mia atavica vena poetica…. infatti così sulla mia pagina Fb ho pubblicato un bel poema in risposta, che può leggere chiunque, ma direttamente nulla…. reazioni classiche mi ha posto in lista nera, ma successivamente lei ha cancellato la sua scheda da Fb, quindi penso che giri con scheda fasulla, tanto per controllare, come poi sempre ha fatto.
Capirai bene che…
-2- Capirai bene che, sia tu, come tutti quanti quanti noi, in un modo o nell’altro, abbiamo a che fare con persone che mai si sono discostate da quella fase di vita che rientra in quel mondo adolescenziale e che investe, senza distinzione alcuna, sia il mondo femminile, come non da meno quello maschile.
I nostri comportamenti successivi devono essere quelli che si basano e questo è fondamentale almeno per quanto più possibile, sul “Nò Contact”, ma come non da meno pure sul “Nò Visual”, quindi evitare i posti dove si potrebbero incontrare queste persone, quindi cambiare completamente giri e fare pure una buona cernita delle stesse compagnie d’amicizia, eliminando, in quanto poi alla fine sono sempre di parte, tutte quelle persone che si sono venute a conoscere perchè amiche dell’ex.
Ecco così che dopo un sanissimo “restyling”, ma come non da meno un’impostazione nostra, quindi interiore, di modalità successiva di vita, ci si incammini verso il nostro nuovo futuro, che non comprenderà di certo quelli che sono vecchi capitoli di storia, ormai chiusi e dimenticati, proprio perchè appartenenti ad un passato, che alla fine dei conti, non ci è servito per crescere, ma è stato solo una conferma che di gente seria ne gira veramente poca, quindi la nostra diffidenza aumenterà ancor più di livello, facendo sì che pure le considerazioni, nei confronti di chiunque ed a qualunque livello, saranno veramente di bassa entità, vedendo così in modalità pessimistica tutto ciò che ci circonda, ma d’altronde come ci si potrebbe darci torto?
Altro fattore importante resta quello legato al fattore di non cercare nulla come forma compensativa, in quanto la teoria del “chiodo schiaccia chiodo”, non è mai stata valida in questo campo ed oltretutto potrebbe andare a danneggiare una persona che non fà parte “delle o dei più”, quindi lasciare che sia i macigni interiori, come pure gli eventi successivi, abbiano i loro vari livelli sia quindi di decantazione e come non da meno, di successiva riapertura verso il mondo esterno.