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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@ Care amiche e amici
Vi auguro una serena domenica. Dalle mie parti piove ma io vigilo sempre come una falchetta….pioggia, neve, sole ardente, scirocco, khamsin, invasione di cavallette , tsunami …..qui si va avanti appollaiati sul ramo più alto della sequoia più alta …ci si sposta sulla Torre Antica….e ogni tanto sulla cima dell’Everest e si osserva…
@ Broken Dream
Il Gatto della Rumenta…gran personaggio. Amico di Maxim e simbolo di chi si accontenta di poco, come un gatto abbandonato. Ogni tanto passano davanti a lui fantasmi di ex ex ex…e lui terrorizzato fugge ;-). Sempre avanti come Cortes!!!
Buona domenica a tutti. Come va? Io sto meglio, finalmente il cambio di stagione mi sta aiutando anche a sorridere di piu. Anche se..ultimamente sento sempre storie brutte dai miei amici, chi vuole divorziare, chi lasciare il compagno.etc.. A volte mi chiedo perche’ alla fine nessuno e’ mai contento di quello che ha? Lo penso davvero che i matrimoni dovrebbero vietarli a persone che non sanno cosa sia l’amore, che si sposano x interessi…ma come fanno..!
Ke tristezza
Il tranquillo osservare come ancor più oggi il tasso del masochismo, da una parte e quello del sadismo dall’altra, siano aumentati e continuino nel loro volgere a valori sempre più spropositati, così da portare, ancor più ad avvalorare, la tesi che questi due estremi, nella maggioranza dei casi, convivano a piena forza in questa società moderna.
Vedasi infatti anche qui sopra, come da documentazione ormai presente su questo forum da tanti anni, le persone che sono state lasciate o che hanno lasciato, in quanto hanno scoperto intrallazzi vari al di fuori di quello che pensavano fosse un rapporto di serietà reciproca, invece facciano di tutto per far sì che, quel vecchio rapporto, anche dopo un periodo di tempo, che può variare anche in qualche anno, alla fine ritorni nuovamente come di bel nuovo fiammante.
La domanda da porsi, analizzando il tutto alla fine, rimane una soltanto ovvero quella spaziante nella problematica del rimanere sole o soli, quindi un prospetto di vita futura monca dal punto di vista della propria apertura d’espressione individuale verso terze persone relazionalmente vicine.
In questi inghippi va, quasi sempre, a cozzare tutta quella gente che, nella vita reale, principalmente, ha solo preso delle gran facciate, quindi su queste stesse persone agisce tutta quella folta nebbia dell’insicurezza di base, inerente alla propria valutazione individuale di persona, che sempre rimane latente e quindi ben presente in ogni attimo di vita della stessa.
Si creano così forme di “inciuci” o per meglio dire di “parallelismi individualistici”, dove alla fine si racconta solo a se stessi delle realtà, che però non sono tali, ma servono solo per far sì che aumenti così la propria autostima pensando che tutto quello che in quel momento stà accadendo sia reale e quindi vero.
Peccato che sempre ed ancor più in questi casi, definibili dall’antico italico gergo come “ritorni di fiamma”, alla fine null’altro provochino solamente che la “fusione” delle bronzine, delle guarnizioni di testa, col successivo grippaggio del motore, tanto per rimanere ancora in vecchie definizioni parallele di un tempo ed infatti proprio perchè il tutto rimane legato al fatto che chi nella propria vita ha l’abitudine di bere the continuerà sempre nella propria vita a far così, come pure per chi è abituato a bere latte, in quanto non c’è nulla che possa cambiare quella particolarità di ogni singolo individuo, almeno che non accada qualche cosa di particolare, come ad esempio il “rimanere fulminati per la strada delle varie Damasco” disseminate non solo sul nostro italico territorio, per far sì che quei determinati comportamenti possano non più esistere.
La maggioranza delle persone bastonate nella vita pensano invece che, con l’avanzar del tempo, chi beveva the una volta abbia cambiato gusti bevendo latte come loro, ma proprio le mie esperienze di un tempo, come soggetto protagonista, ma oggi solo come osservatore, mi portano sempre a vedere in largo anticipo…
(CONT.)….in largo anticipo quelli che saranno gli sviluppi a brave di questo ricrearsi di situazioni avezze da una parte, come pure dall’altra di far convivere assieme due differenti mondi, l’uno creato solo a discapito di se stesse/i, per cercare solo di dimostrare alla prorpia persona di esserci in questo mondo e quindi di esistere, l’altro invece traente solo l’utilità momentanea di saper, per un determinato periodo, sfruttare l’ennesima volta un’occasione che seppur già passata, rimane sempre utile a quella supremazia di autoaffermazione dell’essere come dio in terra, ricordando che proprio quest’ultima certezza non deve mai essere offerta, come ancor più riofferta nuovamente, a quel popolo di personaggi da baraccone, dai quali invece ci si deve liberare nel più breve tempo possibile ed inoltre mai pensare, anche se con recite particolarmente studiate da parte loro, che i loro usi e costumi siano cambiati nel lasso di tempo, breve o lungo che sia, che è passato dalla loro precedente e pesante bastonata infertaci a suo tempo.
Queste sono solo mie osservazioni visive, che faccio sempre, proprio come faceva un tempo il gatto della rumenta, che sapeva perfettamente a chi avvicinarsi, come pure a chi invece non dare assolutamente confidenza, in quanto “sentiva” già da prima, ma senza che mai alcuna mossa benevola o malevola fosse fatta nei suoi confronti, a chi avvicinarsi, anche se i primi tempi con molta cautela e da chi invece scappare immediatamente a gambe levate.
Senza dubbio questi miei discorsi potranno dare elevato fastidio in quei casi dove un individuo, indistintamente dal sesso d’appartenenza, si sia creato realtà false solo per cercare di autoriaffermare se stessa o se stesso, ma all’ennesima bastonata converrà di certo su quanto appena da me affermato.
Ciao Désirée,
qui da me oggi domenica all’insegna del freddo inverno piovoso, comunque devo dire piacevole, in quanto passata a far quattro chiacchiere, ma non da meno pure “a guardare” proprio quanto prima ho scritto nel mio intervento sulle “osservazioni varie”, tanto per tenermi sempre ben in forma, ma non per questo gufare su ulteriori disastri altrui, in quanto la creazione degli stessi è data solamente da quanto le stesse o gli stessi protagonisti fanno sia nella come pure della loro vita.
Ciao Broken Dream,
il fatto che tu stesso hai notato, null’altro è la costante prova legata a quel fenomeno dell’iper-arrivismo individualistico del genere umano, sviluppatosi, come non mai, ancor più in questi ultimi tre decenni, dove sempre di più si deve avere, in ogni campo indistintamente, quindi non da meno pure in quella umano.
Le persone non sono più tali, ma solo collocate fra oggetti, primariamente di conquista, secondariamente d’uso e consumo, terziariamente invece come oggetti da cestinare, d’altronde pure la tecnologia precede nei suoi campi queste tre tipologie di vita per programmi vari e similari ed ecco così che l’umanità si è perfettamente adeguata a simili nuovi usi e consumi.
Non esistono più forme di condivisione e sviluppo integrate, se non quelle rappresentante solo dall’immediatezza d’uso, che naturalmente scema sempre dopo quel classico tempo tecnico che oggi si raccorcia sempre più rispetto ad un tempo, in quanto la “tecnologia” và sempre avanti, mai indietro, anche se come dicevo nel mio precedente intervento, spesso alcune persone pensano che così possa accadere per miracolo, quindi si và solo al passo con i tempi, si vive il momento, in quanto domani è già un altro giorno, con tutto quello che di nuovo presenta, in quella frenetica vita che alla fine non porta mai a nessun risultato certo, ma come dicevo prima quello che conta è il momento, in quanto un’altro momento uguale non si presenterà mai più nella vita e quindi bisogna viverlo, assaporarlo fino in fondo, solo per poterne trarre quell’unico vantaggio, utile a far pensare a quelle persone di essere veramente qualcuna o qualcuno, infatti senza dubbio così è: delle nullità.
Con questo non voglio dire di essere detentore unico di quell’unica verità inerente all’umanità intera, ma solo un semplice osservatore di quanto mi accade ogni giorno attorno, senza più coinvolgimenti personali intendasi, dimodochè posso solo dire di avere al meglio la mia mente libera da qualunque influsso, positivo o negativo che fosse, causato da presenze di altre persone.
Il puro piacere dell’osservazione diretta per avere così conclusioni dirette sul campo di vita reale.
bella e carica di verità la tua analisi Maxim.
Salve ragazzi.
Esattamente un anno fa succedeva la mia sventura. Dopo avermi dato una pausa accusandomi di ogni sorta di colpa, dall’averla trascurata all’estinzione della tigre di java, si faceva tranquillamente vedere su social network su delle foto mano nella mano con il suo nuovo amichetto. Ecco svelate tutte le colpe e le mie mancanze durante la relazione.. Uno non può avere un momento pieno di lavoro e di conseguente stress che subito la consorte svolazza su un nuovo stelo. Dopo un anno sto ancora abbastanza messo male, rimpianti e rimorsi ci sono ancora, ma non ho mai mollato. Ho continuato a studiare e lavorare molto e non ho intenzione di darla vinta allo sconforto. Un grazie Maxim (e Sospeso se c’è ancora) per quando hai dato il tuo consiglio nel momento del bisogno. Un abbraccio
Ciao ragazzi. 🙂 Ho letto con piacere molti dei vostri post. Anche la mia bellissima relazione di 3 anni è finita per i soliti incerti motivi da circa un mese. Vedo che molti di voi stanno iniziando a superare il dolore dato dalla separazione.Vi prego datemi qualche consiglio per superare questa sofferenza…Ho l’istinto di chiamarla sempre e l’avere alcuni amici in comune non aiuta…Ho la morte nel cuore.
Ciao Rocher,
“…purtroppo”, perchè così bisognerebbe aggiungere al tuo stesso intervento, sinceramente, già come dissi in vari miei interventi di anni passati, preferirei ricevere invece una valanga di critiche, per quanto scrivo sempre, perchè così vorrebbe dire che le cose girano differentemente da quello che è il mio punto di vista sulla realtà dei fatti, che ogni giorno, basta osservare, ci si vede passare sotto i nostri occhi.
A quanto pare piace in modo irrefrenabile, ad una buona parte della gente bastonata, crearsi dei danni, inoltre le occasioni sono sempre pronte, tutte proprio dietro l’angolo, in quanto basta solamente un accenno di direzionalità dalla o dal protagonista di un passato vicino oppure un pò più lontano ed ecco che il gioco è fatto!
Gioco molto in uso ancor più oggi quando si resta a corto di materia prima e questo proprio perchè, sul campo, avendo disseminato solo prodotto fognario, la fase d’interesse, per quell’individuo uomo o donna che sia, scema inesorabilmente, quindi il soggetto in questione và a “ritastare” campi del passato, vedendo così se ancora c’è qualche possibilità di reinserirsi nuovamente in quel passato.
Più di quanto si possa pensare succede veramente e questo fenomeno è dovuto al fatto di anche quanto la persona vittima aveva investito in quel rapporto particolare, quindi se i sentimenti vengono ancora a galla o per meglio dire, mai sono scemati nei confronti della “frillota o frillotto da baraccone” ecco che il colpo per questi ultimi và a segno senza poi tante problematiche annesse, in quanto la vittima cede sempre, proprio perchè sopraffatta lei stessa da quella sua stessa corrente irrazionale, quindi sentimentale, che distrugge immediatamente la razionalità che proprio in questo caso era utile per farle o fargli salvare le chiappe da rinnovati disastri.
Infatti vedasi come queste situazioni, quindi generatesi da una parte ovvero quella più cinica, quindi furba, servano solamente per riacquisire quella sorta di decenza, sul vasto campo d’azione di quel mondo social-sentimentale, quindi rientrano nelle “situazioni transitorie”, in quanto tutte le abitudini, presenti da sempre, in quel primo momento vengono solamente messe nel “cassetto d’attesa”, ma pronte dopo neanche poco tempo a riuscire fuori belle intatte ed inoltre proprio rafforzate dalla stessa situazione transitoria in funzione, in quanto creante proprio quel carburante utile per far sì che “il potere d’acquisto”, nei confronti di questi beceri individui, torni nuovamente ai massimi livelli.
Questo fattore lo si vede ancor più presente quando l’elemento pattumiera od infame è di sesso maschile, in quanto questo fenomeno è legato proprio al mondo femminile, dove se un elemento è tornato nuovamente con un passato relazionale, più o meno recente, allora vuol dire che quanto si era detto di lui, in giro, alla fine dei conti non era vero, quindi suscita nuovamente molto interesse e quindi “potere d’acquisto a doppio senso”…
(CONT. X ROCHER)… “Potere d’acquisto a doppio senso”.
Il perchè di tale raggiungimento viene dato dal fatto che da una parte la pseudo rinnovata vecchia relazione rivaluta, molto positivamente, il personaggio in merito, scatendando così dall’altra parte quell’interesse particolarmente forte di far di tutto, in un modo o nell’altro, divenire proprio il personaggio in questione.
Ecco così riequilibrati alla perfezione i campi d’azione ovvero quelli della “domanda” e quindi “dell’offerta in merito”, così si rimettono in ballo le classiche armi, che erano state riposte solo temporaneamente nel cassetto e si riparte per nuove avventure.
Questo naturalmente si svolge tutto nell’inconsapevolezza totale di quella persona che si era vista rinascere al suo fianco, che pensando a chissà quale miracolo in corso, si ritrova nuovamente, come una volta, fra le braccia di quel passato completamente rinnovato.
Dispiace molto dirlo, ma alla fine null’altro era che un’ennesima recita, utile solo, ad una delle due persone in ballo, per ritrovare nuovamente il suo da sempre solito campo d’azione, quindi ecco il perchè si deve scappare sempre, a gambe levate, da qualunque tipologia di passato, in quanto da sempre in questi casi rappresenta solo un susseguirsi di danni e pur rinnovati, sia della loro stessa gravità, come non da meno del relativo peso, che viene inferto alla persona che invece pensava che le cose fossero, col tempo, cambiate!
In conclusione vedasi proprio come le valutazioni, che vengono date alle persone in generale, siano sempre assoggettabili a dei parametri assurdi, che si vengono a creare grazie ad una serie di “masturbazioni mentali”, deviate però verrebbe da aggiungere, dovute all’intrinsecità psicologica del proprio mondo o sfera sessuale d’appartenza, dove da sempre scaturisce interesse chi non vale nulla, mentre invece nulla desta chi non appartiene a quel mondo.
Senza dubbio infatti vedasi pure come la stessa società, alla fine, quali strade abbia preso e ancor più oggi, quindi nulla c’è da meravigliarsi, se un’esigua parte appartiene a quel mondo taciturno dell’osservazione e quell’altra invece a quello dello “sbragio” ovvero del vendersi tutto, come al mercato, basta trarne quel profitto immediato, ma senza pensare poi ad un futuro inteso come tale.
Ciao Delarge,
purtroppo le verità sono sempre dure da affrontare, però il non permettere mai al dolore e quindi allo sconforto, di averla vinta su di noi, ci porta così a rafforzare quella nostra corazza, che è e sarà sempre utile, per affrontare qualunque problema che, nella vita, ci si presenterà innanzi e questo ogni volta, sempre con maggiore tenacia.
“Le frille o i frilli”, come dicevo già dai miei precedenti interventi, alla fine vengono sempre a galla, in quanto non possono continuare a recitare per più di quel tempo stabilito e questo proprio perchè, il tenere maschere, non è possibile, quindi alla fine “il come si è veramente” esce sempre fuori!
Il “No Contact” è l’unica!