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Come riconquistare un amore

di alessio76
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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13.021 commenti

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  1. 10951
    Rovigo70 -

    @Elyjuly
    Ciao, i pensieri sono tanti ma quello che intendevi dire si e’ capito bene.Io dopo varie vicende personali, pensavo di aver trovato veramente la mia metà,la famosa anima gemella..quando si è dissolto tutto ho capito che per questa persona avevo annullato me stesso. Lei durante la nostra storia ha avuto molto problemi ed io me ne sono fatto carico, lasciando da una parte i miei, ma soprattutto lasciandomi annullare inconsciamente.Come hai scritto tu, ho lasciato a lei il potere di decidere anche per me,era diventata lei la piu’ forte nel nostro rapporto ed io la parte debole. Io che mi sono sempre reputato forte mi sono perso completamente nel momento del distacco e quello che mi ha fatto piu’ male è che non ha avuto nessun rispetto della mia sofferenza interiore, anzi qualche volta sembrava gioire di questa mia debolezza. Comunque attraverso metodi “alternativi” mi sto risollevando sto cercando di ritrovare, come hai scritto tu, il mio centro..sto seguendo un corso di tai chi, meditazione in movimento, che mai avrei pensato di frequentare..mi sta appassionando tantissimo , mette la persona al centro dell’universo piu’ precisamente sei tu con le tue sole forze che ti metti al centro del mondo. Certo il tai chi e’ nato come arte marziale ma nel corso dei secoli e’ diventata un’arte marziale per la mente e per l’anima.E’ stata una sorpresa scoprire l’energia che proviene nel praticare questa disciplina, l’energia che ognuno ha dentro di noi, ma che deve essere sviluppata ed incanalata,questo mi aiuterà tantissimo per essere al centro perchè sono io, siamo noi che dobbiamo essere al centro. Ci sono stati momenti che mi sono sentito veramente solo “dentro” ma da questa solitudine è nata una forza di reazione che mi ha sorpreso, una voglia di diventare padrone della mia vita e smettere di pensare che una persona avesse avuto un simile potere distruttivo su di me. Un rapporto deve essere equilibrato, uno non deve sopraffare l’altra e viceversa ci deve essere il rispetto, la fiducia e la voglia di parlare, non la paura dell’altra metà, la famosa condivisione…beh forse anche io non mi sono spiegato tanto bene,d’altronde me la cavo meglio a parlare che a scrivere. Ciao a tutti i naviganti di questo utilissimo blog 🙂

  2. 10952
    Maxim -

    Ciao ElyJuly,

    non preoccuparti che non ti strozzo, ma mi viene da contestare il fatto di come tu ti possa esserti fermata a parlare con il marcio, in quanto se fino ad ora eri arrivata ad una certa soglia di recupero, in tre secondi ecco che questa è completamente sparita e tu sei ricaduta in quel baratro, che viene dettato dal rimettere in primo piano nuovamente tutto quello che era la vita con l’ex, quindi il rapporto di coppia, il pensare ai momenti vissuti, ma mai in questi casi si pensa ai momenti perggiori, in quanto nella testa passa sempre quella sorta di pensiero speranzoso, che da un momento all’altro il tutto possa ritornare come prima e questo lo dico generalizzando il discorso, in quanto è una cosa normale anche entrare in quest’ottica di ragionamenti.
    Adesso devi riiniziare quanto avevi già percorso, perchè i momenti bui e tristi ritorneranno, con un’intensità maggiore rispetto a prima che tu rivedessi il personaggio da baraccone.
    Questo è quello che non vorrei mai commentare dalla lettura che faccio dei vari vostri interventi, perchè ce n’è già abbastanza ogni giorno di sofferenza repressa all’interno di ogni persona, quindi perchè andarsi a buttare dentro ai rovi?

    Il fatto così di porre la propria persona, alla vista della gente che non ci conosce, come essere individualisti, con la puzza sotto il naso, null’latro rispecchia che la “chiusura totale” nei confronti del prossimo, fatto dovuto proprio a quanto, fino all’latro giorno, per noi ha rappresentato il prossimo stesso, quindi non sei la sola a dare questa impressione, in quanto sia io, come penso pure altre amiche o amici che qui sopra scivono, anche loro daranno la stessa impressione.
    Questa null’altro è che una forma di protezione, che noi facciamo su noi stessi, proprio per non rientrare un’altra volta in vortici già vissuti una o più volte, quello che poteva essere l’espansionismo caratteriale viene completamente bandito dal nostro materialismo più sfrenato, che blocca così completamente qualunque forma di vera apertura nei confronti dell’esterno, se non solo che in forme definibili “recitative” in quanto dettate dalla buona educazione e il saper fare a seocnda degli ambiti stessi dove ci si ritrova in quel momento.
    Logico pensare o meglio sognare, che ci siano ancora persone che, in qualche parte sperduta del mondo, si tengano ancora per mano e si guardino negli occhi con sincerità, affrontando la vita di ogni giorno e solidificando sempre più il loro rapporto… con il tempo però queste visioni divengono sempre più favole, in quanto la relatà purtroppo non ci fà vedere risultati simili, ma anzi solo l’opposto, dove a partire sia dai noti personaggi, per passare poi al circodario del paese, città, quartieri, ecc… ci portano solo a tristi realtà distruttive.

    Ciao Monica,

    certo la gente che è in rete è gente sola, questo è vero e ancora bene che esiste questa forma di comunicazione, certo fredda, distaccata, asettica, però concede almeno per quei pochi minuti…

  3. 10953
    Maxim -

    (CONT.X MONICA)…Per quei pochi minuti…
    la possibilità di sentirsi vivo, utile in qualche modo, farsi una risata, un’approfondimento su una tematica che trova proposta, infatti anni fà un mio vecchio modo di dire era questo:
    “Nell’era della massima comunicazione c’è il massimo assoluto dell’incomunicabilà fra le persone” e mi pare di non aver sbagliato proprio concetto.
    Oggi vedasi anche come la stessa rete, nelle famiglie inendasi, venga sempre più condivisa individualmente dagli stessi componenti familiari, quindi ognuno poi và per le sue vie e strade dell’etere, quindi non più condividendo quanto invece viene a scoprirsi mano a mano nella rete stessa.
    Fondamentalmente oggi sempre più questa formula serve per conoscere persone, avere nuovi rapporti, “extraconiugali o extrafidanzal-conviventi”, in quanto il mercato è ben vasto, salvo poi sempre più ridotti al minimo quelli che potevano luoghi o piazze pubbliche di discussione di varie tematiche, come questa nel nostro caso e altre ancora.
    Solitudine sì, ma in certi casi, come quelli appena riportati sopra e viste le relative conseguenze che potrebbero capitare, solitudini cercate per colpa propria.
    Il voler rimanere fuori da qualunque formula relazionale, come tu stessa ribadisci ogni volta, rimane legata al fatto che tu hai chiuso con il mondo esterno, se non, come già dicevo prima a ElyJuly, tenendo quel comportamento, ben conosciuto anche dal sottoscritto, di buone maniere in base alle stesse circostanze dove tu ti ritrovi in qul momento, sia che lo stesso sia virtuale o reale.

    La forza che hai dentro è quella che ti sostiene nel combattere e quindi ogni giorno nell’affrontare la vita stessa, come non da meno dimostrare in primo luogo a te stessa che non ci potrà mai essere nessuno, uomo o donna che sia, quindi in ambiti diversi, che riuscirà mai a distruggerti, con i loro comportamenti vari che potrebbero assumere, quindi nelle relazioni sentimentali future, se ne capiteranno, come pure nelle relative amicizie, vecchie o nuove che hai o che arrivaranno.
    Infatti si arriva a questi punti, mano a mano a scalini superiori, che lasciano dietro di se tutto il vecchio, l’inutile, il superfluo, ma questo pure nella vita di tutti i giorni, si effettuano scelte molto più materialistiche e ragionate, facendo sì che questo nuovo sistema di vita privi quello che poteva invece generare “il mondo fiaba” e quindi tutti i suoi derivati, che la sensibilità femminile aveva proprio come caratteristica primaria, ma con ciò non vuol dire che si passi ad una mascolinizzazione, ma si “taglia di brutto” tanto e tanto.
    Il tempo per fare le cose per noi stessi adesso c’è e ce lo gestiamo come vogliamo noi, non dobbiamo timbrare nessun cartellino per le altre persone, in quanto il “centro del mondo” siamo e rimaniamo solo noi, proprio perchè il resto, sin’ora, si è dimostrato solo e niente altro che becero superfluo!

    Comunque poi in ogni caso, per tutti noi, c’è sempre il cucchiaio ed il vasetto della nutella….

  4. 10954
    mau -

    Buongiorno amici, ho scritto su un altra lettera la mia storia…..nessuno mi ha dato un consiglio 🙁 Non so che fare……. Era lo scorso anno che scrivevo su questo blog,non ricordo se su questa lettera, la fine della mia storia d’amore. Ne è passata di acqua sotto i ponti,ma lei ha sempre fatto parte della mia vita, ci hanno diviso due persone, ma nonostante tutto ci siamo sempre cercati, frequentati e amati. Tutto questo fino allo scorso agosto, dopo aver capito l’amore che ci legava e che nessuno dei due poteva fare a meno dell’altro abbiamo deciso di rimetterci in gioco. Abbiamo trascorso un periodo stupendo fatto di tutti quei piccoli gesti che rendono unico un rapporto tra due persone, avevamo finalmente coronato il nostro sogno….non sembrava vero a nessuno dei due che il mattino potessimo svegliarci abbracciati. Ma le cose belle durano poco……Lei ha dei disturbi, decide di andare dal medico per effettuare delle analisi….mammografia…un nodulo al seno….biopsia….un nodulo da tenere sotto controllo ed in caso operazione…….visita successiva per altri problemi……deve sottoporsi ad una cura di ormoni, non può più avere figli. Inutile dirvi che il mondo le cade, anzi ci cade addosso. Cade in un tremendo sconforto ed allontana da sè tutte le persone che le vogliono bene, me compreso purtroppo. In lei una grande confusione in cui le crollano tutte le certezze, dice di amarmi, ma in questo momento non è in grado di darmi ciò che desidero, sta male e vuole rimanere sola. Io a pezzi mi sono comportato da egoista, mettendo in dubbio il suo amore dicendole che se non mi vuol vedere il motivo è che non mi ama più o peggio che c’è un altra persona. Non so prorio come reagire a questa situazione, oltre al dolore immenso per ciò che le è successo, devo sopportare la sua assenza e vivere con mille dubbi e paure. Ora vuole starsene un pò in pace da sola e frequentare gente che non è a conoscenza dei suoi problemi……Io ho paura di pederla e non riesco a stare tranquillo quando ci sentiamo,le ripeto in continuazione che mi manca e quanto sto male senza di lei soprattutto perchè da un giorno all’altro è passata dall’ amore mio alla freddezza più glaciale…Sono passati 10 giorni dalla triste notizia… come dovrei comportarmi secondo voi?

  5. 10955
    Maxim -

    Ciao Mau,

    “situazione confusionale da entrambe le parti”, questa è la diagnosi primaria che scaturisce da quanto appena letto dal tuo racconto.
    Entrare nella moltitudine di pensieri che arrivano e rimangono primari all’interno del mondo donna, sia quando si presenta una patologia particolamente grave, come pure in allegato la risultante che non potrà più avere figli è come cercare di arrivare al centro della terra scavndo solo con le mani.

    Il fattore primario in questo caso rimane legato al fatto della “digeribilità con il tempo necessario” di tutto quanto da parte del soggetto interessato a tutto quanto e quindi in contemporanea non da meno voler rimanere in quella forma di “solitudine pensierosa” dove qualunque altra persona, in questo caso, rappresenterebbe solo un ostacolo alla propria libertà di pensiero su quanto stà accadendo.
    Sò che può sembrare complesso questo mio discorso, ma non lo è affatto, in quanto alla persona in questione è completamente crollato sia il “mondo donna”, nel quale lei finalmente aveva visto la “luce” in questa vostra relazione, come pure il “mondo vita” stesso, inteso sia dal lato suo personale, come pure dal lato procreativo, quindi ecco il perchè del suo voluto allontanamento da te o meglio l’allontanare il più possibile te, in quanto persona amata e quindi voluta, null’altro saresti che il “con-coronatore” di quello che doveva essere il suo mondo “donna-madre”.

    Meglio in questi casi far sentire sì la propria presenza, ma con relativa e connessa assenza da parte tua, in quanto quello che possiamo chiamare “ago della bilancia della situazione” non sei tu, ma è solo lei stessa, in quanto avendo questo “macigno sulla testa”, potrebbe anche cambiare completamente le sue modalità di vita, come già in parte ora stà accadendo, quindi non aspettarti troppe situazioni positive per quanto poteva essere la vostra relazione, se nulla ci fosse stato di così grave, in quanto certi maledetti eventi, in questi casi, possono far cambiare completamente la vita delle persone, proprio perchè si ritrovano come se avessero il “fiato sul collo” dettato proprio dal sorgere di problematiche non di certo semplici o facili da superare.

    Spero di esserti stato discretamente utile nel darti un quadro della situazione nella quale sia tu, come pure e non sò se definirla già la tua ex, state riversando.
    Come consiglio quindi cerca anche tu di distaccarti dalla situazione ovvero nell’opprimere, quindi far ancora di più allontanare lei da te, cercando anche tu di porti altri traguardi nella vita, quindi frequentando gente dove tu possa essere capito e quindi aver la possibilità di esternare anche “dal vivo” qualunque cosa ti opprima, ma non dimenticare come prima cosa, che qui sul sito non solo io siamo presenti per darti una mano.

  6. 10956
    Mau -

    Grazie di cuore Maxim, penso tu abbia centrato il punto, soprattutto nel passo (scusa se ti rubo le parole) “quindi ecco il perchè del suo voluto allontanamento da te o meglio l’allontanare il più possibile te, in quanto persona amata e quindi voluta, null’altro saresti che il “con-coronatore” di quello che doveva essere il suo mondo “donna-madre”.” In maniera differente, ma il concetto espresso è il medesimo, ho potuto carpire dai suoi discorsi ed sms che il nocciolo della questione è questo, ma un conto è sentirselo dire da una persona esterna(mi ha fatto molto bene) un altro è sentirselo dire dalla persona interessata, in quanto complice il mio carattere diffidente e lo stato di non lucidità mentale, si è scatenata in me una reazione sbagliata nei suoi confronti, commettendo l’errore di accusarla e quindi allontanarla nel peggiore dei modi. E come giustamente dici, l’ago della bilancia in questo caso non può essere che lei.
    Non rimane che rimboccarmi le maniche e stare alla finestra ad aspettare e pensare a me stesso, anche se in questi giorni non è per nulla facile e temo che passerà del tempo prima di ritrovare un pò di serenità. Ci sentiamo ancora, ma chiaramente in maniera del tutto differente, e non è semplice metabolizzare la cosa, ho già sofferto per amore, ma in questo caso posso parlare più di rassegnazione e senso di impotenza di fronte agli eventi. Cambiando discorso….ti leggevo spesso maxim, e onestamente invidio il tuo modo di esprimerti ed argomentare i tuoi pensieri, ma c’è un ma………Una persona della tua sensibilità, perchè il più delle volte è costretta ad indossare una maschera che in fondo, e lo sai, non gli appartiene? So già che mi dirai, ma perchè un giorno non ti liberi delle tue auto difese e provi a rimetterti in gioco? Un abbraccio. Mau

  7. 10957
    Maxim -

    Ciao Mau,

    nessun problema alla citazione che hai fatto, in quanto utile proprio per il fulcro della tua vicenda purtroppo.
    Concetto che se espresso esternamente, proprio come tu dici, rende purtroppo più chiara la problematica stessa che si stà attraversando in questo momento.

    In questi casi trovare un senso giusto o sbagliato delle cose o meglio dei comportamenti da tenersi è difficile, resta il fatto che il distacco da parte sua nei tuoi confronti ci sia stato e pure con tutti quei contorni netti che se ne deducono.
    Indubbio che in questo caso potrai continuarla a sentire, in quanto “abbandonare a se stesso il soggetto in questione” non è per nulla un comportamento da tenersi, anche perchè da parte sua, ma questo non saprei dirti quando, potrebbe esserci il bisogno di sentire la tua voce, ma questo non lo dovrai confondere con una sua forma e quindi voglia di avvicinamento relazionale, ma solo quando avrà dei momenti di sconforto tali da porla nel più buio e bieco baratro, dovuti alla patologia stessa che stà attraversando, potrebbe aver bisogno della persona, un tempo amata, proprio per distogliere la mente, ma solo con pensieri e ricordi, quindi nulla di “materialistico a seguito”.
    Starà a te però, vista anche la notevole forza interiore che ci vuole in questi casi nell’affrontare simili situazioni, essere presente o meno e questo in base anche a quanta forza avrai accumulato, in te stesso, utile per riscirti a permettere tali “movimenti non proprio positivi” per te, in quanto da parte tua devi riuscire a far passare in secondo piano e mano a mano “distruggere” il sentimento profondo che avevi verso questa persona, quindi “distruggere e trasformare” per essere d’aiuto è una cosa molto difficile da farsi, ma a volte ci si riesce molto bene.

    Per quanto riguarda me, troppe volte mi sono rimesso in gioco e troppe volte ho preso facciate sempre più intense, quindi chi me lo fa fare?
    Il concetto che la vita così con me finisce e nulla in parte di me proiettato verso un futuro ci sia?
    Non mi interessa più, erano cose di un tempo alle quali credevo, poi mano a mano, il trasformarsi sempre più del “modus vivaendi” societario, null’altro ha fatto che lasciarmi indietro, dentro ai miei sogni, alle mie favole ovvero in quel mondo che poi mai realmente è esistito, viste le relative conseguenze subite e proprio per questo, ecco il perchè del vivere, ancora più immerso oggi, nel mio mondo, dove è prevista solo la mia persona al centro, i miei strumenti musicali, le mie passaeggiate in moto, i vari animali che arrivano a mangiare a casa mia(si sono aggiunti pure due colombi e un pettirosso) e questo non mi crea assolutamente stati depressivi reali, come neppure virtuali, me ne escono fuori dalle diverse e grandi chiacchierate che qui sopra, ogni giorno, faccio con chiunque qui scriva, sempre che riesca ad avere un ritaglio di tempo adeguato, anche per cercare di fare un discorso utile al caso che si presenta…

  8. 10958
    Maxim -

    (CONT. X MAU)…che si presenta…

    Il problema è alla fine affrontare sempre il solito disco “trito e ritrito”, sentito troppe volte, per nulla differente da quella che fù la mia adolescenza, fra la fine degli anni ’70 e anni ’80, dove “la Milano da Bere”, del celebre spot di un amaro(non si offendano i milanesi se qui presenti anche solo come lettori) alla fine null’altro ha prodotto che una società che mirava verso il: “uella uella, la motoreta, la machineta, la caseta, la bitegheta, la fabricheta, l’indiustrieta…” e su questo, di per sè, nulla da dire, in quanto perfette ambizioni di qualunque essere umano, uomo o donna che sia e giuste che le stesse ci siano.
    Il rovescio della medaglia però ha portato a quell’impostazione stessa di vita nel trasformare quelle che potevano essere sia la “sbarbineta o la ragaseta” a “troieta e putaneta” o “troieto e putaneto”, in quanto le disponibilità economiche, aumentate nel frattempo, hanno fatto “virare” tutti quelli che potevano essere i comportamenti societari, in case di tolleranza a cielo aperto.

    Questo non vuole di certo essere un discorso moralistico da parte mia, in quanto così mai sono stato, ma porre invece in risalto “il come” può rimanere possibile oggi fidarsi di una persona qualunque, quando poi l’insieme, che attornia la società stessa, trasforma sempre i comportamenti stessi della maggioranza della gente?
    Tanto vale mettersi le balle su una incudine ed iniziarsele a martellare per bene (con la maseta o marteleta) in quanto il danno stesso ottenuto, sarebbe ben minore di quello che invece verrebbe inflitto, senza problema alcuno, dalla gente del giorno d’oggi.

    Quindi come ben saprai quella nuova società partita dalla “Milano da bere”, ha pure saputo offrire servizi, ben funzionali e quindi pure ben distribuiti su tutto il territorio nazionale, attui a curare i bisogni fisiologici umani, un tempo però solo relegati al mondo maschile, ma oggi pure a quello femminile, quindi perchè non vivere ben presenti “nella Milano da bere” e voler per forza, a tutti i costi, cercare invece “la luna da bere” sapendo già che la stessa non è possibile trovarla, proprio per la forza, ormai ben incancrenita in ogni singolo pertugio mentale di donna o uomo che sia, che la “Milano da bere” ha dettato e continua a dettare da più di trent’anni a questa parte e che chiunque di noi può osservare ogni giorno e ancor più ogni fine settimana in qualunque locale, indifferentemente dall’età stessa dei soggetti in questione?

    Non è rassegnazione questa, anzi null’altro è che adeguamento, anche se tardivo, con i tempi che corrono e nel mio caso, salvaguardando ai massimi livelli qualunque tipologia di contagio patologico con questi “virus”, che sono sempre gli stessi, ma cambiano solo la “chiave chimica d’attacco”, cosicchè vittime ne facciano ancora, purtroppo, anche perchè ce ne vogliono di influenze personali prima che si arrivi alla scoperta dell’antivirus stesso, che stermina così questa “Milano da bere!”.

  9. 10959
    purplehaze81 -

    Mau se la ami veramente non pressarla..purtroppo mi rendo conto di certe dinamiche solo adesso quando tu la pressi e le dici che lei non ti ama che ha un’altro che sia vero o no..non e amore..e egoismo hai paura di perdere chi ti faceva senitre importante..parlo cosi perche l’ho visuto su me stesso..il vero amore e desiderare sempre il bene dell’altro..anche se questo significa lasciarla andare..se ti ama veramente tornera da te..e tornera solo se capira che quello che le davi non puo darglielo nessun altro.se non la lasci sola non puo sentire la tua mancaza e capire quanto eri importante per lei..no contact totale..tu continua a vivere non fermarti mai..se ti cerca rispondi con garbo..e prosegui per la tua strada..se sono rose fioriranno e spontaneamente mai con forzature..un abbraccio..
    un saluto a tutti..grande max sempre disponibile a sostenere chi e in difficolta..
    io con la mia ex mi sento ogni tanto perche ormai non ci sto piu male..mi faccio la mia vita ho una nuova cerchia di amici..e sto veramente bene anche da solo quindi non ho problemi a sentirla perche tanto non influenza piu il mio star bene..ci ho vissuto 8 anni non so se ritorneremo mai piu insieme ma va bene cosi..l’importante e’ che abbiamo tutti la forza per rialzarci piu forti di prima..

  10. 10960
    Maxim -

    Ciao Purplehaze81,

    volevo solo ricordare che il mio discorso, nei termini che ho scritto sia nel mio primo interve4nto, come pure nel secondo, assume aspetti ben differenti, rispetto a qualunque altro mio intervento che faccio qui sopra, solo per il fatto che qui di mezzo ci sono patologie ben gravi e che hanno una loro presenza fissa nella vita di ogni giorno e che non si sà mai come vanno a finire.
    Al contrario invece di tutto quello che può riguardare il mondo tro.ia.io, dove l’interesse permane invece solo quello legato del contare quanti “steli nelle buca o buche dove porre lo stelo”
    vengono contati come trofei nella vita, perchè in questi casi qualunque mia considerazione è e rimarrà sempre ben diversa da quanto detto invece all’amico Mau.

    Sono gli ambiti che fanno cambiare modalità e considerazioni, quindi conseguenze stesse nel porre una veduta di un fatto successo.
    Sia nel mio caso, come pure in tutti quelli sin’ora letti, con l’eccezione dell’amico Mau, portano solo alla conclusione che tutta quella gente che è passata durante la nostra vita, essendo che ci ha solo preso in giro, non bisogna che tale loro comportamento venga ulteriormente alimentato e questo da cosa?
    Dal farsi sentire ogni tanto, quindi dal perdere tempo con degli esseri inutili, che fanno perdere solo del nostro preziosissimo tempo, il quale deve essere impeigato solo con chi ne abbia bisogno, in quanto qualunque “forma di bisogno” potessero avere i vari personaggi del passato, null’altro sarebbe che un’ulteriore presa in giro nei confronti di tutti quanti noi, che se non in grado di distinguere grazie, alla forza stessa materialistica, la quale deve prendere obbligatoriamente il primo posto, si verrebbe di nuovo ed ulteriomente per il corso di tuta la vita stessa continuamwente presi in giro da quei soggetti scaltri nel modo più indecente che possa esistere, quindi FUORI DAI CO..GLI..ONI a questa gentaglia schifosa!

    Peccato che noi qui sopra siamo sparsi in modi incredibili, su questa nostra penisola, perchè ve ne avrei fatto vedere non poche di dimostrazioni reali, proprio da far schifo, ma non di un mio caso singolo, ma ben di differenti personaggi, raccolte al lungo del tempo, di come poi è e resta realmente la gente… infatti la gente, quella della Milano da bere, da mangiare e da ca.ga.re!

    Il combattere contro i mulini a vento non serve a un ca…. e questo lo sò già in partenza, proprio perchè già la mia prima esperienza sentimentale mi portò alla fine a questo risultato, anche se poi applicai in due casi differenti, quindi due relazioni distinte, fra le quali lo stesso matrimonio, la tecnica del combattere contro i mulini a vento, il risultato quale fù?
    Un bel palo nel c… e pure con relativo tempo perso, ma come ben si sà specilamente poi in un caso di questi due, di mezzo c’era pure un’importanza ed una pensata costruzione, finalmente, defintiva della vita stessa, infatti lì ancora peggio!
    Quindi ecco perchè dovete allontanarvi sempre dalla gentaglia…

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