Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Maggio 2006. L'autore, alessio76, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 1.093 1.094 1.095 1.096 1.097 … 1.303 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.093 1.094 1.095 1.096 1.097 … 1.303 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
CONTINUAZIONE… Nò perchè…
la mia vita l’ho buttata via prima, nel susseguirsi di una bella sequela di battone.
Da sempre le persone intelligenti sono quelle che si pongono mille domande e nel contempo si danno mille risposte, io invece sono diventato talmente ignorante che non sò nanche più farmi una domanda figuriamoci se darmi una risposta!
Sarà un periodo nero quello che stai attraversando?
Io attraverso con me stesso ogni giorno che passa e con la consapevolezza che sono io, solo io, sempre io.
Poi mi diverto ad osservare e a giudicare anche molto sprezzatamente ciò che vedo e non me ne frega nulla, in quanto come detto solo io, sempre io.
La vita è una e và vissuta al meglio, infatti senza rompico…. fra le gambe, quindi eliminando qualunque tipologia di “perdita di tempo”, perchè oggi con il senno del poi dico:
“Se per quell’ora…vabbè anche due orette di puro piacere, ma sempre a comdando dell’altra persona intendasi, mi devo sorbire uno spaccamento di ca… che non potrei più sopportare, meglio andare con le specialiste in adrologia, almeno lì è puro piacere, certo a pagamento, ma vuoi mettere quanti soldi pure ci risparmio?”
In conclusione dico che la vita stessa, per gli eventi che possono o meno capitare al lungo della medesima, fà cambiare in modi che, anni fà, neppure ci si sarebbe mai immaginati di arrivare.
Quello però che mi auguro sempre è che possa capitare a tutte le altre persone, che qui intervengono o leggono solamente, di trovare invece gente alla pari, lo sò che è una cosa quasi impossibile oggi giorno, ma che succeda almeno nella più alta percentuale dei casi, in quanto già ogni giorno ci pensano i “soliti noti” a farci girare i cogl…. più che le turbine di motore d’aereo, quindi almeno in casa si potessero ritrovare un pò di calore umano vero e non recitato, come in quelle solite commedie, nelle quali io ne sono stato troppe volte partecipante.
Certo che quando si è a tappo non si cabia più, anche perchè se scendesse qualunque onnipotente, semrpe che esista ed arrivasse alla mia porta di casa…ho il manico del “magajo”(tridente attrezzo da campagna) nel portaombrelli, già pronto per essergli pestato in testa fino a che non si rompa, ma mica la testa, il manico! che è di legno di frassino!
Quindi che nessuno di voi arrivi mai “al dopo”, in quanto i colori finiscono, per la realtà stessa delle cose, ma preferisco che per chiunque di voi rimangano ancora “i pastelli” e per una vita intera, finalmente, in quanto quei colori rappresentano lo stesso ossigeno respirato ogni giorno…dopo è solo ossido di carbonio.
scrivi molto bene maxim
@ Maxim
Ho letto quel che hai scritto e mi sono vista esattamente. Con la differenza che io, da un po’, manco ho il desiderio del corpo….quindi le mie batoste passate han davvero lasciato il segno.
E, fosse solo stata una batosta d’amore…ma no, non è stato così.
Si diventa chiusi e totalmente refrattari a ogni sentimento e alla fine ci si abitua e si sta bene.
Io ora sto bene. Ho tolto amici, amiche, ridotti al minimo. Non ascolto più le varie lamentele di chi nel momento del bisogno non c’era…strano.
Certo, tempo per lamentarsi e niente tempo per tendermi una mano, quando affondavo , nel nero più nero. Ma , mi dirai, avevo scoperto l’acqua calda.
Ieri ho ascoltato le sigle dei cartoni animati che ascoltavo da ragazzina e , mi sono detta: che ingenua che eri …cara mia.
Kimba il Leone bianco, gig robot d’acciaio e anna dai capelli rossi.
La musica ha il doloroso potere di farti tornare di botto il ricordo di come eri anni fa…ma poi torni indietro al presente.
No, non si torna da chi scientemente ha fatto del male. Perché il tempo della lealtà è finito purtroppo.
Ma preferisco come sono ora a come ero prima. Non si torna indietro e non si può più credere alle favole quando si ricevono così tanti bocconi amari e avvelenati.
E si va avanti… no? Un saluto e forza a noi. P.S. Non è che è arrivato un altro gatto della rumenta?
Ciao Sospeso,
grazie per l’apprezzamento in merito, cerco nei miei interventi, il più delle volte pensati e scritti ad ore della notte dove si dovrebbe per ragioni di regole dettate dalla conformità acquisita da secoli e secoli, dormire, invece scattano sveglie, non meccaniche quindi impostate dal materialismo dell’uomo, ma da quello che è il subconscio, quindi pensieri, ragionamenti fra quegli essere presenti all’interno di noi stessi che, in questi casi rompono veramente il vivere quotidiano, quindi anche il dormire in se stesso.
Tanti risolvono con l’ausilio di “ansiolitici, dormiolitici, rincoglionitici”, che portano poi anche a vivere come se fossero “sospesi nell’aria, quindi in realtà artificiose, cotonate e quindi sfumate”, cosa che per me, visto il materialismo che mi contraddistingue da sempre, possono e potranno rimanere fuori dalla mia porta di casa.
Capitano periodi insonni, periodi di domande senza risposte, dovute come ho detto già nel mio intervento precedente, “all’ignorantizzarsi”, in modalità sempre più marcata, del mio essere, con periodi di “bilanci di vita”, di costruzioni crollate l’una dopo l’altra, di vedere sotto questo aspetto, l’inutilità stessa, ma senza nessuna formula repressiva nei confronti della vita stessa intendasi, dell’essere un essere presente all’interno di un sistema che svolge “funzioni a vanvera”, senza un particolare scopo pensato e quindi cercato, ma solo seguito perchè dettato dalla grande massa in quanto unica mentrice di “verbo di vita”.
Mi sembra di essere e questo non solo da adesso, un extraterrestre, in quanto pur ben cercando, negli anni scorsi, di amalgamarmi nel contesto storico-sociale presente, alla fine poi mi sono reso conto che le cose procedono su binari completamente divergenti da quanto invece mi potessi aspettare, quindi il più delle volte mi sono detto che forse sono stato io la persona che ha recitato nella vita, in quanto cercava di poter entrare in contatto con quel mondo strano e diverso, quindi se oggi sono arrivato a questo punto, alla fine, la colpa, rimane solo la mia.
Avrei dovuto già evitare da subito, per non incombere poi in queste sistuazioni, contatti vari, però come ben si sà in ognuno di noi, se viene sù secondo ancora determinati principi, senza dubbio che erano e che sono sbagliatissimi, li pone in atto come meta, per poi, mano a mano, vedere gli stessi sfumare in un colabrodo generalizzato, dettato sì dall’ambiente circostante, ma pure da un’ignoranza personale, che alla fine ha contribuito pure lei ad aumentare poi il divario fra quello che è il pensato e quello che è il reale svolgersi delle cose.
Situazioni paradossali quindi, notti con sveglie incredibili, come questa alle 3.30 del mattino, in una nottata dove ha appena da poco smesso di piovere, quindi accompagnatrice, pure lei, delle tristezze che possono avvolgere esseri umani, che sono ancora umani e per questo, forse, non tirano dritto, come nulla fosse, neppure nel sonno.
Ciao Désirée,
come già dicevo prima, la notte, almeno per me, rimane ispiratrice di pensieri, ragionamenti vari, spunti di scrittura, che mano a mano metto sù foglio(elettronico intendasi) e poi invio qui sul nostro sito.
Sveglie mai volute e mai pensate, ma ci sono, ci si ritrova, al momento, come se si fosse dormito per giorni, quindi ci si alza di botto, senza sonno ancora da scontare, in quanto la parte dominante ha già espletato tutte le funzioni di dominio sull’altra….vabbè pazienza si vede che deve andare così.
Il pensiero che mi rimane come riferimento, resta quello del voler capire il perchè, visti già tutti i precedenti trascorsi, ma non solo da me, ma da chiunque si ritrovi qui sopra sia come sola lettrice/lettore o come partecipante attivo, oltre al danno subito pure ci si debba sorbire anche la beffa dei vari trascorsi, quindi con tutte le conseguenze che ne derivano.
Proprio vero che non ci siano limiti, per il divertimento, quindi esplosione di spensieratezza con agglomerazione fra simili e questo senza dubbio dalla parte opposta, in quanto omogenea nella stragrande maggioranza, perchè figlia di un mondo vasto, come pure, ma incredibilmente assurdo, la desertificazione, l’implosione, l’eremitismo, quindi la frustrazione derivante, per quanto riguarda quello che possiamo definire il nostro mondo o la parte di qua.
Quindi mai limiti alle sofferenze e questo in ogni ambito più o meno grave che sia, in quanto le “scale graduate” stesse che possono misurare le intensità relative di questi valori portano alla fine alla conclusione che più si ottengono risultati su uno o più fatti simili fra loro, non da meno sempre più, di uguali, se ne otterranno nella vita stessa.
Questo però non vuole essere un discorso commiserativo, ma anzi l’opposto, in quanto voglio solo porre in evidenza, che una volta che ci è stata cucita addosso quella “particolare etichetta”, non è che poi nella vita arrivi la “salvatrice o salvatore” a tirarcela via e finalmente a farci vedere la vita sotto altri aspetti, sempre da noi pensati, ma mai vissuti, vedasi invece come ripetizioni “at libitum” abbiano invece in questi casi trovato il loro “humus” dove così potersi nutrire, evolversi a loro volta, per poter così passare in “altre case”, uguali a noi, per poter così continuare la loro opera di distruzione nei nostri confronti e questo proprio perchè “un uguale mai andrà da un uguale”, ma sempre si collocherà da un opposto, quindi ecco perchè il più delle volte si chiude la porta, blindandola a dovere, così si evita di vivere nuovamente le stesse cose, trite e ritrite, che alla fine non portano a nulla, se non ad un’ulteriore distruzione di noi stessi ed ecco poi spiegato il perchè, ma sempre più di rado, come mai si vedono delle persone che hanno quello sguardo particolare (che disse tantissimo a suo tempo e avrebbe continuato a farlo per una vita intera) vuoto e spento.
Peccato per ora nessun gatto, speriamo presto.
Ciao cari amici….è un po’ che non scrivo, ma vi ho letto continuamente e qualche volta mi sono anche persa nelle vostre storie.Sono partita per una breve vacanza in Spagna e proprio oggi ho dato il secondo dei due esami che dovevo fare per la Scuola di Specializzazione che sto seguendo…e proprio oggi mi è preso un senso di profonda tristezza, come una cogliona, nel pensare di non poter condividere questo momento faticoso ma alla fine con ottimo risultato, con qualcuno….come invece avevo fatto le volte precedenti. Pensare che solo un anno fa, esattamente in questo periodo scivevo da qualche parte che poi si è persa nell’etere, di ringraziare il cielo che mi aveva fatto incontrare un angelo, una persona che mi sapeva capire e sostenere nei momenti duri…che si è buttata nel cesso e io mentalmente non ce la faccio ancora a tirare l’acqua.Anche perchè non riesco ad attuare quel no contact totale che invece mi aiuterebbe a salvarmi…ma in questa merda di città purtroppo non è così facile (aggravante la condivisione dello stesso posto di lavoro) e ciò mi dovrebbe portare ad un autoisolamento che sinceramente non troverei giusto nei miei confronti: ieri sera stavo bella tranquilla a fare un aperitivo con degli amici e paff!!Improvvisamente mi si materializza davanti, splendido e splendente, venendomi a salutare e scambiando due chiacchiere con gli amici comuni….beh, la deficiente qui presente è entrata in stato catatonico per circa mezz’ora, tra me e la persona con cui stavo parlando è scesa una saracinesca blindata e la mia amica mi ha fatto notare che per quel lasso di tempo ero “tornata la persona muta e pesante che ero quando stavo con lui”: un po’ forte forse, ma abbastanza centrata come definizione.Premetto che io ho avuto modo di incontarlo e pure parlarci da sola (Maxim, non mi strozzare), ma vederlo in un contesto sociale…era la prima volta che succedeva da quando ci siamo lasciati e mi sono resa conto che non sono pronta per affrontare certe situazioni…per fortuna sono stata abbastanza lucida, da evitare di fare cacate quando sono tornata a casa (tipo sms o contatti vari) perchè oltre il danno mi sarei beffata pure da sola…
Ho la consapevolezza piena di quanto sia difficile combattere una guerra contro te stesso tutti i giorni, perchè fondamentalmente non riesco ancora ad accettare questo stato di cose…mi fa schifo pensare che mi si possa avvicinare qualsiasi altra persona ed è stato davvero bravo a crearmi intorno anche questa specie di trappola del ragno dove sono andata a cadere da sola:complimenti Ely!Sei davvero una grande!Una che si riteneva talmente piena di autocontrollo da pensare di poter gestire la situazione…ma quante volte mi sto prendendo in giro…sarà questa piovosa giornata d’autunno, sarà lo scarico della tensione post esami a farmi stare così…Oggi invece ringrazio il cielo di avermi dato le mie poche e fidate amicizie, che ieri sera mi hanno abbracciato forte e mi hanno portato via,quanto dolore ancora.
…Mi accorgo ogni giorno di sprecare un quantitativo di energie enorme, che invece potrei sicuramente impiegare per attività più proficue ed interessanti….Anche perchè se ci penso proprio proprio proprio bene, non riesco a trovare punti in comune con questa persona: Io interessata a 1000 cose,lui al niente (ah no!Dimenticavo!Il sesso, l’unica cosa a mantenerlo vivo…), io una che ancora credo nel nostro lavoro (Stiamo in un ambito un po’ particolare,)lui totalmente scoglionato e quindi in continuo litigio con tutti, io che amo il teatro, la musica che canto, un evento sportivo….lui che fa “finta” di apprezzarle perchè in fondo fa più “figo” essere un po’ boehmienne…ma va via che non sai nemmeno l’ordine delle 7 note….e quando vedo intorno a me la pochezza e la vacuità di questo mondo che mi circonda e dal quale mi ero illusa con lui di potermene tirare fuori, sono contenta di essere quella “stronza individualista con la puzza sotto il naso” in cui tanti mi rivedono….Ebbene sì. Signore e signori, ho di meglio da fare e sprecare il tempo con chi vuole rimanere al palo proprio non mi va….e l’Amore è ben altra cosa, sono ancora stupidamente convinta che ci sia qualcuno che abbia voglia di prendersi per mano,sedersi l’uno di fronte all’altra per capirsi…Ma sempre di più mi convinco che non sarà così.
Scusatemi, oggi è una brutta giornata!
“e l’Amore è ben altra cosa, sono ancora stupidamente convinta che ci sia qualcuno che abbia voglia di prendersi per mano,sedersi l’uno di fronte all’altra per capirsi…”
Mi ha fatto riflettere questa frase di Elyjuly…dopo la legnata che ho preso ho pensato perche’oggi nella coppia, poche persone hanno la capacità di parlare per risolvere i problemi che si vengono a creare naturalmente in un rapporto, ma fuggono via, perche’ fuggire è la via piu’ semplice.La risposta che mi sono dato, e’ che non riescono a condividere sono talmente egoiste e forse anche paurose, che condividere vuol dire fare entrare nell’animo qualcuno/a e quindi scoprirsi. Ma le farfalle nello stomaco passano, ed e’ li’ che l’amore si deve trasformare in fiducia, rispetto, condivisione, affetto. Sicuramente ci sono uomini e donne che anche se scottate da queste batoste amorose, non hanno perso il “coraggio” di affrontare una relazione costruttiva e di condivisione. Io non sarei cosi’ drastico nel pensare che non trovero’ qualcuna che si siederà davanti a me per parlare, per condividere, dovro’ riconoscerla in mezzo a tante, perche’ fuori c’e’ una giungla, ma l’ottimismo e la fiducia nelle persone,non morira’ mai dentro di me.
Ciao ragazze e ragazzi, è tanto che non scrivo ma leggo comunque, sono passati molti mesi da quei giorni da incubo, e il mio dolore dovuto all’assenza della persona che credevo di amare ogni giorno diventa più flebile.
Certo il tempo è proprio vero fa la sua parte, in più un insieme di situazioni che aiutano a portare il pensiero altrove.
Alla sera chiacchiero con gente diversa, persone amiche, sono sempre chiara nel premettere che non cerco una relazione, chiara fino alla nausea, ma è importante ribadirlo, mi sono accorta che è un mondo di gente sola quella che comunica in rete, qualche volta nemmeno è consapevole.
Ho avuto e sto avendo problemi economici , praticamente faccio due lavori e con due contratti partime riesco a malapena ad arrivare a pagare tutto , l’ansia e la paura di non farcela a volte mi divora la mente e lotto giorno dopo giorno cercando di non rimanere inebetita; ma di trovare modi per ottimizzare le energie e le risorse, credo sia anche per questo che il problma ” sandro ti ha lasciata in un modo che nemmeno un animale userebbe” diventa un’idea secondaria.
Certo, dentro sono morta, ho pensato tante volte di farla finita, ma non per lui, bensì per la fatica di affrontare tutto ma no ne avrò mai il coraggio… nelle mie cellule c’è ancora vita , un insopprimibile istinto di sopravvivenza e così vado avanti.
Sono felice per le persone che riescono ad intravedere spiragli, così come per le persone che si sente diventano sempre più forti, io mi sento forte solo accettando questa tristezza senza fine ,oggi è il primo giorno dopo mesi in cui non lavoro la domenica mattina… mi sento un pò persa, un pò quasi rilassata ( ha contribuito mezza pasticchetta di xanax…) è come se la stanchezza e la possibilità di fare piccole cose in casa senza fretta mi diano un piccolo piacere.. ragazzi, siete un gruppo di persone tutte diverse ma è incredibile come sento siate l’esatto opposto di tutto ciò che si dice vuoto, grazie per leggere le mie parole confuse, grazie per esserci, un bacio monica
Ciao Rovigo70…vedi, io sono convinta che ogni relazione, ogni storia, rappresenti un momento a se’. E’ giusto trarre degli insegnamenti dal proprio passato, ciò che provo profondamente spaventoso è che questo possa in qualche modo modificare il tuo essere e lasciarti pensare che “le persone siano tutte uguali”…Credo che di “uguale” ci sia solo il fatto che tutti cerchiamo la stessa cosa: l’Amore. Al quale purtroppo o per fortuna, non possiamo dare una definizione, è una botta nello stomaco inizialmente, al quale però successivamente dovremmo trovare un senso…e questo secondo me non significa necessariamente “mettere su famiglia”, sposarsi…io credo nel valore forte e speciale che si può creare tra due persone, a quella reciprocità emotiva che ti porta a pensare “ho trovato la mia metà, quella dell’essere androgino che era stato separato dalla nascita da sè stesso” e in continua ricerca….penso che le responsabilità in un rapporto siano a prescindere, perchè quando si entra nell’animo dell’altro bisogna averne un profondo rispetto…ma in fondo in fondo, io credo anche che “nessuno può essere realmente ferito da un’altra persona”, in quanto se questo succede è perchè abbiamo lasciato una sorta di potere a che ci sta vicino, invece di cercare di porci su un piano di parità e creare quella famosa condivisione del nostro essere…c’è sempre uno squilibrio, una disarmonia nelle relazioni e questo penso che avvenga proprio nell’istante in cui incosciamente facciamo entrare le nostre paure….Almeno questo è quello che è capitato sempre a me.
In questi giorni, dopo un lungo percorso che ho intrapreso facendomi aiutare da un esperto, sono riuscita a focalizzare ciò che ha inciso in maniera profonda nella mia vita:utilizzando termini tecnici “sono fortemente nel mio pieno centro” e ti posso assicurare che è la cosa più difficile che abbia affrontato fino ad ora. Ma sono anche pienamente convinta che questa enorme fatica che sto facendo,mi ripagherà tantissimo…Sto lasciando andare quella persona che ero, per poter diventare ciò che voglio essere…ma questo è un percorso che può essere intrapreso solo quando sei davvero solo con te stesso. Forse da quel momento potrò dire di essere davvero consapevole e cosciente di me e riconoscere chi potrà davvero essere il mio compagno di vita.
Ho fatto un discorso un po’ confuso, ma è difficile riordinare un pandemonio di pensieri!Spero di non aver scritto una marea di stupidaggini!