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Come posso fare a farcela lo stesso?

di maribels
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 30 Agosto 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 23 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Golem -

    Maribels, l’egoismo non è una brutta cosa, serve a “volerci” bene a farci rispettare, perchè l’eccesso di disponibilità spesso viene letto come “debolezza”, purchè sia chiaro e non sia dissimulato con atteggiamenti incantatori. Quello che ho voluto dire, è che se non si ha una vera sintonia di coppia perfetta l’uno “usa” l’altra senza neppure accorgesene e poi si arriva ala resa dei conti, perche le finzioni, come le bugie, hanno le gambe corte, e prima o poi mortano il loro vero volto.
    Io invece le biasimo quelle donne che “ostentano” doti che non hanno. Qualunque sia la “società” nella quale vogliono emergere. Sempre di finzione si tratta, la vera causa dei fallimenti, sia per il singolo che della coppia.

  2. 12
    Shandel -

    Abbi pazienza ma la tua lettera mi ha lasciato perplessa: e condivido il commento n. 3 (YOG).

    Mi hai fatto venire in mente i romanzi più belli di Jane Austen (Ragione & Sentimento, Orgoglio & Pregiudizio) dove le graziose protagoniste in breve cercavano un uomo
    1. dell’alta/altissima borghesia o aristocrazia
    2. con più soldi di loro
    3. con una brillante vita mondana.

    Ma eravamo nel 1800.

    Cosa conta per te?Il conto in banca? La cultura? la posizione sociale? Il sangue blu?Che significa desiderare un’amica “politicamente agganciata”????

    la mia più cara amica ha la II media, non ha alcun aggancio e si sbatte a fare le pulizie dieci/dodici ore al giorno per dar da mangiare al figlio.
    Sono fiera di essere sua amica. E’ fantastica.Ci buttiamo via dalle risate quando siamo insieme.

    Certo, se invece in un’amicizia cerco di ottenere qualcosa (conoscenze, agganci, ecc.) il discorso cambia.Ma dipende da cosa è importante per te.

    Shandel

  3. 13
    chaponine -

    @maribels
    Ciao, sono un tuo coetaneo, ci passiamo un anno e di tutto quello che scrivi trovo solo una cosa da chiederti: ma tu hai una tua identità? Mi sembri un tipo che ricerchi approvazione, fiducia, amore dagli altri.. Ma hai una tua identità? mi sembri troppo dipendente dagli altri,troppo.. e non parlo di indipendenza economica, ma di indipendenza in amore per esempio.. Perché stai con lui? Perché hai paura di rimanere sola come un cane?

  4. 14
    michelle -

    Crescendo mai mi sono sentita come te. Eppure la mia famiglia non aveva soldi, ero nuova in una citta` che non conoscevo, con compagni di scuola tutt’altro che amichevoli.
    Negli anni seguenti non mi sono arrovellata per cercare di appartenere al gruppo, farmi piu` bella, piu` attraente, piu` esuberante.. No, mi sono concentrata sulle due amiche che avevo, che sono tutt’ora le mie migliore amiche, con cui uscivo e mi divertivo.
    La realta` che ci circonda ce la creiamo in parte noi, in base a cio` su cui ci concentriamo, in base alla nostra interpretazione dei fatti e dell’ambiente in cui ci troviamo.
    Hai fatto troppi sforzi per sentirti accettata (esempio: diventata quasi anoressica per essere bella come le altre) e ti sei posta troppe domande sul perché le persone si comportano cosí o cosá.
    La cosa non dovrebbe proprio essere un tuo problema secondo me, anzi dovresti sentirti meglio con te stessa per non essere come quelle persone che formano amicizie e rapporti sentimentali solo per interesse.
    Che probabilmente rimarrai sola a vita se lasci il tuo ragazzo e` una grande cavolata. Sii te stessa, guardati intorno per cercare gente piu` simile a te, e sicuro trovare persone con cui stabilire rapporti veri e duraturi.

  5. 15
    ets -

    @maribels secondo me dovresti lavorare più sulla tua autostima; nn è ammissibile stare con un ragazzo che ti ha scelta perché eri “il meglio che offrisse il mercato in quel momento” e perchè la sua famiglia “vuole fare la scalata sociale”.

    Altro punto, le amicizie: non c’è niente di male nel snobbare le signorine che pensano a trucchi e vestiti. Non dovresti porti il problema del fatto che hai difficoltà ad entrare in certi giri.
    Io ho sempre avuto grosse comitive fino a quando, intorno ai 20 anni, dovevo decidere se andare con i discotecari e vestirmi da fighetto ovvero stare con le persone a me più affini che si divertivano solo a stare assieme senza stare a menarsela più di tanto per dove andare la sera.
    Non ci ho messo molto a capire che dovevo stare col secondo gruppo, e guarda caso, dopo ancora 13 anni, sono ancora i miei migliori amici. Alcuni di questi poi li conosco dalla prima elementare e quindi da più di 25 anni!!!
    Dunque, è necessario scegliere sempre chi ci è più affine, ovviamente se incontro gli altri li saluto e ci parlo, ma di certo non ci sono più uscito assieme.
    Nè ho mai lavorato per farmi accettare in contesti che non erano i miei, non ci ho mai provato!
    Mi rendo conto però che con le donnne è più complicato in quanto l’amicizia tra donne… è complessa.
    Sono più frequenti le gelosie, le invidie e chi più ne ha più ne metta. Però insomma, uno scatto d’orgoglio e scegliti le persone in base ai tuoi interessi.
    Nel momento in cui avevo bisogno di stare con le persone mi sono dedicato all’associazionismo e alla politica, ho conosciuto un mare di gente e ho ampliato le mie conoscenze. Potresti valutare anche qualcosa del genere no?
    Poi ho cominciato a lavorare e tutto questo è venuto in secondo piano, addio politica, addio associazione.

    Sono rimasti con me i miei amici di cui parlavo prima, qualcuno vive lontano, ma ci sentiamo ogni giorno!

    Vabè tralascio il discorso di ceto, per me non ha proprio senso.

  6. 16
    maria grazia -

    “Mi hai fatto venire in mente i romanzi più belli di Jane Austen (Ragione & Sentimento, Orgoglio & Pregiudizio) dove le graziose protagoniste in breve cercavano un uomo
    1. dell’alta/altissima borghesia o aristocrazia
    2. con più soldi di loro
    3. con una brillante vita mondana.”

    Le “50 sfumature(di idiozie)” stanno facendo danni incalcolabili!

  7. 17
    Golem -

    “Le “50 sfumature(di idiozie)” stanno facendo danni incalcolabili!”

    Perché trova “tanto ” terreno fertile per cresere cara MG. Tantissimo.

  8. 18
    rossana -

    A mio avviso, l’amore incondizionato non esiste SEMPRE nemmeno fra le madri e i figli, figuriamoci fra persone identificate a mezzo di scelte soggettive, sulla base di una conoscenza più o meno approfondita.

    Difficile che possa esistere fra persone che decidono di condividere l’esistenza tramite il collante della sessualità, che è meno volatile del sentimento ma spesso altrettanto instabile e ingovernabile.

    Se, però, si approfondisce il significato delle parole, quando l’amore non ingloba attrazione sessuale è sinonimo di un affetto più intenso della norma.

    Se ne può dedurre che resta amore il sentimento legato alla sessualità anche se non dura per sempre, così come resta “amore” quello fra i genitori e i figli, pur se non sempre incondizionato.

    La differenza fra i due modi d’amare è soltanto quantitativa: entità molto elevata, anche se non assoluta, nei legami di sangue; livelli estremamente esigui negli altri tipi di relazioni affettive.

    Esistono in ogni contesto norme ed eccezioni, così come nessun essere umano è strettamente omologato a tutti gli altri, e nemmeno lo sono le situazioni d’epoca, d’ambiente e di incontri in cui egli si trova a espletare le sue capacità d’amare.

  9. 19
    Shandel -

    @maria grazia

    Non ho capito il tuo commento. Non riesco a capire se era ironico o non ti piaceva quello che ho scritto.

    Shandel

  10. 20
    maria grazia -

    Shandel
    non era mia intenzione denigrarti, sia chiaro! volevo solo mettere in evidenza un fenomeno sociale molto diffuso, e secondo me molto dannoso. ciao

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