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Come giudicate una donna che fa sesso al primo appuntamento?

di Betty
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Settembre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 278 commenti

Pagine: 1 8 9 10 11 12 28

  1. 91
    Galooth -

    Ciao Lauretta, riprendo il post di ieri per aggiungere che quello che sostieni riguardo i ricordi è vero, quanto lo è però il fatto che ricordare un personaggio che t’ha trattato come poco più di un passatempo, non ricambiandoti mai, frequentandoti mentre stava con un’altra facendoti sperare in ripensamento, sfruttandoti anche economicamente e umiliandoti come donna e tutto questo per più di 5 anni, può significare solo che quello era l’uomo che lei voleva a tutti i costi.
    Ne ha mantenuto i ricordi per decenni, ricevendone notizie da amici comuni, senza mai riconoscere che aveva a che fare con un balordo di mezza tacca che si è poi dimostrato un fallito nella vita, finendo in galera per truffe da ladro di polli.
    Il punto è Lauretta, che vi sono uomini che loro malgrado hanno un ascendente su alcune donne che trascende qualunque ragione logica, anche quando è palese il disinteresse di questi nei confronti di chi li desidera.
    E’un’attrazione che va al di la dell’amore, inteso come scambio intellettuale, di comuni interessi e fatto di stima e rispetto. Quest’ultimo è un’altra cosa, che riguarda più la possibilità di progettare una convivenza, com’è successo con me, col quale lei ha appunto una affinità elettiva del genere che ho appena espresso. Ma quella forza naturale che ti spinge ad accettare anche di essere una specie di schiava, anelante di attenzione da parte del padrone, bè, quel tipo è l’unico che ne ha avuto dimostrazione.
    Visto sotto un profilo oggettivo, il personaggio era fisicamente insignificante per i canoni che potrebbero definire un ragazzo, bello, ma aveva evidentemente quelle caratteristiche del ragazzaccio che con le giuste moine e una dose di simpatia strumentale sapeva far vibrare le “corde” di quella ragazza che, come dicevo, nonostante le ripetute delusioni e mortificazioni, non perdeva mai la speranza di farlo suo, ma soprattutto c’era evidentemente quella alchimia da parte di lei che le impediva di pensare. Era insomma il “maschio” che la Natura le imponeva, e con gli istinti non si ragiona.
    Si è dovuta rassegnare a non poterlo avere, non convincere che era un povero nessuno che lei immaginava come un talento inespresso, e questo l’ho constatato dopo molti anni di convivenza, scoprendo che certe cose che a me erano negate nonostante le promesse mantenute, a questo tipo erano concesse, a fronte di niente: solo perchè esisteva.
    I ricordi le foto e le periodiche notizie che riceveva, le teneva perchè evidentemente era ancora una figura importante per lei, che non ha mai rivisitato nella luce che meritava, visti i fallimenti che inanellava. Credo che nessuno tenga i ricordi di chi l’ha trattato come una merda se si è convinti di questo, o no?
    Cara Lauretta, bisogna rassegnarsi ad ammettere che nella vita di una donna possono convivere due tipi diversi di partner: l’uomo della vita o il “maschio” della vita, che non sempre convivono nella stessa persona. Ecco, io credo di essere stato l’uomo, ma non… il maschio
    Ciao

  2. 92
    Lauretta -

    Buona sera Galooth, ho letto con molto interesse questo Tuo ultimo post. Alla luce di quanto mi scrivi, la mia proposta per chiarire il valore dei ricordi che legano la Tua compagna a quella persona forse è troppo banale e semplicistica. Non sono riuscita a capire se ciò che Tu conosci di quel loro trascorso e triste rapporto è frutto di confidenze o se all’epoca ne sei stato testimone. Francamente mi pare che Tu abbia avuto modo di farTi un’opinione al riguardo molto tempo fa e in prima persona.
    Concordo sul fatto che non tutti i sentimenti che viviamo, in particolare gli amori, siano fonte di gioia e crescita…perché talvolta se ne sce affranti e la persona che ci è stata accanto ha portato solo guai..In questo caso, rimasti soli, c’è un’esperienza in più che ci può insegnare e l’affetto di chi ci ha seguito in un percorso tribolato.
    La Tua compagna ha il Tuo sostegno e la Tua reale compassione per questa sua frustrante esperienza e se lei è stata succube di una persona vile, non permettere che quest’ombra faccia capolino tra voi svilendo il vostro legame. Se questo signore non le ha mai fatto del bene allora, tanto meno potrà farne ora pensandoci e parlandone.
    In bocca al lupo.
    Ciao.

  3. 93
    Galooth -

    Buongiorno Lauretta. Ho scoperto per caso la vicenda nei termini che ho descritto, che mi era invece stata accennata a suo tempo come una cotta di pochi mesi, invece di 6 anni.
    Ti premetto che oggi ho superato quello sconcerto iniziale dopo la scoperta della vera vicenda, accettando il fatto che esistono comportamenti umani, che non si possono giudicare in termini di logica.
    Tuttavia lo sconcerto nasceva dal constatare che una donna, giovane, intelligente, colta e di modi raffinati, oltre che avvenente, potesse perdersi per anni, per una specie di “simpatico ragazzaccio” (parole sue, ma che in realtà era un marpione, balordo e mascalzone,) senza qualità, neppure fisiche, che non fossero la presunzione e altre doti tipiche di quelle che a Roma sarebbero di un coatto.
    Le tante dimostrazioni di menefreghismo, di opportunismo e le continue menzogne di questo individuo, che si permettava persino il lusso di non ricambiare le attenzioni di lei, non sono bastate a quella ragazza, che oggi e mia moglie, per farle capire che quel sogno non realizzato era solo un “pacco” senza valore.
    Il fatto di non averlo fatto innamorare, nè potuto conoscere a fondo, ha fatto sì che si sia rassegnata a non poterlo avere, ma non l’abbia mai scordato. Nè le mortificazioni, le disillusioni e, a mio avviso, le umiliazioni, sono state sufficienti a ridimensionarlo ai suoi occhi. Ci ha pensato la vita a confermare che era un povero fallito, non lei.

    Quando si osservano questi fenomeni di assurda dedizione a qualunque costo, si paragonano con quello che succede nel proprio rapporto, rendendosi conto che nonostante la serenità dello stesso, quella passionalità non si è riscontrata mai. Vuoi perchè non si sono mai create le condizioni, avendo io ricambiato adeguatamente i sentimenti di lei, ma neppure sotto il profilo del comportamento generale di questa donna nei miei confronti.
    Insomma, per parlare chiaro, quando una donna accetta le “attenzioni” di un uomo come quello mentre questo per esempio ne ha un altra, e l’uomo che ha sposato a volte è stato respinto nelle comprensibili richieste sessuali, seppure condizionate dalla monotonia della routine matrimoniale, bè ci si chiede chi “valesse” di più sotto il profilo dell’attrazione.
    E’ per questo Lauretta che sono giunto alla conclusione che esiste un amore razionale, che porta al matrimonio, alla convivenza alla gestione di una casa, di una famiglia e dei figli, e esiste un amore irrazionale, che è quello che ci comanda l’istinto. Un amore quest’ultimo che non conosce logica, che fa sì che si voglia quell’uomo anche se lui non ti vuole, ti usa, ti mortifica e ti umilia, dandoti solo qualche briciola di cui accontentarti. Briciole così rare che diventano come le reliquie di certi santi, da conservare, nei ricordi come momenti di passionalità. Istintiva passionalità, che chiaramente vale il prezzo delle disillusioni, bugie e opportunismi di cui accennavo, perchè tra istinto e ragione non c’è partita. Questa è la verità Lauretta

  4. 94
    Betty -

    Rieccomi! Grazie infinite per i vostri commenti. Nonostante sia passato un bel po’ di tempo dal mio ultimo post, mi piace sempre scoprire qualche vostro nuovo consiglio. Con l’uomo di cui vi ho parlato lo scorso anno ho avuto una relazione di otto mesi. Sembrava amore, forse lo era, ma poi diverse incompatibilità caratteriali hanno preso il sopravvento. Non eravamo fatti l’uno per l’altro. Troppo insicuro, troppo alla ricerca perenne di conferme. E soprattutto troppo geloso. E poi, ciliegina sulla torta, non si dava pace per il fatto che siamo finiti a letto insieme dopo una ventina di giorni che ci conoscevamo. Considerate che non sono stata io ad averlo violentato. Anzi era lui che mi faceva pressione e io che tentavo in tutti i modi di rinviare. Da questo ho dedotto che, alla fine, il maschilismo è dappertutto, non vi fate incantare da atteggiamenti che potrebbero indurvi a pensare il contrario. Sarebbe finita male comunque con quest’uomo, non ho quindi rimpianti. Mi sento però di consigliare alle donzelle che leggono di prolungare al massimo l’attesa nell’eventualità che ci teniate, anche solo un po’, all’uomo che vi piace.

  5. 95
    Betty -

    @Galooth
    Non ti mettere in competizione con un fantasma: non serve a niente, sono solo energie sprecate. E poi, a chi, almeno una volta nella vita, non è capitato di infatuarsi in passato di un idiota? Serve anche quello, per crescere. Io non credo poi che lei dia a questo fantasma, tuo ipotetico rivale, tutta questa importanza che gli stai invece dando tu al momento. Chiediti semmai perché questa tua insicurezza infondata, se non sia magari la spia di qualche altro malessere o disagio

  6. 96
    Galooth -

    Sai Betty, quando incontrai quella che un giorno è diventata mia moglie, spinti da un imprevisto “coup de foudre” abbiamo fatto l’amore praticamente subito, diciamo al terzo incontro. Io provenivo da una sequenza di fidanzate più o meno importanti e più o meno facili, ma non mi sono sognato di giudicare male quella ragazza che aveva accettato, senza ipocrisie appunto, di fare l’amore con uno praticamente sconosciuto. Ne percepivo il carattere però, grazie ad un incredibile intesa creatasi tra noi due, intuendo che quello che mi aveva concesso non era nelle sue corde normalmente, confermando così il fatto che non fosse una da una botta e via.
    Stavamo facendo un viaggio all’estero quando ci conoscemmo, quindi io dopo una settimana sarei tornato in Italia e lei da un’altra parte. Al commiato le chiesi se volesse vivere con me, trasferendosi in Italia, e lei accettò. Credo di aver onorato l’impegno, infatti dopo un paio d’anni ci siamo sposati e dopo altri due è nata nostra figlia.
    Lei è stata una compagna e una moglie impeccabile, ma non una amante. Era quasi come se quei momenti fossero una necessaria concessione al fatto che fossimo sposati, ed è inutile sottolineare che il contrasto tra la vita “verticale” e quella “orizzontale” era troppo schizofrenico per non farsi delle domande. Indagai sul suo passato, ma solo per avere un quadro più chiaro dei suoi rapporti con i pochi ex frequentati, scoprendo quello che hai letto nel post di ieri.
    Ne è nata una crisi, nella quale sinteticamente le rinfacciavo di essere stata una specie di ancella solo per quell’uomo che non ha mai potuto avere, ma del quale ha accettato ogni egoismo, bugia e opportunismo rincorrendolo per anni, convivendo in competizione anche con altre donne che questo “curioso” personaggio (rileggiti la descrizione nel post di ieri) riusciva a frequentare, mentre con chi l’aveva sposata, onorando gli impegni e le promesse, succedeva quello che sappiamo, con quale frustrazione da parte mia che puoi immaginare.
    Cara Betty, io sono senza presunzione un bell’uomo, non ho mai faticato nè da giovane nè da maturo con le donne, ma non mi sono mai comportato da bastardo, sarà per la mia educazione da pilota militare, che tende alla lealtà, soprattutto verso i più deboli.
    Scoprire che una donna, equilibrata, bella, intelligente e colta, abbia perso la testa per un idiota, come giustamente lo definisci tu, presuntuoso quanto spiantato, imbroglione, bugiardo e opportunista, per il quale non si è MAI convinta che era un pacco, ma solo “rassegnata” a non poterlo avere, cercarlo ancora con me in corso dopo una settimana d’amore indimenticabile, seguirne per anni le vicende attraverso amici comuni, sino a vederne l’inevitabile fallimento nella vita, quasi con pena, quando era il minimo che potesse succedere ad uno così, e tu parli di fantasmi?
    Per questo ti dico e ripeto che per una donna esistono due livelli: l’amore passionale e quello razionale. Io appartengo al secondo, con o senza fantasmi.

  7. 97
    sally -

    @Galooth
    ciao amore mio. Sei ancora qui sulla solita storia non vera della mia continua pensare ad un ragazzo di 30 anni fa. Di solito non intervengo perchè speravo che tu stesse per uscire da questa ossessione. Invece non. Te l’ho detto tantissimi volte, che non ho pensato a lui in tutti questi anni. Ho (avevo) foto di lui come ne ho di tutte le persone che ho conosciuto negli anni, come li hai tu. Non ho mai ricercato notizie su di lui, sono arrivati non richieste da amici e te gli ho raccontato all’epoca perchè c’era un tempo quando ridevamo dei nostri errori passati.
    Mi dispiace che tu vedi in modo così negativo la nostro vita sessuale. Io ho un’altro ricordo, completemanete diverso che non ho intenzione di rovinare.
    Credo che tu abbia tralasciato qualche dettaglio nel tuo resoconto della nostra vita insieme. Cosa è successo negli ultimi anni durante la nostra crisi?
    Posso accettare che tu scrivi sui forum. Ma non accetto che scrivi cose false su di me. Questo non è lealtà (!)
    Spero che tu possa capire una volta per tutti, se lo scrivo qui in pubblico, che so benissimo che quel ragazzo era un “pacco” che mi sono comportata da ragazza ingenua e stupida nonostante tutte le mie amiche mi dicevono di lasciarlo perdere. La ragione per cui non ho seguito i loro consigli, non era perchè lui è stato l’amore della mia vita, ma per una mia testardaggine e lo stile di vita girovago che avevo all’epoca.
    Sei tu l’uomo della mia vita, nonostante tutto, e ti amerò per sempre, qualsiasi cosa scrivi, con qualsiasi nome. (Ma cavolo hai trovato Galooth?).
    A dopo
    p.s. scusate agli altri per l’uso personale del forum e per i miei errori di ortografia.

  8. 98
    bimba -

    @ galooth

    secondo una mia opinione, quando dici: “per il quale non si è MAI convinta che era un pacco” credo che tua moglie non può ammetterlo con se stessa, perché sarebbe ammettere che è stata usata, che non ha capito niente di quel tipo, e che si è svenduta la dignità per lui.. credo la sua sia una questione di orgoglio…non può ammetterlo nemmeno con se stessa perché ne verrebbe fuori una immagine di lei che lei non può accettare (di essere stata in quel modo, di essersi abbassata tanto) e quindi preferisce non vedere la realtà.
    avete provato ad andare da un consulente di coppia per la differenza, come dici tu “schizofrenia”, fra quei due campi?
    altra mia opinione, potrebbe essere che lei non vuole appunto ripetere con te quel modo di comportarsi perché sentirebbe tutta l’umiliazione che quel tipo (non tu) le infliggeva, e appunto lei non vuole ricordarla o affrontarla…
    non so se mi sbaglio, mi è venuto in mente così questo pensiero, leggendo la tua storia.. è l’opinione di una donna….

  9. 99
    Betty -

    Scusami Galooth,
    non ho ben capito se tua moglie ti ha effettivamente detto che l’altro rappresenta da sempre la sua passione idealizzata (anche perché ormai irraggiungibile ed impraticabile) mentre tu sei solo il noioso compagno, concreto ed affidabile, che l’assiste nelle rogne di tutti i giorni. O tutto quello che scrivi è solo il frutto delle tue congetture, proiezioni e paure…. facci sapere con onestà

  10. 100
    Galooth -

    Rispondo alle tre ragazze che sono intervenute. Nessuna donna ammetterà mai che il marito, è diventato scontato quando sappiamo che la routine porta inevitabilmente a questa condizione chiunque, anche il migliore dei compagni, anche quelli più affettuosi, fedeli e dediti. Se posso permettemi un paragone economico, il valore di un bene è indirettamente proporzionale alla sua disponibilità, ciè vale molto quello che è difficile da avere e molto meno quello che si ha, ecco perchè chi non ti vuole appare “prezioso”.
    Quando invece si ha la sensazione di non essere desiderati da una donna che ami, e si scopre che un altro che non ha dato niente alla stessa donna ha avuto tutto quello che questa poteva dargli, non c’è molto da discutere sul valore tra i due.

    Quando parlo di valore è bene sottolineare che parlo di quello istintivo, quello che non puoi controllare, quello che ti attrae come un magnete verso qualcuno che anche se non ti ricambia ti attrae, altrimenti non si spiegherebbe perchè una ragazza che poteva avere chiunque si perdesse per uno scapestrato che era solo un simpatico buffone senza futuro.
    Questo tipo di attrazione non è controllata dalla volontà, non è neppure colpevolizzante per chi l’ha provata, non è una colpa essere attratti da un maschio che ragionevolmente non sarebbe stato in grado neppure di avvitare una lampadina e che si voleva far mantenere dalla moglie, se questo non è il maschio della tua vita che nonostante ciò quella ragazza voleva sposare, se solo lui glielo avesse permesso.

    Ecco perchè ho potuto digerire questa realtà, sono ben felice di essere anche solo l’uomo della vita della mia lei e che lei sia la mia donna, siamo una coppia affiatata e allegra nonostante tutto. Ma se una storia non ti ha lasciato il segno, la si descrive per quello che è stata, con tutte le sfumature del caso, se si ha fiducia dell’uomo che ti chiede di andare a vivere con lui, come lui aveva raccontato tutto di sè. E se un uomo te lo sei tolto veramnte dalla testa, non lo cerchi nè gli telefoni per dirgli che non lo vuoi vedere; queste azioni fanno pensare esattamente al contrario. Ecco perchè uno si sente un’alternativa a qualcuno (che si è comportato da stronzo, non uno che ti ha amata) che non si è potuto avere. E’ evidente che quell’individuo aveva doti attrattive insuperabili se poteva essere cercato da qulcuna che aveva tattato come un passatempo.
    Se ho chiesto un opinione a Lauretta, quando ha parlato del grande amore della sua vita perso dopo pochi mesi di frequentazione, è perchè ingenuamente pensavo che l’amore di una vita richiedesse più di pochi mesi di frequentazione, anche se diluiti in 5 o 6 anni come nel caso di cui ho parlato.
    Questo mi ha fatto dire in uno dei post, che le donne (molte donne o alcune donne) preferiscono le illusioni alla realtà, anche se quella illusione costa frustrazioni, mortificazioni e anche umiliazioni.
    Evidentemente sono preferibili e più eccitanti di qualunque scontato, routinario marito.

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