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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2006. L'autore, patriziad, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Temis: quando si costruisce lungo la proiezione di un affaccio bisogna tener conto delle distanze minime progettuali.
L’articolo 907 del c.c. recita: “Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino (1027 e seguenti), il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell’art. 905.
Se la veduta diretta forma anche veduta obliqua, la distanza di tre metri deve pure osservarsi dai lati della finestra da cui la veduta obliqua si esercita.
Se si vuole appoggiare la nuova costruzione al muro in cui sono le dette vedute dirette od oblique, essa deve arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia.”
Il termine “costruire” (o “fabbricare”) – in tema di distanza delle costruzioni dalle vedute – non riguarda esclusivamente i manufatti in calce e mattoni (o cemento), cioè le opere che hanno le caratteristiche di un edificio o, comunque, di una fabbrica in muratura, ma comprende ogni opera avente il carattere della stabilità e una certa consistenza, indipendentemente dalla natura del materiale con cui è stata realizzata, dalla forma e dalla destinazione di essa (vedansi cass. Civ. 23.3.04, n. 5764).
Traparentesi: visto che l’età dei frequentatori di questo post è abbastanza altina (io ho 22 anni) – supponendo una poca dimestichezza con le nuove tecnologie e con i forum in generale – vi comunico che, nel caso non ve ne fosse accorti, qui non esiste nessun direttore ma siamo noi stessi utenti a rispondere. “Lettere al direttore” è il nome del sito, che funge da interscambio gratuito delle proprie esperienze.
Saluti.
flvia dimaria 21.10.09
l’impresa che ha acquistato il piccolo edificio con annesso fienile,a confine della sua proprietà a ridosso del muro-bisogna prima verificare se tale muro è di proprietà o di comproprietà,cioè posto a mezzadria,se è così può anche il suo vicino poggiarsi senza ledere i suoi diritti-
relativo alla intenzione di realizzare un terrazzo o quanto altro-
si porti al Comune di appartenenza è faccia richiesta di accesso agli atti,vale a dire controlli se trattasi di permesso a costruire oppure denuncia di inizio attività,considerando che si dovrà fare anche il cambio di destinazione d’uso della struttura,visto che si trasforma il fienile a garages o in abitazioni (nello stesso momento controlli se lo strumento urbanistico prevede tale intervento con cambio di destinazione d’uso),comunque ogni autorizzazione è fatto salvo i diritti dei terzi-controlli e nel contempo resto a disposizione-
saluti terepaima
temis 20.ott.09
la tenda che in precedentza posizionata sotto il balcone èra autorizzata ?
il diritto di richiesta alla istallazione della pensilina tettoia,modifica il prospetto del fabbricato !,pertanto va assentita dai o dal condominio,comunque deve essere assentita con responsabilità in solido da parte del proprietario dell’unità immobiliare-
per istallarla bisogna produrre richiesta all’ufficio tecnico del comune di appartenenza-o con D.I.A. o con P.a.C. dipende dal P.R.G. cosa prevede-in ogni caso tutte le autorizzazioni sono salvo i diritti dei terzi-relativa alla descrizione delle travi è irrelevante giustificarsi è facile,basta dire che per esigenze tecniche di costruzione si è proceduto a……ecc-buona fortuna
terepaima
terepaima, la tenda era autorizzata ma successivamente l’hanno trasformata in una vera tettoia, la tenda era retraibile e leggera qui si parla di una tettoia possente. Poi mi chiedo se uno può trasformare lo stato dei luoghi senza il permesso dei proprietari degli immobili. Gli Affittuari sostengono che la tenda era logora, io dico sostituisci la tenda con una nuova, non farmi una costruzione in legno a 10 cm. dal balcone. Grazie
temis-22.10.09
se la tenda era autorizzata,poteva sostituirla con altra delle stesse caratteristiche,oppure la sostituzione del telo-
invece non è possibile effettuare richiesta di struttura fissa stravolgendo il prespetto del fabbricato,è senza il consenso dei condomini aventi diritto,e senza l’assenso del proprietario dell’immobile responsabilizzandosi in solido)
avendo sottartto la visuale (o veduta al balcone)-
saluti terepaima
Terepaima dovrebbe andarsi a studiare il codice civile.
Prima parlavi di autorizzazioni condominiali adesso la butti sul diritto.
Deciditi, io rimango della mia: “art. 907 c.c.”
Puoi avere tutte le autorizzazioni condominiali che vuoi ma non puoi costruire se entri in contrasto con la legge.
Saluti
temis
preciso che:
ho solo fatte delle ipotesi,anche perchè non è stato specificato il comune,non è stato indicato se l’immobile insiste su zone vincolate,(per la persona che ha espresso consiglio di studiarmi il c.c. si evidenziato che è sprovvisto di buona educazione).
x temis ,inoltre bisogna vedere il regolamento edilizio del comune di appartenenza cosa prevede per tale opera installata,o potrebbe essere regolamentata come tenda frangisole,se è tale in generale le tende dovranno sempre essere sempre di tipo,materiale e colore tali da assicurare il rispetto delle caratteristiche architettoniche e decorative dell’immobile sul quale devono essere installate.
esse non dovranno inoltre occultare o comunque sottrarre alla vista gli elementi di interesse storico -architettonico-tipologigo che caratterizzano la facciata,quali stipiti,o le cornici delle delle aperture,gli eventuali sopraluci-
il loro aggetto non può superare la profondità del marciapiede-e altro dipende dal regolamentoe dilizio urbano-detto questo è da ritenersi sempre indicativo non legittimo-è da valutare caso per caso e comune per comune,molte leggi richiamate nel codice civile,vengono sovrastate dai regolamenti comunali-poi quando riguarda all’aquisizione del diritto di veduta,viene meno quando si effettua una innovazione (è la costruzione da lei descitta a mio avviso è innozione,che oltre alla volontà del conduttore dell’immobile di effettuare richiesta per la installazione della copertura all’ufficio competente Comunale (con P.a.C o con D.I.A. dipende sempre dal regolamento comunale) va corredatta da assenso del proprietario,in quanto si responsabilizza in solido,oltre dagli aventi diritto,vale a dire i condomi facenti parte del fabbricato-sperando di essere stato esauriente per temis,che resto a sua disposizione-
terepaima
terepaima
Il regolamento edilizio, prevede che “I manufatti appartenenti alle strutture di arredo urbano (chioschi, gazebo, pensiline di attesa per il trasporto pubblico, bus, cabine e similari), se di dimensione non superiore a 25 mq e comunque conformi alle misure minime richieste per gli usi specifici dalle norme sanitarie vigenti, sono ammessi nelle aree a destinazione pubblica senza verifica della capacità edificatoria, salvo diverse disposizioni previste dal PR.G. e dai piani preventivi urbanistici.”
quindi tale tettoia essendo superiore a 25 mq dovrebbe rappresentare capacità edificatoria. poi il piano particolareggiato che riguarda la zona in question prevede quanto segue: Art. 40 pensiline, tettoia e strutture precarie. Tutti gli elementi aggiuntivi agli edifici quali pensile su porte e finestre, tettoie su scale, balconi e terrazze di copertura e comunque ogni struttura precaira aggiunta nelle varie parti degli edifici dovranno essere rimosssi. L’unico neo è che il piano particolareggiato è del 1979, anche se poi non ci sono stati rinnovi. Aspetto le tue opinioni.
temis del 23.10.09
per come leggo la mia opinione equivale ad un abuso edilizio vero e proprio,consiglierei di produrre esposto denuncia per presunto abuso edilizio,al sig. sindaco,all’uffio tecnico comunale,al responsabile dell’ufficio urbanistica,al responsabile Ufficio verifiche di conformità e demolizioni abusi edilizi,se questo non ha risultato,bisogna produrre esposto denuncia alla Procura della Repubblica tramite i carabibnieri-
in bocca al lupo
terepaima
Terepaima: cerco soltanto di dare un pizzico di interesse in più a questo post.
Ad oggi nessuno è riuscito a darmi risposte esaustive.
Il tema dell’abusivismo edilizio è trattato quasi come un tabù qui in Sicilia e nessuno, nemmeno gli impiegati tecnici comunali (figurati), parla con franchezza.
Ci sono troppi interessi in gioco e troppi soldi da spendere da parte delle amministrazioni comunali in caso di riscontrato abuso edilizio (parlo ovviamente di abusi non sanabili).
Quindi quando si denuncia un abuso tutto viene puntualmente archiviato lasciando mostri di cemento costruiti senza il benché minimo criterio progettuale.
Altre volte addirittura, quando la segnalazione avviene prima dell’ultimazione dei lavori, viene bloccata la costruzione del fabbricato ed il risultato è un edificio privo di rifinuture con i ferri in fase di ossidazione, per non parlare poi del dissesto idrogeologico.
Continuate a votare Berlusconi, risolverete ogni problema.