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La colpa diamola agli invasori, non agli invasi

di Flavio Coticoni

Caro direttore,
la denuncia di Amnesty International, che accusa l’Ucraina di aver installato postazioni militari in zone residenziali oppure vicino a scuole e ospedali, sarà anche veritiera, ma sinceramente la trovo inopportuna. I crimini di guerra da evidenziare e denunciare sono infatti quelli russi. Amnesty International ha sempre denunciato i reati russi, ma mi lascia basito che abbia avuto più risalto il recente reportage ai danni dell’Ucraina che tutti quelli fatti nei confronti della Russia di Putin.

In guerra, purtroppo, tutti i diritti civili di pace, salute e istruzione saltano completamente. Sono gli stessi ucraini a voler resistere militarmente, e sono disposti a tutto pur di salvare il loro paese. Nella storia vanno sempre analizzati i contesti. Non stiamo parlando di un paese che non garantisce diritti e sicurezza perché lo ha scelto. Parliamo di una nazione invasa in modo criminale, che ogni giorno si difende eroicamente e che va sostenuta, non certo trattata con l’equidistanza di cui molte associazioni pacifiste hanno dato prova. In Ucraina ormai non ci sono più i diritti umani garantiti: questo è gravissimo e lo sapevamo già. La colpa, però, diamola agli invasori, non agli invasi.

Flavio Maria Coticoni

Lettera pubblicata il 9 Agosto 2022. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Mondo

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Gabriele -

    Copia incolla di una lettera già scritta, perché?😅

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