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I colori della vita

di superficiale

Penso che come succede a me, succede a tutti. Io ho molta paura del futuro che mi aspetta. Ogni giorno che passa vorrei tornare indietro, almeno, molto spesso mi succede così, e quando sto così mi capita di dimenticare quelle poche volte che ho desiderato davvero andare avanti, scoprire e fare le cose con motivazione. Da poco mi sono lasciata con il mio ragazzo, che come ho scritto nelle altre lettere mi ha fatto molto male. Ma è davvero stata solo un’illusione? Perché quando penso al futuro vedo tutto grigio, cupo, un colore strano che mi fa venire un senso di malinconia nel cuore e nell’anima e mi fa aver paura, tanta paura. Provo a pensare come potrebbe essere, come potrei stare quando troverò (se esiste) il ragazzo dei miei sogni. Colui che mi ami profondamente e non mi faccia mai del male, un po come fanno i genitori ecco. Esistono queste persone, perfettamente adatte a noi, che non ci tradiranno mai nemmeno per una stupida incomprensione, e sarò io all’altezza di rispettare tutto questo? Mi è capitato di lasciare il mio primo ragazzo perché improvvisamente ho perso l’interesse. Lo so sono giovane, queste risposte arriveranno solo vivendo, ma io sono terrorizzata da quello che mi aspetta, ho paura di non esser in grado di poter affrontare i cambiamenti, ho paura che alla prossima delusione potrei davvero morire (dentro). Da quando il mio ragazzo mi ha lasciata, da 13 giorni, mi sento totalmente vuota, mi ha svuotata. Dice di non amarmi e di non insistere, ma perché si smette di amare? Perché ci illudiamo di star vivendo un sogno che vorremmo fosse infinito e poi tutto di botto svanisce tutto come se non fosse successo nulla. Perché i rapporti umani sono così effimeri? La cosa che più mi demoralizza è sapere che nel mondo ci sono 6 miliardi di persone con il mio stesso problema e anche peggio. Io almeno ho una madre che non mi ha mai abbandonata e finché ci sarà non mi abbandonerà mai. Piuttosto darebbe la sua vita per me. Io ho paura che quando perderò lei, che quando questi tempi finiranno, la mia vita mi peserà così tanto e non sarò abbastanza forte da affrontarla da sola. A volte penso che la mia vita avrebbe potuto averla qualcuno che se la merita davvero, io sono troppo fifona e mi terrorizza la qualsiasi cosa, soprattutto adesso che ho ricevuto la mia prima delusione d’amore e non avevo idea si soffrisse così tanto. E’ sbagliato desiderare una persona che non ti abbandoni mai? Perché bisogna per forza essere da soli, perché bisogna vivere con questa paura? Perché non è tutto rose e fiori come nei film, perché non potevo essere un gattino, magari essere un animale è meglio, gli animali agiscono d’istinto sanno come comportarsi, e poi va be se si spiaccica un gattino amen, chissà chi l’ha inventato l’universo e che cosa diavolo è? Non sembra incredibile tutto ciò? Il mondo, la luna, il sole, gli esseri umani. A volte mi sento un’aliena, non mi sento parte di questo mondo, non riesco ad adeguarmi all’idea che bisogna lasciarsi sfuggire la vita sotto gli occhi e a volte puoi fare qualcosa per migliorarla, altre volte scivola via dalla tua competenza e cosa rimane di tutto questo? Quando morirò cosa rimarrà di me? Scusate se ho continui sbalzi di umore, ma io non ci sto capendo nulla, vorrei tanto vivere sull’Isola che non c’è con Peter e non pensare a tutto quello a cui pensiamo tutti.

Un saluto.

Lettera pubblicata il 10 Aprile 2013. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    claire -

    Come avevi ben previsto le tue domande assillano ogni giorno anche me.Anche io,come te,sono giovane ed ho tanta paura, per motivi simili ai tuoi e diversi.La tua lettera comunque mi ha colpito, perchè oggi pomeriggio sono rientrata a casa con un senso di “disperazione” del genere,molto accentuato,mi sentivo tremendamente sola ed ho acceso il pc nella speranza di venire su questo sito e leggere qualcosa del genere per sentirmi meno “sola”. Vengo spesso qui a leggere di esperienze umane per cercare di comprendere e trovare conforto. Oggi forse avevo bisogno di leggere proprio qualcosa del genere, perchè credimi cara,il tuo messaggio è chiaro e mi ha colpito perchè conserva a tratti una meravigliosa ingenuità che mi fa capire quanto sia ancora giovane e che mette alla luce chiaramente tutti i dissidi propri della nostra interiorità umana. Io non posso fornirti, come credo nessuno, la risposta ai quesiti che hai posto e credo che la tua intenzione non fosse neanche tanto quella di ricevere risposte, perchè saprai bene quanto complesse ed irrisolvibili sono quelle domande ma intanto ti sarai sfogata un pò scrivendo e magari leggere risposte, tipo la mia, potrà darti un pò di sostegno, aiutandoti a trovare la forza. Ecco è questo ciò che posso dirti, è questo che deve essere il nostro “cibo”: il sostegno, la forza. Hai detto bene della tua mamma,così come si può dire di altri familiari se buoni, degli amici ma sopratutto di se stessi. Bisogna fare tesoro di quelle circostanze positive della vita, di ciò che di più bello ci capita per accumulare forza e sostegno ed esperienza da custodire per i momenti più bui e difficili e davvero è importante quando si dice “sorridere sempre” perchè almeno sapremo che stiamo vivendo la nostra vita mettendo a frutto quella forza, sacrificandoci ma donando un sorriso a chi ci è vicino (tipo i tuoi che sicuramente vogliono vederti sorridente) e sopratutto staremo con quel sorriso dando ulteriore forza a noi stessi anche quando ci manca, anche quando sembra che tutto stia crollando. Ti dico per esperienza personale che l’amore lascia delle ferite atroci, si dice che un amore finito ha la stessa elaborazione psicologica di un lutto e posso dirti che è vero, il dolore che si prova è lo stesso se non più lancinante perchè sai che quella persona c’è ancora, vive ma non ti vuole più in un certo momento all’improvviso, lo capisco benissimo. Se ti vuoi fidare di me, anche se sono una perfetta sconosciuta, ti faccio un grandissimo invito a NON BUTTARTI GIU’,se per adesso ti senti vuota,impara a convivere con quel vuoto,in un certo senso “fallo tuo amico”,accettalo,si affievolirà. Tu continua la tua vita allo stesso modo di sempre, circondati di affetti,fai le cose che ti piacciono,dedicatipiù passione al tuo studio o lavoro, curati, non lasciarti andare mai insomma, per questo nè per nessun’altra cosa spiacevole possa accaderti,fai delle esperienze negative una palestra di vita e vedrai che ci saranno tanti momenti di cui gioire

  2. 2
    superficiale -

    Cara claire, abbiamo il nome simile. La tua risposta mi ha molto colpita e mi ha fatta commuovere, è sempre bello sapere che le persone nella tua stessa condizione ci sono, ma quando sei solo ti è impossibile saperlo e ti senti così solo da pensare che tutti gli altri stiano meglio di te e non possano compatire quello che stai soffrendo. Ovviamente c’è chi riesce a proteggersi dal dolore altrui e a condurre una vita normale, riuscendo a placare le sofferenze. Ma per me sta risultato molto difficile ritrovare stima in me stessa e credere in qualcosa. Da quando il mio ragazzo mi ha lasciata, mi ha portato via i sogni, gli obiettivi ma soprattutto la motivazione. E questo credo sia successo perché io avevo concentrato tutto ciò su di lui. Era lui la mia priorità, il mio sogno, il mio obiettivo. Vivevo in funzione di lui, ma lui non viveva in funzione di me, non mi incoraggiava e non mi sosteneva. Praticamente siamo stati insieme 6 mesi ad occuparci di lui e del suo benessere. Cucinavo, stiravo, pulivo e quando ho cominciato ad esser gelosa mi ha buttata via, ha preferito rinunciare a tutti questi vizi piuttosto che sopportarmi sempre al suo fianco. E pensare che l’unica pressione che facevo era che lui non si facesse arrestare nuovamente, volevo proteggerlo e istruirlo a rigare dritto, ma lui non vuole e con 10 anni più di me di età, si comporta come se fosse un mio coetaneo. E dire che ha anche una bambina. Lui dice che io sono stata a cercarmela, ma all’inizio non dava spiegazioni, poi ha inventato tutta una serie di cazzate centrate sul mio passato e sulle mie confidenze. Mi ha detto di non fidarsi di me perché io sono quella che ero prima, superficiale, ma questo non è affatto vero. E con la sua CATTIVERIA, perché ti posso assicurare che sta facendo veramente lo stronzo, mi ha portata a sentirmi inutile, in colpa, mi sentivo veramente in colpa per cose che non avevo nemmeno pensato di fare e ho chiesto perdono pur di non perderlo, non ho avuto la forza di impormi. Io purtroppo ho sbagliato quando ero più piccolina, quando ho attraversato la fase dell’adolescenza,ho avuto un impatto con la sessualità un pò ambiguo, ma oggi la psicologa mi ha detto che tutto questo era dettato dalla mia insicurezza di farmi accettare. Se vai a leggerti le mie lettere precedenti che sono poco più sotto di questa e s’intitolano “Non sono umana, sono un mostro” & “Non fidatevi di chi vi guarda con dolcezza” magari capisci meglio. E mi sono fatta distruggere emotivamente perché non volevo perderlo, e stupidamente gli ho fatto credere di aver ragione, mentre io sono stata sempre onesta. Perché piuttosto di affrontare le paure, sono stata così fragile da farmi distruggere totalmente? Sto soffrendo di disturbi alimentari e del sonno, anzi da 2 giorni ho ripreso a mangiare, ma perché non ho la forza di proteggermi e nessuna stima in me stessa? Non riesco a tirarmi su, e lui continua ad infierire e io glielo permetto, perché mi sento così poco valida? Un forte abbraccio

  3. 3
    Joker87 -

    Ciao Superficiale…
    Capisco i tuoi dubbi e paure, sono normali nella vita delle persone sopratutto quando qualcosa va storto, quando ci si sente traditi o delusi da chi fino a poco prima ci era al fianco, ci sto passando dopo 6 anni e mezzo di storia ma infondo al cuore so che evidentemente era questo che doveva succedermi.
    Se il futuro avrà in serbo qualcosa di bello o brutto per me ancora non lo posso sapere ma è giusto cercare di aver degli obbiettivi, delle idee per guardare avanti fino al giorno che qualcosa muterà.

    Di certo le mie parole non saranno sufficienti a farti star meglio dato che non posso aver la certezza ne per me, ne per altri che le cose vadano oggettivamente meglio ma spero di averti fatto capire che non sei l’unica a star cosi e che forse è solo frutto della nostra giovane età o inesperienza della vita chiamala come vuoi.

    Cerca di stare su di morale mi raccomando.
    Un saluto,
    Joker

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