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Le coincidenze esistono?

di marcus75

Premetto che io sono fatalista e credo che tutto quello che succede segua un disegno preciso, non dico di Dio, perché secondo me Dio non esiste, ma un disegno di una forza cosmica che potrebbe essere chiamata Fato e che mantiene la legge dell’equilibrio… però a volte mi chiedo, e se invece fosse tutto guidato dal caso? Se fossero davvero tutte coincidenze? Cosa ne pensate?

Lettera pubblicata il 16 Maggio 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    sospeso -

    interessante argomento…anche io ci ho pensato…esiste anche una teoria sugli “universi paralleli”. Ad ogni modo….io devo stare particolarmente sulle palle al cosmo dato la sequela di sfighe che fin qui m i ha riservato 🙂

  2. 2
    Stefano614 -

    La realtà della vita è talmente complessa che parlare di fato o di caso a me sembra surreale. Non cè il caos la fuori, ma il cosmo. Un insieme di materia ordinata a livello molecolare fino a formare tutti gli elementi che conosciamo e anche quelli a noi sconosciuti. Con la nascita della vita sulla terra poi si è arrivati ad un gradino superiore, la materia che si eleva fino a prendere coscenza di se stessa. Abbiamo solo scoperto una parte infinitesimale della realtà, il che non ci permette di fare ipotesi realistiche su cosa o chi sia il burattinaio che tira tutti i fili. Ma per quanto mi riguarda non si tratta del “caso”

  3. 3
    Ste -

    penso che a volte sia bello immaginare oltre la nostra normale concezione delle cose, non saprei definire se quello che ci capita sia frutto del caso o di qualche altra forza.
    Ho sempre pensato che la vita sia paragonabile ad una partita a scacchi, il bravo giocatore vede sempre almeno tre mosse avanti, il mio, putroppo, ha sacrificato molte delle sue figure, spero solo cha la sua tattica sia vincente prima della fine della sfida. 🙂
    Io comunque mi ritengo piu’ razionale che fatalista e ho qualche perplessita’ nel credere al fato o al qual si voglia.

  4. 4
    IO -

    io penso che non esista nulla di scritto, altrimenti che vita sarebbe? potrei starmene a casa seduto tutto il giorno tanto le cose arriverebbero da sole, visto che è già tutto scritto.
    Secondo me non esiste nulla che si possa chiamare fato, destino, coincidenze, ecc ecc o per lo meno me lo auguro, altrimenti un giorno scoprirei che alla fine sono una marionetta controllata da qualche entità suprema.
    Da un punto di vista “romantico” della vita.. ci sta pensare che esista il fato, che il destino ci abbia unito, che le coincidenze ci aiutino.. ma non lo sapremo mai.
    Se tu non credi in dio non dovresti credere neanche a tutto il resto.. non esiste un senso logico nel pensare che dio non esista ma che esista un’entità diversa che invece comanda la nostra vita, anche perchè se esistesse dovremmo chiamarla dio non credi? un essere così potente da gestire le nostre vite come vorresti chiamarlo se non dio?
    noi uomini mettiamo sempre del “sentimento” nelle cose.. ma la realtà è che tutto è dominato dal caos, cioè siamo liberi di muoverci come crediamo, nulla è stabilito e nulla è controllabile, quello che controlliamo è solo la seconda mossa dopo aver fatto la prima.
    Tutto quello che succede, nel bene e nel male, è fatto per volere degli uomini, il potere in questa vita stabilisce chi prende la decisione e chi, invece, ne paga le conseguenze.
    questa frase a me piace molto ” ..VIANDANTE, NON C’E’ SENTIERO..IL SENTIERO SI APRE CAMMINANDO..”

  5. 5
    Ste -

    @IO questa del viandante e’ stupenda.

  6. 6
    markus75 -

    Intediamoci…io non credo nel Dio delle religioni monoteiste….non posso pensare che esista veramente un uomo con la barba bianca che sta tutto il giorno a guardare quello che facciamo…questa è una cretinata e solo degli stolti possono crederci….Volevo dire che secondo me esiste una forza cosmica (la stessa del bing bang per interderci.) che governa l’universo con una legge dell’equilibrio! il detto: “Ognuno è artefice del proprio destino,” secondo me è sbagliatissima…Ad esempio che merito c’è nel nascere in Svizzera piuttosto che nel Burkina Faso? Nessuno…e già nascere nell’uno o nell’altro posto è determinante per il destino di un uomo. Oppure morire in un incedente d’auto per colpa di un ubriaco…anche in questo caso la nostra volontà conta poco. Tempo fa guardavo una trasmissione che indagava sui grandi disastri aerei, ferroviari e navali ed era incredibile scoprire quale e quanto complessa fosse la concatenazione di eventi che portava a tali disastri, tanto che ti veniva da chiederti: “ma è possibile che tutto ciò sia casuale? Oppure c’è una forza che guida questi eventi?” Anche la vita sulla terra, se ci pensate un attimo, è dovuta ad una serie incredibile di…. coincendenze? Oppure è necessaria a qulache scopo….chissà

  7. 7
    Kid -

    Ogni cosa accade per una pura coincidenza.
    Sicchè la nostra vita è un susseguirsi di coincidenze.
    Potremmo avere mille destini diversi , soltanto modificando una parte irrisoria del nostro modo di vivere abituale.

  8. 8
    Roberta -

    Ragazzi che argomentone! Questo è il classico discorso che si apre dentro di noi e non si chiude mai…perchè ho come l’impressione che anche chi fermamente crede in qualcosa in fondo non ci crede fino in fondo..e viceversa. E’ come se noi facessimo nostra una certa teoria ma allo stesso tempo dentro di noi avessimo la necessità di metterla in discussione, per poi riaggrapparci a lei e ricavarne il giusto sostegno. L’uomo ha bisogno di darsi spiegazioni e la vita come tutti abbiamo capito, non si manifesta con la nostra stessa logica, perciò non la capiamo ma cerchiamo continuamente di spiegarla..xkè l’inspiegabile è ignoto e in quanto tale ci spaventa. Io personalmente amo pensare che tutto abbia un senso… e l’ho pensato soprattutto quando mi sono DOVUTA fermare a chiedermi se quando muoriamo finisce davvero tutto li…allora dentro di me ho sentito che questa fiammella che ci fa andare avanti, che ci fa amare, emozionare, sognare, sperare e anche compiere grandi gesti coraggiosi o di generosità, non può essere solo un insieme di impulsi elettrici, ma qualcosa di più grande e meraviglioso, anche se inspiegabile..e che non è possibile che al momento “X” si spengono le luci e lo spettacolo finisce senza neppure il tempo degli applausi. Così…credendo nella grandezza delle potenzialità dell’animo umano, mi dico semplicemente che un perchè ci deve essere…ma non un sentiero prestabilito per tutti. Solo un fine comune sconosciuto..che ci permette di muovere le nostre mosse liberamente accompagnati da eventi chiave che servono a raggiungere questo fine ma anche da un numero infinito di coincidenze….
    E POI…VOI…VI SIETE MAI CHIESTI SE LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO…OLTRE A INCAZZARSI..OGNI TANTO FANNO QUESTI PENSIERI???? 🙂

  9. 9
    b80 -

    Se ti interessa l’argomento dal punto di vista più scientifico approfondisci partendo da Jung e la teoria della sincronicità… le coincidenze esistono…

  10. 10
    L -

    Ciao, il tuo pensiero è interessante, e mi piacerebbe chiederti se questo è sempre stato il tuo punto di vista, oppure hai iniziato a pensare in qeusto modo a causa di qualche evento particolare. Dici di non credere in Dio ma nel fato. Se non sbaglio, il fatalismo è la credenza secondo cui tutti gli eventi sono decisi dalla volontà divina o da qualche forza più grande dell’uomo e ogni avvenimento deve aver luogo in quel modo perché è stato predeterminato.
    IL NOSTRO destino è già scritto? Le scelte che facciamo nella vita non influiscono minimamente sul nostro futuro?
    E se invece fosse l’uomo il padrone del proprio destino? In questo caso, qualcuno potrebbe essere preordinato a svolgere un compito specifico o a ricoprire un determinato incarico?
    Io sono convinto che il destino non esiste, anche se a volte ci si chiede perchè a qualcuno le cose vadano sempre bene e a qualcuno sempre male. A questo riguardo cosa ne pensi delle parole di un saggio che disse: “Tornai a vedere sotto il sole che non è dei veloci la corsa, né dei potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro””
    Ecco…l’avvenimento imprevisto. Trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato, con la persona sbagliata, può causarci gravi conseguenze.
    Ecco però che entra in gioco il nostro innato senso di giustizia, che ci fa riflettere:
    Se, come penso io e molti altri, ognuno di noi è padrone del proprio destino, e che le disgrazie e/o le fortune sono causate da eventi casuali, la vita allora è una trappola continua, come una giungla irta di ostacoli e pericoli da evitare.
    Alla fine di una giungla però si arriva alla civiltà….ma alla fine della giungla della vita c’è purtroppo la morte.

    E’tutta qui la vita?

    Fortunatamente no. Il saggio che ha detto le parole citate prima è il re Salomone, sovrano dell’antico popolo di Israele e quelle parole sono riportate nella Bibbia.

    So che non credi in Dio, ma ti invito a leggere un libro della Bibbia, il libro di Ecclesiaste (chiamato anche “Il congregatore”). E’ un libro corto, sono solo 12 capitoli e lo puoi leggere in un paio d’ore.
    Questo re antico fa un esame dell’attività dell’uomo durante la sua breve vita, con le sue gioie e i suoi dolori, con i suoi obiettivi raggiunti e falliti, e alla fine della sua analisi fa una specie di arringa personale su qual è la responsabilità di ciascun essere umano.

    Mi ha invitato a riflettere, a farmi una ragione delle ingiustizie che accadono, ma soprattutto a farmi una speranza per questa giungla in cui tutti viviamo e lottiamo, una giungla che non finirà solo con la morte, come potremmo pensare, ma che se ben vissuta potrà permetterci di vedere cose straordinarie.

    Buona lettura

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