Il ministro Di Maio continua ad essere coerentemente incoerente, i grillini invece, per essere coerentemente coerenti finiranno con il non riconoscersi nel Movimento 5 Stelle e finiranno col dover cercare altri lidi.
Meraviglia l’omologazione ai partner e l’assenza di iniziative politiche relativamente: a) alle elezioni per il rinnovo del governo dell’Emilia-Romagna; b) la tiepida iniziativa in Calabria; c))la rassegnazione relativamente alla Banca in fallimento presentata come una manna che darà luogo alla Banca del SUD risolutrice dei problemi dell’economia meridionale, d) alla caccia alle streghe relativamente al reddito di cittadinanza come se fosse meno rilevante il numero delle truffe in merito alle invalidità ed alla acquisizione di bonus ed agevolazioni non spettanti etc.
Ci si rende conto che “comandare e meglio di fo . . . re “ ma chi grazie al voto degli elettori siede in Parlamento deve capire che controllare stando in minoranza ed all’opposizione non è meno importante e nobile di governare.
Francesco Amoroso
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Non vale più la pena di parlare di 5 stelle. Hanno tradito, ebbasta.
Finiti.