Ciao a tutti, ho visto che molte persone si affidano alla rete per fugare alcuni dubbi o avere semplicemente dei consigli, anche io sono una di queste e spero che mi possiate aiutare a capire se sono io la “sbagliata” o se è solo la mia famiglia ad essere insensibile.
Dunque io ho 24 anni e vivo in un paesino di circa 20.000 persone in provincia di Firenze.
Adesso mi sto laureando in scienze politiche (corso di laurea che non mi ha entusiasmato molto, ma che ho portato a termine col massimo dei voti, altrimenti in casa mia erano dolori!!!) e faccio da 4 anni la babysitter per guadagnare un po’ di soldini, non sono una spendacciona, ma 80 euro al mese, capite bene essere proprio il minimo per togliermi qualche sfizio.
Ho passato gli ultimi 10 anni della mia vita a cercare il consenso dei miei, portavo voti alti a casa perché volevo che fossero fieri di me, volevo che riservassero anche a me lo stesso entusiasmo che riservavano a mia sorella maggiore, invece non ho mai ricevuto un complimento oppure una domanda su come si fosse svolto l’esame “perché la laurea che faccio io non serve a nulla”, allora ogni volta mi sdavo sempre più sui libri, mi ci finivo e facevo sempre meglio… ma sembrava non bastare mai, tant’è che ho cominciato a subire il pressing di mio padre che mi diceva che dovevo correre e finire l’università in fretta perché non voleva più pagare la tassa universitaria (effettivamente sempre più onerosa).
Comincia il mio periodo di ansia, agorafobia e attacchi di panico, l’insicurezza, le timidezza e la bassa autostima mi hanno sempre caratterizzata, ma si sono acuite un po’ anche per colpa loro perché in casa mia se dici qualcosa che non condividono o che sia diverso dai progetti che loro hanno per te, cominciano a sfotterti e a dire che sei reazionaria.
Sto zitta, non dico niente e sopporto con l’aiuto di qualche medicinale.
Arriva il periodo in cui finisco gli esami del corso e sono in difetto solo della tesi e allora comincio a guardarmi intorno, mando curricula in giro, ma non ricevo chiamate. Il mio “sogno” in realtà è quello di aprire un negozio in franchising e avrei teoricamente anche la disponibilità del fondo di mia nonna di 90mq proprio sulla strada, bellissimo e visibile a ciascun viandante, eccoci al problema: ho contattato l’esperto che mi ha detto che la cosa sarebbe fattibile (chiaramente ci sono delle spese a cui fare fronte all’inizio, ma la regione toscana ha attivato degli incentivi per l’imprenditoria femminile) e che vi sarebbero dei margini di guadagno; quando però ho trovato il coraggio di dirlo ai miei (entrambi dipendenti pubblici) dapprima mi hanno guardata, poi hanno cominciato a dire che loro non mi avrebbero dato un soldo, che mia nonna non mi avrebbe mai dato il suo fondo, che non sono tagliata per fare l’imprenditrice e che in buona sostanza dovrei fare quello che loro hanno previsto per me. Vorrebbero che svolgessi un lavoro che non comporti rischi e che non mi entusiasmi, “meglio lavorare come dipendente, me che scherzi? E poi l’imprenditore lo fa chi ha soldi e tu non ce li hai perché noi non sborsiamo niente”. In realtà io non ho mai voluto i loro soldi, mi accontentavo di un sostegno morale, mi sarebbe bastato non avessero riso su ciò che avevo pensato di fare, su ciò che mi entusiasma e che mi emoziona… Mi basterebbe che mi dessero una mano a capire l’iter burocratico che dovrei esperire… insomma mi basterebbe non essere sola .
Posto il fatto che non ho mai chiesto i soldi ai miei e che avrei pagato l’affitto a mia nonna (sono un po’ venali in casa mia) secondo voi sbaglio a voler portare avanti questo mio interesse per il negozio oppure sono i miei particolarmente insensibili? I vostri genitori si sarebbero comportati come i miei? Ho due sorelle entrambe laureate che stanno aspettando altri concorsi pubblici, perché gli altri che hanno sostenuto sono andati male, sono l’unica, quindi, che vorrebbe mettersi in proprio.
Avete consigli su come dovrei fare con i miei genitori, visto che parlare con loro è impossibile?
Cleavage Proprietari vs Dipendenti… in famiglia
di
Diletta
Lettera pubblicata il 28 Ottobre 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Diletta.
La lettera ha ricevuto finora 4 commenti
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
VAI AVANTI PER IL TUO SOGNO!!!! Te lo scrivo a grandi lettere, sei sicuramente una ragazza in gamba!!! Non è da tutti laurearsi, nei tempi giusti con voti alti, sei sicuramente volenterosa e determinata. Lascia perdere i tuoi genitori, sono solo delle persone negative. Una volta che una giovane ha dei sogni non deve essere per forza fermata. NON ESISTE!!! CONTINUA!!! tieni presente che nella vita ci saranno sempre degli accadimenti contrari, degli ostacoli, qualunque cosa tu faccia. Tanto vale muoversi per portare avanti un tuo progetto e non il progetto di altri. So cosa significa, aver un genitore contro. Mia madre è sempre stata, e lo è tuttora, una persona negativa. Per fortuna c’era mio padre che mi ha spinto a rischiare. Io lavoro per un azienda del nord, sono un responsabile di progetto nel settore arredamento. Non mi basta, ho una compagna che ha perso il lavoro, non ci sono lavori in giro ed ho deciso di aiutarla ad aprire una sua attività. Sono conscio che non sarà per nulla semplice, ma mi sto allenando a tenere in mente, ben chiaro, il nostro obbiettivo finale. Se proprio non riesci a frenare la negatività dei tuoi, cerca una persona fidata che ti aiuti e sostenga nei momenti difficili. Pensa a questo: se non proverai a realizzare il tuo sogno del cassetto rimarrai sempre con il rimpianto di non averlo fatto, e, credimi: MEGLIO UN RIMORSO PIUTTOSTO CHE UN RIMPIANTO. Te lo ripeto: SEI FORTE, DETERMINATA, SICURAMENTE AVRAI L’ENTUSIASMO PER QUESTA TUA IDEA. VAI!!!PORTA AVANTI IL TUO SOGNO!!!! 🙂
Lorenzo, grazie mille per l’iniezione di autostima che mi hai fatto!!!Quasi quasi mi commuovo :’)!
In effetti sono solita cercare conferme altrove e consenso in altri lidi perchè in casa mia ogni piccola cosa si trasforma in una battaglia e questo mi porta a dubitare spesso di me stessa! Mi piace l’idea di avere una mia attività, di aprire gli occhi al mattino e non vedere l’ora di alzare la saracinesca del negozio, so che non potrà essere ogni giorno così, ma mettermi alla prova per me è importante per riuscire a vedere quanto posso valere. Quello che mi fa paura è dover affrontare un annoso e complicato iter burocratico tutta sola. I miei non hanno la cultura del rischiare in proprio ed entrambi hanno ceduto alle lusinghe del lavoro stipendiato, senza preoccupazioni, ma anche senza soddisfazioni. Comunque erano anche altri tempi! Inoltre credo che in un momento come questo sia importante cercare di “crearsi” un’occupazione e non aspettare che ti venga proposta perchè la situazione è più grave di quanto si possa comprendere; il pubblico è saturo, ai concorsi, sempre più sporadici, partecipa il mondo, ergo qualcuno più in gamba di me lo troverei sempre, il privato invece è schiacciato dalla morsa delle tasse che non lascia margini di guadagno, quindi nuove assunzioni sono fuori discussione. Avrei bisogno di un curatore che mi segua durante il percorso, ma temo che dovrò fare da sola, sperando di poter accedere a qualche fondo che la mia regione ha messo a disposizione per incentivare l’imprenditoria femminile! Insomma voglio investire in un paese che Adoro e voglio contribuire anche io, con quel minimo che posso fare, a renderlo migliore. Speriamo che alla semplice volontà si accompagni anche la possibilità di concretizzare questo piccolo sogno. Faccio gli auguri a te e alla tua compagna affinchè riusciate a realizzare il progetto! 🙂
Anche io concordo con Lorenzo.. Ammiro la tua forza, la tua determinazione e la tua voglia di fare qualcosa di buono e di investire sul tuo futuro. Tutti noi giovani dovremmo avere un sogno e cercare di portarlo avanti fino in fondo. Probabilmente i tuoi genitori sono semplicemente “limitati” e vorrebbero che anche tu, come le tue sorelle, seguissi le loro orme.
L’Italia ha bisogno di persone volenterose e intraprendenti; perciò informati bene su come avere accesso ai fondi per l’imprenditoria femminile, magari fatti consigliare da qualcuno (tipo in comune, ecc)e… soprattutto non mollare.!
In bocca al lupo
Grazie mille Noemi88 non sai quanto mi facciano sentire meno sola le tue parole 🙂