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Lettera pubblicata il 26 Ottobre 2008. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore bonaerense.
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psyco, dov’è che ho parlato di “sinistra”? cosa vuol dire trasformare le università in “fondazioni private”? io sono lungimirante e scommetto che fra 15 anni (te lo mettono un po’ per volta così ti abitui al dolore) ci andranno solo i ricchi che potranno pagarsela. ti fa piacere una società divisa in caste in cui la scuola è il sistema per perpetuarle? è lì che si vuole arrivare: gli schiavi del 3° mondo si sono scocciati, bisogna trovare nuovi schiavi in casa nostra e lo schiavo NON DEVE STUDIARE. poi passeranno alla sanità: lo schiavo può anche morire presto, è carne da macello. a me piace un altro tipo di società, in cui se studiare è una cosa buona per me lo è per tutti. parli di qualità: e quale servizio dopo essere stato privatizzato è migliorato di qualità? la telefonia? ah, ah, ah! i settori strategici di una nazione DEVONO rimanere a controllo statale. cavolo, nel momento del CROLLO EPOCALE dell’economia privata, nel momento in cui i governi nazionalizzano, te ne esci ancora col privato? mi sa che sei tu che il resto lo devi lasciare perdere, la tifoseria politica impedisce di vedere chiaro e a largo orizzonte temporale… comunque, sai che ti dico? visto che in italia la maggioranza la pensa così, ben vi sta.
Se critichi il governo attuale (forse) preferivi la sinistra. Ma dicendo così non preferisci né uno né l’altro. Come giusto che sia. Sul fatto che la tendenza a lungo termine sia favorire le strutture private probabilmente hai ragione. Non credo però che si farà un sistema all’americana, ma che ci sarà un abbassamento delle prestazioni (scolastiche e sanitarie) quello si. Il paradosso è che io berlusconi non l’ho nemmeno votato, ma di questo esecutivo finora non mi posso proprio lamentare. Il problema è che la sinistra al governo ha deluso troppo e troppa gente. E poi come ho detto protestare non serve a niente, anche se berlusca è molto attento ai sondaggi. Se non ci piacerà, il cambio lo potremo fare tra cinque anni.
Non fare il popolo bue poi sta a noi. Basta per lo meno esserne coscienti.
Cordialissimi saluti.
By psYco
la scuola incubo? magari ….almeno avevamo un ricordo forte…..io ritengo piu’ una buffonata, con professori di una stupidità senza eguali….sono acido anche in questo….
Io avrei voluto la scuola e l’università pre 68…..poi il balordismo giovanile, impregnato di idiozia antigenerazionale, celato sotto pseudo forme di proteste culturali, hanno distrutto un istituzione seria la scuola….
psyco, io non concordo coi carrozzoni anni 70 (più democristi che comunisti), una razionalizzazione era necessaria. ma tra le varie razionalizzazioni ti infilano in mezzo, per mimetizzarla, una cosa MOSTRUOSA: la trasformazione delle università (costruite coi soldi miei e tuoi) in fondazioni private, che potranno fare le politiche di prezzo che gli pare, praticamente l’università di casta, un retrocesso di almeno 2 secoli, una situazione perfino peggiore che in brasile (paese notoriamente strutturalmente predisposto per impedire a chi viene dal basso di arrivare in alto) dove lo stato mantiene il controllo di almeno una università, che è la migliore qualitativamente e dove c’è un rigido numero chiuso (ma è assolutamente GRATIS). considero assurdo che uno scemo debba essere mantenuto all’università coi soldi miei, ma non posso accettare che un intelligente non potrà studiare perchè il padre non ha i soldi, non posso accettare che uno scemo ricco potrà studiare perchè paparino ha i soldi. questa norma non contrasta solo gli ormai improponibili ideali cattocomunisti, contrasta la MERITOCRAZIA borghese liberal-democratica, è una norma che non è neanche fascista, è di un’ultradestra talmente ultra che non riesco neanche a definirla. rimango dell’idea che i settori strategici di una nazione (programmazione economica, istruzione, sanità, difesa…) non possono essere lasciati in balia di un’elite di miliardari malati mentali che si suicidano se i loro miliardi non raddoppiano, che si sentono male se non hanno il panfilo da 70 metri, questi sono i “privati” che secondo molti italiani dovrebbero salvarci dal demonizzato “pubblico”. negli usa hanno lasciato l’economia in mano a questa gentaglia e guarda cos’è successo… e non mi fare il discorso “fra 5 anni li potremo mandare a casa”: le università, una volta privatizzate in pochi mesi, per rinazionalizzarle ci vorranno 200 anni…
Sono assolutamente convinto che l’intero settore dell’Istruzione, così come la Sanità e la gestione dei fondi pensionistici DEVONO essere in mano allo Stato.
Si privatizzi pure tutto il resto.
La scuola pubblica dev’essere gratuita ed è la sola che possa dare un’istruzione non confessionale.
Ieri ascoltavo il corrispondente di RAITRE (Vittorio Zucconi)dagli USA. Raccontava che in quel paese i bambini, gà da piccoli, devono incominciare a mettere via i soldini per pagarsi la futura istruzione. Vogliamo che sia così anche da noi ? Per la Sanità il discorso è analogo. Negli USA, 50 milioni di sottoproletari non hanno alcuna assistenza sanitaria (ed è quello che Obama intende riformare).
Per finire, i fondi pensione. Si è visto cos’è successo, sempre negli USA. Milioni di lavoratori non potranno avere una pensione perchè i fondi privati a cui versavano erano fondi “tossici” che hanno fallito.
BONAERENSE, dici bene, ma perchè si fa sempre l’esempio della patria del “privato” dove la maggioranza è benestante? FACCIAMO UN CONFRONTO FRA L’ITALIA O LA FRANCIA E IL SIERRA LEONE, anche lì tutto è privato! se il privato ha disfunzioni negli u.s.a., immagina nel sierra leone o nel guatemala! qui bisogna chiedersi: COS’E’ UNA NAZIONE? è una comunità di persone che collaborano per vivere meglio, per risolvere meglio insieme i problemi della vita (come ci insegnano) oppure è un sistema di sfruttamento di una massa di poveracci-idiotizzati da parte di un’elite di furboni criminali (come sosteneva marx, condannandolo, e hitler, approvandolo)?