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Lettera pubblicata il 26 Marzo 2014. L'autore, Percy, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Caro Percy
ti dirò come la penso, anche perchè abbiamo la stessa età ( io 39 ). Innanzitutto, prendi coscienza che NON ESISTE NESSUNA VERA AMICIZIA tra te e questa ragazza. lei TI PIACE, è palese, vorresti con lei qualcosa di più. E forse l’ avresti anche già ottenuta se fossi più sicuro di te e delle tue qualità invece di farti inutili fisme mentali ( quello è più bello, quell’ altro è più altletico, e via dicendo…). La ragione per la quale ti senti tanto attratto da questa donna, secondo me, è sopratutto il fatto che per te è una “preda” irraggiungibile – o per lo meno lo è stata fino adesso. con questo non voglio dire che non abbia quella ECCEZIONALE PERSONALITA’ di cui tutti parlano. E’ solo che conosco molte donne con una ECCEZIONALE PERSONALITA’ MA CHE SONO CRONICAMENTE SOLE, e soltanto perchè concedono ( o concedono TROPPO PRESTO ) i loro sentimenti o il loro corpo. Questo vuol dire che magari quella stessa persona per cui ti arrovelli tanto, non ti sembrerebbe più così STRAORDINARIA se la conoscessi come partner, da vicino… forse stai IDEALIZZANDO qualcuno solo perchè non hai ancora potuto averlo ( anzi averlA) tutta per te… quello che ti consiglio è: cerca di essere onesto con te stesso e con questa persona, falle capire ( magari non subito ma un pò alla volta ) che LEI PER TE E’ QUALCOSA DI PIU’ DI UN’ AMICA, che provi un sentimento reale. e vedi come reagisce… Ho come l’ impressione che il tuo retrocedere e rimanere in panchina a osservare altri che prendono il tuo posto, sia frutto di un’ enorme paura del rifiuto da parte sua. ma non puoi continuare a vivere nel dubbio di non sapere COSA AVREBBE POTUTO ESSERE SE CI AVESSI PROVATO “, è assurdo, non credi ? se invece ritieni – per qualche tuo motivo – non di non avere speranza alcuna con lei, non vederla più, fatti altre amicizie ! dimenticatela. so che le mie due soluzioni sembrano drastiche, ma la vita – sia che uno è single sia che uno è legato a qualcuno – va vissuta appieno e non IMMAGINATA O PEGGIO ANCORA ANALIZZATA SENZA ESSERE STATA TESTATA… non so se ho reso l’ idea. Un grande saluto e in bocca al lupo 🙂
Maria Grazia, grazie per il pertinentissimo commento, che mi dà moltissimi spunti di riflessione. Non sono d’accordo che quella fra noi non sia vera amicizia; in tutti questi mesi lei mi è piaciuta come amica. Penso che in ogni incontro nei primi tempi uno si fa la domanda se la persona che sta conoscendo, se dell’altro sesso, possa essere un possibile partner: questa domanda io me la sono fatta e mi sono risposto di no. Non posso dire se lei si è fatta la stessa domanda su di me e come si sia risposta, fatto sta che io ero (e sono, ad un certo grado, ancora) convinto che lei si fosse risposta di no. Questo, secondo me, ha facilitato, non ostacolato, il tipo di rapporto che abbiamo, che è quotidiano nel sentirci a distanza (lei spesso è chiamata a lavorare fuori Milano per diversi giorni) e fatto di uscite insieme più volte a settimana, quando siamo tutti in città. Questo rapporto si è modificato, ovviamente, da quando lei si è impegnata, ma non si è stravolto (ora che scrivo l’ho già sentita stamattina, ad esempio).
Non so se vorrei qualcosa di più in questo rapporto, a dire la verità… E’ vero: lei mi piace, l’ammiro, andiamo d’accordo su quasi tutto… Forse, come dici, l’ho idealizzata… Ma per stare insieme in altri modi il forte legame che abbiamo sarebbe forse necessario (e forse neanche), ma non sufficiente; sarebbe invece necessario che io le interessassi in quel senso e questo l’avevo escluso, non l’avevo immaginato fino alla confidenza dell’amica comune.
E’ interessante la tua osservazione sulle persone cronicamente sole; potrei quasi arrivare a pensare che lo siamo entrambi e lo viviamo in modi diversi, io con relazioni corte e saltuarie, lei legandosi in quella maniera che hai descritto tu; magari è anche su questo che ci intendiamo…
In base a quello che ho detto, il tuo secondo consiglio non lo posso accettare. In questi mesi non c’è stato un momento in cui non sia stato bene con lei solo come amico anche nella convizione di non avere speranza come partner. La sua amicizia è un valore nella mia vita cui non voglio rinunciare.
Il tuo primo consiglio è invece molto importante per me. Intanto perché viene da una donna, e quindi da una prospettiva psicologica alternativa a quella maschile e a quella mia personale, e poi perché esce dal banale ‘non fare niente perché così è comandato da non-si-sa-quale-autorità e quindi non-sta-bene’. (continua)
Hai anche ragione sul fatto che prima di mettere in atto questo consiglio, al di là di come farlo e di quale probabilità di successo avrei, devo rispondermi alla domanda se ‘lei è per me più di un’amica o se la voglio come qualcosa di più?’… E a questo devo rispondere da solo…
Grazie, davvero.
Andrea: come ho detto prima, averla come amica è un grande valore nella mia vita, ai miei occhi superiore a questo male che potrei farmi… Comunque il tuo commento servirà ad alzare il mio livello di attenzione nel caso la situazione divenisse insostenibile.
Percy non stare a sentire i mocciosi che non sanno soffiarsi il naso, quanto la conosci veramente? Poteva farsi avanti certo ma magari tu, non volendo le hai fatto capire che non ci poteva essere qualcosa di più e non ha voluto rovinare la vostra amicizia. Lascia perdere le strozzate di Andrea che sono tutte uguali, è uno sfigato che con le donne non ci sa fare e si inventa che tutte le donne vanno con quelli che lui invidia, che sono fighi e ci sanno fare e sono pure stronzi mentre quelli come te non vengono visti perché per lui le donne seguono gli istinti peggio di un animale. Tutte storie amico, ora la ripa è fidanzata e anche io ti consiglio di lasciarla perdere, se ti fa male vederla dille tutto e poi allontanati, levati sto peso e non ci penserai più. Se invece sei in grado di sopportarlo e ti passa forse è solo una cotta passeggera e non avrai perso un’amica preziosa. Vedi tu!
Lorenzo, grazie per il commento. Non mi fa male vederla. Ci sono stati alcuni giorni tra quando lei si è fidanzata e la confidenza dell’amica in comune ed in quei giorni ero tranquillo; al massimo mi dicevo: ‘speriamo di poter avere ancora tempo per fare quello che facevamo insieme prima’. L’instabilità è legata alla confidenza, perché mi ha mostrato uno scenario che non credevo (anche adesso non riesco a raccogliere elementi sufficienti per crederci) possibile.
Rimane il tuo consiglio di non fare niente perché è fidanzata; sento però di dover considerare il consiglio di Maria Grazia e di dovermi accertare della premessa, cioè di quello che io provo realmente. Per farlo la devo vedere – questi sono giorni in cui è fuori – e la devo vedere togliendomi gli occhiali dell’amico… A quel punto saprò un po’ meglio cosa sento per lei.
Percy, a me sembra che hai idealizzato troppo questa donna. E non hai colto il senso vero della situazione: questa va con gli altri e non con te! Tu sei il classico bravo ragazzo, utile per tante cose, comprese le confidenze, ma con cui non ci pensa proprio di avere una storia. Questa donna è esattamente il prototipo della maggioranza femminile oggi in giro: il mio consiglio, anche se in effetti non hai avuto una relazione con lei e non sei stato lasciato, è che tu ti legga questa mia lettera http://www.letterealdirettore.it/valore-significato-no-contact/ e metti in atto sia il no contact sia la ricerca di altre donne. Vedrai che lei in breve tempo ridiventerà ai tuoi occhi piccola, piccola, piccola…
Sono d’accordo con Joshua. L’idea della donna un pò bambola e tonta, incapace di intendere e volere è un pensiero falsato, indotto soprattutto dalle donne stesse.
In realtà quando vogliono una cosa sanno prendersela, anche con più decisione e sicurezza degli uomini, per cui sembra sempre che sia necessario fare chissà cosa per conquistarle, ma non è così.
E’ la cultura italica che vuole la donna come cerebrolesa e l’uomo che deve fare tutto, ma se osservi bene riesci a capire nitidamente cosa vogliono.
Il discorso delle relazioni tra amici di sesso opposto è sempre piuttosto complesso. Secondo me alla base c’è sempre un’attrazione. Probabilmente tu non le dispiaci, ma non le piaci abbastanza. O magari è il periodo, ho visto più volte cambiare idea. Secondo me devi concentrarti bene sul cosa fare…o le stai cmq vicino ma devi fare un passo indietro sentimentalmente,se no è un massacro. Dovresti riuscire a viverla come hai fatto fino ad oggi, con disinvoltura e se le cose cambiano ben venga. Oppure provi a staccarti un attimo, non dico sparire, ma limitare e vedi anche cosa fa lei, se patisce o no. Io credo di aver capito che cmq a te piaccia, ma non sei ancora al punto di non ritorno. Se non dovesse funzionare potrai sempre mantenere l’amicizia…ma se ti ossessioni allora no, se vai troppo oltre poi diventa difficile.
Joshua, Andrea, Never, grazie per i commenti.
Per quanto riguarda quelli di Joshua e Andrea, che sostanzialmente mi invitano ad interrompere comunque i contatti nel momento in cui dovesse essere provato (o capirlo da me stesso) che con lei una relazione diversa dall’amicizia non è possibile, ripeto che è una cosa che al momento non voglio fare perché come sono stato bene fino ad ora con noi che eravamo solo amici probabilmente posso farlo ancora.
Never, molto lucido il tuo commento e quindi molto utile per me. Quello che voglio fare è capire davvero se ‘sono io’ ad essere innamorato o qualcosa di simile di lei; quindi indipendentemente da lei. A me lei piace, ma devo fare chiarezza in me stesso su quanto o meglio in prospettiva di quale tipo di relazione. Per fare questo la devo vedere di persona, cosa che non posso fare ora perché è fuori Milano.
Anch’io, come te, non credevo che fosse possibile un’amicizia tra uomo e donna senza uno sbilanciamento di attrazione di uno o dell’altra, eppure nei mesi scorsi mi ero ricreduto.
Il tuo consiglio di staccare un po’, senza sparire, lo prendo seriamente in considerazione.
Percy
Purtroppo secondo me è l’unica soluzione, non fosse altro per il fattore che ha sbilanciato il tutto,ovvero il fidanzamento. Perchè se è pur vero che nutrire speranze da single è dura, nutrirle verso una persona impegnata è un suidicio. Alle volte ci sono persone (parlo per esperienza) con cui stiamo benissimo e c’è molta intesa ma va a sapere perchè non scatta qualcosa. Quindi tendiamo a razionalizzare e a dire a noi stessi quanto staremmo bene con quella persona, non pensando però che a quel punto diventerebbe la nostra partner e non più un’amica e le cose cambierebbero eccome. Cambia il tipo di rapporto, che soffrirebbe delle gioie e problematiche di una relazione. Tutto questo per dire che forse alle volte idealizziamo le cose, cioè, non è detto che da partner staremmo bene come da amici.