Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 7 8 9 10 11 … 103 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 7 8 9 10 11 … 103 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Andrea, riprendo solo per sottolineare un dettaglio che hai scritto nel tuo ultimo post. Dettaglio nel quale hai tutto il diritto di credere, ma che sottolinea implicitamente quali debbano essere le regole nella famiglia ideale che tu immagini. Ecco il pezzo:
“Ma come fai a non notare la differenza con il passato? Raffronta solo il peso sociale dei padri di oggi con quelli di ieri. Esisteva il padre e il marito, andava rispettato dalla moglie e dai figli”.
..andava rispettato dalla moglie e dai figli!!!
Chi leggesse questa frase non potrebbe fare a meno di notarvi una visione gerarchica che oltre ad essere obsoleta (per la cultura buona o cattiva che sia, di oggi) è chiaramente non auspicabile per qualunque gestione democratica di un luogo dove le uniche regole dovrebbero essere dettate dell’affetto e dal rispetto RECIPROCO, ieri come oggi.
Quello che sembri dire con quella frase, e che se tua moglie, 50 anni fa avesse avuto le intenzioni che ha manifestato oggi, con le conseguenze che hai ingiustamente (a tuo avviso) subito, non si sarebbe mai permessa di applicarle.
Forse sì. Anzi quasi certamente sì, ma non perchè ti rispettasse, ma perchè non avrebbe avuto scelta.
Nel tuo caso, lo dico con sincerità ma senza offesa, l’aspirazione ai bei tempi passati sembra un modo per garantirsi quella immunità di cui la maggior parte degli uomini usufruiva. Indipendentemente che fossero innocenti o colpevoli.
Se penso alla mia nonnina Rosa, morta “ai bei tempi” a 58 anni per le vessazioni di un marito padrone. Immagino il suo stato d’animo di creatura e di donna che aveva messo al mondo 6 figli allevandoli come poteva con un uomo del genere, che a mio parere l’ha uccisa. Chissà se fosse vissuta 50 dopo se un bel momento non avesse potuto prendere le sue cose e se ne fosse andata, per sopravvivere e far vivere meglio i suoi figli, capisci? Lui poteva fare ciò che voleva, lei niente: era una schiava. E non credere che queste realtà fossero così rare come vuoi far credere, lo sai bene.
Tu in buona fede prendi i pezzi di una realtà che ti fanno gioco, sicuramente non somigliando neppure lontanamente a quel violento nonno che avevo. Però aspirare a un mondo dove, innocente o colpevole che si fosse, il ruolo maschile era rispettato “per forza”, non è un modo per chiarirsi le idee riguardo le relazioni sentimentali, nè a mettersi in discussione quando una relazione è fallita. Perchè lo ripeto banalmente, le cause sono SEMPRE da imputare a tutt’e due le parti.
Fabrizio toccante il tuo commento ma per sdrammatizzare ti dico un frase che si usa suppongo anche a Roma “vuoi rubare a casa dei ladri?”. So bene cosa significa sentirsi fortunati nell’avere affianco quella determinata persona, e il cuore che ancora batte per la felicità dopo anni e anni quando la sera lo senti rientrare a casa. E sai che ti dico? Che subito dopo la delusione ricevuta avrei fatto un gran falò di tutti gli uomini rimasti sulla faccia della terra. Perchè anche io credevo di aver trovato quello speciale, speciale per me intendo. Ho sbagliato eccome se ho sbagliato! tutto il resto del genere maschile non è feccia, come lui non era l’eletto.
Laras quoto in pieno il tuo commento 80. Anche io penso che le qualità di una persona ci sono oggi come allora. E che non bisogna avere ideali in mente, lo sappiamo da soli quale persona è giusta per noi, senza costruirci dei modelli in testa.
Andrea ho sempre accuratamente evitato i piacioni, appariscenti etc. essendo naturalmente attratta da uomini concreti, con valori tradizionali, sani principi etc. eppure scegliendo questo tipo d’uomo ho ricevuto la più grossa delusione della mia vita. Quale insegnamento devo trarre da questa esperienza? Di andare dietro ai piacioni? Nooo. Che teorie, generalizzazioni o altro vanno a farsi benedire quando ci sono di mezzo i sentimenti. Che la persona più brava di questo mondo può trasformarsi in carnefice. Ci sarebbero tante cose da dire. I ruoli sono cambiati. L’assunzione di responsabilità che adesso viene richiesta ad una donna l’ha mascolinizzata. Se penso a mia nonna che era una casalinga , puliva casa, cresceva i figli, cucinava, faceva la spesa, ma non ne sapeva nulla di mutui, tasse, assicurazioni, bollette non aveva neanche la patente. Le preoccupazioni se non quelle spicce dell’economia domestica non turbavano il suo sonno. I ruoli erano ben chiari e riconoscibili anche per i figli. ma se mio nonno l’avesse lasciata lei si sarebbe trovata in mezzo ad una strada. Ora la donna lavora, guadagna, mantiene, prende decisioni e l’uomo cede il passo femminilizzandosi, si spaventa davanti all’idea di mettere su famiglia, di scegliere una sola donna per il resto della sua vita con la quale impegnarsi. Così come molte donne pensano che l’autonomia economica e di gestione della propria vita significhi cambiare uomo come fosse un paio di mutande. Come già detto a mio avviso è venuto meno il significato della parola impegno. Ma non per tutti o almeno spero
Ciao Laras. C’è molto da commentare riguardo ai tuoi due ultimi post, il n. 80 e il n. 81. In realtà credo che i miei, ma anche quelli di Andrea, non siano puramente sfoghi. Le vicende personali, magari isolate, sono proprie. E si per carità, uno potrebbe scrivere per trovare una parola di conforto, per scambiare opinioni o quant’altro. Io, Andrea o qualcun altro che scrive qui potremmo scrivere limitandoci a parlare della nostra vicenda personale punto. Invece guarda caso il nostro lamento sembra quasi un mal comune. Perché, come abbiamo evidenziato più volte nei nostri scritti (ma se ti fai un giro nel sito ne vedi decine e decine di altri) sembra che le nostre vicende non siano altro che esatte fotocopie di vicende accadute a molti.
Che sta a significare tutto ciò ? Che probabilmente c’è qualcosa che non va nei due generi femminili e maschili. Può essere. Ma quel che risulta strano è che la maggior parte delle donne attuino comunque lo stesso stile, lo stesso procedimento: chiudono, cancellano e rinfacciano, usando cattiveria estrema e perfidia. A questo punto ci chiediamo se mai sia possibile che tutti gli uomini sbaglino a tal punto da meritare simili trattamenti ? Forse c’è qualcosa che non va nell’animo femminile. Talmente troppo incline all’emotività da essere in grado di cancellare sentimenti ben più forti di uno stato emotivo.
Noi uomini di questo thread, ma non solo di questo thread, pensiamo che non esistano più le donne di una volta. Ma guarda Laras che il fatto di sostenere che non esistono più le donne di una volta è un grande complimento alle donne. Vuol dire che noi stimiamo e consideriamo le donne. Semplicemente non consideriamo allo stesso modo la maggior parte delle donne di oggi. Per quale motivo ? Per come si comportano.
Ma dimmi Laras che cosa sono le donne di oggi di fronte a quelle di migliaia e migliaia di anni addietro ? Nulla. Stiamo parlando degli ultimi 30 forse 40 anni ? E cosa sono 40 anni di fronte alle migliaia e migliaia di anni trascorsi ? Nulla.
Se tu mi fai notare che una donna di 50 anni fa non si sarebbe comportata come si comporta una donna di oggi nell’esempio che hai posto ad Andrea, perché 50 anni fa non avrebbe avuto scelta, mi dai da pensare a cose che non voglio nemmeno pensare. E che cioè allora forse (ma non lo penso), le donne hanno bisogno di essere frenate, perché altrimenti la loro componente emotiva fa loro combinare casini su casini. Mi rendo conto che è pesante ciò che ho detto però è quello…
però è quello che mi viene da pensare.
Scrivendo che “l’aspirazione ai bei tempi passati sembra un modo per garantirsi quella immunità di cui la maggior parte degli uomini usufruiva indipendentemente che fossero innocenti o colpevoli.”, dimostra che forse hai capito poco di ciò noi intendiamo. Al giorno d’oggi avremmo preso a calci nel culo un uomo capace di far morire una donna a 58 anni per continue vessazioni da padre padrone. Io su mia moglie non ho mai alzato un dito. E non perché la legge mi avrebbe punito, ma semplicemente perché era giusto. Ma il bastardo che picchia la propria donna esiste anche di più al giorno d’oggi. E non ha nemmeno l’attenuante dell’ignoranza.
E se tua nonna fosse vissuta oggi se ne fosse andata per non subire le vessazioni del marito padre padrone, credimi, nessuno le avrebbe dato torto. E’ successo sai ? Qualche decennio fa, persone che conoscevo. Il marito è stato completamente isolato e messo alla gogna, anche dal sottoscritto.
A noi cara Laras i pezzi di quella realtà non fanno gioco. Non ci interessa sottomettere le donne, forse non lo avete capito. Non credevo potessi contestare quanto scritto da Andrea, semplicemente perché non c’è nulla da obiettare. Non puoi avere una presunzione di giudizio dicendo che lui avrebbe aspirato ad avere carta bianca su una donna solo perché ha scritto delle verità inconfutabili. Ha parlato di rispetto verso il padre e il marito, non di gerarchie. E il rispetto non significa sottomissione. Mia madre mi ha insegnato a rispettare mio padre. Mio padre mi ha insegnato a rispettare mia madre. Anch’io ho letto la frase di Andrea e non ci ho notato nessuna visione gerarchica. Solo rispetto. Oggi le mogli i figli ti mandano affanc…lo. E non va bene.
Mi piacerebbe sapere come si comporterebbe una donna di oggi se le leggi fossero eque. Ok tuo marito di maltratta ? E’ violento ? Ti tradisce ? Sta sempre fuori casa a sperperare soldi mentre tu sgobbi per la famiglia ? Ok sacrosanta separazione con addebito. Casa soldi e figli alla donna e tu uomo a marcire sotto i ponti.
Ma se tuo marito non fa nulla del genere e tu lo tradisci, ti fai l’amante o quant’altro allora ne paghi tu le conseguenze: niente casa, figli soldi. Separazione ok,ma te ne vai tu e figli casa soldi restano al padre. Voglio vedere come andrebbero le cose in questo caso.
Tutte queste separazioni facili calerebbero e ci guadagnerebbe il cervello,le coppie e le famiglie.
Be’ Cinica che dirti ? Sono totalmente d’accordo con quanto scrivi nel tuo commento n. 82. Certo é che dopo la batosta presa da mia moglie non ho mai pensato di fare un falò semplicemente perché lei si e’ comportata cosi. Non mi sono più innamorato e non sono più riuscito a trovare una donna “normale”. Cioe’ non stressata, non aggressiva, non nervosa, non mascolina ecc. Il mercato sotto questo aspetto offre poco. Chissà forse devo cambiare città o forse nazione. Forse ormai non ci credo più. Non lo so. Certo é che al momento non voglio proprio una donna che mi complichi ancora di più la vita. Vorrei una donna semplice ma….la vedo difficile.
Ci sentiamo lunedì. Ora non ho tempo. Buon fine settimana .
P.S. Tenere a freno… mmm: non ci siamo Fabrizio. Ciao
“se tua moglie, 50 anni fa avesse avuto le intenzioni che ha manifestato oggi.. non si sarebbe mai permessa di applicarle..ma non perchè ti rispettasse, ma perchè non avrebbe avuto scelta.” Penso che il nocciolo della questione sia proprio in questa frase. 50 anni fa probabilmente quelle intenzioni non ci sarebbero manifestate, ma non perché la donna non avesse scelta, o perché rispettasse il marito, ma semplicemente perché dentro di lei, molto in profondità c’erano dei valori che superavano qualsiasi incomodità, e che nessuno mai avrebbe potuto scardinarli.
Nessuna donna 50 anni fa pensava “voglio lasciare mio marito, ma non ho scelta”, ma quanto mai! Capisco Laras che ci possono essere state delle eccezioni, tipo tua nonna, e mi dispiace, ma non puoi generalizzare.
I miei genitori sono piu felici di prima, ma certamente avranno pur litigato quando erano giovani e tutt’ora lo fanno, e avranno avuto le loro difficoltà come qualsiasi coppia; ai tempi d’oggi mia madre chi lo sa si sarebbe sposato un altro a causa di alcuni malintesi, bella com’era, in nome della libertà, ma dubito che sarebbe stata felice come lo è adesso. Mia nonna tutti i santi giorni va a messa per ricordare affettuosamente mio nonno, che purtroppo manca da piú di 20 anni.
Non so da dove vieni, ma nel mio paese, in Sud Italia, in 33 anni di vita vissuta, ne ho viste veramente poche di donne infelici, donne sottomesse o altre stupidità. Da noi la donna aveva un ruolo cardine nelle questioni delicate della famiglia, era il focolare domestico ed era la persona che aveva sempre ragione, altro che sottomesse; credimi, mai visto né sentito una storia di padre padrone. E come ti dicevo, pochissime donne infelici. Perché alla fine di felicità si tratta, ed è chiaro che sia gli uomini che le donne oggi sono profondamente più infelici.
Giusto per precisare, io non sono stato lasciato, non sono uno che si lamenta come pensate facciano Andrea o Fabrizio, che per “alcuna ragione” come dite sono stati lasciati. Sono felicemente sposato, ma non con un’italiana. Mia moglie non riesce ancora a credere alla caduta di valori che è avvenuta in Europa.
Vedi Laras tu alzi la voce rivendicando il sacrosanto diritto della donna a essere libera, io credo invece che non si può fare quello che ci pare in nome della libertá. Per capirci non puoi buttare dalla finestra un bebé solo perché continua a piangere, fra qualche decennio ho paura che farete pure questo e direte che tutto è stato“in nome della libertà”.
Laras…ecco Benjamin che si aggiunge ad Andrea a testimoniare quanto in realtà gli uomini stimino ed apprezzino le Donne Vere (con D e V maiuscole non messe a caso). Dalle Alpi alle Piramidi sembra eccheggi una sola voce: “la società di oggi, la smania di libertà, il consumosmo, il femminismo, la voglia di indipendenza, pare abbiano distrutto quel bel fiore che era la donna, trasformandolo in una sorta di macchina da guerra”. Non so Laras, a questo punto ti dico “siete contente di essere cosi ?” E non mi riferisco alla tua felicita di coppia che ti auguro possa durare in eterno. D’altra parte anche Benjamin si dichiara felicemente sposato ma non vede di buon occhio le donne di oggi. Un po’ come succedeva a me. A proposito “Auguroni di continua felicita anche a te”. Io come rappresentante del genere maschile non mi sentirei orgoglioso se da più parti avvertissi lamentele simili. Un po’ come se essendo italiano mi sentissi dare del mafioso: pur non essendo tale. Pero la mafia in Italia esiste purtroppo.
Andrea, Fabrizio, Benjamin che ci siano stati dei cambiamenti è un dato di fatto, ma quali sono le cause? Le donne ad un tratto hanno acquistato potere economico e istruzione. Prima la maggior parte di loro faceva le casalinghe, sarte, domestiche, infermiere, maestre, segretarie. Tutti mestieri in cui sono richieste doti tipicamente femminili. Ora no. E questo le ha mascolinizzate, ma dico caratterialmente non esteticamente perché non ho mai visto una tale esposizione, di gambe, seni, sederi etc come in questi ultimi anni! Quindi l’autonomia economica e intellettuale ha conferito alla donna un maggiore potere e presa di coscienza che ha assunto l’aspetto anche di una maggiore libertà nei costumi.
Una donna di quelle di 60 anni fa che voi rimpiangete tanto mi disse che ai nostri giorni alla donna sono chieste troppe cose, di ricoprire troppi ruoli. Moltissime della mia generazione hanno vissuto ad un tratto una scissione tra il desiderio di essere donne autonome appagate lavorativamente o madri e mogli presenti. E’ praticamente impossibile essere l’uno e l’altro. Chi ha scelto la seconda strada, come una mia amica che ha rinunciato alla carriera di avvocato per crescere i figli, ha avuto al suo fianco un uomo che le ha dato la sicurezza e la stabilità necessaria per operare questa scelta (e non mi riferisco solo al lato economico). Un altro mio amico sono anni che sta con una donna si amano e lei non vede l’ora di essere il suo angelo del focolare, cucinare per lui, crescere i suoi figli… ma lui non si decide sapete perché? Perché si sente investito di una responsabilità che non vuole. E appunto non solo dal punto di vista economico. Lui sa che se la loro storia dovesse finire lei si troverebbe SOLA, affettivamente, economicamente, socialmente senza alcuna possibilità di rifarsi una vita. Lui, pur amandola, questo peso (per ora) non lo vuole. Perché anche gli uomini quindi più bravi e responsabili stentano ad assumere il ruolo che tanto rimpiangono anche di fronte a donne, dolci, femminili e che stravedono per loro? Perché bene o male sanno di essere come bambini golosi di fronte alla vetrina di un negozio di caramelle. “La mia passione è la fragola, ma qui guarda quante prelibatezze ci sono e il primo assaggio è gratis perché non provare?”
In poco parole un cane che si mangia la coda: emancipazione-libertà sessuale- donna più disponibile- uomo meno propenso ad assumersi responsabilità. Secondo me (uomini e donne) abbiamo perso entrambi un’occasione.
Lunedì Fabrizio.
Troppi ne troverai che appoggiano la tesi dei ” bei tempi andati” Fabrizio, perché oggi è il maschio ad essere in crisi e non la donna di una volta e poi ti spiegherò perché, a mio parere.
Solo un particolare veloce. Tu avevi trovato la donna ideale che poi ti ha deluso, Cinica l’uomo della sua vita che è diventato il suo carnefice, Benjamin è convinto che al paesello le mamme fossero tutte felici del loro ruolo , mentre io, di origine salentina, ricordo gli sfoghi isterici di tante mamme che venivano spacciati per tarantolismo, quando è stato accertato che erano manifestazioni di disagio e frustrazione. Ma allora i vostri ex a quale gruppo appartengono? A quello di ieri che produceva donne e uomini Veri o a quello degenerato di oggi? Vi siete sbagliati o che cosa?
Checché se ne dica le donne vere di ieri erano sottomesse e ” controllate” e lo manifestavano con mezzi che si preferiva non comprendere nel loro vero significato, oppure accettavano il destino che le vedeva nascere femmine, e anche quando avevano un marito per bene, per la societa’ venivano sempre dopo di lui, non dimentichiamolo..
È dura per molti uscire da una cultura maschilista anche se appare soft a questo, mentre è una gabbia seppure dorata, a volte, per chi la subisce. A lunedì. Ciao