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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> grottesca offesa alla storia personale non risulta logica, se non nel l’ottica occulta di cui ho accennato. Nei momenti di difficoltà non ti sarà sfuggito il richiamo piu o meno esplicito alle sodali che è un’altro indicatore dei veri bisogni del soggetto.
L’accanimento successivo a svalutare la figura del traditore sono un ulteriore prova che una volta avvenuta questa, si riprenderà la posizione meglio di prima. Ma nello stesso tempo e’ la prova madre che questa teoria e’ corretta. Infatti a me non importa di chi sono e cosa rappresenti qui, e chiarita questa faccenda, in un modo o nell’altro, Golem sparirà. Questo nonostante tu stesso abbia espresso nei miei confronti un giudizio di autorevolezza, corroborando ulteriormente la tesi del “ruolo”.
A me non piace che si debba arrivare a dire questo in pubblico, ma è inevitabile che questo accada se si “parla” in pubblico. Interessava che ne avessi io la dimostrazione, del perché a un certo punto mi sono sentito in un certo modo, e ho poi notato lo stesso “trattamento” anche in altre situazioni viste qui. Quindi e’ una una faccenda mia che mi state tirando fuori qui, e la faccia la perdo volentieri per questo anche se e’ quella di Golem, e forse anche dell’ultimo nick che è stato richiamato nel thread sull’amore non corrisposto, come e’ evidente nel ridicolo richiamo li’ comparso.
Ma è un “sacrificio” che faccio volentieri, calcolato e di cui mi compiaccio se posso, per quello che ho capito pochi mesi fa ma intuito qualche anno addietro. E che ripeto, altri hanno capito velocemente, forse perché più giovani o solo meno tonti di me, e cioe’ che non basta avere un solo nick per non essere un troll.
“…non avrei mai lontanamente immaginato una simile conclusione fra noi.”
Neppure io, ma non per i motivi che si vuol fare apparire.
Ora, quando vi e’ offerto lo scoop che secondo qualcuno inchioderà Golem, si sappia che è l’unico mezzo clamoroso a cui ricorrere, la vera ragione di una “certa” reazione non ha giustificazioni clamorose perché nasce da motivazioni meno “visibili”. Perché ben celate da un oggetto molto noto nel teatro greco da cui prende il nome.
E con questo spero di aver chiuso questa patetica vicenda. Tra qualche mese sarà tutto dimenticato e tornerà la quiete di LaD.
Ma fate attenzione a quando si presenterà un altro personaggio interessante e che può essere influente.
Naturalmente tenete conto che queste sono le dichiarazioni di chi ha bisogno di accudimento mentale.
Ciao Andrea t.O
Si, concordo con andrea sulla questione multinick . Per il resto non ho molto da dire, ma se c’è una incertezza che avrò sempre questa sarà proprio la donna, essere mai trasparente per sua natura . Per quanto esse possano ammettere per salvare il salvabile io non ci credo mai veramente . Quei diari sarebbero dovuti finire in mare molto tempo prima. A proposito dove sono adesso? È un particolare che non è stato mai detto.
kid
Le uniche trasparenze che gli uomini amano di noi donne sono quelle della nostra lingerie.
“Tra qualche mese sarà tutto dimenticato e tornerà la quiete di LaD.”
golem, quando mai c’è stata quiete ?? 😀
Golem,
“Una volta acquisita la preda questa entrerà quasi certamente a far parte di una schiera di sostenitori, che ci aspetta fedeli se facenti parte di una discussione.” – Questa affermazione non ti fa onore. Conosco alcuni nick in particolare ma NESSUNO di questi è MAI stato un “sostenitore” allineato a comando: ognuno ha sempre ragionato e deciso con la sua testa (vedi Sarah e Maria Grazia nella circostanza che mi ha contrapposta all’esagerata reazione di Esse). Sostenitore di cosa poi? Di un EGO impoverito che ha bisogno di nutrimento da succhiare in rete? Continui a sminuire, com’è nelle tue corde… senza contare che può capitarmi di stare quasi anni interi lontana dal sito, come tu stesso o altri, volendo, potete comprovare…
Vero che, a motivo soprattutto dell’iniziale sintonia fra noi e del gusto di una corretta contrapposizione, che si sono prolungate a lungo, non avrei mai immaginato una simile schizofrenica conclusione ma, citando questo pezzo di frase, hai dimenticato di proposito le parole che la precedevano, e cioè che dal mio punto di vista “impegno e disponibilità offerti NON miravano ad alcun ritorno”.
Ognuno è libero di credere a chi dei due gli sembra più attendibile. Giampaolo, che mi ha di recente ricontattata in privato per una sua curiosità, potrebbe riferirti quanto e come gli abbia parlato della rissa in corso. Non ne ho neppure fatto cenno. Un altro utente, al corrente di questo contradditorio, potrebbe testimoniare quanto l’abbia coinvolto “tirandolo per la giacchetta”. Stai semplicemente DELIRANDO!
Quanto al dibattito, anche VALINDA si è incapponita per ambizione di SUPERIORITA’, vero? Preferisci non ricordare che è stata lei più di me a voler portare avanti quello che ormai già era diventato conflitto, grazie, in particolare all’aggressività del tuo sodale?
Per concluderlo, a mio avviso, esistevano tre verbi sui quali giostrare un finale: CONDIVIDERE un concetto – AMMETTERE una diversità – NEGARE l’esistenza di una realtà non sempre omologata alla propria visione del fenomeno. Scegli pure la versione che meglio si applica per tua elaborazione all’ormai ultranota lontana relazione amorosa e ad arrampicarti sugli specchi, gettando fango su chi rifiuta di allinearsi ai tuoi “METTITELO BENE IN TESTA” di vario genere.
Kid, ovviamente non so più dove siano quei diari, ma da tempo questo problema non caratterizza più il dibattito, quanto piuttosto quello che ho scritto nel post precedente e la lesa maestà che ne è derivata.
Capisco che da quanto è stato detto in quel post si intuiscono cose che non sono dimostrate, ma di cui io ho la dimostrazione, che però non ha senso esporre in questa sede, che come mondo virtuale ha fatto già troppi danni nel reale.
Mi limiterò a fare un esempio analogo che riguarda un matematico dilettante francese del XVII secolo, Pierre Fermat. Che si divertiva a proporre ai suoi colleghi, che facevano i matematici di mestiere, teoremi che sorprendevano questi ultimi per le intuizioni contenute, cosa che li seccava moltissimo, in quanto provenienti da un dilettante.
Un bel giorno Fermat dichiarò che una certa equazione con potenza superiore a 2 NON aveva soluzioni intere, come invece quella di potenza 2, di cui esisteva la dimostrazione MATEMATICA, ma aggiunse questa frase allo scritto:
“Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina”.
Fermat non la fornì mai, un pò perchè gli piaceva giocare con i colleghi ma soprattutto perchè dopo poco tempo morì. Tuttavia la sua pregressa autorevolezza non lasciò indifferenti gli studiosi per far pensare a questi che stesse bluffando, cosicchè iniziarono la ricerca per conto proprio, interessando per tre secoli generazioni di matematici, fino ai giorni nostri, quando finalmente nel 1995, credo, un matematico inglese (guarda un pò) dimostrò che Fermat diceva il vero.
Ha bluffato? Chissà, fatto sta che aveva visto giusto con tre secoli di anticipo. Per inciso questa sfida di numeri ha fatto fare scoperte incredibili nel campo matematico, tra cui le equazioni ellittiche che hanno permesso all’uomo di arrivare sulla Luna.
Quello che voglio dire è che io mi trovo nelle condizioni di Fermat perchè dispongo della dimostrazione (sufficiente per me, ma che per gli altri è ancora una congettura ovviamente) ma lo spazio è troppo esiguo per esporla. E in ogni caso non lo farei, come dicevo all’inizio, perchè siamo andati già molto oltre quello che questo ambito consentirebbe, senza aggiungere il ridicolo al grottesco.
Non mi interessa molto che vi sia qualche “matematico laddista” che verifichi nei prossimi secoli “la congettura di Golem” facendola diventare teorema. Mi basta averlo verificato io. Ma prima o poi verrà dimostrata.
Golem:
“Le ragioni? Inspiegabili quanto l’esempio che hai fatto tu, forse solo vanità, ma di difficile decodifica se accompagnata da una offerta empatica, specie se si è in crisi.”…….
La motivazione è una: solitudine.
Solitudine da equilibrare con una caratteristica umana ben precisa, ossia l’essere animali da compagnia, da branco.
Per questo siamo dotati di più canali di comunicazione come le parole, i gesti, la musica, le altre Arti,eccetera.
Noi abbiamo bisogno di comunicare per sopravvivere,e comunicare fa parte della nostra natura.
Internet rappresenta un ulteriore canale, un ulteriore mezzo di comunicazione che ci permette di dire agli altri ” ci sono anch’io”.
Se poi, per i motivi più vari, internet diventa l’UNICO mezzo per far sapere che ci siamo, ecco che non diventa più un passatempo, un canale ULTERIORE, ma diventa qualcosa di più importante, attraverso il quale far passare la nostra persona.
Il virtuale si trasforma in qualcosa di personale, con tutte le conseguenze che si possono leggere qui, o far finta di non leggere, ma sta di fatto che è tutto chiaro.
Per comunicare c’è bisogno che il mio potenziale interlocutore mi riconosca come esistente, e la mia esistenza diventa tanto più forte quanto più è riconosciuta e sostenuta da altri.
Toglimi il sostegno e mi toglierai quel riconoscimento di cui tutti abbiamo bisogno.
Golem non ho seguito tutti i vostri scontri, per cui qualche tassello mi mancherà senz’altro.
Personalmente queste faccende portate a tali livelli di esasperazione, mi paiono demenziali.
Sembra si parli di servizi segreti, quando dall’altra parte c’è solo un pincopallo che magari sfoga le proprie frustrazioni nei casi più frequenti o che vuole trovare risposte o darle o magari talvolta tutte e tre le cose insieme.
Tutte queste tue digressioni tendono a evitare semplici e precise domande, alle quali si potrebbe forse controbattere semplicemente un “non mi va di dare spiegazioni”, se è questo il caso. Per cui ti chiedo nuovamente, a che pro usare multinick maschili e femminili?
Per il resto, questo è un luogo che a mio avviso tende a “inquinare” lo spirito, troppe frustrazioni, troppa rabbia. Ma come in una telenovela, spinge l’utente a “vedere che succede” e più l’utente è solo, triste, nullafacente.. più la sua presenza qui sarà totalitaria (Concordo pienamente con M.nel commento 816).
Io stesso essendo assorbito dal lavoro e da qualche interesse che mi costringono (fortunatamente direi) a non riuscire a seguirlo costantemente ne vedo gli effetti nefasti su di me quando mi faccio coinvolgere da una qualche discussione.
Questo è il mondo degli interminabili, se lo si vuole, botta e risposta. Solitamente si tende a farli tra persone di sesso opposto, noi uomini in nome del proprio ego e del tentativo di supremazia del pensiero logico, le donne, come avrai capito, in nome di quella che chiamo “spinta uterina”,grazie alla quale tra i vari utenti ne identificano uno come “il più interessante” e la loro curiosità le spinge a non mollare la presa. Tanto più il personaggio apparirà loro sfuggente o egocentrico o risoluto, tanto più ne resteranno affascinate.
E’ la ben nota ostinazione femminile, lodevole nella difesa di un figlio, di un amore, solitamente ridicola invece nelle vicende interpersonali.
Comunque stiano le cose, manca lo stile di Golem, che permettimi di dire, non è questo…
Altra cosa, forse sbaglierò, ma non credo che tu prenda questo luogo con leggerezza e distacco, direi tutt’altro..
golem
mi sa che dopo questa tua dissertazione sul paragonarti a un grande elaboratore di teoremi della storia, riceverai critiche a valanga, finalizzate a sottolineare la tua presunzione.. la mia è solo un’ osservazione amichevole, sia chiaro 🙂
comunque il tuo anneddoto è davvero interessante ed è stato ripreso anche dallo scrittore Stieg Larsson nella stesura del suo romanzo più famoso: ” La ragazza che giocava con il fuoco”!
Maria Grazia,
Golem è Fermat e molto altro, ma sempre tutto talmente luminoso, altisonante e perfetto, nella sua veste esteriore, da non rendersi nemmeno più conto né della sua fallace umanità, né della sua (appunto) macroscopica presunzione, che punta il dito all’ambizione di superiorità altrui.
E’ un campione olimpionico nel nascondere la polvere sotto i tappeti e nell’ergersi a docente di vita e docente d’amore, quando invece il suo modo d’amare potrebbe essere ben più “malato” di altri. non invidio di certo sua moglie, che nella mitezza della sua sottomissione, in tutti i sensi, alla prova dei fatti (non solo di quelli da Golem qui illustrati) si è dimostrata senz’altro parecchio migliore di lui! Donna d’altri tempi, e donna che sa amare, lei sì, in modo più che ammirevole!
Buon Anno!