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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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No Laras, allora leggi male, permettimi di dirtelo senza offesa. Non mi pare di essermi descritto come uomo modello. Mi pare di avere asserito più volte negli scritti di aver commesso i miei errori. L’ho scritto e l’ho ribadito più volte. Non mi pare di essermi nascosto.
Per il resto non ho usato gli epiteti di streghe o Erodi. Assolutamente no. Ho solo messo in risalto quella che è la realtà di molte situazioni al giorno ad oggi.
Vedi qual è la differenza cara Laras ? Che se tu mi citi esempi di puttanieri e vigliacchi come quelli che hanno mandato in coma una povera figlia di 19 anni io ti do ragione punto. Non mi entra in tasca nulla a non confermare quella che è la realtà anche in questo senso. Non capisco perché non fai altrettanto. Non mi interessa difendere uomini che si comportano così. Ci sono e vanno messi al bando.
Citare il fatto che abbia avuto decine di possibilità e di non averne approfittato non sta ad intendere sacrificio quanto lealtà. Visto che come tu hai sottolineato nei tuoi precedente post per noi uomini e normalissimo avere rapporti sessuali senza provare sentimento alcuno. Io non l’ho fatto per Amore. E l’ho scritto. Perché mi accusi dicendomi che l’ho scritto quasi a mostrare sacrificio quando in realtà non era così ?
Poi Laras perdonami ancora ma se cito, così come ha fatto anche Andrea, le donne 60enni, non accorpo le mie convinzioni quanto quelle che dimostrano altre persone, e per giunta di sesso femminile. Scusa Laras ma perché mi rovesci la frittata ?
Tralascio il discorso sulle tue figlie femmine perché mi sembra ovvio che tu possa avere delle paure. D’altra parte la nostra società genera anche uomini come li hai descritti tu.
Per il resto si sono d’accordo con te che dopo 20 anni se qualcosa non va bisognerebbe accorgersene con un battito di ciglia. Ma ho scritto e riscritto che in una coppia, soprattutto di lunga data, è normale che ci sia qualcosa che non va. Può succedere nel corso degli anni. Ma un conto è capire che qualcosa che non va e un conto non vederlo perché ti viene nascosto. I problemi possono esserci ma a volte non pensi che tali problemi possano causare terremoti come quello che è capitato a me e non solo. Laras il problema è questo. I problemi se ci sono vanno risolti. E a volte anche se ci sono e si vedono non è detto che siano di facile o immediata risoluzione. Non so se mi spiego.
Si Laras, sono una persona per bene, si molto perbene. Con i miei difetti ma perbene. E’ ovvio che si debbano…
sentire entrambe le campane. Ma sai cosa ? Che se tu chiedi a me quali problemi ci fossero tra me e mia moglie te lo direi tranquillamente. Tant’è che mi sono assunto le mie responsabilità. Pronto a rimediare a qualcosa che assolutamente non era irrimediabile. Strano però che io mi sono assunto la mia parte di responsabilità di fronte a tutti. Mentre lei ha chiuso con tutto e con tutti. E ha negato e mentito sapendo di farlo. Scappando, usando cattiveria, slealtà e falsità. La differenza sta qui Laras. Non sono un santo ma una brava persona si.
Tu stessa hai asserito in un precedente post che le donne sanno essere perfide e cattive. Lo hai scritto tu ma nel corso della mia vita ho sentito molte donne, oltre a te, asserire ciò, Difficilmente un uomo ti dirà che gli uomini sanno essere perfidi e cattivi. Perché non è così. Poi esistono i bastardi. Ma sono tali e sono la minoranza. E non c’è un uomo che non li condanni.
Ovvio che amare significa amare l’immagine vera della tua donna ? Ho scritto il contrario ?
Laras, Fabrizio, Andrea questo confronto tra persone che da quanto leggo mi sembrano intelligenti e con una loro personale sensibilità mi trova a volte spiaziata e angosciata di fronte a posizioni così… rigide. Non mi interessa trarre delle generalizzazioni da quanto mi è accaduto, quanto piuttosto un’eseprienza per migliorare me stessa. Tipo gli uommini sono tutti fedifraghi, inaffidabili, restii ad impegnarsi. Luoghi comuni oggi più di allora. L’amica lasciata dal compagno al sesto mese di gravidanza per l’amante più giovane, quell’altra dal fidanzato che la mattina gli dice “ti amo voglio che vieni a vivere da me” e la sera “non ti amo più ti lascio.” Esiste ANCHE questo. Alcuni ruoli sono sdoganati, gli stimoli le oppurtinità attuali sono diventati un’occasione per rendere appunto come dice Laras anche l’amore un prodotto del consumismo, senza aver saputo cogliere l’oppurtinità che l’evoluzione dei ruoli ci dava e parlo sia di donne che di uomini. Molti e molte l’hanno interpretata come l’occasione per non prendersi un impegno: se una cosa non funziona la butto e ne prendo un’altra piuttosto che sforzarmi di aggiustarla e capire cosa c’è che non va! Più comodo no?
Fabrizio se tua moglie non ti avesse lasciato forse ora saresti qui a dire che era meglio 50 anni fa, che le donne sono aggressive, indecise in preda solo alle emozioni, e che il loro intento è sperare di cambiare il loro patner?
No te lo chiedo perchè qualcosa di vero nel senso di oggettivamente vero c’è in ciò che dici tu, Andrea e Laras. Ma per sommi capi, poi la realtà è un’altra fatta di mille sfumature, bagagli di esperienze e stimoli esterni.
Io ad esempio sono qui a testimoniare che il mio tallone di achille non è stata l’indecisone, la volubilità che tu attrubuisci alle donne, ma l’esatto opposto, ciè la troppa decisione e determinazione.
Mi dispiace non l’accetto questo riduzionismo, anche io mi guardo intorno e potrei facilmente giungere a delle ovvie e quanto meno sterili conclusioni. Ma spesso nell’ansia di avere conferma delle nostre teorie disfattiste, che ci tutelano a volte da prese di coscienza che potrebbero destabilizzarci, finiamo per non vedere o non voler vedere delle cose importanti.
Neppure oggi sono tutti come temi tu Fabrizio. Ci sono gli Zanetti e la Zanette non preoccuparti, bisogna avere la pazienza e la fortuna, perché no, di incontrarli, e quando questo succede, e a me e successo per mia fortuna, te ne accorgi, e loro altrettanto.
Poi a proposito dell’ amore e dell’amicizia, dici bene, infatti il segreto della mia coppia e che la passione giovanile iniziale che ci ha attratti è diventata amore e amicizia: il massimo. Per questo ci divertiamo sempre insieme e d è sempre per questo che non crediamo che in un altro si possano trovare entrambe i due sentimenti insieme. Non sarà una garanzia assoluta, che non esiste come ho sostenuto, ma una bella sicurezza certamente.
Cinica:
“La libertà ha prodotto una serie di donne frustrate sopra i 35 anni senza figli, ok d’accordo. ma anche una serie di uomini ormai incapaci di sapersi scegliere una compagna” Ma certo cinica, pienamente d’accordo. Non si sta dicendo che le donne siano streghe e gli uomini santi. Si dice semplicemente che i contesti sociali e morali modellano donne e uomini. E se gli uomini hanno acquisito sensibilità rispetto ai loro padri è anche vero che le donne hanno perso femminilità rispetto alle loro madri. Sono dati di fatto.
Per quanto riguarda gli uomini che citi tu, quelli che non sanno scegliere una compagna, sono in larga parte quelli appartenenti alla categoria dei belli che ci sanno fare, solitamente con alle spalle una posizione sociale prominente. Per quelli si che i tempi di oggi sono una vera pacchia, donne su donne a ripetizione. E anche per loro non esiste più un occhio sociale che li rimproveri, possono davvero fare ciò che vogliono e sono ancora più liberi e privilegiati delle donne. Calcola però che rappresentano a stima il 10% della popolazione maschile.
Mentre oggi qualunque donna normale o carina, si sente il centro del mondo. Io spesso ho notato questo, donne “normali” snobbare uomini “normali” perché non rappresentano i loro personali principi azzurri.
Esiste davvero un nutrito gruppo di uomini, di buona volontà, concreti, corretti, ma non appariscenti e piacioni che vivono perennemente ignorati da moltissime donne perché non facenti parte d’elitè. E non dalle top-model, cosa che ci starebbe anche, ma semplicemente da donne normalissime/carine, al loro stesso livello se vogliamo. Uomini che un tempo sarebbero stati sicuramente più apprezzati e considerati.
Laras:
“ci si aspetta che le poverette debbano prendere indicazioni su “cosa sia giusto o sbagliato” da un’entita superiore che si suppone debba essere prima il padre poi il marito e infine il prete al momento dell’esterema unzione”
Ma chi l’ha detto questo? Vedi come sei prevenuta nelle tue considerazioni? Nessuno ha parlato di uomini come menti elette. Mi riferivo ai contesti famigliari di allora. Nel bene e nel male c’erano ruoli definiti, il peso della famiglia era forte per entrambi. Un uomo aveva il dovere di mantenere la propria famiglia. Quanti uomini sono emigrati in Francia e Germania per mantenere la famiglia? >>>
>>>Quante donne si spaccavano la schiena per sostenere marito e figli? Ma questo modo di essere delle donne, che potrei definire eroico, ad un certo punto è stato interpretato come atto di sottomissione nei confronti degli uomini.
Onestamente non vedo più coltivate queste capacità, né negli uomini né nelle donne. L’uomo ha dalla sua maggiore razionalità, la donna maggiore emotività e la sottocultura femminista non ha fatto altro che inculcare a tutte voi che le emozioni sono sempre giuste, che vanno assecondate e coltivate ad ogni costo.
Ma come fai a non notare la differenza con il passato? Raffronta solo il peso sociale dei padri di oggi con quelli di ieri. Esisteva il padre e il marito, andava rispettato dalla moglie e dai figli. Era considerato il capo famiglia, anche se in realtà era la donna a manovrare tutti i fili. I padri/mariti di oggi non hanno alcun peso. Sembrano dei poveri fessi e se alle mogli salta su la bella pensata, in un attimo portano via casa e figli!
Ma che realtà è? Ci sono i maltrattamenti fisici e le molestie perpetrate dagli uomini per carità, assolutamente condannabili. Ma una donna che è stata moglie, mi chiedo come faccia a spedire l’ex marito a dormire in mezzo ad una strada e a mangiare alla caritas. Ma che razza di persona devi essere? Una donna così non è certo meglio di un uomo che picchia una donna.
Cinica, Laras, rispondo ai vostri commenti n. 73 e n. 74. Mi avete colpito al cuore entrambe. Con due frasi. Cinica, tu mi chiedi se mia moglie non mi avesse lasciato starei qui a parlare del fatto se era meglio oggi o 50 anni fa. E tu Laras mi dici che gli Zanetti e le Zanette esistono anche oggi. E che tu sei felice con il tuo compagno perché con lui hai costruito un solido rapporto di amore e di amicizia.
Or bene statemi a sentire. Cinica, Laras, io benedicevo il giorno che avevo conosciuto mia moglie. Perché quel giorno credevo di aver conosciuto una donna fantastica, unica. Che si distingueva dal resto delle donne che vedevo in giro. Me ne sono vantato per anni. Esibendola quasi come un trofeo. Io il fortunato. Colui che aveva pescato il jolly in mezzo ad una sfilza di carte inutili. Ero felice di tornate a casa ogni sera con lei. Per cenare insieme. Per godermi una serata davanti al camino acceso. Io che vedevo gli altri e dicevo “poveri loro”, io ho una donna speciale accanto a me. Non vi invidio. Io che credevo di avete accanto una moglie,una amante, una amica. Io che mi sentivo forte di fronte agli amici e agli altri uomini perche avevo accanto a me il massimo. Io che dicevo che il matrimonio faceva schifo. Ma che per me era meraviglioso perché avevo trovato quello che difficilmente si trova. Io che esaltavo di fronte a tutti le doti di mia moglie. Non sessuali ci mancherebbe. Quelle le tenevo per me. E che mi facevano sentire uomo ai massimi livelli. Perché per me dopo quasi venti anni fare l’amore con lei era meglio della prima volta. Io che le dicevo che non mi interessava uscire insieme ad altre persone perché stavo bene solo con lei. Io che riponevo in lei la massima fiducia. Io che non facevo nulla senza prima averla avvertita. Senza sentire prima il suo parere. Io che quando andavo a prenderla al lavoro guardavo le sue gambe come se le vedessi per la prima volta. Io che per me era l’unica insostituibile. Io che avrei voluto invecchiare con lei. Pregando Dio di morire prima di lei per paura di rimanere senza di lei. Io che quando non eravamo insieme e mi chiedeva se le mancavo le rispondevo che a me non mancava un’ora, un giorno, ma a me sarebbe mancata se non ci fosse stata più. Io che per me era ancora un’emozione una cena insieme a lei. Io che alla fine dopo ciò che mi ha combinato le ho detto: “credevo fossi unica, invece sei solo una delle tante”. Si Cinica si Laras anche prima che mi lasciasse mia moglie credevo che…..
….le donne di prima fossero migliori, fossero più serie. Di quelle attuali avevo paura. Le vedevo poco affidabili. Poco serie. O alla meglio troppo asfissianti. Credevo di aver trovato un tesoro. Ho trovato la peggior delusione della mia vita. E credetemi se vi raccontassi i dettagli sarebbe ancora peggiore di ciò che potete immaginare.m
Andrea: se i mie commentie erano da presentare nelle scuole i tuoi n. 75 e n. 76 sono da premio Nobel. Cinics, Laras o chiunque altra donna….con rispetto parlando….come si dice a Roma….”metteteci una pezza a questi commenti”
Buongiorno a tutti. E’ stato scritto molto sull’argomento, che a questo punto potrebbe benissimo cambiare il titolo in : “perchè uomini e donne non si capiscono?”.
Andrea, Fabrizio. Ho letto sempre attentamente i vostri sfoghi, cercando di trovare, attraverso le mie modeste capacità, una spiegazione a quanto vi è accaduto perchè poteste trovare una ragione, seppure ingiusta secondo voi, al vostro destino. Ma potrebbe non esserci una ragione.
Nelle descrizioni fatte dai vari partecipanti al forum, si sono paventati scenari che esistono nella mente di chi li descriveva, ma proprio per questo non assoluti per descrivere la realtà complessa nella quale viviamo.
Voi uomini di questo thread, lamentate che non esistono più le donne di una volta, mentre io e Cinica non la pensiamo allo stesso modo. In realtà dovreste prendere in considerazione che le donne di una volta non potrebbero esistere oggi, perchè oggi non esiste più ” una volta”. Viviamo in un’altra epoca che produce altri comportamenti rispetto al passato, ma non migliori o peggiori, solo diversi. Quello che “può” persistere sono le qualità di una persona: la sincerità, la lealtà, il rispetto. Ma queste caratteristiche sono indipendenti dall’epoca in cui si vive, in quanto ìnsite nell’animo di un individuo, che sia nato nel medioevo o nel 2000.
Ora, continuare a sottolineare un tradimento, una delusione, un abbandono che sentite di aver subito ingiustamente, non estinguerà la vostra sofferenza, anzi semmai la accentuerà. In questi casi bisogna immaginare che la persona che vi ha abbandonati sia “morta”, di modo che , dopo un ragionevole periodo di lutto, spesso anche risentito come capita anche nelle morti vere, si gira pagina con rassegnazione e si guarda avanti: l’ho già proposto.
Ok, mi direte, ma in giro non si trova più niente che assomigli all’ideale di donna che ho in mente
Non bisogna avere niente in mente. Io posso portare rapidamente la mia esperienza di vita, per la quale nel momento in cui tutto era perduto, compresa la persona che amavo, uccisa in un incidente stradale in giovane età, quando ormai ero rassegnata alla solitudine ho incontrato chi ora condivide, nel bellissimo modo che ho spiegato in precedenza, la vita assieme a me.
Devo dirvi altro? Le cose accadono senza un perchè, nel bene e nel male. Noi facciamo di tutto perchè vadano in un modo, ma la vita dispone a suo piacimento. Accettarla è segno di maturità. Ed è l’unico modo per essere a posto con sè stessi e con gli altri