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Chi li capisce gli uomini!

di skar1982
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1.028 commenti

Pagine: 1 5 6 7 8 9 103

  1. 61
    Laras -

    … Per concludere, qualche puntualizzazione. Le donne non stanno vendicandosi dei passati soprusi, stanno solo approfittando della msituazione contingeni esecondo le personali qualità ritorno a dire. Quindi ci sarà quella che fa la mignotta apertamente, cosa che, se fosse nata cinquantanni prima, avrebbe fatto comunque, altre che utilizzano la libertà per arrichirsi culturalmente e umanamente. Ecco perchè oggi l’uomo ha più possibilità di dimostrare quanto vale realmente, se incontra una donna libera e non subordinata ad un ruolo senza il quale non era nessuno.
    Mi spiace che tu limiti alle tue convinzioni il fatto che vi siano 35enni a spasso e indecise, quando diovresti sapere che le condizioni del’economia da anni limitano, anche, certe scelte in maniera unisex, e non la libertà, che credo debbe essere un diritto di tutti, maschi e femmine.
    Vorrei chiudere scusandomi se sono apparsa arrogante, ma soprattutto correggendo la tua dichiarazione relatiovamente al fatto che abbia acettatto di far parte del “pollaio” di quel bellimbusto. Quando venni a conoscenza della cosa lo mandai cordialmente a ca...., e non ne volli più saperne niente.
    Vedi? Sono stata corretta e l’ho rispettato dicendogli il perchè lo mollavo.

  2. 62
    Sarah -

    “Ma guarda un po’ che coincidenza…parlo con Mr xyz, e spunta Sarah, ahahahahahah, adesso ho avuto la conferma che volevo, e cioè che sei sempre tu, che ti diverti a usare altri nomi….ahahahah, che mentecatta.”

    io sono ricomparsa da un po’ e guarda caso torni con gli amichetti a rompermi le scatole e a mettermi in mezzo, nessuno ti ha calcolato, si vede che non hai nulla da fare, beato te!Poi sono le donne pazze isteriche, tu invece usi le stesse parole degli altri tuoi amichetti ma tu sei unico vero?certo!E grazie che non hai una donna, ah già’ ma tanto non la vuoi vero?si certo!

  3. 63
    Fabrizio -

    Ciao Laras, buongiorno
    Ti invito a leggere, ma credo tu lo abbia già fatto, i commenti n. 57 e 58 di Andrea. Ci sono molte verità. Ma non le sue verità…..le verità e basta. Spesso e volentieri al giorno d’oggi si fa una tremenda confusione tra verità e realtà, intese nel senso che ognuno ha le sue verità e le sue realtà. A volte accade questo, perché a volte ci sono tante verità e realtà a seconda di chi le vive. Ma spesso e volentieri la verità e la realtà sono una sola. Ti faccio un esempio: da me oggi c’è il sole. E’ una realtà e nessuno può contestare il fatto che non ci sia il sole. Un cieco può non vederlo ma il sole c’è ed è una realtà unica e inconfutabile.
    Vedi Laras, io non parlo di miti e paradigmi. E se ho scelto mia moglie come….moglie era non solo perché l’amavo ma perché nel corso degli anni mi ha dimostrato, ci siamo dimostrati di pensarla in un certo modo. Se non uguale almeno molto ma molto simile. Non avrei saputo che farmene di una donna che la pensasse in maniera completamente diversa da me o io da lei. Ma non perché voglia imporre la mia legge. Ma semplicemente perché nel tempo qualcuno di noi due avrebbe dovuto adattarsi di male voglia a qualcosa che non aveva mai condiviso. Una volta si diceva “moglie e buoi dei paesi tuoi”. Semplice e banale questo proverbio. Ma dice molto, anche se non tutto quello che vorrei spiegare. Coppie con modi e concezioni di vita diverse alla lunga difficilmente possono stare insieme salvo accettare di malavoglia.

    Andrea scrive una frase importantissima: “innamorarsi no è amare”. Sacrosanta verità. Le donne spesso confondono queste due cose. Perché ? Perché sono costantemente soggiogate dalla loro sfera emotiva che distrugge quella razionalità che è basilare anche e soprattutto in amore. Con l’innamoramento si perde la testa. Si fa quello che mai si pensava di fare. Si vede il compagno quasi fosse un essere perfetto. Ma nessuno è perfetto. Ognuno ha i suoi difetti. E amare è un’altra cosa. Si ama quella persona con i suoi pregi e difetti. Si esaltano i pregi si accettano i difetti. Anzi i difetti, paradossalmente, vengono visti come simboli di quella persona. La donna, la donna di oggi soprattutto, queste cose non le considera. Anzi cosa fa ? Tende a cambiare il proprio compagno. Vuole plasmarlo. C’è una frase molto importante: “un uomo sposa una donna con la speranza che non cambi mai. Una donna sposa un uomo con la speranza di cambiarlo”.
    Non sono miti questi, non sono paradigmi. Sono realtà…

  4. 64
    Fabrizio -

    Perché devi cambiare una persona ? Se ti piace è perché è fatta cosi. Io amo una donna per quello che è. Non per quello che vorrei che fosse. Altrimenti ne cerco un’altra.
    Io non ho bisogno di miti né di proiezioni di perfezione. Ma semplicemente di una compagna con la quale condividere le cose belle, e purtroppo anche brutte della vita, la quotidianità e quant’altro.
    Qua non si tratta come scrivi negli ultimi tuoi commenti 60 e 61 di sviluppare un rapporto su basi eque e democratiche. Non c’entra nulla. Io come molti altri uomini della nostra epoca non ci siamo sposati con l’idea di comandare la nostra donna o di soggiogarla. Non ho mai alzato la voce con mia moglie, non le ho mai imposto nulla. L’ho sposata perché l’amavo (non perché ne ero innamorato), stavo bene con lei, mi piaceva stare con lei, ci siamo detti chiaro cosa volevamo dalla vita. Più passava il tempo più aumentava l’amore, il volersi bene. Certo si sbaglia, si sbaglia con i genitori, con i figli, non si può sbagliare con le mogli e i mariti. E allora se si sbaglia rinneghi tuo padre tua moglie e i tuoi figli ? Non funziona così.
    Tu hai fatto benissimo Lara ha mollare il tuo compagno per le motivazioni che hai indicato. Io avrei fatto lo stesso. Ma è normale tutto ciò. Quello che non è normale è che al giorno d’oggi quasi tutte le donne, non tutte ma quasi, in preda ai loro stati emotivi sono in grado di rinnegare anni d’amore e addirittura di rinnegare se stesse e le loro stesse. Credimi Laras, sono sei anni che mi sono separato da mia moglie. E in questi sei anni ho avuto modo di conoscere e frequentare decine di donne. Ma non perché sono un latin lover, anche se un certo appeal per fortuna ce l’ho ancora. Ma perché non sono riuscito ad innamorarmi (per poi amare) di nessuna. Ma la cosa grave è che ho trovato sulla mia strada, un po’ come scrive Andrea, una schiera di ultratrentenni che non sanno quello che vogliono. Aggressive, stressate, e soprattutto incapaci di offrire qualcosa di valido. Della donna manager non so cosa farmene, della donna che corre continuamente senza sapere dove andare nemmeno, della donna che perde il senso delle piccole cose idem. Non vedo più la dolcezza, la femminilità, il sorriso. Sempre attaccate ai cellulari e a facebook. Le mamme poi, quelle che a 35 anni hanno figli, si vede lontano un miglio che le mamme non le sanno fare. Iperprotettive a parole. Sembra diano tutto ma in realtà non danno nulla. Perché non ne sono capaci. Fanno figli ma hanno perso…

  5. 65
    Fabrizio -

    il senso materno. Spesso oggi una donna fa figli perché…si devono fare, in preda all’istinto che le rende isteriche se non riescono a farne o ancora non ne hanno. Ma poi una volta avuti li lasciano in balia degli eventi. Non a caso abbandonano i mariti, lasciano i propri compagni per nuove avventure o anche solo per restare da sole. Ecco il senso di famiglia che manca in una donna. E certo che a questo punto l’uomo rimane destabilizzato. E certo che l’uomo non vuole più prendersi responsabilità. E sono sacrosante le parole di Andrea quando scrive che donne sessantenni prendono le distanze dai comportamenti delle donne attuali. Ma un motivo ci sarà no ? Qualunque uomo prende le distanza da quegli uomini che un tempo tornavano a casa ubriachi e picchiavano le mogli. Sbagliavano ! Non ci sono punti di vista…sono realtà oggettive. Oggi la maggior parte degli uomini normali non picchia la moglie. E sono tanti che pur avendo l’istinto maschile non le tradiscono. Sono un uomo Laras, con i miei istinti. Durante la mia storia con mia moglie ho avute decine di occasioni per tradirla. A noi non è necessario essere coinvolti sentimentalmente per fare sesso. Eppure non l’ho fatto. E sai perché ? Per Amore, quello vero. Perché so cosa vuol dire amare la propria donna. Purtroppo il dato di fatto certo è, come scrive anche Andrea, che molte donne oggi non lo sanno. In preda, ribadisco, alle loro emozioni del momento. Non c’entrano miti, non c’entrano paradigmi, non c’entra nulla di tutto questo. E non c’entra nemmeno l’evoluzione della donna. Perchè di evoluzione non si tratta. Quanto semmai di involuzione…purtroppo.

  6. 66
    Laras -

    Caro Fabrizio, dove ci troviamo adesso noi? Su un social network. Tu non mi vedi e io pure, potemmo essere lontani 100 chilometri mentre interagiamo senza vederci. Bellissimo, ma se vuoi anche tremendamente triste viste le sfumature che perdiamo con questo modo di comunicare, perchè non possiamo osservare il nostro “linguaggio corporeo” nè trasmettere quell’empatia che condisce qualunque relazione.
    Ecco, questo esempio ti dimostra quanto siano cambiati certi mezzi che con una brutta fase si definiscono “a misura d’uomo”.
    Questa dilatazione delle possibilità espressive, in generale, non ci trova pronti ad interagire con le stesse modalità del “vis a vis” dei bei vecchi tempi, e il risultato è quello di dire Roma e dall’altra parte capire Toma, si equivoca facilmente insomma.
    Perchè questo esempio sui massimi sistemi? Perchè la stessa cosa è accaduta per la relazione per antonomasia: l’amore.
    In questo coacervo di opportunità che oggi si hanno, dobbiamo metterci anche la famosa emancipazione femminile di cui trattiamo con elegante asprezza. Ma questa non è che una tessera dell’enorme mosaico che è la società moderna, dove si puo essere Laras, Fabrizio o degli avatar che portano gli stessi nomi. Ma non solo sul Web, persino nella vita, si può essere un nome e cognome ma avere o sentirsi un’altra identità, e ho citato solo un’aspetto della rivoluzione dei costumi intervenuta negli ulti trent’anni, nella quale l’aggeggio sul quale sto scrivendo ha avuto un ruolo determinante.
    Insomma, noi viviamo sotto l’effetto di tali e tante dinamiche sociali, economiche, antropologiche e culturali che si potrebbero rappresentare come la risultante di un poligono delle forze che si studia in Statica. Vale a dire che una serie di azioni (forze) applicate ad un “corpo” e che hanno una certa direzione, se composte tra loro, dove l’intensita della forza ha una certa lunghezza e la direzione un certo verso, mettedole una dietro l’altra e unendo la prima e l’ultima danno UNA RISULTANTE, che è la direzione in cui quel “corpo si sposterà.
    Morale, tu sei in questa condizione, sorpreso dall’atteggiamento di una donna che credevi di conoscere, frequenti donne nelle quali ti aspetti di incontrare chi possegga i tuoi stessi principi, ma queste donne (come pure gli uomini) sono continuamente sottoposti a questa miriade di forze, CHE PERO’CAMBIANO continuamente, mostrando loro differenti direzioni, e da qui lo sconcerto.
    Questo non accadeva una volta. Le forze erano sempre quelle…

  7. 67
    Laras -

    …ma non per questo le persone, donne e uomini di un tempo, sono da prendere come esempio di equilibrio e responsabilità. Avevano più chiaro quale fosse il loro ruolo e lo seguivano perchè le dinamiche erano poche, come le chiavi, che mia nonna limitava a due: casa e negozio, mentre io, sua nipote, due generazioni dopo, ne ha duecento, e spesso neppure sa quale serratura servono.
    Ma in quell'(apparente) equilibrio i drammi esistenziali non mancavano, semplicemente non si vedevano.
    Le ultratrentenni cui ti riferisci, per la maggior parte sono disgraziate come tutti noi, controllate da un sistema che non nè maschilista nè femminista, ma solo consumista. E laddove il consumismo ti fornisce soddisfazioni effimere, ti mette in condizione di desiderarne altre, per muovere la macchina economica così com’è strutturata. Ragion per cui c’è il consumismo sessuale come qualunque altro consumismo legato alla merce. Se quindi l’amore è diventato merce come qualunque altro “bene” economico, deve per forza essere deperibile.

    Ed ecco nascere il bisogno di promiscuità di cui tu e tutti ci lamentiamo, legata a questa continua insoddisfazione che ci accompagna quotidianamente. Se però c’è chi non ha la capacità di discernere il fatto che quanto accade sia causa di un subdolo condizionamento, finendo per essere un burattino suo malgrado, che colpa possiamo fargliene, e che ci possiamo fare noi, vittime consce di questa persuasione occulta se non parlarne?
    Quelle donne che si innamorano e si disinnammorano di cui parli, sono molto simili ai collezionisti al maschile di avventure: soli entrambi. Con una differenza però, se vogliamo generalizzare, che le prime non disdegnerebbero che quell’innamoramento si trasformasse in amore se quell’uomo lo consentisse per desiderio e qualità della persona, mentre i secondi spesso si illudono che la virilità che vorrebbero dimostrare sia direttamente proporzionale al numero di conquiste, in pieno ossequio delle regole consumistiche di cui sopra.
    Ergo, che tu ti tormenti di qualcosa che non potevi controllare è purtroppo inutile, anche perchè non potrai mai sapere le ragioni che hanno spinto tua moglie a lasciarti, ma soprattutto non ha più senso. Se è vero quello che ho scritto, nè tu nè lei avete una chiara colpa di quanto è accaduto, ma è accaduto per quella famosa risultante di cui sopra. 50 anni fa forse non sarebbe successo, ma solo perchè mancavano quelle sollecitazioni di cui ho parlato, e non perchè tu e lei sareste stati diversi.

  8. 68
    Fabrizio -

    Bè no Laras, stavolta non mi trovi d’accordo. In questo momento non ci troviamo su un vero e proprio social network, che detesto tra l’altro. Credo di essere tra i pochi a non essere iscritto a facebook. Sono una persona che ha e coltiva amicizie. Alcune ultratrentennali che reggono alla grande. E parlo di Amicizie, con la A maiuscola e non di semplici conoscenze. Amicizie che si sono dimostrate tali in ogni momento della mia vita. Bello e meno bello. Loro le Amicizie, prevalentemente maschili, c’erano sempre con tutta la loro forza e il loro affetto. E ne vado orgoglioso. Tanto da poter asserire a oltre 40 anni che non c’è paragone tra Amicizia e Amore. La prima non mi ha MAI deluso. MAI. La seconda si e non soltanto a me. L’Amicizia quella vera raramente delude. E non ti chiede nulla. L’Amore no, anzi pare neanche esista così come avete affermato tu e Andrea. Quindi in un mondo sovrastato dal virtuale permettimi di poter dire che riesco a vivere le cose reali. Vere !
    Questo nostro interagire non potrei definirlo da social network quanto da lettera. Da lettera veloce se vogliamo. Perché la puoi leggere dopo due ore mentre 50 anni fa ci volevano giorni. Ma la sostanza almeno in questo senso non cambia. Potresti essere una mia amica che vive in Australia e con la quale non ho modo di poter interagire di persona. In questo caso ben venga la tecnologia. Magari sei semplicemente una donna di Torino con la quale sarebbe comunque difficile poter interagire realmente.
    D’altra parte se scrivessi Toma al posto di Roma potresti tranquillamente chiedermi “ma che città è ?” e si chiarirebbe l’equivoco.
    Che si viva in un sistema di consumismo lo sappiamo da decenni ormai. Ma in realtà non mi sento un burattino vittima di scelte che la società mi impone. So distinguere ciò che mi piace da ciò che non mi piace. Non c’è mai stato qualcuno in grado di impormi scelte altrui. La società mi può costringere ad aprire un conto in banca a farmi mangiare ciò che mi propinano i supermercati (fino ad un certo punto). Ma le mie scelte di vita sono le mie scelte. Non arriva una pincopallina che con la sua personalità viene a soggiogare la mia. L’Amore per me non è merce Il sentimento se c’è è nobile. Non ho mai pensato di sostituire la donna che avevo scelto per la vita. A meno che non avesse cominciato a tirarmi i piatti in testa. Non credere che non sappia i motivi che hanno spinto mia moglie a lasciarmi. E non pensare che io non abbia commesso degli errori. All’inizio di…

  9. 69
    Fabrizio -

    questo nostro epistolario te lo scrissi che nessuno è perfetto. Soprattutto in una relazione di coppia si commettono per forza degli errori. E’ umano. E’ inumano non commetterne. Ne commette una madre con un figlio figuriamoci.
    Tu pensi che mio padre non abbia avuto sollecitazioni esterne che potevano spingerlo a lasciare mia madre ? Eccome se ne aveva ! Bel figone mio padre sai ? Con tante donne che gli hanno sempre girato intorno. Ma mio padre amava mia madre e mai si sarebbe sognato solo di cornificarla per 25 minuti.
    Il discorso che tu mi fai circa la possibilità di cedere a sollecitazioni esterne mi sa tanto di mancanza di serietà. Ma soprattutto di intelligenza. E’ ovvio che dopo 20 anni che frequento solo mia moglie la bellona di turno che mi ronza intorno può tranquillamente farmi perdere la testa. Strano però che la testa io non l’abbia mai persa, Neanche nei confronti di mia moglie. Nei confronti della quale ho perso si qualcosa ma non la testa bensi il cuore. Se non era così non la sposavo e non andavo a dire davanti a tutti i miei amici e parenti che quella era la donna che avevo scelto per la vita. Per andare davanti all’altare ci ho pensato e molto. Volevo e dovevo essere sicuro dei miei sentimenti. Mi stavo assumendo le mie responsabilità nei confronti di una persona con la quale non avrei mai giocato relativamente ai sentimenti.
    Ma questo la gente lo sa ? Lo sa che esistono ancora le strette di mano, la parola e la lealtà ? Il calcio è malato, non è più quello di una volta. Tutti cambiano bandiera. Ma esiste ancora gente come Javier Zanetti è la gente che segue il calcio lo sa.
    Ripeto, non sono pro-50 anni fa. Perché le cazz…te si facevano anche allora. E gli sleali e i falsi già esistevano. Solo che non erano tutti così.

  10. 70
    Laras -

    Fabrizio ho letto la terza parte del tuo messaggio.
    Francamente la tua sembra la descrizione idilliaca dell’uomo modello maltrattato assieme ad altri centinaia di tapini, messi alle corde da una quantita di streghe assatanate e isteriche che sfornano bambini che ignorano nel loro sviluppo, peggio che se fossero delle Erodi in gonnella.
    Mi sembra veramente uno scenario surreale.

    Se volessi discutere con gli stessi luoghi comuni, potrei farti altrettanti esempi di puttanieri e vigliacchi, come quello che da poco ha mandato in coma una povera figlia di 19 anni, ma mi sembra superfluo.
    Poi sinceramente Fabrizio, citare che hai avuto decine di occasioni e non ne hai approfittato, dovrebbe essere inutile che tu lo sottolineassi, quasi a mostrare un sacrificio che non dovrebbe essere tale quando c’è l’Amore con la a maiuscola, come quello che riconosci verso tua moglie, la quale come me, e le altre donne, di occasioni ne hanno continuamente, ma non ci pensano neanche a dirsi quanto sono brava ad aver rinunciato.
    Poi le donne sessantenni eccetera eccetera. Ma insomma, quand’anche fosse, puoi accorpare in un unicum granitico le convinzioni che il tuo stato d’animo ti propone pensando che valgano universalmente? Io ho due figlie femmine, e se dovessi basarmi su quelli che vedo al loro fianco, come parametri di un uomo che possa garantire loro quella mascolinità e autorevolezza che tu intravedi solo nel passato, dovrei spararmi. Un giorno troveranno quello giusto, perchè so che sono ragazze intelligenti. Sbaglieranno nel frattempo, forse la loro storia principale un bel giorno finirà, chi lo sa, nulla è eterno e tutto cambia, ma non mi aspetto che se una rapporto andasse male vengano da me a dirmi che sono innocenti, perchè, come ho già detto in precedenza, sarebbero coinvolte anche se non si fossero accorte di niente.
    Non giriamo intorno alla cose Fabrizio, quando una coppia sta insieme da 20 anni, basta un battito di ciglia per capire se qualcosa non va, suvvia.
    Sai una cosa, io tendo sempre a credere a quello che mi dicono, e tu appari una persona per bene, ma lasciamelo dire, troppo per bene per essere vero. Se si potesse dialogare ANCHE con tua moglie su questo forum credo che il quadro generale sarebbe più completo, non credi? E magari scopriresti cose che non vedevi di lei o di te che non “volevi” vedere, chissà.
    Dici bene quando sostieni che bisogna amare accettando tutto dell’amata, ma non la sua immagine ideale, ma quella vera, e amare è anche scoprirla.

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