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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“libertà di fare cazzate” è un qualcosa che va bene per i deboli, per chi non ha le palle/coraggio di tenere duro anche quando le cose vanno male.
Il fatto è che ci sono persone equilibrate che magari non ti danno la luna quando le cose vanno al massimo ma non ti seppeliscono neanche di fango quando le cose vanno meno bene, mentre ci sono tante altre persone che sanno darsi solo nel bene, nel male non ce la fanno proprio e fanno danni a chi gli sta (stava) vicino.
Sono individui ego riferiti, persone che pensano che “la vita è una sola e bisogna rischiare”, si! Col culo degli altri però! Se il danno viene fatto a loro vedi come accettano la cosa con la stessa filosofia…
Detto questo, si può anche smettere di amare senza essere considerati dei mostri. La differenza la fa come gestisci la cosa.
Io conosco molti coetanei che avrebbero preferito che i genitori si lasciassero. Chi l’ha provato dice: non sanno quello che dicono, ma vale anche il contrario. Chi ha vissuto con genitori che stavano insieme solo perche’ lasciarsi non si deve/non si puo’ o anche ‘per i figli’ (anche come scusante) ne porta i segni… la verita’ e’, al di la’ dei “ruoli”, che vivere in situazioni serene per davvero o no una differenza la fa. Oggi comunque si lascia anche la gentedi 70 anni o piu’, che appartiene cioe’ piu’ a quel mondo di ieri. / io credosi faccia molto confusione con il concetto di emancipazione/parita’/liberta’: il fatto che non sia piu’ uno scandalo la perdita’ della verginita’ non significa per forza darla al primo che passa, che non siano gli altri a sceglierti il partner e che ti devi sposare per forza non significa superficialita’, parita’ non e’ arroganza, da entrambe le parti, ne’ mancanza di rispetto e la liberta’ non si misura nel fare “cazzate”. Viviamo in un mondo con molti problemi e in cui la violenza esiste (da entrambe le parti), incui da un lato sembra che ognuno possa scegliere per se stesso molto piu’ di ieri ma al contempo ci sono ancora istanze sociali tipo “ti devi sposare ecc”. Molta gente lo interiorizza di brutto anche se dice di no. La questione del ruolo… ho capito in senso di responsabilita” (in positivo) ma il ruolo non puo’ venire prima di cio’ che davvero senti e vuoi. C”e’ chi ancora, pur potendo scegliere, si sposa perche’ lo.manda in crisi non avere il ruolo. Si sposa o figlia e poi sbrocca. C’e’ ancora chi lascia la moglie dopo 6 anni per un uomo e non perche’ e’ bisessuale e si e’ innamorato di un uomo ma lo sapeva gia’. “Sono gay, ma ci ho provato” ha detto l’ex a una che conosco. E non e’ borderline, e’ uno stronzo. Mentre ho amici gay morosi da 16 anni che il ruolodi compagno l’uno per l”altro lo vivono come Fab dice dei nostri nonni etero. Anche ‘si’, ics e’ un bel tipo, ma una cazzata cosi’ al mio compagno non la farei mai”. Poi magari uno dei due sbrocchera, e anche litigano talvolta. Ma a parte tutto non hanno “provato” a essere altro da se stessi usando delle donne. Come conosco bisessuali sposati che non lo hanno mai nascosto. Poi nel 2014 c’e’ chi sta ancora con qualcuno solo per il timore di stare solo/a o per “sistemarsi” e poi quando sbrocca la colpa e’ del partner che non l’ha reso felice. Laras, l’affettivita’ e’ importante (e ha molte…
Il culo degli altri diventa tale quando il proprietario di quel deretano si sente ” fregato” dalla situazione. Ma il significato di quella fregatura ha tante ” sfumature” quanti culi ci sono sulla Terra.
Fabrizio cade dalle nuvole perché non se lo aspettava e non aveva segnali e, salvo sentire quella lei come ho detto più volte, ha ragione a sentire bruciori sul lato B.
Ma quante situazioni ci sono, del genere citato da Rebecca, dove la sorpresa non è giustificata?
Siamo sempre li: tutti trovano la pagliuzza nell’occhio dell’altro e mai la trave nel proprio
Le campane da sentire sono sempre due, ma la propria ha sempre un suono … migliore. E forse e vero, come nel caso di Fabrizio, ( salvo per UNA persona al mondo ovviamente), ma il fatto e’ che dall’altra parte evidentemente non “suonava” come ci si aspettava. Ho già accennato alla relatività delle verità. È così immanente questa cosa che i tribunali traboccano di cause dove i due contendenti sono ” certi” di avere ragione.
Le cazzate sono tali in quest’ottica relativa, perché è evidente che non lo è per chi la fa, ma solo per chi la subisce, ma sempre “relativamente”, attenzione.
Quello che hanno fatto a te, a Fabrizio e a Rebecca, forse cinquant’anni fa non sarebbe successo, oggi si, solamente che ieri stavano male solo le donne, oggi uomini e donne. Infatti Rebecca non è qui a fregasti le mani, soffre, ma non poteva andare avanti in quel modo, e se n’è andata.
Ieri non l’avrebbe fatto forse, ma avrebbe voluto, forse.
Declinazioni), amare per davvero qualcuno e essere amati reciprocamente e’ bellissimo, ma non penso che questa vita altrimenti non ha senso. Non l’ho mai pensato e spero di non pensarlo mai. Perche’ coloro che hanno il terrore di stare da soli e che non si vedono se non si specchiano in una relazione o in un amore sono spesso pericolosi. Sono spesso i compulsivi sentimentali, i dipendenti, quelli che si rivelano inaffidabili piu’ di chi sta bene anche da solo ma se si relaziona allora lo sente davvero, proprio per chi ha davanti a se’. Anche i repressi, di ambo i sessi, sono pericolosi. Quelli che la liberta’,loro a loro stessi, non se la sono mai data e alla prima possibilita’ di cazzata gli pare di fare il loro ’68 e contro una repressione altrui. Quelli che se escono una sera si innamorano del primo che se li fila o se una sera bevono devono arrivare al coma etilico. Con un concetto totalmente sfasato del carpe diem. E ignorano che la liberta’ interiore non si misura nella quantita’ di stronzate che fai o nel coraggio di compierle, ma anche nello stare con la stessa persona 50 anni perche’ lo hai sentito e scelto davvero e quando dici “no grazie” a qualcosa non lo fai perche’ dio ti fulmina ma perche’ non ti interessa, neanche dimostrarti che sei coraggioso/a, frichettone o emancipata. Io Max lo.capisco se e’ uno che da solo sta bene, capisco che se si relaziona deve sentire lui che vale la pena aprire la porta o che comunque non racconta palle pur di avere una storia. Poi una relazione, anche quella a cui tieni e con la persona piu’ affine del mondo, non e’ mai andare su due binari totalmente separati e non venirsi incontro. Le relazioni, anche senza violenza e “io ti cambiero'”, sono contaminazioni. “Io sono cosi’ puo’ essere anche arrogante e prepotente se imponi all’altro te stesso e non hai empatia e non sai chiedere scusa, se l”altro proprio non lo vedi, ma e’ diverso che qualcuno si incazzi perche’ sei chi sei e non una sua idea. Nella varieta’ del mondo non esiste solo un modo giusto. Due possono essere compatibili anche senza essere uguali. Ma se Max non manda a fanculo per il semplice concetto che non gli si puo’ dire niente lo capisco. Sai quanti “si affascinano” proprio per come sei e poi “bene, ora pero’ cambia”. E non dopo 20anni con un’evoluzione di coppia come puo’ essere un figlio, ma su qualcosa che non rientra negli schemi personali ma non e’ di base ne’ giusto ne’ sbagliato, semplicemente e’.quoto John 681!!!
Siete fissate con “le donne prima ubbidivano”, o “non erano libere”, “adesso abbiamo più potere”. Ma non fatemi ridere…
Per voi il potere significa poter lasciare un uomo senza se e senza ma. Wow..ma che soddisfazione! Ma brave! Ma ancora non vi rendete conto dei danni che state facendo? Non vi rendete conto che avete annientato con il vostro potere l’unica istituzione che contava una volta, la famiglia? Per molti uomini ormai è una parola che fa paura..
Credo che le donne non riescono ancora a capire cosa le stia succedendo, stanno ancora nel mezzo del cambiamento che le sta travolgendo, e ingenuamente lo confondono con una rinnovata libertà, senza capire che questa libertá no le sta recando nessun giovamento relazionale.
Con il vostro potere siete convinte che il decidere se amare o meno, anche dopo 20 anni, sia una conquista da esserne fieri.. Io dico che ci sarebbe solo da mettersi le mani tra i capelli. E non tanto che questo accada, ma che esistono persone che lo giustificano. Come Laras, che no sa piu che pesci prendere per giustificare il comportamento infame della moglie di Fabrizio.
Nessun uomo avrebbe fatto questo, realmente nessuno, né oggi né ieri, nonostante ci segnalate come quelli che prima erano liberi di fare e disfare a piacimento, quelli che “potevano fare cazzate” . Ma dove?? Noi cazzate non ne abbiamo mai fatto, le state facendo solo voi.
Questo Roy mi sembra averlo ” già visto”. In ogni caso constato che non ha capito gran che di quanto ho voluto dire riguardo la situazione di Fabrizio. Ma noto una grande “apertura mentale” in quella sua originale affermazione, e cioè che quella signora non poteva scegliere, giusta o sbagliata che fosse quella scelta, e al di la’ dello stile con la quale l’ha attuata. Perché non credo che Fabrizio oggi starebbe meglio se la sua signora fosse stata “leale” con lui ma lo avesse comunque lasciato. Non voglio ripetere ancora una volta che si è comportata male, ma il perché lo sa solo lei. Quindi, secondo questa nuova new entry i disastri ( eventuali) delle attuali famiglie dipendono solo dalle donne. Senza contare che per un Roy che impreca contro queste donne “moderne” c’è uno “Yor” che ne sta benedicendo l’autonomia. Verrebbe quindi spontaneo chiedersi come Ray inquadra i casi al maschile simili a quello di Fabrizio.
Roy, pretendi di sostenere un ragionamento minimamente intelligente con queste premesse? Noi di cazzate non ne facciamo: non ne abbiamo mai fatte dice.
Luna, il ” senso della vita” è uno dei più grandi dilemmi filosofici, al quale ognuno da un significato. La ricerca di un affetto credo sia un’ esigenza molto diffusa per cercare di risolverlo, non di meno si può trovare il ” proprio” senso anche da soli. Eremiti, monaci e quant’altri ci riescono. Altri vi sono costretti. Ma difficilmente, potendolo avere, si rinuncia ad un amore per dare un significato alla propria esistenza.
Eccolo di nuovo il buffone!!!!ahahahahah ma non ti stanchi mai?
Roy: infatti mio zio si e’ comportato uguale/peggio e gia’ in passato c’era l’uomo che si da’ alla macchia… Dai, please, per me non e’ una questione di genere, ma il buonismo disneyano, tirato per i capelli, che sia da uomo pro uomo o donna pro donna nun se po’ senti’… / Laras, ok sulla relativita’, ma anche John mi sembra molto chiaro nella sua chiusa, la questione non sta nel chiudere ma in come lo fai. Nessuno di noi dice che Fab consorte non potevasepararsi in se’, ma si parla del modo. Che poi condivido la questione del lato B altrui, uomini e donne, e non solo nei sentimenti. Poiche’ mi capita spesso di lavorare anche in progetti di squadra, con le stesse persone o anche no, staff costruiti via via, ho ben presente il concetto di responsabilita’ o “acazzo” e bohemien con il culo altrui. Ho salvato insieme ad altra gente seria e responsabile un progetto che un emerito co...... “bohemien” rischiava di mandare a farsi fottere. Tanto (anche se la figura di m se l’e’ fatta, personale, ma a lui non turbava) il culo era quello degli altri. E per inciso, sgamato (guarda caso!) per la sua inefficienza e inaffidabilita’ ha tentato la carta vittima e di dare la colpa agli altri che avevano fatto il loro e un culo.cosi’. Relativita’ fino ad un certo punto, per alcuni quello di cui si parla e’ uno stile di vita :/ e non lo ammettono MAI nel 99% dei casi. Difendono l’Io ipertrofico anche dicendoche gli asini volano. E ci credono. Anche perche’ veramente cosificano gli altri. Ne ho vista molta di gente cosi’, quanta non cosi’. Il concetto di freedom.di fare cazzate leggi rispetto zero per gli altri e’ diverso da “capita qualcosa di imprevedibile o anche cambio idea religione mestiere orientamento sessuale” ma le mie responsabilita’, anche di scelta che sia, me le prendo. Poi che ognuno si da’ sempre le sue ragioni e’ un fatto, ma la paraculaggine, molestia, incivilta’ ecc e’ modo (e di essere, non di fare). Se uno ti lascia ti tira un pacco, ok. Ti puo’ non far piacere in se’, ma magari ha fatto il massimo per essere corretto. Poi anche il massimo sara’ relativo Ma se ti tradisce per un anno e ti piglia per il culo aspettando di planare sul morbido o se ti molla ma vuole che gli intesti tutto e che dormi in auto o se ti dice “compriamo casa” e chiedi un mutuo e poi si ingroppa
Il primo incontrato in discoteca per “carpe diem” e perche’ e’ gggiovane dentro (che abbia 25 o 85 anni) c’e’ poco da relativizzare: e’ chi comunque pensa che si e’ liberi con il culo altrui, di fare e disfare a piacimento e che l’altro si fotta e si arrangi. Sai quanti/e ce ne stanno? HAIVOJA!!! non solo quelli, ma esistono. E credo che di questo si stia parlando. Vuoi lasciare tuo marito perche’ ti sei rotta le palle? Perche’ non lo ami piu’? Per la questione figlio? Perche’ ami un altro? Perche’ vuoi andare a vivere in India o farti monaca? Ecc. Ci hai comunque mangiato pastasciutta insieme per 20 anni. C’e’ modo e modo. Anche per dire “scusa, ma mi sono rotta le palle e ti saluto”. Parliamo di doni. Lei poteva fargliene uno grande, che non le costava in teoria(se non era IoIpetrofica) grosso sforzo. Ad un certo punto quando ha visto che rischiava di farsi venire ulcera e finire veramente in tilt ripetendosi “e’ per il figlio/e’ per il figlio/…” dirgli: senti, Fab, non farti carico di tutto. Avremo fatto del nostro meglio, ma non ha funzionato. E anch’io ho fatto le mie scelte e i miei errori. Good luck. / Son tutti buoni a fare doni finche’ serve al proprio culo. Fanne uno quando il tuo culo lo stai portando altrove. Un dono di empatia e civilta’. Non sara’ mai come essere rimasta e bene ma manco come distruggere o lasciare che uno si autodistrugga. No uno ics, uno con cui hai diviso la vita. / forse a scuola dovrebbero insegnare cosa sia la liberta’.
Laras: @Perché non credo che Fabrizio oggi starebbe meglio se la sua signora fosse stata “leale” con lui ma lo avesse comunque lasciato.
Beh, magari un po’ meglio sì, visto che il suo trauma è stato anche che è scappata dalla finestra e poi gli ha negato un reale, paritario confronto, lo ha rinnegato e lo ha dipinto come una merdaccia galattica unica causa di una separazione, come il fratello gemello di Erode ecc.
Mia zia è palese che ha sofferto perché lo zio se n’è andato con un’altra e non è più lì, ma se lui avesse dimostrato di considerarla comunque un essere umano e di voler comunque proteggerla in qualche modo invece di essere chi, se era per lui, poteva anche finire in strada dall’oggi al domani senza manco un tetto… ecc… beh, vedi te. I suoi figli hanno sempre detto che non sta a loro dire se il loro padre doveva continuare a stare con la loro madre o no, ma sono stati traumatizzati fortissimamente dal modo, da come ha trattato lei e dal modo in cui ha trattato tutti loro.
La fine di una relazione è come un lutto da rielaborare, sempre, ma se una persona distrugge completamente anche quello che hai saputo vero, non lo fa solo andandosene, ma a parole, e coi fatti, una differenza la fa eccome. Provare per credere. Anzi, ovviamente meglio di no.
@La ricerca di un affetto credo sia un’ esigenza molto diffusa per cercare di risolverlo, non di meno si può trovare il ” proprio” senso anche da soli. Eremiti, monaci e quant’altri ci riescono. Altri vi sono costretti. Ma difficilmente, potendolo avere, si rinuncia ad un amore per dare un significato alla propria esistenza@
chiaramente ognuno da’ il suo significato. Ma non vedo il discorso come “rinuncia all’amore per dare significato” nè la vedo in misura di Eremiti e monaci. C’è gente che sta bene da sola, cioè senza avere per forza una relazione, senza per questo stare su una montagna o in un monastero. E non è che “rinuncia all’amore”, semplicemente non crede che sia necessario trovarlo perché sennò la vita non ha senso. Stiamo parlando, poi, di amore di un certo tipo. Chi non ha un amore in quel momento non per questo non ha degli affetti. Non per questo non si vivono e scambiano emozioni e condivisioni con le persone. Stare bene anche da soli mica significa rifiutare gli altri o soffrire di misantropia. Poi c’è anche chi è misantropo, certo. / Forse il dono dell’amore di chi sta bene anche da solo ma ama te, ama stare proprio con te, è ancora più grande di chi in te cerca un senso, a priori.