Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 66 67 68 69 70 … 103 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 66 67 68 69 70 … 103 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Non rimane solo per l’altro. Prova ne sia che molti che si sarebbero immolati per anni per non fare soffrire te (nb, parlo di chi e’ stato con chi tutto sto masochismo non lo ha mai richiesto) ad un certo punto ti sparano con diciotto cannoni in faccia. Cioe’, prima non potevi manco dirmi che non ti piace la pasta con la salsiccia per non farmi rimanere male e soffrire (anche se potevi ordinare anche pasta e ceci e anzi mi avrebbe fatto piu’ piacere sapere cosa realmente pensi), ma troppo sensibile e altruista inghiottivi con nausea e sorriso, poi, nel momento in cui ti piace ben altra salsiccia, puoi lasciarmi a piedi nella brughiera tirandomi pietre… “sapessi quante volte per amore non ti ho detto che! E ora paghi per il tuo egoismo!”. Anche la faccenda del non coraggio e della “debolezza” a me sta un po’ sulle palle… nel senso che molti presunti “deboli” (poverini…) sono quelli che hanno questo magico jolly anche quando pigliano a martellate, tanto quelli che hanno avuto il culo di nascere “forti” se la caveranno o sono meno sensibili. Il parametro pero’ chi lo fa? Fab una para sui figli lui non poteva averla? E sai quale e’ il problemi di quelli che (in una certa versione) “sono poco coraggiosi”?Che spesso la colpa e’sempre degli altri. Che hanno tarpato loro le ali o che, che possono diventare un capro espiatorio, anche in caso di percorsi assolutamente individuali. Ovviamente, Camy, non sto dicendo che, volens o nolens, non possiamo essere egoisti nei confronti dell’altro, che non si possano creare squilibri all’interno di una coppia e che non vi siano vere violenze. Anche solo ciecita’ e trascuratezze che manco ci si rende conto di compiere. Pero’ se una persona che puo’ farlo non ti dice cio’ che pensa e poi ti butta tutto addosso di colpo anche risalente alla crisi del 1929… che cosa puoi farci? E soprattutto se ti massacra proprio qualcosa non va, non quadra. E comunque se non ti ama piu’ (e lo sai a giochi chiusi) che puoi farci? Io ho avuti anni complicati e una crisi anche mia. In quella crisi mia ho rielaborato dati vari. Non sono stata direttissima, com’e’ nella mia natura,con una mia cara amica che volens o nolens mi aveva lasciata un po’ perplessa. Ma anche sapendo che ero cmq in una certa fase io. Cmq mi mettevo in discussione. Un giorno lei mi fa la punta su una cosa e gliele sparo io
E sono incazzata come mai mi ha vista in anni. Le dico delle cose e lei :O e resta anche stupita per delle cose di cui non si era accorta. Va detto che non solo siamo amiche da tanto, ma che ci siamo state reciprocamente vicine in momenti importantissimi, siamo riuscite a non pestarci i piedi e a sopportarci anche in periodi difficilissimi per me e per lei e abbiamo sempre parlato molto. Ad un certo punto io ho sentito squilibri, disarmonie. In anni pero’ in cui tra lutti, casini, pensieri, difficolta’ dura l’abbiamo avutadavvero. E del contesto ho sempre tenuto conto. Non sono stata direttissima non solo per “proteggere” lei ma anche per mie considerazioni. Ora pero’ perche’ parlo? Non perche’… l’ho gia’ “lasciata” indietro e non voglio piu’ saperne di lei, ma perche’ mi accorgo che potrebbe succedere. Puo’ sembrare assurdo, ma se sono in qualche misura fatalista se qualcuno decide di mandarmi a fare in culo se pensa di avere le sue ottime ragioni io ho un carattere per cui se sento che io mi sto allontanando da qualcuno a cui voglio bene, che puo’ perdermi forever perche’ mi sto distaccando io… avverto.Prima di arrivare alla fase che diceva Rebecca, in cui davvero pensi che parlare non abbia alcun senso. La fase del non ritorno. Essendo una persona molto indipendente rispetto il fatto che gli altri abbiano un’individualita’ e una vita. Non sono una che fa la punta, da ricatto morale o colpevilizzazione, ma se mi accorgo che sto vivendo una mia crisi in solitaria che riguarda il mio rapporto con qualcuno mi scatta il fatto che deve saperlo.che il rischio e’ che io me ne vada. Con la mia amica? E’ stata la nostra prima vera crisi in 15 anni. E non era iniziata ieri. Abbiamo perso qualche colpo, via via. Al momento eravamoo deluse entrambe, l’una dell’altra. dicendoci cose anche piuttosto dure. Poi lei mi scrive: non so se sia meglio parlarne subito o tra qualche giorno. Tu cosa ne pens? Ci parliamo a monosillabi. Sembriamo davvero una coppia in crisi, che ha perso tutta la sua naturale magia. In teoria dovremmo parlarci dopo tre giorni ma iincazzate e deluse non spezziamo davvero il contatto. Come tra chi su ama.ancora
. E quando parliamo finiamo anche col darci ragione a vicenda su delle cose oltre a chiarire dei malintesi. E dopo l’esplosione ripartiamo ritrovando anche la complicita’ che era andata a incagliarsi. Perche’ (caratteri non solo autoreferenziali a parte) il volersi bene sotto c’era e l’interesse a venirsi incontro. No mero lanciomerda
“Siamo tutti pellegrini su questa Terra, in cerca di un compagno, di un affetto che dia senso a questo viaggio senza senso.”
per quel che mi riguarda io non ho paura di iniziare o approfondire relazioni, solo che certi compromessi non mi vanno e lo dico subito, non appena se ne presenta la questione.
poi se viene recepito nel modo giusto ok, altrimenti liberissime di dire no allora non ci si vede mai più.(asilo, ma succede spesso)
secondo me il tutto ha anche molto a che fare con la maturità delle persone.
il mio motto è vivi e lascia vivere, ma se insisti e non mi lasci vivere beh allora verrò a dirti che puoi pure andare a rompere i cosiddetti a qualcun’altro.
non è che sto li a diventar matto perchè miss s’é impuntata su una cosa e la vuole a tutti i costi come dice lei.
poi di principio non tratto male nessuno ma se mi rompi, davvero, ti mando a fancxlo e basta e non è che dopo ci ripenso e mi metto a frignare…
quando si ha imparato a vivere da soli, questo è molto più facile chiaramente.
Laras, in tutta onestà non ho avuto una madre che è rimasta con mio padre per un “ricatto” dovuto a una società patriarcale e maschilista. E come mia madre conosco decine e decine di donne di un’altra epoca che non si sono sentite schiave di un ruolo. Semplicemente c’erano dei ruoli che venivano rispettati.
D’altra parte care Laras e Camy, a me non sembra di vedere oggi molte donne felici della vita che fanno. Anzi mi sembrano piuttosto stressate e aggressive. Chiaro segno di vita non serena.
Alla fine di tutto mi chiedo, e vi chiedo: ma tutta questa libertà a cosa ha portato ? Al fatto che ogni tanto esista una coppia (cito il tuo esempio Laras) che riesce ad essere felice o quantomeno serena ?
Se mi guardo attorno vedo un mare di matrimoni falliti e coppie separate. Figli buttati qua e là con famiglie allargate e quant’altro. E donne (o uomini) che infilatisi in nuove relazioni non è che abbiano trovato il paradiso !
E quei pochi che funzionano ? Laras, Camy, io vi porto i fatti: negli ultimi anni, causa la mia situazione, ho avuto modo di parlare con diversa gente. Tra cui persone “felicemente” sposate.. Non vi dico quanti uomini seri ed affidabili, paragonabili al compagno di Laras, mi hanno confidato che per far funzionare le cose debbono applicare il discorso fatto da Kid. Cioè “l’ipocrisia di facciata”. Vi prego di credermi sulla parola: sono tanti, per non dire tutti.
E parlo anche di secondi matrimoni e/o seconde relazioni.
Quindi tutta questa liberalizzazione dalla “schiavitu” patriarcale per ottenere cosa ? Mi pare che comunque esistano ancora uomini che picchiano e violentano le donne. Certo, mi direte, oggi si ha la libertà di andarsene e lasciare i violenti. D’accordissimo, prima non era possibile. Ma non è che all’epoca dei miei genitori esistesse tutta questa ampia casistica di mariti picchiatori.
Alla luce di tutto questo è ovvio che l’uomo “normale”, non si fida più. D’altra parte tu Laras scrivi “oggi siamo libere, anche di fare cazzate” e tu Camy scrivi: “poi io la penso esattamente come te riguardo la storia del navigante, dell’avere il coraggio di lasciare il porto ecc.. la vita non è forse un’avventura? “
Con tutto il rispetto, sono frasi che non danno certezze. Al contrario. Soprattutto se si considera che sono frasi espresse da donne (Laras e Camy), dalle quali si è evinta, attraverso i numerosi commenti, un’elevata serietà, principi e valori sani.
Io da uomo di oggi non vado alla ricerca della “libertà di fare…
….cazzate”, né tantomeno mi viene da pensare di poter vivere da “navigante avventuroso e coraggioso di lasciare il porto”
La vita da “marinaio” può essere anche eccitante. Ma se si decide di scegliere un porto per attraccare, si deve avere si il “coraggio”, ma di non “lasciarlo” il porto. Liberi si, ma non di fare “cazzate”, soprattutto nei confronti degli altri. Dei “porti” a cui abbiamo scelto di agganciare l’ormeggio.
Chiedo ai vari Kid, John, Maximum il loro punto di vista sulla “libertà di fare cazzate” Intesa, ovviamente, nell’ambito di una relazione seria ed importante.
sì, Max, è giusto quel che dici, io intendevo “compromessi” nel senso di mettersi anche in gioco in una relazione, senza per forza rimanere sulle proprie posizioni, andare un po’ incontro all’altra persona (dico “un po’ “, non da stravolegersi, eh).. io la penso come Laras sull’andarsi incontro, come per esempio suo marito ha fatto in quel periodo dei suoi studi, e come avrà fatto lei in altre cose, son sicura che lo ha fatto anche lei, è l’unico modo per far reggere una relazione secondo me, andarsi un po’ incontro, l’un l’altro… impuntarsi sulle proprie posizioni non serve a niente, né se lo fanno le donne che citi tu, Max, che infatti se si impuntano poi ti stufi, né se lo fanno anche gli uomini impuntandosi appunto in altre cose loro. spero di essere stata più chiara. 🙂
Luna per “debole” io non intendo affatto giustificare il comportamento pessimo che uno ha, chiariamo. “debole” inteso come connotazione caratteriale, non come giustificazione. infatti quel mio ex era un debole, purtroppo per lui, con dipendenze da droghe spero solo leggere…
poi, come una volta scrisse kid, è vero che chi è più forte di carattere tende ad attrarre quelli un po’ più deboli.. io immagino sia andata così per Fabrizio, lui mi sembra un uomo con le idee molto chiare, su di sé e ciò che vuole, sua moglie me la immagino non altrettanto forte, altrimenti anche solo un litigio lo avrebbero avuto su una cosa su cui la pensavano in modo diverso…… il fatto che non ci siano stati gran litigi tra loro anche questo mi fa pensare che sua moglie avesse appunto questo carattere un po’ debole.. da cui il male che poi ha fatto, nel modo in cui lo ha fatto.
beh Fabrizio, il navigante entra in ballo quando una storia è finita per suo oppure no volere… il navigante che può essere in ognuno di noi.. maschi e femmine.. quello che aiuta a riprendersi da una fine.. non quello, come forse lo hai inteso tu, che rompe una storia che va bene per andare in cerca di avventure.. io quello non l’ho detto.
Ciao Fabrizio. Tutta questa libertà a cos’ha portato? E la mancanza di libertà a cosa conduceva? I tuo genitori sono stati bene e si sono rispettati, i miei no, ma mio padre aveva “più libertà” di mia madre, che ha dovuto allevare due figli da sola, anzi scoprendo che il marito conduceva una seconda vita. Pensa se oggi succedesse a me. Mr Smith dovrebbe decidere, ammesso che scoperta la tresca accettassi di continuare con lui. Ma ovviamente non potrebbe fare quello che ha fatto mio padre. Non potrebbe tenere il piede in due scarpe. Non mi sembra una conquista da poco avere gli stessi pesi e le stesse misure e la stessa dignità tra due persone, visto che il sesso non dovrebbe essere una discriminante per la quale la morale e’ elastica per uno e rigida per l’altra.
Ripeto, la libertà può mettere in evidenza i limiti di una persona e fargli fare cazzate, ma la schiavitù non ne fa emergere le virtù. Le impone. E quella è più che ipocrisia. Oggi, almeno per me, le coppie felici lo sono davvero, e non “sembrano” per ossequiare le apparenze. E i ruoli? Che significano Fabrizio. A parte la differenza di genere non ci sono altre differenza. Nel mio caso Mr. Smith non è il ” capofamiglia”. Lo siamo entrambi.
Ciao
P.S. Non dire che una volta ci fossero meno mariti picchiatori perché sai che non è vero. Non facevano notizia anche perché rientrava in una tradizione consolidata. Sai quando hanno tolto il delitto d’onore assomilandolo all’omicidio? Solo sessant’anni, fa non mille.x
Laras, scusa, alt, ferma, stop, please…che stai dicendo ?
Tu continui a parlare di schiavitù. Ma quale schiavitù Laras ? Guarda che ho conosciuto donne, oggi morte e sepolte che hanno lasciato i propri mariti anche all’epoca. E non sono state mica crocifisse. Ripeto io sto parlando dell’epoca dei miei genitori non di quella dei nostri bisnonni. A me non risulta questa schiavitù di cui tu parli.
Mio padre non conduceva una seconda vita, né centinaia di persone di mia conoscenza. Anzi, ho molti esempi di coppie davvero felici. Molto ma moooooolto di più di quelle di oggi.
E poi, come avrai potuto leggere, ti ho portato l’esempio dei miei genitori, ma non solo. Ti ho citato decine e decine di altre coppie, che trasbordavano serenità. Cosa che oggi non noto. E non perché prima ci fosse la “schiavitù” di cui tu parli.
E poi quali stessi pesi e misure Laras ? Guarda che oggi una donna può tradire il proprio marito e togliergli casa e figli. Oltre ad avere addirittura gli alimenti. E ti sembrano stessi pesi e misure ?
La parola “ruolo”, anch’essa non è una parolaccia. E non vuol dire “capofamiglia”. Vuol dire semplicemente RUOLO. Una donna può ricoprire un ruolo che può essere diverso da quello del marito. Ma non per questo meno importante.
Ti rammento delle frasi che scrisse Kid (mi sembra) in cui esaltava le doti delle donne di qualche tempo fa che sapevano davvero “dirigere” la famiglia, tenendo loro le vere redini.
Poi Laras, per carità, le donne all’epoca allevavano i figli da sole e, tanto di cappello. Ma c’erano uomini, ed erano tanti, che si spezzavano la schiena per portare qualche soldo a casa per mandare avanti la baracca. Eccoli i ruoli….nessuna parolaccia né degradazione verso la donna.
Camy: ok sul commento n. 678
Sul commento n. 677: si, credo di avere delle idee chiare. E anche questo mi è stato rinfacciato: di avere delle idee e portarle avanti. E non parlo solo di quelle legate alla questione figlio.