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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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100% daccordo con maximum.
Maximum: si’ :/ 🙁 Fab/Laras: infatti, Fab, sai che e’ un punto che ho sempre notato, comprendendo il trauma che e’ stato per te, ma anche notando un certosuo meccanismo e una totale mancanza di sua messa in discussione. Totale. E rammento frasi da forte violenza morale, che riguardavano la tua identita’ al di la’ della relazione e di una possibile divergenza di vedute o incomprensione. Frasi distruttive su te come persona che cmq come individuo proseguira’ la sua vita, che cmq aveva subito un tradimento e un abbandono e che aveva perso suo padre. / ci sono inferni nelle case e non lo sappiamo, ma non e’ il caso dello zio, lui aveva davvero una bellissima famiglia, e aveva una moglie che lo amava e rispettava, che dopo 40 anni lo guardava e trattava con amore. Io ti posso dire che la zia e’ una persona cosi’ positiva che persino quando e’ esploso quel che e’ esploso e lui si e’ comportato di m e scappato in quella casa, anche se ovviamente c”era dolore e sgomento lei non ha trasmesso mai negativita’. Poi si puo’ non essere felici ovunque e non amare piu’ anche chi ti ama, ma e’ comunque piuttosto ogettivo che lui era amato, che si svegliava ogni mattina in un luogo sereno, che i problemi erano quelli che ogni famiglia puo’ trovarsi ad affrontare e condividereanche parlandone a tavola evenendosi incontro a vicenda. a parte la scossa data da un divorzio della prole (ma nota bene gli ex coniugi sono in buoni rapporti e mia zia se incontra chi frequentava la sua casa un tempo ha un indiscusso affetto) il vero disastro lo ha causato lui, il vero malessere, l’angoscia, i problemi di salute, gli avvocati, l’indicibile dolore di una persona, non solo marito, ma padre, nonno che scompare, che rinnega la sua intera vita. Dopo anni c’e’ un nuovo equilibrio, una nuova serenita’ ricostruita con le unghie e con i denti e con amore, molto, con la solidarieta’ reciproca, anche con la capacita’ individuale di esserci, dare, condividere e al contempo la generosita’ di ciascuno, nel suo ruolo, di dire “io soffro da morire, ma anche le persone che amo e ho attorno”. Cioe’ un rispetto, un non scaraventarsi a vicenda addosso un trauma comune. Io ho sempre visto amore in quella casa finche’ lui c’era e quando lui ha fatto questo ne ho visto ancora di piu’, se prima erano belle persone le ho viste ancora piu’ belle
In un momento cosi” grave che e’ umano poter tirar fuori anche “il peggio” di se’. No, loro hanno tirato fuori il meglio e mai contro di lui. Mai. Semmai si sono dovuti difendere da brutture egoismi cattiverie gratuite di lui. Gratuite oltre al fatto che per lui sarebbe stato piu’ comodo un reset completo. A me per te e’ dispiaciuto anche questo: tu quando e’ successo soffrivi molto ma attorno avevi persone che ti amavano e rispettavano, e si rispettavano, persone positive e “delicate d’animo” mi e’ parso. Avevi attorno un grande abbraccio e gente intelligente, che non si e’ limitata a giudicare o a frasi di circostanza. Gente che nella tua volonta’ di capire dove tu potessi aver sbagliato ha parlato molto con te e cmq ha anche cercato di capire lei. Tu avevi diritto di farti sostenere veramente da tutto questo, di ricevere questo amore, queste cose sane. Qualunque fossero le sue ragioni pero’ lei ti ha detto che tu non dovevi e non ti potevi amare, ti ha lasciato addosso anche la sua modalita’ distruttiva. Lo ha fatto anche lo zio, anche con i figli. Tutti erano colpevoli, sbagliati, che si vergognassero, gli altri. Certamente troppo “tarati” per meritare amore, incapaci di darne, disadattati delle relazioni. Loro… mica lui. Lui perfetto. E non li conosceva lui, dimmi, se li conosco io? La loro sensibilita’, che colpo poteva essere per i suoi stessi figli, che si sarebbero “divelti” chiedendosi dove loro avessero sbagliato? Fab, io non ti conosco, ma ti leggo e cosa e’ per te “cambiamento” e la “planimetria affettiva” si legge a ogni riga. Conoscere non vuol dire prevedere, la vita e’ un divenire, le relazioni dinamiche, ma dimmi lei che e’ stata con te 20 anni che pure volesse lasciarti non sapeva che gia’ solo essere lasciato dopo 20 anni ti avrebbe sconvolto? Che ti saresti rivoltato gia’ da solo come una calza? non sapeva le ragioni per cui tu, non contro di lei, avevi remore ad avere un figlio? Puo’ non trovarle suff comunque per se stessa, ma cosa c’entrano con tutte le schifezze che lei ti ha scaricato addosso come uomo, individuo? Se nonmi piacesse davvero come uno e’ ma sto zitta 20 anni lo faccio per fare un favore a lui credi? Ma poi tu hai davvero un’ingenuita’ su modalita’ che sottolinea anche Max, di revisionismo. non ha finto, e’ stata finche’ le andava bene di stare e poi ti ha mandato a ca..... Prima segno piu’, poi segno meno. Qd qcuno entra in segno meno puo’ essere civile e empatico o straincivile. Se si’: s.o.s., proteggersi
Bè Laras, a me di quell’amore mancano tante cose. Mi manca lei, mi manca la vita che facevo con lei. Io sono sincero Laras, alla luce dei fatti, nel rapporto quella che più dava sembrava essere lei. A tutt’oggi non mi sento di negare questo, nonostante tutto.
Ciao Camy. Durante il nostro rapporto non ho mai visto una “accettazione”, quanto una “condivisione”. Anche se la parola “accettazione” non è una parolaccia, ma un modo per dire “si, mi sta bene”. E se mi sta bene vuol dire che sono d’accordo, che do il consenso. Altrimenti si porrebbe un veto. No ?
Pensarla un’attrice mi fa male. Anche se purtroppo la parola inganno, come scrivi tu, rieccheggia spesso nella mia mente. Ma non potrebbe essere altrimenti visto come sono andate le cose.
Ma l’inganno è tanto più traumatico quanto la persona che ti inganna è persona da cui non ti aspetti ciò. E verso la quale riponi non un’estrema fiducia ma “L’ESTREMA” fiducia.
E sono d’accordo con te quando scrivi che “l’inganno è un vero trauma” !
Kid, Maximum, John, a malincuore (non per colpa vostra ci mancherebbe), ma come non essere d’accordo su quanto avete scritto nei vostri ultimi commenti ?
Luna, conosci bene tanti dettagli. Hai già analizzato e lo stai rifacendo a distanza di qualche anno. Colpisci nel segno, anche quando lo fai in senso generale.
Fabrizio
Le colpe ci saranno pure ma non tali da giustificare certe prese di posizione estreme o giudizi impensabili ! Cose che a sentirle ti cascano le braccia da quanto sono ridicole , tanto che al momento , neppure le prendi sul serio .
Ma , e sono onesto , meglio pensare che ci sia qualcun’altro da dover nascondere ,del credere davvero che ci sia gente capace di rinfacciarti minchiate come
se fossero affronti gravissimi ! Allora , davvero , inizi a pensare che sia pieno di pazze/mine vaganti , capaci di sfasciare tutto per robe da asilo, che già solo a rinfacciarle ci sarebbe da vergognarsi . Meglio prima che dopo, si dice!
Ma una cosa l’ho imparata : Che tu sia buono o tristo , cioè “cattivo” , come si dice dalle mie parti , non cambia assolutamente niente . Quindi , è meglio non essere troppo accondiscendenti e fare la fine di quelli che han dato anche il sangue e se la sono presa in saccoccia . Probabilmente , la forma relazionale più rodata è l’ipocrisia di facciata , per poi farsi i cavoli propri dietro .
Amara considerazione , ma direi realistica . Ma chi non c’è tagliato , come me ,
per forza dice quello che pensa e fa quello che ritiene giusto fare, a suo rischio e pericolo , e non come fanno tanti che si castrano, perché poi chi la sente la loro compagna/moglie/ragazza! Che vita è? Eppure se la fanno andare bene ! Per questo sono contrario al matrimonio , perché se la stronza finge bene di essere un angioletto, poi ti mette sotto scacco! Eccome no!
Invece , la trasparenza e la correttezza , pur difendendo i propri spazi ed idee ,senza farsi castrare, non pagano mai! Anzi sei giudicato come uno stxxxo arrogante da cui non si può cavare nulla di buono! E , allora , ed anche per questo motivo , me ne sto meglio da solo , piuttosto che dover fare , dover dimostrare , vivere una vita in funzione di una donna , che se niente-niente non è al centro del mondo , va in crisi esistenziale e ti manda a gambe all’aria , magari appena dopo averci messo le sue !
“E se mi sta bene vuol dire che sono d’accordo, che do il consenso. Altrimenti si porrebbe un veto. No ?”
beh le cose sarebbero come dici tu, ma non sono sempre così lineari nelle donne.. lo dici anche tu che non siamo semplici, ma contorte.. ovviamente io non so se è la realtà che ha vissuto tua moglie ma so per certo che ci sono donne che non lo dicono: “no, non mi sta bene” proprio per non contrariare il proprio partner, per non causargli una sofferenza.. così almeno loro la vedono.. e per questo dicono sì ma in realtà pensano no.
tu dirai che non è giusto, e io concordo con te, ma purtroppo le donne, a volte, sono anche così, incoerenti, per nulla semplici e lineari.
c’è chi fa l’attrice (o l’attore) perché è una persona debole.. non tutti lo fanno per spietatezza e cattiveria, e in realtà, come ho scritto prima, penso che tua moglie avesse un po’ questo carattere non proprio coraggioso… per cui la sua recita alla fine è stata per debolezza e non per cattiveria, secondo me….
ti capisco anche sul fatto della “persona in cui riponi l’estrema fiducia”.. infatti nel caso che mi è capitato è andata così.. io proprio da lui non me lo aspettavo, noi eravamo amici anche, e io mi fidavo come con nessun altro.. e questo ha reso difficile da accettare il doppio inganno, doppio perché fatto ai miei sentimenti e alla nostra amicizia..non riuscivo a crederci, ho passato mesi a dire pure io “ma come ha potuto?”, non ci credevo, come tu con tua moglie (anche se il mio non era un matrimonio, ma ci conoscevamo da 7 anni ed eravamo stati comunque amici per molto tempo..)..ed è per questo che ho avuto quelle conseguenze psicologiche che ho scritto.. sono stata traumatizzata da quello che ha fatto.. anche lui non aveva avuto il coraggio di dirmi la verità..
purtroppo ho capito che aspettarsi troppo dalle persone causa facilmente sofferenza e aspettative deluse prima o poi, perchè nessuno è come noi lo vediamo in modo idealizzato, nessuno può essere perfetto..
“Invece , la trasparenza e la correttezza , pur difendendo i propri spazi ed idee ,senza farsi castrare, non pagano mai! Anzi sei giudicato come uno stxxxo arrogante da cui non si può cavare nulla di buono!”
trooopppo vero kid.
nella stragrande maggioranza dei casi è così.
poi ci possono esser felici eccezioni…(forse)
ma c’è sempre un ma a lungo termine…la sindrome del “devo cambiarti!”
infatti cala l’innamoramento e allora iniziano a vedere cose che prima non erano un problema ma adesso di colpo lo sono!
è li che a me girano di brutto.
cioè sta cosa qui, così l’ho sempre fatta prima e non era mai stato un problema, adesso invece non va più bene, devi cambiare!!
hahahah oggi mi metto a ridere se una mi arriva col devi cambiare, stu cazz.
anche perché quando l’ho fatto (cambiare x una) poi il compenso è stato più o meno lo stesso di quello che è capitato a fabrizio e 100000 altri…
never again!
Kid, il fatto che oggi ci siano i fenomeni che citi tu, dimostra prima di tutto che le donne di una volta se vivessero oggi si comporterebbero di conseguenza, cioè come le donne di oggi.
Non si può dare “tour court” la colpa al sesso femminile se saltano le coppie.
Le donne di una volta, pazienti , rassegnate e sacrificate, quando lo erano e perché non avevano alternative.
La società e’ cambiata perché la famiglia era in fondo un accordo societario: tu lavori, io bado all’ economia familiare e ai figli. Tu porti i soldi e comandi io ubbidisco perché mi mantieni. Oggi lavorano entrambi e si mantengono autonomamente, i figli, non rientrano più nella “tradizione”, come vediamo e le ” voglie” si soddisfano se si vuole.
Come al solito la differenza la fanno due cose:
la qualità della persona e la qualità del rapporto di coppia. Io è mio marito non siamo di una volta, ma funzioniamo da una vita e va sempre meglio. Perché?
Perché abbiamo “scelto” che ci piace state insieme. Mia madre non ha potuto farlo, se voleva sopravvivere doveva “abbozzare” e ingoiare le ” libertà” del marito. Se vista dall’esterno quella coppia poteva essere uguale alla mia, ma invece c’era una bella differenza, come puoi immaginare.
Quindi non è questione di donne o uomini di una volta, ma di donne o uomini, che rispettano il partner.
Mia madre e’ rimasta per un “ricatto” dovuto a una società patriarcale e maschilista, non perché fosse migliore delle donne di oggi. Era solo schiava di un ruolo, era una “dipendente”; oggi siamo libere, anche di fare cazzate, come hanno sempre potuto farle i maschi.
Ciao
“Mia madre e’ rimasta per un “ricatto” dovuto a una società patriarcale e maschilista, non perché fosse migliore delle donne di oggi. Era solo schiava di un ruolo, era una “dipendente”; oggi siamo libere, anche di fare cazzate, come hanno sempre potuto farle i maschi.”
già, Laras, il problema è che non vogliono capirlo, perché essere libere ad oggi, come non lo si era un tempo, per loro vuol dire che ci perdono.. e questo li spaventa. in fondo è comprensibile… secondo me gli uomini sono più fragili di noi emotivamente.. noi ci sappiamo riprendere in qualche modo (non tutte), per loro è più difficile “ripartire”, non a caso la filosofia che poi cominciano ad avere è proprio quella che si legge sul sito: “le donne sono così e cosà, non vi fidate, non vi innamorate più, non vi impegnate”.. e purtroppo ci sono poi le modalità che per esempio anche kid e maximum scelgono di adottare, cioè non accettare compromessi e vivere liberi. fanno pure bene eh, è vero che non ci sarebbe più la sicurezza emotiva (perché di questo parliamo) che un tempo c’era appunto perchè le donne erano meno libere, ma questo può far loro perdere delle occasioni, immagino. infatti capita anche di leggere, sul sito, di alcuni che si sono chiusi e non riescono ad aprirsi con un nuova fidanzata tanto da “trattarla male” anche se non vorrebbero.. perché poi succede anche questo.. la paura fa questi scherzi.. anche Fabrizio non si riesce più a fidare. ha ragione ma la vita è una sola… poi io la penso esattamente come te riguardo la storia del navigante, dell’avere il coraggio di lasciare il porto ecc.. la vita non è forse un’avventura? 🙂
buonanotte.
Camy, ovviamente il mondo e” vario, ma io non credo moltissimo al non dico per altruismo verso te, che e’ comunque una cosa che parte da se’. Fermo che essere chiari e” sempre meglio, che il non dire sia perche’ anche si pensa che il partner debba avere la sfera di cristallo e se ti ama persino anticipare i tuoi desideri, cosa che in molte donne vedo, la teoria del “segno piu’/segno meno” mi sembra piu’ veritiera. Finche’ ti dai piu’ ragioni per starci con una persona i suoi difetti li minimizzi, quando le tue ragioni anche sentimentali calano tendi a infastidirti. Se la tua spinta interna e’ a stare con per lui o lei scaleresti una montagna e quando guardate un tramonto e’ dieci volte piu’ bello, quando consideri la persona un ostacolo te ne vuoi liberare e un tramonto pazzesco e’ scialbo e sto/starompipalle ti rovina la visuale. Enfatizzo, ma se e’ vero che le relazioni si fanno, mantengono, disfano in due e’ anche vero che neppure attraverso le nostre migliori o peggiori azioni abbiamo un sicuro “controllo” su cio’ che accade o puo’ accadere nell’altro, l’intersecarsi di personalita’, ragioni, rimandi, pare, emozioni e valenze… Noncredo tanto all’eccesso di altruismo, che spesso sottintende anche una certa immagine di se’ che non si vuole scalfire, un problema – anche con risvolti rancorosi – che riguarda il se’ ben piu’ che l’altro e le sue effettive, prepotenti richieste e talvolta anche un ricatto affettivo (se io faccio tutto questo tu non potrai mica lasciarmi…). Non sto dicendo che se ami qualcuno non tolleri, proteggi, vai verso, abbozzi… ma appunto ami qualcuno, tu. A meno che non ti stiano puntando una pistola si presume che ti stai dando delle ottime ragioni, in te stesso, per essere generoso, accondiscendente… Valide ragioni che possono essere di vari tipi amore, dipendenza, sicurezze, il fatto che comportarti in un certo modo ti da’ piu’ benessere che malessere o che comunque per te ne vale la pena, anche se sei in pieno masochismo. Anche chi vive una relazione fortemente disfunzionale, ama troppo, in quel momento si da’ piu’ ragioni per starci che no. Mentre se una persona e’ veramente ma veramente convinta di andarsene chi la tiene? E se andarsene comporta far soffrire l’altro, solo ed esclusivo altruismo verso l’altro, resta? Non credo. Magari ha ancora empatia per l’altra persona, affetto, non si comporta con incivilta’ ma