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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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con quello di cui si innamora mentre sta ancora con l’uomo da cui voleva un regalo perché era innamorata persa al punto da volere il suggello… per carità, si è innamorata così tanto da volere un figlio da lui proprio lui due volte di fila… può succedere. Può succedere che una per anni un figlio non lo vuole (pensando di essere incinta non lo voleva mentre il marito diceva che lo avrebbe tenuto con amore), poi un giorno non è che si sveglia in lei il fatto che vuole un figlio, e chi c’è c’è, ama tantissimo il marito, si disamora, si innamora di un altro e guarda caso… Bada bene, a me non sembra impossibile che lei ad un certo punto, come persona, abbia deciso “poi magari me ne pento” che l’orologio biologico magari correva e che un figlio andava fatto. Non dico che lei non avesse un chiodo fisso, e che lui non l’abbia compreso. Ma non cozzano un po’ di cose che tu stessa dici? Quando tu volevi il dono di un figlio lo volevi da quell’uomo come suggello del vostro amore, cioè del fatto che lui proprio lui lo vedevi come padre dei tuoi figli, e sennò, anche se qualcosa si era risvegliato in te, non lo avresti fatto con chiunque, o volevi il dono per Il Desiderio, e chi c’è c’è? Guarda che io non penso che lei abbia fatto per forza il figlio con uno di cui non le frega una banana solo in base al Desiderio e all’orologio, ma consentimi se il mio uomo restasse deluso perché io proprio io non gli do un figlio e poi lo fa con chi conosce mentre è in crisi con me e magari di me non gli andava bene una fava ma io non ne sono mai accorta: 1) volevi un figlio da me anche se ti stavo enormemente sulle palle, per il mio carattere di m e come sono fatta e il no regalo è stata la goccia? Beh, meno male, perché avere un figlio con una persona che ti sta sulle palle anche se io non me ne sono mai accorta non migliora le cose, semmai le peggiora 2) se ti stavo tanto sulle palle bastava dirti di sì e non ti stavo più sulle palle? non credo. Avevi il figlio e ti stavo sulle palle peggio perché crescere un figlio non è una passeggiata 3) ti sono stata sulle palle perché ho frustrato il tuo volere essere padre, ma poi ti sei innamorato di un’altra, mentre ancora stavi con me, quella con cui volevi suggellare, ma sei così innamorato di un’altra che il figlio lo fai con lei… Devo davvero spiegare cosa viene da pensare? Sul serio? E’ umano, ma Laras non c’è un po’ di confusione, anche nelle tue tesi, tra Desiderio suo di lei o Desiderio Suggello SuperLove? E’ uguale?
A me sembra di aver ripetuto fin troppo dove sta il punto per me, non nel non rispetto delle tue idee, Laras su te stessa. Peraltro io non farei un figlio con il primo che passa correndo, quindi non nego certamente che una persona, uomo o donna, possa volere un figlio da chi ama, né che non possa essere dolorosa la scelta di lasciare chi non ne vuole. Non penso però che per forza chi non ne vuole non ti ama o non voglia fare un regalo a te. Francamente penso che una persona che per sue ragioni davvero non se la sente di avere figli, e te lo dice sinceramente, un regalo te lo fa se te lo dice sinceramente e ti lascia anche la libertà di scegliere.
Rebecca: io invece capisco molto bene cosa intendi, capisco per il mio vissuto. Ciò premesso, parlo per me, non ho mai pensato che una persona non possa scegliere di lasciarne un’altra secondo quelle che valuta siano le sue ragioni. E accade sempre così, peraltro, che esse siano valide per il partner o per gli amici e parenti. Inoltre, avendo dimestichezza, purtroppo, con dinamiche di molestia morale and co, comprendo molto bene tanto più anche il concetto di “relatività” a cui fai riferimento. Sul tema figlio: una persona può lasciare perché l’altro non ne vuole. Una persona, in questo sono democratica, consentimi, può andare in crisi anche perché non ne vuole e l’altra a tutti i costi. E ciò può essere fonte di dolore/disagio per entrambe, non solo per chi il figlio lo vuole. Avere o non avere figli è una decisione che può avere la stessa profondità di ragioni e consapevolezza. Pensare che le persone non vogliano figli solo per egoismo, egoismo verso l’altro o disamore, ad un certo punto della vita o anche per sempre, è una falsa idea. Poi l’egoismo verso l’altro, in egual misura, anche in questo contesto, si misura non sul sì o il no, ma su parametri come quelli che tu descrivi nel comportamento del tuo compagno.
Ciò detto: la ex moglie di Fabrizio si sta facendo la sua vita da mo’ e questo è il punto centrale, i fatti, a lui non resta cmq che prenderne atto. Cmq lui non è uno stalker. Quindi si parla più per il tormento di Fab riguardo i “perché” e su dei temi. Lui non ha glissato una maternità come il tuo ex, avendola promessa. Lei si diceva concorde (può essere). Certo, lui potrebbe dire un sacco di palle ed essere uno stalker. Ma per anni si rivoltava lui come una calza e le nostre opinioni su un tema cmq non ledono chi se n’è andata dandosi le sue ragioni.
Semmai stressano lui.
Luna, stiamo parlando di una coppia ventennale, che a detta di Fabrizio funzionava, e che secondo me ha cominciato a rompersi per quella questione, anche se Fabrizio non se ne accorgeva. Ma mi sembra evidente che queste persone si volessero bene finché c’è stata concordia sullo stile di vita. Ho comunque chiedo a Fabrizio se pensa che la moglie abbia finto per vent’anni, tutto e possibile, ma mi pare improbabile. In quel caso si avrebbe la situazione che dici tu, ma la grande maggioranza delle coppie SE vogliono un bambino e perché si vogliono almeno bene e naturalmente lo desiderano entrambi. Poi si possono trovare tutte le situazioni distorte che immaginiamo, ma siamo in un altro ambito.
Io ho tratto queste considerazioni sulla base degli elementi che ci ha fornito Fabrizio di quello che e’ stato il suo ménage.
Poi è certo che ci si può realizzare senza figli e dare decine di dimostrazioni d’amore di altra natura, ma quando ENTRAMBI non vogliono figli.
In ogni caso con o senza figli, se si e concordi, vuol dire che la famosa comunicazione e stata recepita, e si continua sino a quando dura.
Perché abbia voluto punirlo credo di averlo spiegato, ma in realtà non pensi che fosse questa la finalità della signora, quanto la realizzazione di quel desiderio, che non avendo lo realizzato con Fabruzio e diventato per questo si una punizione. Ma solo perché la mogli non ha accettato che lui rimanesse fermo sulle sue posizioni. Uno dei due doveva cedere, ma già così, cedendo e non accettando uno dei due veniva comunque puniti, non trovi? In questo caso il cedimento e stati di Fabrizio, nel senso che lei NON ha più accettato le sue condizioni. Paradossalmente se avesse “ceduto” facendo il bambino la punizione, se così si può dire, sarebbe stata irrilevante rispetto a quell che ha avuto. Ma questo e accaduto perché, lo ripeto, Fabrizio non si rendeva conto di cosa bolliva in pentola.
il fatto e’, che quando ci sono divergenze pesanti e’ difficile che una coppia se la cavi. Ha già cominciato ad allontanarsi.
Salve a tutti. Tralascio per un attimo gli altri post e mi butto un attimo sul post n. 625 di Rebecca. Ciao Rebecca e benvenuta. Rebecca perdonami ma, dici che gli altri non sapevano dei vostri problemi e che pensavano foste una coppia felice. Ma io mi chiedo e ti chiedo: il tuo compagno sapeva che ci fossero problemi ? Nel senso che tu gli dicevi chiaramente che erano cosi importanti da compromettere il vostro rapporto. Alla luce di quanto scrivi sembra che lui facesse l’opposto di ciò che ti aveva promesso. O faceva cose che a te non piacevano. Ma scusa, per quanto tempo siete stati insieme ? Per quanto tempo hai sopportato cose che a te non piacevano ? E soprattutto glielo dicevi chiaramente che certe cose ti piacevano e che soprattutto non le sopportavi ?
Vorrei mi rispondessi a queste domande. No perche io continuo a non capire. Come si fa a stare insieme a una persona che si comporta in maniera opposta a ciò che a me piace o che dice una cosa e poi se la rimangia.
In tutta onestà se a me capitasse di stare insieme ad una donna che fa tutto il contrario di ciò che a me piace o che si rimangia ciò che promette non credo di resistere molto: io le parlo chiaro non é che sto in silenzio ad aspettare che lei capisca. Le cose che fanno ci fanno star male o ci fanno soffrire vanno esposte chiaramente facendo chiaramente notare la loro gravità. Tu lo hai fatto Rebecca ? Possibile che lui abbia capito che ti faceva soffrire solo quando lo hai lasciato ? O forse solo allora ha capito la gravità dei suoi gesti proprio perché lo stavi lasciando ? E poi perdonami ma come si fa a dire “ti amo” al tuo uomo il giorno prima che decidi di lasciarlo ?
A me pare di capire che il più delle volte molte donne non espongano con chiarezza quella che e’ la gravità di una cosa. Nella speranza che un uomo capisca una sofferenza che invece viene celata. Ma non funziona cosi ! Ciò che non va deve essere comunicato con chiarezza.
Aspetto di avere più elementi in mano per capire meglio. E per ritirare eventualmente quanto ho scritto poc’anzi.
Laras, scusami, ma quando si parlava del modo tu dicevi che conta di piu’ il perche’, ma “punire” e’ un modo. e a te pare poco distorto? tu ami una persona per 20 anni, ed entrambi siete d’accordo di non avere figli sino ad un certo punto. lo dico per elementi che abbiamo. poi tu il figlio lo vuoi per amore ma poiche’ lui non recepisce non solo lo lasci, ma lo punisci. che soffra, la merda. non dico che non succeda, ma a te sembra proporzionato al dolo? perche’, lei non era altrettanto non in grado di capire le ragioni di lui? se un allontanamento c”e’ e da una parte sola? l’incomprensione e’ unilaterale? e’ che tu parti dal presupposto che lui quel dono glielo doveva fare e nei tempi da lei stabiliti. ma amare e’ questo secondo te? fermo che non condivido il concetto punitivo quale logica e unica conseguenza, se hai un uomo che ti ha sempre detto che un figlio non lo vuole, non un possibilista, che non lo vuole e lo sa, secondo te e’ realistico che ti dica ‘certo cara!”? non e’ piu^ realistico che abbia resistenze, eccome, che abbia bisogno lui di farsi un percorso interno? che possa sorgere anche un periodo di crisi e incomprensione? secondo te amare e’ entrare in un’ottica per cui se dopo 20 anni non mi capisci o non ci capiamo ti mando a ca.... e ti punisco? Non credo. Non mi pare. e allora? se per 20 anni ha trattenuto fastidio ed e’ scoppiata con il casus figlio direi che scoppiava cmq, era gia’ in crisi. se lo amava per 20 anni alla prima crisi lo punisci? Perche’ non ti ha accontentata? perche’ non ti ha capita? non puo’ capitare? non capita? e’ un modo di essere eh… se diceva si e non collimavano immediatamente nei primi tempi di assestamento? se lei si vedeva cessa e lui vedendola bella non capiva? se al secondo o sesto figlio regalo lui diceva no o al fatto di scuola montessori o pubblics? no, non e” il gioco dei se, e’ che e’ inquietante la visione narcistica del «se soffro (cosa personale, ognuno di noi puo’ soffrire per le ragioni che si da’) e non mi capisci o non mi accontenti la pagherai». ma tu vorresti accanto chi ragiona cosi’? E ce n’e’… ma allora io ti dico anche “no grazie”, che per te e’ distorto chi non pensa figlio ecc in un certo modo per me non e` un assioma «ti punisco». non la ripicchetta ecc, ma altro. piu^ pesante
Ti disamori e lasci. Ci si puo’ disamorare per qualsiasi ragione che si consideri valida. il disamore sta dentro a chi lo prova e non in chi non e’ piu« amato. Chi non e` piu^ amato tragga poi le sue conclusioni (si puo’ amare e smettere o se smetti era un calesse). Si puo’ lasciare idem come sopra. C`e^ chi non lascia manco se scopre che l’altro e’ un narcotrafficante, chi perche’ uno russa. ognuno sa per se`. La morale corrente esige che una grave ragione ci sia ma la gente che lascia se ne fotte e lascia, anche dopo 40 anni e chi ha un tumore. pero’ lasciare in se’ non e` punire, anche ad oltranza. neanche essere incazzati neri per forza e` voler punire a oltranza. ne\ essere delusi. Laras, lei lo ha mollato, tradendolo, e a lui poco dopo e’ morto anche suo padre e lei comunque empatia zero e merda addosso. Abbiamo un concetto diverso allora di cosa amare qualcuno per 20 anni e soffrire perche’ ami e non vi capite e ci stai male. Io ho sofferto per chi ho amato e non per bruscolini ma francamente non ho mai pensato «punire» e penso che la morte di un genitore di una persona e tanto piu`una persona che hai amato e^ una cosa per cui l`empatia non puo^ venir meno. no se hai amato qualcuno. e anche se non lo ami piu^. puoi pure non mandargli le condolianze se ti sta sui co......, ma tirargli merda e non renderti conto che soffre… Se Fabrizio era un mostro lei dovrebbe chiedersi perche’ voleva un figlio da un mostro. se era un compagno “normale” con cui c”e’ stata una crisi su un tema cosi” importante per entrambi (no fammi contenta e non ascoltare le tue reali perplessita’( e lei oltre a lasciarlo lo ha punito; tradito, sputtanato, rinnegato e manco un po’ di empatia che lei l’ha comunque lasciato per un altro ecc.. beh ognuno ragiona come crede ma aver condiviso 20 anni non vale solo quando ci stai bene o vuoi un figlio ma anche quando te ne vai. io la penso cosi`, e non perche’ sottovaluto il fatto di una delusione o incomprensione ma perche’ comunque un figlio riguardava la coppia non solo lei e di vicende come la loro e di crisi ce ne stanno ma non tutti vengono mollati e cosi”. cosi’, il modo. una persona che ho amato per 20 anni non e”‘ solo chi mi ha detto no e non mi ha capita. se, secondo la tua visione, era la prima crisi e per quella ragione. poi se le donne ragionano cosi’ forse sono una portatrice di pisello mancata. ma si chiama narcisismo.
Buongiorno a tutti.
Vi leggo spesso ma non intervengo. Neanche simile ma troppo uguale la mia storia con quella di Fabrìzio. Le modalità e la casistica sono davvero identiche. Ho anch’io cose da dire e raccontare. Interverrò presto. Buona giornata.
Buongiorno a tutti.
Luna, credo sia il caso di fare una sintesi, perché ho l’impressione che si stia facendo confusione tra quello che si dice, quelli che si comprende e le conclusioni che si traggono.
Io ho questa idea riguardo l’accaduto
Emerge una nuova esigenza nella coppia: lei ora desidera un figlio. Prima no
Lui non lo voleva, ha una fobia
Lei insiste e suppongo ne parli spesso
Lui prende tempo
Lei comincia a spazientirsi
Lui non percepisce, probabilmente, quanto stia pesando sulla moglie questa indecisione.
Lei improvvisamente (?) molla il colpo e se ne va
Lui non capisce perché abbia fatto questo quando tutto “andava bene” e ancora oggi non lo sa.
Morale ( e l’ho già detto) : o Fabrizio ha vissuto con “un’attrice” per vent’anni oppure NON aveva compreso cosa stava bollendo in pentola. In un caso o nell’altro, i due NON comunicavano adeguatamente.
La cosa è dimostrata dal fatto che Fabrizio e caduto dalle nuvole per l’ormai noto epilogo.
Luna, la signora NON ha fatto un figlio con un altro per punire Fabrizio, ma Fabrizio si è sentito punito perché lei ha fati un figlio con un altro, innamorando e, penso, e disinnamorando si di Fabrizio per le ragioni che abbiamo più volte ripetuto.
Il fatto che si sia comportata MALE nei confronti di suo marito, presumo sia dovuto al fatto che a sua volta si sia sentita altrettanto maltrattata, se non per quel l’episodio preciso forse per altri momenti che non conosciamo, ma che io ho assimilato all’incomunicabilità di cui Rebecca ha spiegato molto bene gli aspetti relazionali del genere: “io ti parlo ma tu sembri non capire, o non riesci a capire”
Se è così, come dicono a Napoli. : dalle e dalle se scassano pure ‘ e metalle”.
Solo il fatto cheFabrizio non capisca cosa sia passato per la testa della moglie, conferma quella benedetta lacuna di comunicazione, da cui è partita la valanga.
Poi se mi dici che è stata sleale, st…za, pazza, ingrata, cattiva, narcisista e quanto riesci a trovare come aggettivo che qualifichi una persona che vuole una cosa e se la prende, sono con te. Ma senza dimenticare che prima di prendersi la in quel modo l’aveva chiesto al marito. Il tentativo l’ha fatto. Alla fine ha mostrato un animo che Fabrizio non conosceva, quindi chiudo come ho cominciato: un’attrice? O una donna che non si è sentita capita?
Solo lei potrebbe dirlo perché Dabrizio e qui per cercare una risposta.
Un saluto cordiale
Ciao Fabrizio, ti ringrazio per l’accoglienza. Non intendo entrare qui nei dettagli della mia storia per motivi di riservatezza, e perché ho raccontato, a grandi linee, la mia storia nella lettera “Lasciateli perdere, lasciateli voi”. Rispondo su questo: non gli ho detto “ti amo” e non avevo in testa di lasciarlo. Stavo male, avevo in quel momento problemi in famiglia che non avevo preventivato fino al punto in cui in realtà poi mi sono trovata. L’ho chiamato “amore”, sì, come di consueto. Non ho ricevuto, da lui, al di là di tante belle parole (comprese, fino all’ultimo, le famose “ti amo”), gesti concreti di aiuto, solidarietà, dimostrazioni di amore. Ha continuato a illudermi, a parole, per vedere se tornavo con lui, e basta. Attendendo, come sempre (è ed lì che ho capito…) che io, DA SOLA, mi risolvessi i miei problemi (quando erano SUOI erano nostri, quando erano miei erano miei). Lì ho capito che l’amore tra noi esisteva soltanto nella misura in cui io davo a lui continue dimostrazioni di amore. Tanto è vero che nel momento del mio maggior bisogno, lui non ha fatto che piangere, disperarsi, ma quanto a venire anche solo a vedere come stavo, sì, certo… Nei sogni.
Gli amici? Lui si è recato da loro, per fare la parte del disperato e farsi consolare da loro (invece di venire da me per chiarire e dimostrarmi che mi amava ed era preoccupato per me). Segno che stava facendo una parte: e le cose dovevano andare come le voleva lui o niente. Loro, a me, non mi hanno più contattato, nemmeno per sapere come stavo. In un colpo solo ho perso amore e amici.
E c’è un piccolo particolare, che non voglio raccontare qui: diciamo che lui ha dato loro qualcosa, proprio in quel momento, e così li ha incastrati.
Lui è così: non conosce l’amore e l’amicizia, solo rapporti “utili” al momento, si vede.
Come ho fatto a starci? Ma lui mica si è presentato a me così come poi si è rivelato. E’ un manipolatore. Non ci può essere alcuna comunicazione chiara, come dici, con un manipolatore. Ma tu non lo sai. Perché credi di star parlando CHIARO a uno che ami e che ti ama. Che tu aiuti e ti aiuta. Che tu sostieni e ti sostiene. Invece no. Strada facendo, solo strada facendo, ti accorgi che lui dice una cosa, ma ne pensa un’altra. Fa una cosa e te la spaccia “per noi”: invece è solo per lui stesso.
E quando tu stai male, hai qualche problema, emerge con più chiarezza. Solo che tu allora stai proprio male, e quindi vivi il massimo dolore e la massima confusione.
Buongiorno Laras
Innanzitutto mi scuso se a volte scrivo con una non corretta proprietà di linguaggio. Spesso scrivo di corsa e, non rileggo ciò che scrivo sul pc. E invio così com’è. Magari con ripetizioni di parole e quant’altro.
Premesso ciò, prendo a campione il tuo ultimo post, il n. 638. Cercherò di essere il più sintetico possibile, attenendomi a ciò che hai scritto tu.
Elenco le tue conclusioni e, a fianco cerco di spiegare come è andata.
Emerge una nuova esigenza nella coppia: lei ora desidera un figlio. Prima no
(Emerge una nuova esigenza nella coppia: lei ora desidera un figlio. Prima era d’accordo con lui sull’idea di non averne).
Lui non lo voleva, ha una fobia (Lui non lo voleva. Non so se si tratti di fobia. Io la chiamerei paura e non voglia di cambiare vita.)
Lei insiste e suppongo ne parli spesso (Lei glielo chiede di tanto in tanto. Fa riferimenti a chi ne ha. Se ne parla ogni tanto e ognuno espone le proprie idee al riguardo)
Lui prende tempo
Lei comincia a spazientirsi (Lui prende tempo e ci pensa in continuazione. Lei non inzia a spazientirsi. E’ tranquilla, serena come sempre. La coppia procede la vita di sempre tra amici, parenti, serate, divertimenti, viaggi e quant’altro. In mezzo, purtroppo, anche problemi seri, di salute in particolare)
Lui non percepisce, probabilmente, quanto stia pesando sulla moglie questa indecisione. (Non c’è niente da percepire. Tutto procede serenamente. Anche se purtroppo, ci sono problemi continui di salute da affrontare, propri e delle persone care che stanno intorno)
Lei improvvisamente (?) molla il colpo e se ne va (Lei improvvisamente chiede una pausa di riflessione)
Lui non capisce perché abbia fatto questo quando tutto “andava bene” e ancora oggi non lo sa. (Lui, alla pausa di riflessione, cade completamente dalle nuvole. Non vede nessun problema, se non la questione figlio. Se il problema è questo lui si mostra disposto a risolverlo)
Fabrizio in questo momento non si sente punito. Vuole solo cercare di risolvere il problema e stare insieme alla moglie che ama.
Questi sono i fatti, in relazione a quello che hai scritto.
Seconda parte: l’incomunicabilità
Tu scrivi: “…Rebecca ha spiegato molto bene gli aspetti relazionali del genere: “io ti parlo ma tu sembri non capire, o non riesci a capire….”
Laras, se io ti parlo di una cosa per me importantissima e tu sembri NON capire, io te lo ripeto per una, due, tre, dieci volte. Poi mi fermo e TI OBBLIGO a sederti a tavolino, AD…