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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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90 anni come le grandi Coppie della Storia. Ora, chi stabilsce di no, chi vivra’ vedra’ e sara’ il tuo percorso e non il mio o delle tue amiche. ma, come ti ho gia’ detto, se lui ha i suoi problemi, di qualsiasi natura siano, tu forse hai i tuoi se pensi che l’amore abbia per forza un potere curativo e che redime e se viaggi per assoluti. e rispetto a un uomo che conosci comunque poco e conosce poco te. al di la’ di questa fase di innamoramento iniziale e anche del suo e tuo curriculum vitae anche voi vi conoscerete via via anche al di la’ di ogni affinita’ elettiva o che entrambi ora per varie ragioni personali vi percepiate come il cacio sui maccheroni o la panacea di tutti i mali. come tutti vivrete comunque giorno dopo giorno e lo scoprirete solo vivendo. tu invece, cosi’ a me pare, per carita’ e’ la mia sensazione, viaggi a seimila come se fossi gia’ proiettata nel momento in cui lui dira’ “questa donna mi ha redento!” e l’Amore salvifico sotto forma delle tue fattezze avra’ portato a compimento tale redenzione. tu ovviamente puoi dare a lui, te, la vostra storia e l’amore le valenze che sai e vuoi. io credo che se pur con tutto il sentimento e il romanticismo del mondo si ridimensionano queste esaltazioni “salvifiche” ecc due persone possono amarsi e anche darsi molto ma nella realta’. io sono la persona sbagliata a cui fare discorsi impostati in un certo modo, Marion, e non perche’ io non creda alle possibili affinita’ elettive, al fatto che le sane dimostrazioni d’amore e di affetto (sane) non servano, anzi, ne’ non credo che ciascuno di noi, se lo sente e lo vuole, non possa fare un percorso evolutivo nella vita. ma non sono una persona adatta perche” 1) non ho una sindrome da crocerossina e un bisogno di sentirmi colei che redime attraverso l’amore. anzi, credo sia un’idea del cacchio e pericolosa nella sua inconsapevole supponenza 2) penso che nell’idea “io ti aiutero’ a cambiare cosi’ sarai veramente giusto per me’ ci sia una forte componente di controllo. non si “cambia” a immagine e somiglianza di aspettative altrui 3) Non vedo il vivere una storia disfunzionale come un valore aggiunto o una “sfida” 4) se una persona ha una dipendenza o altre cose da risolvere sue non mi gratifica l’idea che instauri con me un rapporto di dipendenza infermieristico-salvifica. per me anche il sostegno affettivo presuppone un’autonomia. anche nella vera complicita”
Analisi condivisibile sotto il profilo delle dinamiche psicologiche, che come tali tengono conto del vissuto di chi la produce. Vissuto che non esclude, per ovvi motivi, l’interazione col partner, laddove il valore delle mancanze di quest’ultimo può essere amplifica a vantaggio della decisione che sta maturando. Ma quelle finzioni che si presentano nel comportamento del traditore, possono tradursi in un comportamento incoerente che, peradossalmente vuole proteggere la sensibilità del tradito, specie quando fosse riconosciuta la buona fede di questo, come nel caso di chi sta tradendo chi gli dimostra amore.
Il punto è che così come non si può prevedere se è quando ci di innamora, allo stesso modo non si può prevedere il disinnamoramento.
Il tema è: ma se ami e sei riamato devi CONTOLLARTI.
E qui entreremmo nel delicato quanto bruto mondo degli istinti, che come sappiamo sono molto più antichi dei moti culturali. Quanto si possano controllare questi istinti non è facile dirlo, e chi ha provato queste sensazioni sa cosa voglio dire.
Un esempio di quanto la repressione dell’istiinto sessuale, sottoposti al controllo di una potente morale la fornisce la statua di Santa Teresa D’Avila in preda alle estasi. Più di uno studioso ha ritenuto che quello fosse un orgasmo, che si è manifestato sotto forma di estrema comunione col Creatire.
Teresa era una suora, giovane e le sue pulsioni trovavano sfogo attraverso i canali che le due potenti istanze le concedevano.
Se è potuto succedere una cosa del genere alla moglie di Fabrizio, quelle che tu chiami comprensibilmente come un castello di menzogne, altre non sono che la ricerca di quel “canali” per la soluzione di quei bisogni. La lotta tra le due entità, morali e istintuali, e’ probabilmente quello che ha lasciato allibito Fabrizio.
Tu hai giudicato, secondo la tua teoria, una situazione anomala, con dei parametri “normali”. Ma in questo modi avrai sempre il risultati che tu ti aspetti. Ciao
Grazie Luna, anche se non hai risposto esattamente ai miei quesiti,
Lola, lo chiedo a tutti. Sei benvenuta
“Tu hai giudicato, secondo la tua teoria, una situazione anomala, con dei parametri “normali”. Ma in questo modi avrai sempre il risultati che tu ti aspetti. Ciao”
Cosa vuoi dire ? Parla chiaro .
peradossalmente vuole proteggere la sensibilità del tradito, specie quando fosse riconosciuta la buona fede di questo, come nel caso di chi sta tradendo chi gli dimostra amore.
Sì , certo ! E’ come dire che partendo dal presupposto che niente durerà per sempre , entro in una relazione e poi , quando ,dopo un po’ , non mi sento al top , mi faccio i fatti miei , mentendo . Però , sono giustificato , in fondo , mentendo ti proteggo. Da cosa? Dal mio essere falso? Dai per favore , non scadiamo nelle “idiozie” , nude e crude. Puoi fare di meglio 😀
Marion, come puo’ un’altra persona, da fuori e in un forum, dirti con certezza se lui tradira’ sempre o con te sara’ diverso per sempre? Tu hai deciso di leggere il suo passato come una globale occasione di riscatto. Fermo che una persona non e” solo, nel bene e nel male, una sua dipendenza o coazione a ripetere ecc (ma di peso nella vita quelle grosse ne hanno) per esperienza personale l’amore da solo non fara’ per esempio di un giocatore d’azzardo uno che smette o non ci ricasca o non mette la sua dipendenza prima di te solo perche’ l’amore c’e”. Venire a patti con una dipendenza o un problema piu’ profondo (ammesso che uno lo voglia davvero) nasce da un’esigenza interiore vissuta come necessaria per se stessi prima che per chiunque altro e dalla volonta’ di affrontare realmente la cosa. secondo me nessuno cambia in tal senso per un altro ma in primo luogo per se stesso, per le ragioni che si da’. e l’amore da solo, come semplice concetto, non cambia nessuno. senno’ il mondo non sarebbe pieno di persone amate che comunque non sono mai «cambiate» e di persone che dicono di avere amato troppo. l`esempio del gioco e` unoo tra mille oma persnalmente no lapideprei un giocatore ma penderei atto che ha davvero un probkema di ludopatia con tutto cio^ checomporta. e oltre a non pensare «io lo salvero`» saprei che «ora che ti amo non gioco piu» sarebbe una palla anxhe e psino in buona fede se il problema e` profondo e non ci lavora su. e benibteso vale anche per noi stessi
Laras, perdonami, ma se mento tradendo proteggo me stesso, al di la’ che mi protegga dalla sensazione che mi da’ pensare di tradire qualcuno anche per un’immagine che ho di me. La persona che tradisco non mi chiede di raccontargli una buona balla per non fargli male… E poi: ti proteggo mentre tradisco e non lo sai e quando lo scopri ti tiro merda per anni e se ti ferisco manco per il culo? E racconto palle avanti a buon pro di chi? tuo? e non mi scuso mai per chi? per te? io non scomoderei le sante ma semmai lo chiamerei una visione narcisistica. A parte questo: “controllo”. non si e’ sposata come prendere i voti e facendo voto di castita’. ha scelto. e si puo’ anche sciogliere un legame. anche per averne un altro. Cosa c’entra fare quel casino e scappare dalla finestra? puoi uscire anche dalla porta eh. puoi dire “non amo piu'” anche senza tirare ulteriore merda. L’immagine di se’, anche sociale, mi sembra una cosa che va al di la’ del desiderio/autocontrollo sessuale. a parte che stiamo parlando di sentimenti e non di bromuro generalizzato e di scelte (comunque reversibili. esiste infatti il divorzio) lei quello che voleva lo ha fatto, mi pare. Poi si trattava di prendersi la responsabilita’ di chiuderla con piu’ onesta’ e civilta’ e empatia e non di tornare per forza indietro e rinunciare alla nuova vita o percuotersi perche” “cambiare percorso e’ inumano”. mi spiace tra l’altro parlare delle cose intime di Fabrizio. Ma il senso, generale , e’: stare con una persona non e” “autocontrollo” e le ragioni non sono ‘autocontrollo e prigione versus istinti”. Gli istinti, i sentimenti ecc entrano in gioco anche con chi stai per amore e non per mera razionalita’ o per un matrimonio combinato. Non sono stata tantissimi anni con una persona o l’ho amata perche’ tra ragione e istinto prevaleva la ragione e senno” sarei scappata con il benzinaio, il tranviere e il salumaio. Ne’ vivevo in castita’ o solita minestra a casa mia. ne: reprimevo di voler fare l’artista di burlesque. Se cosi’ fosse stato potevo anche sposarmi con uno che mi faceva da impresario eh. Se poi una si innamora di un altro e con lui se ne vuole andare l’autocontrollo sarebbe restare a casa con il marito per mero dovere? Non so quanto Fab avrebbe voluto questo. Lui amava anche sapersi amato direi. ma se una se ne vuole proprio andare e sciogliere un legame serio ci sara’ modo e modo? fatto lo ha fatto ma non esiste solo trattare pure di m e mentire e sputtanare eh….
Kid, e Luna buongiorno.
Kid hai capito benissimo. Quando si presenta una condizione di mancanza di lucidità come può essere un innamoramento del genere che ho descritto, non si può considerare le azioni e i comportamenti come frutto di lucidità.
È superfluo sottolineare che i comportamenti nei confronti del duplice rapporto saranno incongruenti.
L’ipocrisia che si legge in quello diretto verso il tradito può essere caratterizzata proprio dalla condizione di colpevole che sente il traditore verso il tradito, ma alla quale non riesce a rinunciare. L’ha i detto in un altra occasione proprio tu che non ” a. ‘ca nisciuno è fesso”. Si sa quello che succede, ma non si può o non si vuole rinunciare a viverlo.
Cercare puerilmente di evitare un dolore al tradito o alla parte debole che sia, che si ritiene non lo meriti, è una situazione che puoi immaginare e che forse avrai provato anche tu per altre ragioni.
Kid, se non hai mai perso la testa nella vita, e’ difficile capire cosa succede in quella testa, e quindi è normale applicare i giudizi morali di chi ne osserva gli effetti in “preda” alla lucidità. Siamo su due piani completamente diversi e le regole che valgono su Marte non sono utili per comprendere quello che succede su Venere.da quel poco che ho letto un esempio di “sconvolgimento” morale e istintuale,lo sta vivendo Marion che scrive a Luna, che, beninteso, poteva chiamarsi anche Mario e vivrebbe le stesse strazianti contrastanti dinamiche emotive.
A domani, oggi sono presa.
Laras, ciao. A me e’ successo di “perdere la testa”, molti anni fa, o meglio di innamorarmi di un’altra persona, che e’ diverso dal droghiere che “ti fa sangue”. Infatti con quella persona ho iniziato una nuova vita durata ‘una vita’, non un flirt estivo. Non mi dilungo ma: per quanto possa essere una bomba che esplode anche per te e al momento se non sei un traditore seriale ti fa male pure alla salute e non e’ come spegnere on off anche se ero molto giovane che la sofferenza maggiore e’ per chi lasci mi era evidente. E per quanto i problemi ci fossero stati e io avessi cercato (prima) di parlare e risolvere con la persona che amavo non ho visto una rivalsa in questo. E sono andata a dire io come stavano le cose, e posso assicurare che quel momento non l’ho mai dimenticato. e che non sono scappata dalle domande; dalle reazioni, dal dolore che davo, e ho anche detto “non sono in grado di dire se non sarebbe successo comunque”. Cioe’ per quanto gli errori l’ex li avesse fatti non mi ci sono parata il culo. E nel momento in cui ho allentato la comunicazione e’ stato dicendo chiaramente e sinceramente che poiche’ me ne ero andata veramente non volevo che questo mio esserci per rispondere, parlare, dimostrare che il mio bene c’era veramente e comunque e prendere giustamente anche della persona che aveva fatto del male impedisse a lui di accettare la realta’ e staccarsi da me. Immagino suoni tipo “buona scusa” ma non e’ cosi”. E lui lo sa. Abbiamo avuto reciproche prove di cio’ nella vita. Siamo tutti diversi Laras, come no, ma dico questo per dire che il solo fatto di “perdere la testa” non fa di una persona che pure segue la sua strada una completa falsa testa di c.... con totale licenza di rinnegare; mentire ed uccidere. Io non andro’ mai fiera di aver causato dolore a chi ho amato ma sono fatti che se ci vogliamo bene e parliamo ancora e’ perche’ pur non dandomi affatto una medaglia sa che glielo dissi io ecc. Anche a me, per quanto il moroso prima fosse anche un traditore seriale, e’ successo di stare dall’altra parte. Con la “perdita di testa” ma non con uguale onesta’ e ho lasciato io chi mi avrebbe caricato anche di altre “brutture”, menzogne e vigliaccherie proprie. anche se comunque non e’ scappato dalla finestra e non ha dato tutta la colpa a me. Ma in sintesi, Laras, fermo che ognuno e’ fatto a modo suo, certo, a parte che credo che certe “bombe” non
capitano 60 volte nella vita, tirano comunque fuori secondo me, anche se sotto pressione o con la testa partita come dici tu, e opposte istanze; come una persona vede se stesso e considera gli altri in funzione di se stesso o come individui fatti di cuore, carne e sangue e emozioni. Se te ne vai da chi hai amato, anche se hai l’incentivo di una storia (o tanto piu`, chi lasci e’ solo senza di ‘voi’ e con l’abbandono e i perche’) perche’ fare piu’ male, rinnegare e usare l’altro per giustificarti se l’altro poi non ti sta manco lapidando in piazza? Mio zio si e’ ripreso la sua liberta’, il resto e’ stato chi e’ stato veramente lui in quel frangente. Non sono state ‘le circostanze’ del colpo di testa, ma il suo egoismo e la sua vigliaccheria ecc. E lo dico proprio pensando alle volte nella mia vita in cui ho avuto le difese basse, in cui anni dopo sono stata male e confusa io, anche per altre circostanze che esulano dal tema; per ogni volta che non mi sono piaciuta io ecc. Ma se e’ vero (ed e’ vero) che allora andai contro “tutto” (i miei erano incazzati e preoccupati, gente ics mi diceva “che stronza!”) e stavo male anch`io non mi venne da scappare senza spiegazioni o di dare tutta la colpa a chi era prima o di trattarlo di m. o il Signor Nessuno. e non per tenermi porte aperte. Ricordo quel periodo come pazzesco e doloroso . So i miei perche’ ma a parte che non li ho mai nascosti lasciando qualcuno a impazzire anche per un soliloquio o dovendo fare il detective dei miei confusi indizi sparsi continuo a pensare che esistano civilta’ che valgono nella buona e nella cattiva sorte. e per me lo zio che abbia pure incontrato il grande amore della sua vita o il secondo grande amore della sua vita si e’ comportato di merda. Non perche’ se n’e’ andato se non poteva proprio farne a meno ma per il modo. nessuno lo ha vessato, ricattato, molestato. quindi quelli sono i suoi perche’; il suo modo di guardare la vita e i suoi affetti e un priprio concetto di “orgoglio” da difendere. siamo onesti, Laras;parliamo di “sul lungo termine”, la testa l’hanno persa anni fa, quel super cortocircuito, de ne sono andati e habno risolto a modo loro quella contingente “tensione”. Ma dopo hanno perseverato con una certa linea. Che nonbe’ scontata ma un modo di essere.
Buogiorno a tutti.
Ciao Luna, ho letto del tuo “aver perso la testa”, ma forse non lo era completamente, altrimenti non si chiamerebbe così se sei riuscita a controllarne le manifestazioni. Tu eri sempre tu mentre ti succedeva, chi perde la testa, come dice la parola stessa, non lo è più. Certo il tuo comporatamento così come lo hai descritto sarebbe l’ideale, tuttavia è abbastanza infrequente.
La “follia” che si manifesta in certe circostanze è come quell’esplosione tellurica di cui ho accennato in precedenza, dove emergono “forze” istintuali che hanno rotto gli argini, eruttando in maniera imprevedibe e scomposta, che travolge, come ho già sottolineato, tutto quanto è stato costruito intorno a quel vulcano, compreso il “vulcano” stesso.
Pretendere che chi è in preda a questa eruzione ne possa controllare le “emissioni” è come pensare di mettere un rubinetto alla lava che viene eruttata periodicamente quando lo decidono “quelle” forze.
Non dobbiamo dimenticare che il o la protagonista del fenomeno di cui parliamo è esso stesso sorpreso dall’incontrollabilità del medesimo. Ancora una volta la descrizione che fa Marion è esemplare nel dimostrare quanto non si sia in possesso delle capacità critiche e decisionali che ci da la lucidità.
E’ per questo motivo che dicevo a Kid che giudicare un evento del genere con i parametri che utilizziamo in condizioni di sobrietà, non può che portare ai risultati che conosciamo, che vanno da quelli più cauti della perdita della ragione, a quelli più pesanti e incomprensibili che Fabrizio ha provato e ancora prova.
Chi si comporta nella maniera di quella donna di cui abbiamo parlato sin’ora, non è in possesso della stessa personalità che Fabrizio ha conosciuto in lei: è un’altra donna, per suo marito e per sè stessa.
Quello su cui saremo sempre d’accordo, e che se la protagonista avesse percepito, come immagino, i sintomi di quella imminente eruzione, avrebbe dovuto parlarne col compagno. Ma da quel che ho potuto capire, quanto è successo deve averla colta impreparata, e durante la gestione della vicenda, si è “incartata” sempre più, per la doppia lettura morale-istintuale che la sua vita le stava mettendo di fronte.
Poi come dice Kid, molti aspetti di quanto accadeva nel profondo di quell’animo, non li conosceremo mai, noi, ma forse anche lei.