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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Fabrizio, non ho molto tempo.
Quello che ho scritto è la mia interpretazione di quello che ho potuto capire della tua situazione, riportando però, ovviamente, le mie sensazioni a quelle di qualsiasi donna si trovasse di fronte a quel bivio che sappiamo. E l’ho fatto in tutta onestà e serenità.
Se potrò, risponderò in un altro momento alle altre domande che mi hai posto, compresa la puntualizzazione su Joshua, rimasta incompleta nella tua descrizione.
Un cordiale saluto
Anemone
“il rispetto per il fatto che appartiene al sesso femminile sarebbe già una gran bella cosa ma dai vostri commenti già si vede come non ne abbiate una briciola”
Questo dimostra la tua tendenza femminista ad interpretare i rapporti uomo-donna. Dove conviene, invocate la parità,dove non conviene, meglio restare con l’ideale arcaico “la donna è sacra perché portatrice di vita”. Quindi a prescindere,il rispetto che dovrebbe avere una donna è maggiore di quello che dovrebbe avere un uomo?E la parità?
Laras
Ti ringrazio di avermi risposto.Tuttavia trovo le tue risposte molto poco esaustive. Ma non per colpa tua,semplicemente per il fatto che non si può difendere l’indifendibile. La realtà è questa. Se tu ti soffermassi ad osservare i tuoi conoscenti,coppie, le/i single, lo vedresti. Poi ovvio che ci sono eccezione e i singoli casi, ma non ha senso parlare di singoli casi nell’analizzare il generico rapporto uomo – donna.
Guarda solo il sito, guarda quante lettere scrivono gli uomini rispetto alle donne. Guarda quanti uomini vengono lasciati senza aver mai tradito la moglie e avendola sempre amata.
Cerca su internet i dati delle separazioni, più del 60% sono richieste dalle donne. Confrontati con i conoscenti, scoprirai che la maggior parte delle relazioni vengono chiuse dalle donne. Gaurda come si è ridotta la “speranza di vita”di una coppia. Questo ho fatto io, e se ne avessi la possibilità dedicherei molto più tempo nel documentarmi, poiché mi appassiona la sociologia e in particolare le interazioni tra i due sessi.
Prova a chiedere a chi ha fatto esperienze di vita all’estero: gli uomini italiani ti diranno di rimpiangere le donne, o meglio, la mentalità delle donne estere. Le italiane invece ti diranno di aver rimpianto gli uomini italiani, o meglio, la condizione che hanno qui in Italia. Noi siamo i primi sostenitori delle donne, ma come ha detto Joshua, siamo molto amareggiati.
Hai scritto: “Nello stesso tempo sarebbe utile capire il vero “peso” della frase tra le parentesi”
E’ lo stesso peso che grava sulla donna e compagna. Difetti e mancanze di entrambi i partner. Ovvio che non intendevo percosse e tradimenti, ma pecche caratteriali, come essere pigro o iperattivo, smemorato o caciarone.
“Certo, vale anche per una donna “media”” Invece ti sbagli. Perché una donna media ha una convinzione di sé ben superiore, data dalla realtà di oggi. >>>
>>> A vedere certa arroganza femminile talvolta mi sono chiesto: “ma non erano le donne quelle sempre convinte di non essere abbastanza belle e apprezzabili?”
Onestamente negli anni ho visto proprio il contrario. Uomini normali snobbati da donne normali.
Donne che magari erano mie amiche e che la sera prima mi avevano detto di essere disperate perché non trovavano qualcuno che volesse loro bene. Poi quando saltava fuori mi dicevano: “si, bravo ragazzo ma non mi piace fisicamente”
Sono convinto, come anche velatamente insinuato da Fabrizio, che i vincoli sociali servissero ad impedire che le donne, prese dal raptus emozionale, mandassero all’aria la famiglia.
Perché è così! L’uomo sarebbe portato ad avere avventure sessuali per poi tornare dalla donna che ama e dalla propria famiglia. E’ nella sua natura. La donna vive di emozioni e ha bisogno ciclicamente di provare il brivido dell’innamoramento e la tensione erotica.
Purtroppo non volete accettare nemmeno la vostra stessa natura, mentre noi uomini lo facciamo tranquillamente. Sempre istintivamente provate un amore incondizionato solo per i vostri stessi figli, è per questo che un uomo come Fabrizio è stato lasciato. L’amore che la moglie ha avuto per se stessa e per il desiderio di maternità è stato più forte per l’amore/affetto nei confronti del marito.
“Banalmente, sii te stesso senza cercare comportamenti che forse, magar, chissà potrebbero piacere a questa o a quella” E’ proprio perché sono me stesso e gli amici e conoscenti che mi circondano lo sono altrettanto posso dirti che questa è la realtà.
Fabrizio :“La virilità o il coraggio, come hai scritto tu, possono essere dimostrati in tanti modi”
Bravissimo. Sono d’accordo. Ed è il solito inganno femminile, lo stesso del “saperci fare”. Scambiano l’arroganza e l’atteggiarsi con l’essere sicuri di sé e determinati. A parte il fatto che se una donna vuole la parità deve essere in primo luogo lei stessa sicura di sè e delle sue capacità. Non deve ricercare la sicurezza nell’uomo, altrimenti di quale emancipazione si tratta?
“E se tuo marito ti avesse chiesto di piantare baracca e burattini e andare a vivere in Australia per un progetto di vita diverso lo avresti fatto ? E se non te la fossi sentita avrebbe dovuto non stimartipiù come donna ?” Perfetta sintesi.
Joshua: grandissimo il tuo commento 132.
sei assurdo Andrea come stravolgi le cose (ma pure Joshua, che a proposito dice che non offende quando invece mi ha detto che non capisco l’italiano e che non ragiono! ecco il solito maschilismo: uomo=superiore, donna=inferiore)
““il rispetto per il fatto che appartiene al sesso femminile sarebbe già una gran bella cosa ma dai vostri commenti già si vede come non ne abbiate una briciola”
Questo dimostra la tua tendenza femminista ad interpretare i rapporti uomo-donna. Dove conviene, invocate la parità,dove non conviene, meglio restare con l’ideale arcaico “la donna è sacra perché portatrice di vita”. Quindi a prescindere,il rispetto che dovrebbe avere una donna è maggiore di quello che dovrebbe avere un uomo?E la parità?”
non ho scritto che la donna deve essere rispettata perché sacra portatrice d vita, e che deve esserlo di più degli uomini, questo lo hai interpretato tu! il rispetto va uguale alle donne come agli uomini perché esseri umani. a me sembra siate tu e Joshua quelli che ragionano con il maschilismo che si scaglia per reazione contro il femminismo (che io non ho citato quindi non so di cosa mi accusate visto che non me ne sono fatta portatrice), ovvero ogni cosa che diciamo io e Laras la stravolgete perché avete l’unico obiettivo di tirare le vostre conclusioni anche quando noi non abbiamo scritto quello che voi dite.
e con te ho finito di rispondere.
Cara Sarah, sapessi quante donne sui 35 anni cercano un uomo solo per fare un figlio. Questo é egoismo. E’ ricerca di un proprio completamento. Gli atti d’amore sono un’altra cosa. Ma sono totalmente d’accordo con te quando dici che sull’argomento bisogna essere chiari. Certo. Ed io ero stato chiaro fin dall’inizio. E lei d’accordo con me. Poi le donne cambiano purtroppo. E posso anche capirlo. Ma non é detto che anche chi ha le idee chiare debba cambiare. Ciò non toglie che per amore cerchi di cambiare anche tu. Ma non é facile. Soprattutto se si tratta di una questione importante come questa. Quello che però vedo fate fatica a capire un po’ tutte voi é che prima di tutto sia importante la lealtà e il rispetto tra una coppia di lunga data. Prima dei desideri di maternità o quant’altro credo sia più importante la questione fiducia. Bisognerebbe ricordare inoltre che soprattutto per sposarsi si va davanti al sindaco o al prete. E soprattutto davanti ai tuoi genitori, parenti ed amici più cari. E si promette davanti a loro di essere fedele nella buona e nella cattiva sorte. Sono frasi importanti che molti prendono in barzelletta. Ma alle quali ho dato l’importanza che meritavano. Ho preso un impegno per la vita. E questo impegno lo stavo rinnovando anche accingendomi a cambiare per amore della mia donna. Sarah, perdonami anche tu ma ti pare poco fare un figlio per amore della tua donna ? Ma pensi davvero che la maggior parte degli uomini abbiano fatto figli perche’ mossi da un desiderio irrefrenabile ? Ma cosa vi dice la testa scusatemi ? Evidentemente degli uomini avete capito ben poco. L’ho gia scritto ma sembra che a volte non leggiate ciò che viene scritto: i figli spesso nascono per un errore di calcolo, per la rottura di un profilattico o per una marcia indietro non ben innescata. E i figli si accettano. E l’uomo comincia a sentire la paternità solo dopo che il figlio é nato….mai prima. Detto questo cara Sarah io stavo adeguandomi a questa idea, ad accettare di diventare padre. Sono arrivato tardi ? E per forza ! Mi ha tradito con un altro. La cosa più becera e meschina che possa avvenire in una coppia di lunga data. Soprattutto quando c’e un problema o una questione da risolvere. Niente di meglio che tradire. Andare a cercare un’altra persona. E questo é Amore vero ? Perché scusate ma qui se c’e qualcuno che ha subito un grave torto quello sono io. No perche non vorrei passare da vittima a carnefice. Io sono stato tradito. Io non ho…
…tradito. Posso aver sbagliato. Posso aver fatto un errore di vita. Posso aver dato qualche risposta infelice. Ma male non ho fatto. Soprattutto non ho fatto del male con l’intenzione di farlo. Perche come ho già scritto é il dolo che cambia tutto. Vorrei anche far presente che dopo essere stato tradito ho perdonato mia moglie, rincorrendola per anni con l’idea di formare una famiglia con lei. Un altro al mio posto l’avrebbe rimandata a casa a calci nel culo per ciò che aveva fatto. Cerchiamo di rimettere “la chiesa al centro del villaggio”. Che qui pare si stia un po’ rovesciando il mondo. Non voglio la ragione, perché in realtà neanche mi interessa. Avere ragione non mi ridarà mai la donna che amavo. Ma giustificare un inganno mi sembra troppo. Io ho sbagliato si e le ho chiesto scusa pronto ànche per ciò che non avevo commesso. Con la volontà di rimediare a ciò che era rimediabilissimo. Ma non ho ingannato né tradito.
Buongiorno. Mi sto avvicinando alla conclusione della mia partecipazione a questo forum. Come ho anticipato, credo di aver detto tutto quello che ritenevo importante relativamente alle dinamiche dei rapporti sentimentali, che proprio in ragione del fatto che sono in continua evoluzione non si possono prevedere nei loro esiti ideali, ma solo sperare che li raggiungano.
Purtroppo constato che si continua a ragionare per fazioni e non per singoli eventi, come tifosi di squadre avversarie, proponendo la propria esperienza personale come il paradigma del comportamento standard tra i due sessi: donne perfide e calcolatrici e uomini ingenui e vittime.
E’ il fenomeno del cosiddetto “capro espiatorio”. Quando non si vuole, o non si può, vedere il peso del proprio ruolo nell’ambito di un fenomeno che ci coinvolge, si cerca appunto un comodo capro espiatorio, per soddisfare il bisogno di trovare “un responsabile” di quell’azione. E’ un fenomeno umano riconoscibile quanto antico.
Detto ciò, ritorno sottolineare che ho sempre tentato di parlare di singoli individui e non per luoghi comuni, mentre nelle lettere che leggo vedo spesso l’uso improprio del plurale, che diventa utile nel caso appunto non si riesca a dare una spiegazione OGGETTIVA di quanto ci è accaduto. Cioè, mi rifugio nel fenomeno (ritenuto) di massa che mi consola del fatto che non sono l’unico disgraziato a vivere questo disagio. Credo non sia neppure il caso di riconoscere quanto questo atteggiamento non possa condurre a nessuna soluzione, ammesso che qualcuno qui la stia cercando realmente. Tempo perso.
Ma ripeto, per me non è stato comunque tempo perso, ma un altro modo per capire come l’essere umano si difenda dalla paura e dalla necessità di crescere, di accettare la realtà, anche quando non la capiamo o ci sembra ingiustamente avversa. Crescita che, fin da quando emettiamo il primo vagito, è un trauma continuo ma inevitabile, sino all’ultimo respiro.
Io non vorrei più entrare nei singoli casi, ma mi piace soffermarmi sulla riflessione di Sarah, quando dice che il desiderio di una donna di volere un figlio dal prorio uomo è il più grande atto d’amore che si può dimostrare. Se un uomo potesse leggere con “l’anima” il significato di queste parole si renderebbe conto di quanto VALE in quel momento agli occhi di quella DONNA, e già solo questa dimostrazione potrebbe dare senso a quell’amore, dimostrandogli che c’è chi lo sta considerando UN UOMO.
Io ho avuto il timore di essermi espressa…
… in maniera forse non chiara, usando a volte metafore che forse erano poco comprensibili, ma quando ho citato quella del navigante che non lascerà mai il porto se pensa continuamente ai pericoli del viaggio, credo fosse chiaro che una maternità e una paternità rappresentasse quel “viaggio” metaforico, irto di rischi e incertezze, ma che dà un senso alla vita e a un amore che chi non ha provato non può capire, ma soprattutto diventa una crescita e un completamento di sè stessi e della persona con la quale si VORREBBE fare quel viaggio.
Non sapremo mai, nessuno di noi, cosa realmente è accaduto nelle storie dei nostri amici e interlocutori, neppure gli stessi protagonisti a quanto pare. Essi potrano accanirsi contro l’incomprensibile mondo delle donne, sperando di avere almeno la soddisfazione di inchiodarle a delle presunte responsabilità legate ad un carattere imprevedibile ai loro occhi, ma non gli ridarà la serenità, non comprendendo che questa è una lotta contro i mulini a vento, del tutto inutile, proprio perchè donchisciottesca: una lotta contro quello che si “crede” sia il nemico, ignorando i motivi personali per i quali si vede un nemico dove non c’è, quando spesso quel nemico, in realtà siamo noi stessi e le nostre convinzioni.
Vivere la realtà è l’unico modo per vivere, con le sue contraddizioni, ingiustizie, inconguenze ma anche speranze, ambizioni, fiducia e ottimismo, cose per le quali serve quel coraggio di cui parlavo, ma senza quel coraggio l’essere umano non sarebbe diventato quello che è, nè avrebbe mai compiuto le conquiste che sappiamo, anche se circondate dalle contraddizioni che l’umanità ha conosciuto. Senza il coraggio della speranza, la vita è solo attesa: nient’altro.
Compiere quel “viaggio” che è la vita è necessario, se si vuole dare un senso alla stessa, poichè la vita va avanti anche se noi restiamo ancorati nel famoso porto, anche se noi ci ostiniamo a combattere inutilmente i giganti nelle pianure della Mancha, va avanti, e se non ci rendiamo conto delle inutilità di tante cose, rischiamo di arrivare al traguardo inconsapevoli di quanto ci è accaduto, e quello si è un tradimento, il peggiore, il più tragico: quello che facciamo verso noi stessi.
Io vi ringrazio di aver dialogato con me, accettando le mie modeste opinioni. Auguro a tutti di trovare quella serenità di pensiero che possa mostrare ciò per che vale la pena di lottare.
Un caro saluto. Laras
Buongiorno Laras
Voglio fare anch’io alcune considerazioni. Ieri sera parlavo con mia madre di argomentazioni come quelle che abbiamo trattato su questo sito. Alla fine del discorso mia madre mi dice: “Sai che c’è ? Noi donne siamo cattive”. Ora in tanti anni di vita, molte volte mi è capitato di sentir dire, o leggere, questa frase da una donna. Ma mai da un uomo. A mia memoria non ho mai sentito, o letto, una frase del genere pronunciata da un uomo e rivolta al genere maschile. Abbiamo ammesso di essere traditori, meno sensibili ma mai cattivi. Mentre le donne con molta facilità hanno ammesso questa cosa. Andrea, Benjamin, Joshua sto dicendo il falso ? Oppure anche voi avete sentito frasi del genere pronunciate da donne e mai da uomini ? Rispondetemi per favore. Grazie
E’ un po’ il succo del discorso Laras
Vorrei poi soffermarmi anch’io sulla tua riflessione (e quella di Sarah) per la quale sottolineate il fatto che il “…desiderio di una donna di volere un figlio dal proprio uomo è il più grande atto d’amore che si può dimostrare….”
Bè Laras, io la vedo in maniera un po’ diversa: non vedo tanto un atto d’Amore, quanto una scelta. La scelta dell’uomo che, vuoi per bellezza, vuoi per caratteristiche genetiche e/o caratteriali o quant’altro, più si adatta alla riproduzione della specie. E’ un po’ un istinto animalesco. Gli animali (ricordiamoci che noi siamo animali) non fanno atti d’Amore nel mettere al mondo i propri cuccioli. E’ solo l’istinto della riproduzione. E la femmina sceglie il maschio in base ad alcune caratteristiche che nulla hanno a che vedere con l’Amore. L’Amore, l’ho già scritto Laras, è un’altra cosa. Un atto d’Amore è donare un rene alla tua donna, abbracciare tuo figlio quando ne ha bisogno, fargli vedere che ci sei, risparmiare dei soldi per regalare un viaggio da fare insieme a tua moglie e tuo figlio, aiutare chi è in difficoltà, invitare a cena una persona che ha fame, e…aiutare o addirittura adottare un bambino che non ha una casa o una famiglia, cercare di salvare tua moglie e tuo figlio prima di pensare alla tua di vita. Questi sono atti d’Amore Laras. Ci metto la mano sul fuoco che anche Andrea, Joshua e Benjamin la pensino come me.
E poi scusa…la tua frase: “….Se un uomo potesse leggere con “l’anima” il significato di queste parole si renderebbe conto di quanto VALE in quel momento agli occhi di quella DONNA, e già solo questa dimostrazione potrebbe dare senso a quell’amore, dimostrandogli che c’è chi lo sta…
….considerando UN UOMO….” Di quanto vale in quel momento ????!!!! Cioè poi non vale più ???!!!! Ehi Laras un uomo o vale o non vale. Non vale solo in quel momento. Un uomo o viene considerato tale o non viene considerato.
Nel mio caso sono sempre stato additato da mia moglie come “un padre esemplare”. Pur sapendo come la pensavo. Quindi ? Dopo non è più così ?
Sarebbe come dire che il tuo capo ti sceglie per fare un lavoro di grande responsabilità, sapendo che ne hai le capacità, perché altrimenti non ti sceglierebbe. Ma tu rifiuti perché non ti senti, non ne hai voglia o quant’altro. A quel punto il tuo capo che fa perde la considerazione che ha delle tue capacità perché gli hai detto che non te la senti ?
Ma che discorso sarebbe ?
Ovvio che in un ambito lavorativo il tuo datore di lavoro sarebbe autorizzato a dirti: “ok non lo vuoi fare a questo punto cerco un altro che voglia farlo”. Ma in una coppia non è la stessa cosa perché ci sono di mezzo i sentimenti. E non si “strappa” una persona in questo modo.
Un caro saluto anche a te