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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2014. L'autore, skar1982, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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…io, avendo scoperto il tradimento, con il cuore a pezzi l’ho perdonata, assumendomi anche colpe che non avevo. E mentre la perdonavo lei continuava a tirare fendenti al cuore, facendosi scudo del mio silenzio, per uscire pulita da una storia nella quale era più sporca della tuta di un meccanico.
Mi fermo qui per il momento…le ferite mortali, mai chiuse, si riaprono.
Buongiorno a tutti. Cerco di riallacciarmi al filo dei discorsi compatibilmente con il poco tempo a disposizione, anche riprendendo l’ultimo intervento di Anemone.
Ha ragione il nostro “fiore”: quando una donna è innamorata non vede (letteralmente) nessun altro uomo, neppure fosse il divo dei suoi sogni. Questo vi prego di accettarla come una verita assoluta, che solo la donna conosce come tale, e se conoscete un pò di etologia potete capire il perchè. Forse, sempre per motivi etologici, lo stesso non vale per il maschio, che ha sempre voglia di fecondare a desta e a manca. Poi la cultura e la coscienza creano quei freni morali che sappiamo, e che si manifestano nelle maniere più variegate per le varie personalità che la espimono.
Ma succede che, banamente, nulla è scolpito nella pietra, anche amori granitici, possono finire per un caso imprevedibile, che al maschile o al femminile, sorprendono chi ne è vittima, o protagonista.
Caro Fabrizio, le tue accorate descrizioni non possono non colpirci, e lo capisci dal tono delle nostre note, ma, per quanto la cosa possa sconcertarti, è ovvio che tua moglie, per quel che ho capito, si è innamorata di un altro uomo, perche aveva NECESSITA’, di farlo. Ricordo che uno dei tanti testi di Alberoni sull’argomento di cui stiamo tattando, diceva che “…ci si innamora quando si è pronti e si desidera un CAMBIAMENTO”. Perchè si arrivi a desiderare il cambiamento, spesso lo è stesso protagonista dela metamorfosi il primo a no saperlo, entrando in gioco tali e tanti fattori, ance fisiologici che è difficile dare una spiegazione. Infatti tu non la trovi, alemno così mi pare.
Io ho chiesto se tua moglie ti abbia detto il perchè, non per gosipp, come Andrea ancora in preda ad un visibile risentimento sosteneva, ma solo per avere chiere le DUE facce della stessa medaglia.
Tuttavia, mi sembra di avere sufficienti elementi, letti attraverso il vostro sconcerto di chi si è beccato il classico fulmine a ciel sereno, che a fronte di un vostro normale comportamento relazionale, la risposta dell’altro è stata inattesa quanto ingiusta.
Bè, è evidente che in qualche modo, giusto o sbagliato che fosse, qualcosa di voi non andava bene per l’altra parte, e con tutto il biasimo che si può provare per chi non l’avesse comunicato, è comunque un fatto direi inquivocabile.
Cercare di capire il perchè di questo “silenzio radio”, è più utile per voi che continuare a imprecare contro le ingiustizie della vita, che tutti provano.
Fabrizio, leggo solo ora la faccenda figli che ha condizionato il vostro destino.
E qui, mio caro, entriamo nel mondo ISTINTI che tutti noi pensiamo di gestire senza nai riuscirci, se non al prezzo di pesanti frustrazioni. E anche quando la volontà SEMBRA poterli controllare, la Natura ci “chiama” per compiere l’unica cosa che spiega il senso profondo della vita: i figli.
Così come noi non comprendiamo la differenza tra sesso e amore di cui gli uomini “godono”, (ed è vero: non la capiamo) allo stesso modo un uomo non capisce il desiderio di maternità di una donna, anche se non è matematico per tutte averlo, credimi.
Non la capirete perchè è come parlare di colori con un cieco, come lo siamo noi quando ci parlate di quella differenza di cui sopra.
Io sarei pronta a tagliarmi un braccio che tua moglie ti ha amato tanto, ma a tal punto che quando le avrai parlato della tua indifferenza a quella cosa, lei in buona fede, e per amor tuo, ha cercato di assecondarti. Ma succede che alla fine l’istinto prevale, e prevale su tutto. Per questo potrei farti mille esempi di come questa istanza primordiale soverchi qualunque regola sociale morale ed etica pur di essere soddisfatta.
Tu forse non ti sarai reso conto di quale sacrificio hai imposto alla tua compagna, certamente in buona fede, ma tale da stravolgere qualunque possibilità di realizzazione femminile, per la quale il figlio diventa veramente lo scopo che dà senso alla vita. Bisogna provarlo per sapere le sensazioni che dà, e che sono quelle più vicine all’amore più assoluto che si possa immaginare, dove la partecipazione del compagno suggella, nella nuova vita che si mette al mondo, la quintessenza di quell’unione,che che tu e molti altri uomini non possono vederespecie quando sussistono “timori” come i tuoi.
Io rispetto chi non vuole figli, e conosco solo una donna che non ne ha voluti fare, ma il resto delle donne che conosco li ha voluti, e non per egoismo, ma per un bisogno “NATURALE”, che prima o poi reclama soddisfazione, e così è successo tra di voi
Caro Fabrizio la tua, la vostra, è una tragedia non un tradimento canonico, nella quale tua moglie ha DOVUTO dar retta ad un’istanza talmente profonda che essa stessa si sarà meravigliata di quanto fosse impellente, e ha DOVUTO RINUNCIARE A TE! Non credo che abbia fatto certi passi a cuor leggero, e immagino quante discussioni abbiate fatto sull’argomento. Puoi dire quindi che non ti ha parlato? Forse non l’hai “visto”, ma per via di quella “cecità
Ciao Laras. Commento il tuo post n. 112 quando tu ancora non avrai letto i miei post n. 110 e 111 dove spiego le problematiche interne alla nostra coppia.
Ho qualche anno sulle spalle e molta conoscenza e frequentazione femminile tale da aver sempre asserito quando avevo poco più di 20 anni quello che sostieni tu. E che cioè: “…quando una donna è innamorata non vede (letteralmente) nessun altro uomo, neppure fosse il divo dei suoi sogni…”. Sacrosanta verità.
Ma cara Laras….l’innamoramento non è Amore. In quel momento la donna vede quello che vuole vedere. E magari l’uomo alto 1,50 appare alto 1,90. E’ un modo di dire per carità ma credo renda l’idea.
Amare è un’altra cosa. Si ama una persona per quello che è, non per quello che si crede che sia o per quello che si vuole che fosse.
Noi uomini per natura, e l’ho già fatto intendere nei miei commenti precedenti, andiamo a fecondare (o scop….re) qua e là senza necessità di innamoramenti.
Per cui questi “innamoramenti femminili” sono molto lontani da quello che è l’Amore. Quello vero, che poi non è altro che “Bene”.
Ciò che scrive Alberoni lo conosco benissimo. Ma per una persona come me non ha senso. Io non mi innamoro quando sono pronto ad un cambiamento. Ma quando trovo una persona in grado di farmi innamorare. E questa persona in grado di farmi innamorare deve avere delle caratteristiche ben precise. Non mi innamorerò mai di una donna aggressiva perché non mi interessa avere al mio fianco una donna aggressiva. Me ne potrei infatuare questo sì, ma durerebbe il tempo che durerebbe. Poi il suo modo di essere prenderebbe il sopravvento brevemente. Ed io mi accorgerei che la tipa non è per me.
Mentre leggi questo post avrai già letto i miei precedenti. E ti sarai accorta quali potevano essere i motivi che hanno potuto destabilizzare mia moglie. Esistono quelle problematiche. Molto più spesso di quello che si possa pensare. Spesso noi uomini non siamo pronti a cambiamenti del genere. E molti lo fanno invece senza pensarci. Basti pensare a quanti figli nascono per un…errore di calcolo, per un preservativo rotto o….perchè non si è fatta marcia indietro. Magari il tizio di turno proprio non aveva voglia di diventare padre. Ma ci si è trovato. E a meno che non sei un farabutto (ce ne sono molti per carità), tuo figlio non solo lo accetti…ma lo ami. Siamo diversi da voi donne anche in questo. Noi amiamo nostro figlio quando c’è, quando esiste, non quando è poco più di un’idea.
Per concludere questo discorso…
…cos’è che voglio dirti cara Laras ? Che io Fabrizio, amavo mia moglie. Ma non perché ne fossi innamorato. Ma perché le volevo BENE. Quel bene che poi è AMORE. Ma quello vero non quello finto. Quello che mi avrebbe spinto a farmi uccidere pur di salvare lei. Non le caz….ate dei casi imprevedibili. Se ami ami e non per un determinato momento ma per sempre. E niente e nessuno può comandare il mio cervello…. se non le malattie mentali.
Mia moglie mi ha sposato sapendo come ero fatto. Sono stato un libro stampato. Mai nascosto o negato nulla. E sono rimasto sempre lo stesso. Garanzia di uomo e serietà. E in una questione importante dove lei sapeva benissimo come la pensavo stavo cercando di modificare le mie scelte di vita. Per Amore, per Amore di lei. Che poi sarebbe diventato Amore anche nei confronti di chi sarebbe dovuto arrivare. Perché mi conosceva e sapeva che tipo fossi. Paura si, ne avevo. Voglia di cambiare no, non ne avevo. Ma cattiveria mai. E disponibilità sempre verso tutti. E poi chissà perché i bambini….sempre intorno a me. A parlare scherzare, giocare, a chiedere consigli, ad ascoltarmi. Quasi fossi un loro coetaneo. Si dice che i bambini riconoscano la gente buona. Ne sono certo. E’ solo lei che non ha capito un c….zo. In preda alla sua ossessione che le ha fatto “sbroccare” la testa tanto da non essere più in grado di distinguere il bene dal male
Mi ha distrutto la vita perché credevo in Lei. Mi ha ripagato facendomi del male come nessuno mi ha mai fatto in vita mia. Lei, la donna che avevo scelto come compagna di vita.
Concludo il discorso dicendoti una cosa che forse ti farà capire (anche ad Anemone) cosa significa Amare una persona: lei mi ha cancellato dalla sua vita perché ad un cero punto del nostro percorso non sono stato in grado di accontentare il suo istinto materno. Mi ha ferito, umiliato, tradito. E alla fine mi ha ucciso. Provo dolore, rancore, rabbia estrema verso di lei. Ma nonostante tutto non posso dire di non Amarla. E ora venitemi a spiegare cos’è l’Amore.
caro Fabrizio, hai il massimo della mia comprensione. vorrei dire una piccola cosa: se lei ti amava avrebbe accettato il tuo percorso di cambiamento che stavi facendo per lei (lei lo sapeva, vero? che stavi facendo questo percorso per lei glielo avevi detto immagino, o no?) e ti sarebbe venuta incontro aspettando un po’, non avrebbe trovato un altro uomo. io penso, purtroppo, che lei non si debba essere sentita amata da te da un certo punto in poi, e il fatto del figlio è stato ciò che ha concretizzato definitivamente questa sua convinzione, cioè lei a quel punto ne sarà stata convinta per cui “si è andata a cercare un altro che secondo lei la potesse realmente amare”.
sono ipotesi e non voglio mancare di rispetto né a te né a tua moglie, e rispetto il tuo dolore, credimi. provo solo a spiegare come a volte noi donne accumuliamo insoddisfazioni sempre maggiori che a un certo punto, convincendoci che quell’uomo non ci ama davvero, svanisce anche il nostro voler stare con lui, continuare con lui. purtroppo arrivato il momento del figlio per lei sarà esploso tutto, la sua insoddisfazione dico, che magari sarà stata dovuta a motivi banali per te ma che per lei erano gravi, chi può dirlo. ma non è giusto neppure sminuire un dolore che può esserci stato in questa donna, a tal punto da arrivare a sfogarlo su di te con la cattiveria che tu hai descritto. io penso, da donna, che lei davvero abbia fatto questo percorso mentale, e alla fine si è “vendicata” perché davvero dal suo punto di vista era convinta che tu non la amassi realmente. chi può dire i motivi ad uno ad uno, li sa solo lei, so solo che se non ci sentiamo amate, giorno dopo giorno aumenta la nostra insoddisfazione e può sfociare nella cattiveria e nella vendetta. a questo punto ipotizzo che la comunicazione fra voi non funzionasse per nulla nonostante le apparenze.
se io fossi stata tua moglie, per come hai descritto le cose, se non avessi avuto motivi di risentimento gravi verso te, nel momento in cui mi avessi informato della tua decisione di cambiamento per accettare un figlio avrei fatto salti di gioia. è ovvio, secondo il mio punto di vista, che quello non è stato l’unico motivo che ha fatto scoppiare la tua coppia (e tua moglie). mi dispiace comunque molto Fabrizio, di questo che ti è successo. cerca di superare questa cosa se puoi, senza darti più colpe, ma senza neppure rimanere attaccato al risentimento per lei. almeno provaci, smetti di pensarci e torturarti. un abbraccio
il fatto che la ami ancora nonostante il male che ti ha fatto ti fa onore, ma questo non può essere un motivo per non andare avanti. mi spiego meglio: sarebbe un bene per te se anche tu riuscissi ad andare oltre un po’ alla volta per cogliere quello che la vita ancora può donarti, in fondo non sei alla fine dei tuoi giorni, hai 40 anni circa, mi pare di aver capito… se c’è ancora dell’amore per te lì fuori, Fabrizio, che una donna potrebbe donarti, come tua moglie non è più riuscita a fare, non sarebbe un male per te perderlo?
comunque sì, rispetto il tuo grande sentimento per lei, il tuo smisurato amore per tua moglie, ma visto che tua moglie non lo ricambia più ho paura diventi un’arma a doppio taglio per te, che ti si ritorce contro non rendendoti capace di aprirti alla vita un’ulteriore volta. di questo mi dispiacerebbe.
rispetto al discorso di prima aggiungo che comunque tua moglie ha sbagliato a non parlarti meglio delle sue piccole e grandi insoddisfazioni nella vostra coppia, questo lo ritengo un errore. parlare è importante in una coppia, anche delle cose spiacevoli.
Fabrizio, tu, come Andrea, nelle tue appassionate lettere, preso dalla foga incontrollata dei sentimenti fornisci decine di spunti caratteriali che una donna, saprebbe interpretare come con causa di quanto ti è accaduto. Te lo dico con affetto credimi, e senza un’accezione negativa, e se vuoi te ne parlerò, ma non ora.
Perdonami, tu parli di piacere ai bambini ma non ne hai voluto, come mi pare di aver capito e comunicato nel mio post precedente? E’ così?
Poi, Fabrizio, forse mi sono espressa male, ma quando parlavo di innamoramento, includevo anche l’amore. Tra me e il mio partner è esistito il primo e il secondo. E ti dirò di più, dopo la classica crisi di un paio di anni fa ora c’è sia l’uno che l’altro nel nostro rapporto. Una bella fortuna lo so, ma vedi, entrambi ci siamo andati incontro, e nello specifico quando io desideravo i bambini anche lui come te si è preoccupato, impaurito, ma accettando l’inevitabile conseguenza del rapporto di coppia, per poi comportarsi da padre, pieno di limiti difetti ma cosciente di un ruolo che in una relazione d’amore prima o poi ti si presenza, almeno nella maggior parte dei casi.
Credo che mi abbia accontentata, ma anche quello è amore, che ne pensi? E il fatto di farmi felice per un evenienza che anche lui sentiva ineluttabile perchè NATURALE ha colmato le sue paure, per diventare un papà che solo oggi mi ha detto quanto gli manchi la piccolina di 21 anni che vive da sola, (anche se vicina) da alcuni mesi.
Ho visto in lui quello che ho sentito io sin da quando sentivo la creatura muoversi dentro di me, e oggi so che quei “colori” li vede anche lui, finalmente. Ma questo vale per me e per la mia famiglia, quanto ti ho raccontato non ha nessuna intenzione moralizzatrice, ma solo significativa del fatto che amare non significa dare quello che si deve, sentendosi a posto perchè si era stati chiari dall’inizio. Ma dare di PIU’.
Amare per me significa dare la possibilità all’altro di crescere e realizzarsi, e tua moglie voleva farlo avendo un bambino da te. Tu no? Il punto è quello (se ho capito bene e non avete bambini). Siete arrivati ad uno spartiacque, e lei ha scelto la strada che sappiamo. Ma non ti ha tradito, ha cercato di realizzare la sua femminilità senza te e purtroppo per te. Uno dei due avrebbe dovuto cedere alle scelte dell’altro, e in questo caso sei stato tu a subirle, ma lei voleva solo vivere fino in fondo la vita. Se è così temo che pochi possano condannarla.
Ti saluto con affetto
Vedo che le mie domande continuano a non avere risposta.
Ma le realtà preponderanti che viviamo sono queste:
1 – un uomo che non ha tradito, maltratto o picchiato la moglie, un uomo che ha dato il massimo, cercando di comprendere la compagna, (seppur con i suoi difetti e mancanze) al giorno d’oggi viene spesso lasciato da moglie o fidanzata per mancanza di emozioni e/o innamoramento verso qualcun altro.
2 – Un uomo nella media, lavoratore, concreto, intelligente, corretto, può passare tranquillamente anni senza che nessuna posi gli occhi su di lui. Anche in questo caso perché non va di moda, perché “non ci sa fare”, non fa danzare le farfalline nello stomaco come colui che sa essere stronzo.
3 – Una donna media preferisce fare parte del pollaio di chi ci sa fare (diventare gallina dunque), piuttosto che posare gli occhi su qualcuno meno appariscente ma che senz’altro la rispetterebbe di più.
Questi sono i tre cardini in voga oggi, ovviamente generalizzando il tutto e con eccezioni.
Questa è la realtà in cui viviamo, almeno in un paese femminista e consumista come l’Italia. Stop. Può piacere o meno, a me personalmente, come avrete capito, non piace.
Anche perché egoisticamente parlando da questa parità i vantaggi per l’uomo normale quali sono? Di essere lasciato di punto in bianco in nome delle farfalline nello stomaco e con il benestare dell’occhio sociale? Perdere il valore della figura paterna? Sposarmi e rischiare di rimanere senza un soldo causa separazione? Non essere comunque approcciato da nessuna?
Invece un grazie di cuore care donne, lo ricevete da quel 10% della popolazione maschile che può allegramente assaporare tutti i benefici del vostro essere intraprendenti con chi volete, della facilità di darvi a chi volete e anche se poi otterrete di fare semplicemente numero non importa.
Vi piace questa realtà? Tenetevela. Personalmente se dovesse andare male anche questa relazione, prima o poi penso che farò armi e bagagli, vista anche la situazione lavorativa e cambierò proprio stato, in cerca di situazioni lavorativamente più favorevoli e in cerca di donne più in sintonia con il mio ideale.
Mi chiedo se donne come Anemone, Laras, vivano realtà da famiglia mulino bianco o se invece con il loro percorso di vita non facciano altro che confermare le tesi qui espresse.
Andrea, non posso passare tutto questo tempo al computer. Ti spiace se rispondo domani, sperando che le colleghe facciano altrettanto?
Ascolta, io vivo la MIA realtà, con le MIE idee, cercando di fare meno errori possibili, e rispettando chi mi rispetta. Non credo di adeguarmi agli standard che le tue conclusioni ti fanno immaginare. L’unica cosa che posso consigliarti in questi pochi secondi è quella di non giudicare le persone per luoghi comuni. Sono comodi per trovare una giustificazione ma non colgono il problema nel dettaglio. E non credo che in questo momento ti serva avere delle risposte predigerite, a meno che non voglia sentire quelle che preferisci. Siamo qui per discutere, non per prevalere uno sull’altra.
Ciao, e buona serata