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Lettera pubblicata il 11 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Aglaya.
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Risposta: si
Per un 50% è colpa di una società che un modello del genere di fatto lo valuta vincente, per un altro 50% trattasi di stronzaggine intrinseca del singolo.
Tali proporzioni possono variare a seconda dei protagonisti e delle singole situazioni.
Ciao Aglaya,
Belle parole le tue; l’amore, fedeltà, onestà, rispetto, sono valori che oggi giorno non esistono quasi più, solo pochi uomini e poche donne ancora oggi li conoscono. Una relazione o meglio un matrimonio viene basato solo su interessi reciprochi.
Aventador01, lo so, lo so bene, purtroppo. Per me queste parole sono valori sacri e che pratico ogni giorno, nonostante nella maggior parte dei casi io riceva esattamente il contrario. Ma non fa nulla, l’importante è che io sia in pace con me stessa. Tuttavia, una parte di me non riesce ad accettare che esistano persone che ingannano sentimentalmente senza scrupoli il prossimo, il quale non ha colpa forse, ma ha voluto fare lo speranzoso tentativo di dare fiducia a chi ha simulato perfettamente una bontà d’animo che non gli appartiene.
@Aglaya dopo le sifole prese negli anni dalle donne, anche io me ne tromberei una dietro l’altra, se potessi!
Purtroppo non ho il carattere e/o il fisico per farlo, ma li capisco, anche perché le donne non sono da meno!
Condor: Quello che dici è vero. Intanto arrecano danno anche a donne meritevoli di intenti più nobili. E nulla può giustificare il male gratuito che viene inferto a chi non ha colpe. Nulla.
@Condor 🙂
@Aglaya io personalmente ne conosco ben poche di donne con intenti più nobili.
Ma qui si apre il solito dibattito uomo contro donna, su cui poi ognuno rimarrà sulle proprie posizioni.
La verità è che ci sono persone aride indipendentemente dal sesso. Il problema è la mancanza della capacità di discernimento tra bene e male, trattando tutti come se fossero un nemico pronto ad accoltellarti (tu generico) non appena abbasserai le difese e allora: “mors tua, vita mea” in via preliminare. Capita , però, di ‘uccidere’ i sentimenti di chi avrebbe rispettato te e le tue debolezze, senza mai usarle come armi per affermare la sua forza, parafrasando Pavese.
Secondo il mio parere, uno che esce da una storia decennale fa la banale considerazione che di decenni la vita umana non ne conta poi tanti… perciò non perde più tempo. Errare è umano, perseverare è diabolico. Chiaro che la donna ne risente di più perché, anche se mediamente vive più a lungo, perde attrattiva molto prima del maschio.
Yog: Questa è una considerazione, oltre che banale, piuttosto cinica. E richiede ancor più cinismo nell’ applicazione concreta. Se non perdere tempo significa ingannare una persona per portarsela a letto, confermo la mia teoria sull’animo inaridito senza via di recupero.
“Chiunque crede che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell’uva.”