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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Rossana, nel reale è tutto perfetto e le persone che mi circondano sono meravigliose, non accetto negatività per costume di vita. ma in questo periodo, 3 o 4 giorni, mi sento immensamente sola. Non sono più quella di 2 o 3 anni fa, non riesco più a sentirmici. ho perso la costanza e la perseveranza, forse la vocazione e pure la fede. Mi sento sola affettivamente, perché ho fatto delle scelte che sapevo mi avrebbero portata alla solitudine, ma … dovevo farle, per guadagnare di più, e ora, però, su quei versanti, non posso tornare indietro nè riaprire quelle porte, ed anche se potessi, ho le idee molto confuse sugli affetti, e più o meno da sempre, quindi ottengo una cosa e poi la lascio per una altra. ottengo l’altra e viceversa. non so come fare. cambio decisione ogni giorno sulla vita privata. sono confusa da sempre, quasi. mi sembra di avere crisi da contraddizione interna a volte. aspiro a molto ma mi rendo conto che mi mancano gli affetti terreni banali come un abbraccio e la familiarità. non so qual è la decisione più giusta per me.
Paranoialand
Golem, certo che è uno sfogatoio questo sito. Chiunque entri qui dentro ha un problema, ha avuto un problema, ha risolto un problema, non ha risolto un problema, ha dei dubbi, chiede aiuto, vuole dare aiuto, porta la sua esperienza, cerca di capire dalle esperienze.
Certo Gianni, il punto è che chi si propone come “consigliere” ha spesso più problemi -sia pure di natura diversa- di chi glieli vuole risolvere. Anche se non lo sa.
Il risultato finale è che LaD resta solo uno sfogatoio, per un motivo o per quello opposto.
Gianni, grazie del tuo contributo: hai fatto la differenza!
Ciao Golem
Io credo che ogni essere umano abbia i suoi problemi, magari di più, magari di meno.
Ma penso che anche una persona con tanti problemi possa comunque dare un aiuto.
Golem, svelto, portaci 2 Dom Perign. al tavolo. Paga Gianni.
x Rossana, ho riflettuto un po’ e ho capito che non voglio escludere una parte di me stessa a favore dell’altra. Io sono sia persona che “ruolo” nella mia vita. E l’una cosa non deve escludere l’altra, perché io non ho fatto una scelta radicale con una divisa, ma vivo nel mondo ed in qualche modo sono “costretta” a farne parte ed a ragionare con le sue logiche, vedi il lavoro e gli affari, per esempio.
Perciò, non escluderò mai più me come PERSONA, per fare unico spazio ad un ruolo che seppure mi appartenga non mi completa esso solo. Farò convivere i due aspetti, me ed il mio ruolo, alimentandoli entrambi, perché così mi sento completa! Grazie per avermi aiutata a riflettere, conscia che mi avevi letta e pensata.
P.S. per quanto riguarda il non esagerare, prometto che arrivando a 50-52 (desiderata) mi fermerò immediatamente e lo manterrò, parola di businesswoman, senza deroghe. sono ancora a 54,7.
Esther,
certo che sì: ti avevo sia letta che pensata, ma avevo bisogno di riflettere ancora sul commento prima di darti riscontro.
grosso modo la vedevo così: ognuno deve cercare il proprio equilibrio, baricentro incluso. nel tuo caso, il secondo mi sembrava ben definito, mentre il resto appariva ancora ondulante, e non avrei saputo come orientarlo…
mi fa piacere ti sia chiarita da sola, che è sempre il riscontro più sicuro e più utile.
ti voglio bene anch’io, lo sai.
—
PS: alla tua età non ho avuto bisogno di diete per il peso forma a cui aspiri (bastavano lavoro, casa, figlio e genitori anziani a tenermi snella). adesso, invece, ci provo con risultati a fisarmonica, senza impegnarmi troppo con rinunce, non essendoci seri motivi per farlo.
Sì, tanti problemi commisurati a quelli di uno che riposa in pace in Paradiso da 20 anni, non commisurati ai vostri.