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LAD
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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sull’uso dei “canali” di comunicazione tra “affini” mi trovi pienamente d’accordo. È credere di essersi sintonizzati su un canale ma poi capire che è un altro che disturba. Ma in fondo l’humus della grande maggioranza della gente, non solo laddiana, vive di immagini illusive, vive per illudere e per illudersi. C’è un grande mercato di sogni, di maghi e di fattucchiere, e le relazioni umane “truccate” sono tra le più richieste. Sono quelle più consolanti. Accettare la realtà per quella che è richiede coraggio e maturità, ed è pesante. Meglio quella finta, dà risultati più immediati.
Sprovveduto e tenero lo sono di sicuro dal tuo punto di vista, tanto che ho abboccato anch’io alla tua “empatia”, ma non abbastanza scemo per non sgamarti, alla fine. Nunc veritatis, il tempo rivela (sempre) la verità. (Seneca, Opere Morali)
Buona caccia. Di selvaggina sprovveduta e tenera ce n’è sempre e in abbondanza. Anzi è in esuberanza.
Golem,
una curiosità resta anche a me: che cavolo t’importa di star da ANNI a sindacare CHI sono, COME sono e COSA cerco qui, un sito di cui non si può dire tu abbia grande considerazione?
mistero gaudioso anche questo, nell’ambito di chi dichiara di non avere alcun interesse nel mio privato, che deduce dai post e su cui, da vero padre-padrone, esprime quasi di continuo giudizi negativi, come sul mio modo di essere, di pensare e di comunicare…
ascrivo anche questo, per bontà d’animo, ad un riscontro di perfetta coerenza fra parole ed azioni, spesso malamente incrociate nello stesso commento.
buona predicazione, prendendoti cura, nel frattempo, di mettere in guardia gli utenti dal lucifero incantatore di LaD, che induce il mondo intero all’eccesso di illusioni, il più deleterio dei mali, vera e propria rovina occulta dell’intera vita amorosa.
Rossana l’ho già scritto, sei un po’ la metafora di un mondo di apparenze contro il quale mi sono sempre scontrato, fatto di quei rapporti dai modi “squisiti”, formali, perbene, persino rassicuranti, ma finti, illusori in fondo, tanto per restare in tema. Quello che raccontero non è il tuo caso, lo permetto, non ti immagino sino a quei livelli, ma è molto simile per il mood di perbenismo, seriosità e autorevolezza in cui si è svolto il fatto.
Il mio “capo” -un brianzolo gesuitico, provinciale e ricco di “perbenezza”- quand’ero ancora un giovanissimo tecnico di acquedotti, un giorno mi convoca nel suo ufficio per chiedermi la ragione del perché un’azienda alla quale avevo fatto un certo lavoro (la Tupperware. Contenitori in plastica per la cucina) mi avesse mandato un pacco come regalo, che conteneva un po’ di suoi prodotti. In parole povere mi fece intendere che sospettava che io avessi chiesto una “tangente” per quei lavori. Avrò avuto 27, forse 28 anni e lui una 50ina>
>Dopo un secondo di sconcerto di fronte a quella ridicola domanda, dandogli del tu (eravamo geometri entrambi) gli dico, col mio noto tono, se trovava normale che uno chieda una tangente di Tupperware e per di più se la faccia mandare in ufficio. Constatando che la logica deponeva a mio favore, farfuglia qualcosa sulla professionalità e altre puttanate del genere e cerca di congedarmi. Io non solo non me ne vado, ma gli dico che non lo farò fino a che non chiama il direttore di quell’azienda e si fa spiegare cos’è successo. Lo fa, come eseguisse un ordine, e dall’altra parte gli rispondono che volevano solo ringraziarmi per aver fatto fare il lavoro celermente e cosi aver iniziato presto la produzione. Anche lì fa la sceneggiata moralista e chiude, e solo a quel punto esco.
Anni dopo, il galantuomo -che era anche sindaco del suo paesino in Brianza- con Tangentopoli fu indagato per corruzione e condannato. Se avessi spazio potrei raccontarti una 30ina di casi analoghi. Tutti di persone “perbenissime”.
Ho imparato che più sono ostentate le virtù e più sono “pacchi”.
Golem,
per me, più sono ostentati la felicità e il successo in amore e più sono finti. concetto che ha dato buone prove di veridicità nel reale e che quindi, a maggior ragione, applico al virtuale.
l’esibizione del temperamento, dell’intelligenza e delle capacità professionali, invece, ci può stare come espressione della propria essenza, anche se sarebbe preferibile non gloriarsene all’infinito.
questo non mi sembra il sito più adatto per usufruire di facile dialettica al fine di mortificare gran parte degli utenti, definendoli “tubi digerenti” o perdenti da seppellire d’insulti a ogni accenno di critica o di dissenso… nè per farsi belli in tutti i contesti o per azzerare pressoché tutti i sentimenti altrui, avvilendo direttamente o indirettamente il prossimo.
ma tu non puoi essere che così, senza freni e senza inibizioni, e così piaci o non piaci, a seconda dei gusti, predicazione anti-illusioni inclusa.
Vabbè, tralascio di replicare sulla felicità in amore, mentre sui tubi digerenti ribadisco come necessario farlo. Anzi, potrebbero essere utili agli “organi” digestivi deambulanti. Utili come una purga, che potrebbe cambiarne la loro flora intestinale, migliorandone sia le funzioni di assimilazione che quelle escretive. Purtroppo però certe indicazioni non vengono MAI recepite dagli interessati, giacchè, se lo fossero, questi non sarebbero più assimilabili agli organi sopracitati.
Avvilire il prossimo dici? Caso mai metterlo di fronte ai suoi errori e illusioni. Ma ripeto, non si può parlare con un intestino. Anche se la Scienza lo considera un secondo cervello, se non funziona il primo figuriamoci l’altro. Tu hai troppa fiducia nel prossimo.
Leonardo, che non era un fesso, ne aveva definito le principali funzioni durante il passaggio su questa terra, che in fondo avevano a che fare con la definizione con cui amo catalogare la maggior parte della gente. Coincidenza neh. Io i miei limiti li conosco.
Golem,
bravo… tralascia… così magari si può tornare a interagire di tanto in tanto nel rispetto delle differenze, di genere e di temperamenti, pur mantenendo i propri punti di vista.
per quello che può valere, potresti pure tornare a piacermi… poco poco eh! non ti fare illusioni!!!
A ne dici di non farmi illusioni.
Be’, la colonna sonora musicale adatta per l’episodio lavorativo di gioventù raccontato da Golem potrebbe parafrasare gli Oliver Onions cantando: Tuuuppeeer way lalalallà lalalallà lalallallà! Corri ragazzo vai… E non fermarti mai…
Chi è stato il primo programmatore di computer negli anni 40, al tempo dello swing? Count Basic.