Salta i links e vai al contenuto

Chat

di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Chat

23.259 commenti

Pagine: 1 935 936 937 938 939 2.326

  1. 9361
    beetlejuice -

    Golem, non sarò certo il primo a dirti (e nemmeno l’ultimo) di essere consapevole che la tua storia sarà per sempre, ma è appunto la tua, fatta sicuramente di sentimento sincero, fortuna, esperienza.. È porla come campione universale dell’autenticità che non mi trova d’accordo.
    Sono convinto anche io che il ventaglio dei sentimenti umani sia grossomodo lo stesso per tutti, è la diversità di ciascuno di noi (caratteriale, genetica, dei vissuti..) a scombinare la carte.

    Rossana, il problema del tuo punto di vista è che, teoricamente, nessuno può parlare di nulla eccetto il proprio vissuto, non ha quindi senso intavolare nessun confronto, se tanto “non facciamo a capirci”

    Acqua, parafrasando Clint Eastwood, vedo che sei tornata armata a dovere questa volta 😁

    Suzanne, concordo!

  2. 9362
    Golem -

    Sì Beetle, quello è chiaro, ma se mi batto contro le illusioni, è proprio perché solo riconoscendole come tali si può puntare al “forever”. Cosa che può essere di tutti, se LO SI VUOLE davvero. Invece c’è chi delle illusioni ne fa sia una “giustificazione” che uno stile di vita, sia vedendosi per ciò che non si é (ma credendo di essere) che proiettando la stessa visione “idealizzata” sul partner. É logico che poi, a luci spente e a “proiezione” finita, si facciano i conti con la realtà. E quella non mente, quella È. E quella ti dice chi sei e cosa hai fatto, senza pietà.
    Ma come dice sorella Acqua, accade che “alcune persone preferiscono comunque continuare ad illudersi per evitare sofferenza o allontamento dai propri sogni iniziali”. Ma alla fine, se é vero che siamo artefici del nostro destino, semplicemente non si vuole fare il consuntivo con la vita. Cosa diceva Lao Tze: “Un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa”. Esempi ce ne sono.

  3. 9363
    rossana -

    Beetle,
    i concetti generalizzanti sono utili per fare confronti, appunto in linea generale, ma non si possono calare come armature indistintamente su tutti i casi che contengono la stessa radice.

    nè tutte le problematiche di coppia si possono risolvere con l’applicazione della stessa “medicina”, come per il raffreddore. il sintomo può essere lo stesso ma ogni soggetto l’affronta a modo suo, compatibilmente con le reazioni del partner.

    a mio avviso, le donne pensano e agiscono con modalità e attitudini diverse da quelle degli uomini. non sono TUTTE stupide illuse. ognuna rientra in questa umana condizione con entità e profondità diverse, che dev’essere in grado di elaborarsi da sola. non è che di utilità di facciata la gelosia retroattiva di un uomo con l’intento di ricondurle sulla retta via. per me, si è attratti e si ama per ragioni ogni volta diverse, difficilmente assimilabili.

    continua

  4. 9364
    rossana -

    segue per Beetle

    in amore, come in amicizia, si prende o si lascia. gli aggiustamenti imposti sull’altro non servono che a prolugangare l’ambiguità e l’incertezza del rapporto.

    spesso riporto il discorso del momento sul caso in questione a causa del massiccio tentativo, qui quasi coatto, di ridurre ogni complessa relazione di coppia alla stupidità dell’inevitabile innamoramento e alla anche peggior stupidità delle “illusioni” che questo comporta. sembra che non esista altro di più deleterio e inutile, come se queste componenti si potessero evitare o razionalizzare a piacere.

    si è tutti esposti all’influenza del contesto sociale in cui si vive ma niente può essere accettato e incamerato nella stessa misura, nè esiste una sola esperienza pregnante d’amore, cioè quella caratterizzata dal “per sempre”. ognuno conosce la sua, e su questa si basa per valutare tutte le altre, possibilmente con equilibrio e con meno pregiudizi possibile.

    opinioni del tutto personali.

  5. 9365
    Golem -

    Cari lettori. In retorica, lasciare aperte “tutte le possibilità” per situazioni che invece riguardano un fenomeno riconoscibile in miriadi di altri casi -tutti con la stessa “eziologia” e esiti- consente a chiunque in quella eziologia e in quegli esiti si ritrova, di sentire comunque le proprie eziologie e esiti “diversi” da quelli simili. In fondo è un modo abile per l’oratore di trovare tutti d’accordo senza peraltro avere neppure sfiorato la questione.
    Tutti abbiamo bisogno di sentirci “unici”, e ci sentiamo tali anche quando compriamo il tal profumo che ci ha trasmesso quel tale messaggio che ci ha convinto di essere unici assieme a qualche centinaio di migliaia di unicitá più uniche della nostra. E così in altri milioni di casi di unicitá che unicità non sono, se non nella solita illusione che ci rende simili (ma unici, mi raccomando) alla stessa sostanza dei sogni citata dal Bardo di Stratford upon Avon, non a caso ne “la Tempesta” (ormonale nel caso dell’unicitá in argomento)

  6. 9366
    Acqua -

    Il mio discorso si basava sulla difficoltà di identificare un’illusione a priori, dato che essa si configura come tale solo se l’obiettivo a cui si auspica è certamente irraggiungibile. Altrimenti si parla genericamente di aspettativa, il cui esito futuro potrebbe essere positivo (soddisfatta) o negativo (disattesa). Siccome tutti, in misura più o meno variabile, siamo soggetti durante la nostra esistenza, a cambiamenti più meno profondi generati dalle nostre esperienze, dal contesto sociale esterno e della progressiva conoscenza di noi stessi (derivante in primis dalla nostra crescita e maturazione personale), io credo che un’illusione sia da ritenersi tale quando diventa palese che non ci sono speranze per realizzare l’aspettativa. Alcune persone (io stessa) tendono a mantenere tali speranze “in vita” per periodi molto lungh, non rassegnandosi all’idea rinunciare ai propri desideri/ sogni, anche se la probabilità che si concretizzino è bassa o minima. Questo perché si confida nel cambiamento.

  7. 9367
    Golem -

    L’illusione è sempre accompagnata da entusiasmi infantili usati come indicatori di giudizio. Condizione questa che predispone inesorabilmente all’attesa del piacere. Il famoso “sabato del villaggio” insomma. L’illusione non può essere percepita dall’illusa perché è inconsciamente VOLUTA. Ci sono troppi piaceri prodromici per rinunciarvi. Ci si accorge del “pacco” solo con l’arrivo della “domenica sera del villaggio”, quando non si è verificata nessuna delle aspettative che accompagnano il miraggio. Niente oasi dietro le palme insomma.
    Certo, è una condizione umana, ma fa parte delle debolezze di questa, specie se diventa il non raro modello di vita per alcuni. Va vista con tenerezza, come si fa con le fantasie dei bambini, ma non può diventare un parametro da mettere sullo stesso piano delle emozioni adulte che accompagnano l’amore, se è questo l’ambiente in cui si manifestano, e che non è l’unico.
    Ripeto, quando si vive di sogni e illusioni, o si è poeti o spostati. O sposati.

  8. 9368
    rossana -

    Cari lettori,
    lasciamo l’ultima parola agli assoluti e ai fortunati nonnetti baciati dal raro successo amoroso degno di tale etichetta.

    per le persone comuni, illuse e infantili, resta la banale normalità di spostati, con tutte le sue incognite e tutte le sue inevitabili difficoltà.

  9. 9369
    Golem -

    Egregi leggenti, rapidamente annuncio vobis che i nonnetti svegli a quelli sognatori non possono che augurare un sereno…sleep well.
    🤣🤪.

    P.S. scusatemi, ma ho appena iniziato una nuova lettura: “I tre porcellini e la montagna incantata”. Sono laconico perchè presissimo dalla trama.

  10. 9370
    Suzanne -

    Le illusioni non sono solo delle aspettative irrealizzabili, ma anche tutto ciò che crea scollamento tra il nostro pensiero e la realtà. Appunto, senza astrazione illusoria non esisterebbe arte, e probabilmente nemmeno tante e sempre più diffuse malattie mentali. Per noi che ci troviamo banalmente in mezzo a matti e poeti, non ci resta che far buon uso della nostra percezione illusoria della realtà ( anche se nella maggior parte dei casi ne siamo ben consapevoli). Alla fin fine mi è sfuggita l’importanza di questa diatriba che portate avanti da anni, giuro non ne capisco il senso…

Pagine: 1 935 936 937 938 939 2.326

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili