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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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23.259 commenti

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  1. 9351
    Suzanne -

    Insomma, ciascuno di noi sceglie quali piccole o grandi illusioni possono rendere più intensa la propria vita, l’unico vero problema è quando questo meccanismo ci sfugge di mano e ci ritroviamo vittime delle nostre stesse costruzioni mentali, perdendo l’ancoraggio con ciò che si può definire realtà ( e anche qui si potrebbe aprire una discussione infinita su come definirla).
    Insomma, siamo tutti sulla stessa barca, che ci piaccia o meno.

  2. 9352
    rossana -

    Beetle,
    non metto in dubbio che dall’esterno si possano trarre deduzioni o conclusioni sulla persona o sulle sue “illusioni”. spesso lo si fa anche su chi non si conosce che per via indiretta o per sentito dire…

    per quanto mi riguarda, penso che se non si sono vissute le stesse esperienze, o almeno vagamente affini, preferibilmente nella stessa epoca, sia pressoché impossibile centrare le sensazioni e i sentimenti del prossimo.

    ciò vale anche per le amicizie, come tu stesso hai affermato. ognuno è un mondo a sè, con il proprio modo di essere e di sperimentare/valutare quanto lo circonda, a cui dovrebbe potersi accostare senza l’impegno di mettere TROPPO in azione il raziocinio: altrimenti, a mio avviso, si può parlare di buon senso, di rispetto della parola data e dei sentimenti altrui, approcci più affini al dovere che al volere.

  3. 9353
    Golem -

    Beetle, siamo sempre lì, è questione di esperienze. Per quanto possa sembrarti presuntuoso, io SO, senza poterlo dimostrare, per le ragioni appena accennate, che la mia storia sarà per sempre. Il perchè lo so io e lo sa lei, è un aspetto della nostra coppia che potrebbe essere compreso solo se si fossero vissute le fasi della costruzione del rapporto che ci unisce. Non è quella “certezza” emotiva che fa fare dichiarazioni eterne a chi è in preda di quel trip ormonale, ma nasce da una consapevolezza di natura più profonda, che include la personale libertà e volontà di amare (ti VOGLIO amare, e amo farlo) e esclude le suggestioni effimere che NON possono superare quel patrimonio di intesa, stima, affetto, desiderio e piacere umano e sessuale che si è accumulato nel tempo.
    Quando si raggiunge quel raro “climax”, lo mantieni per anni, e ogni giorno lo constati con piacere, tutto diventa chiaro, e capisci la differenza tra la speranza illusiva e la verità. Ma ripeto, ci vuole fortuna e poi volontà .

  4. 9354
    Golem -

    Suzy. “…ciascuno di noi sceglie quali piccole o grandi illusioni possono rendere più intensa la propria vita, l’unico vero problema è quando questo meccanismo ci sfugge di mano e ci ritroviamo vittime delle nostre stesse costruzioni mentali…”

    E’ chiaro. Ma succede spesso che si arrivi a vivere “solo” di quel meccanismo credendolo vero, se si ha solo quella realtà a disposizione. E a quel punto è come vivere in un sogno, dove in un momento sogni di volare e ti senti capace di farlo solo volendolo. in quel momento, la perdita di contatto con la famosa realtà ontologica può prendere due direzioni, o diventando un poeta, o uno spostato. Ma è più facile che accada la seconda ipotesi credendo di appartenere alla prima.
    Proprio ieri guardavo una retrospettiva su Alda Merini, che è passata alternativamente da entrambe le fasi, sino a chiedere essa stessa di essere internata in manicomio, per quanto era preda di quella alternanza tra veglia e “sonno” dell’anima.
    Ma era Alda Merini.

  5. 9355
    Golem -

    Beetle. Trovo sempre interessante come alcuni di noi imparino con apparente soddisfazione dall’esterno, attraverso letture o esperienze indirette, e lo stesso ambito, esterno, non lo si ritenga adatto ad insegnare alcunchè in altri momenti. In quel modo le ragioni pregiudiziali che evidentemente agiscono in quel discrimine -in positivo o in negativo che fossero- non possono insegnare nulla. Confermano solo quello che si pensa di sapere giá o che preferiamo sentire.
    In definitiva, e per chiosare in parte l’aspetto relativo alle variabili umane cui accenni, se la gente fosse davvero un mondo a sè, e quindi quasi “impossibile” da decifrare, le mode e la pubblicitá non esisterebbero come fenomeni sociali. Siamo noi che pensiamo di essere unici quando invece siamo banalmente prevedibili e, ripeto, condizionati dal “software” che la vita e gli istinti ci hanno fornito. Che noi spesso elaboriamo e magnifichiamo nella realtà come un unicum assolutamente ed esclusivamente “nostro”. Un’altra illusione?

  6. 9356
    Acqua -

    Crearsi delle aspettative è un meccanismo insito e naturale nell’indole umana. Si tende, inizialmente, a proiettare in modo istintivo sulla persona amata i propri desideri. A seconda dell’effettivo grado di corrispondenza tra il reale e l’ideale si potrà parlare o meno di idealizzazione e illusione. Alcuni induvidui sono realisti e vedono l’altra persona persona per quella che è, accettandone di buon grado le discrepanze col proprio “ideale”, altri tendono ad ignorare (anche per molto tempo) tali discrepanze continuando a sperare che nel tempo si possano progressivamente attenuare. Un certo grado di cambiamento e reciproco adattamento è auspicabile e positivo, ma è ovvio che i tratti principali della personalità ed i valori di base della persona rimarranno immutati.

  7. 9357
    Acqua -

    Di conseguenza una scelta di amore consapevole andrebbe fatta attraverso dialogo/confronto, nel momento in cui cala o cessa l’effetto “dopante” dovuto all’attrazione fisica/fisiologica iniziale (che tende ad indurre automaticamente l’idealizzazione o la convinzione della sussistenza di”affinità mentali”). Il più delle volte è raro essere così sincronizzati e quindi alcune persone preferiscono continuare ad illudersi per evitare sofferenze e distacco o rinuncia del proprio sogno o ideale.

  8. 9358
    Acqua -

    Di conseguenza una scelta di amore consapevole andrebbe fatta attraverso dialigo/confronto, nel momento in cui cala o cessa l’effetto “dopante” dovuto all’attrazione fisica/fisiologica iniziale (che tende ad indurre automaticamente l’idealizzazione o la convinzione della sussistenza di”affinità mentali”). Il più delle volte è raro essere così sincronizzati e in generale alcune persone preferiscono comunque continuare ad illudersi per evitare sofferenza o allontamento dai propri sogni iniziali.

  9. 9359
    Golem -

    Insomma, Agua, l’illusione in fondo potremmo assimilarla metaforicamente a quella famosa “sabbia” nella quale spesso si ficca la testa per non farsi “vedere”… dalla realtà. Cioè dalla vita in definitiva.

  10. 9360
    Roberta -

    Io non voglio più illudermi di niente ormai perché sono stanca. Quindi ho solamente bisogno di prendermi una bella vacanza rilassante, voglio restare sola e in santa pace, solo questo desidero…staccare la spina da tutto quello che per me è opprimente…

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