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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 22.862 commenti

Pagine: 1 828 829 830 831 832 2.287

  1. 8291
    maria grazia -

    “mi pare assurdo soffrire per una presenza comunque virtuale.”

    difatti è oggettivamente poco sensato. Non sono altri che possono definirci come esseri umani, ben che meno degli sconosciuti in rete, i quali si limitano a esprimere le loro soggettive opinioni, tesi e punti di vista e a valutare l’ interlocutore relativamente a ciò che scrive o a cosa riporta di se. E’ anche vero che da certi interscambi emergono in maniera preponderante le dinamiche umane, il riflesso di quella che è la nostra società nel suo insieme. Ed è uno studio sempre molto interessante ( o comunque utile), specie laddove ci siano determinate reazioni.
    Se ci si sente particolarmente colpiti da opinioni altrui di carattere generale ( che quindi sono espresse in senso “astratto” e non vanno a toccare i diretti interessati ), le cose sono tre:

    – non si crede abbastanza in se stessi
    – non si crede abbastanza nelle proprie idee
    – ci si colpevolizza o ci si sente in difetto per un proprio vissuto

    In tutti e tre i casi c’è a mio avviso un problema identitario e forse è su questo che qualcuno dovrebbe lavorare..

  2. 8292
    maria grazia -

    ..Del resto non capisco perchè badare oltremodo al giudizio di chi, almeno a parole, affermiamo di disprezzare. io comunque consiglio di ignorare il giudizio di chiunque se si vuole vivere sereni. E’ molto più semplice.

    Golem, secondo me quasi tutto l’ intero sistema della pubblica amministrazione è malato e viziato fin dalle sue radici. Non mi stupisco che a tantissimi cittadini vengano presentate richieste di pagamenti non dovuti. io – essendo stata presa di mira dal fisco e dagli enti locali da quando nel 2004 decisi di acquistare la mia prima casa – sono dovuta diventare nel corso del tempo un’ esperta di rigetti e di contestazioni per far fronte a quello che ormai era diventato un vero e proprio stalking. Anch’ io senza l’ ausilio di alcun avvocato, quelli che avevo consultato erano del tutto ignari di certe procedure.

  3. 8293
    Golem -

    MG, le istituzioni pubbliche non sono altro che lo specchio del popolo che amministrano e della “cultura” relazionale che li guida. Come per quella sottile ipocrisia perbenista che da anni vado sottolineando, anche l’episodio che ha dato luogo al ricorso nasce con un “apparenza” legale che cela l’inganno. In che modo? Semplice, sfuttando il “sottoprodotto” del meccanismo burocratico, in modo da “pilotarti” verso un’unica soluzione malgrado SEMBRI che ti offrano la possibilità di dimostrare le tue ragioni. Ma se provi a farlo non ci riesci in tempo utile, e quindi, SE non vuoi pagare di più, ti conviene farlo ob torto collo, anche se avresti tutti i mezzi per dimostrare quelle tue ragioni .
    Arriva una cartella di circa 1000 euro per il mancato pagamente della Tarsu 2013/14e15, di cui 400 di tributi e 600 di sanzioni. Cartelle mai arrivate e avvisi successivi mai visti. Le solite cose tipiche della nostra burocrazia di stampo bizantino.
    Mia figlia mi passa il tutto, chiamo il numero del comune, spiego le mie ragioni: “non ho ricevuto niente, non ho potuto pagare niente”. Dove sono le ricevute delle raccomandate? E gli avvisi, obbligatori per legge prima di inviare le sanzioni, chi li ha visti?”. “Non si preoccupi, mandi una mail a: tarsu@comune.milano.it>

  4. 8294
    Golem -

    >>> e le daranno quello che chiede, così lei potrà fare richiesta di autotutela”. Un minuto dopo mando la mail per avere copia delle tre raccomandate di sollecito, che DEVONO precedere la cartella sanzionatoria, sapendo che intanto i 60 giorni per pagare 1000 euro sono partiti, e se non pago entro quella data la multa cresce. Passa una settimana e niente, due, niente. Mando un sollecito. Altra settimana e tutto tace, è passato un mese e nessuna risposta. Invio il terzo sollecito e “il silenzio dei colpevoli” continua, mentre manca un mese alla scadenza. A quel punto, conoscendo i miei polli da oltre 10 anni, intuisco la situazione kafkiana studiata ad hoc, dove il cittadino a quel punto si trova tra l’incudine e il martello. Chiedi i tuoi diritti, ma le strategie burocratiche “ben congegnate” ti lasciano solo una possibilità: “devi cacciare i soldi, e più non dimandar”. A quel punto mi documento e metto giù il ricorso, che un amico avvocato mi controlla dicendomi che è ok. Morale, ho risparmiato 400 euro su 600, ma la tangente se la sono presa lo stesso, che comunque recupererò con altri mezzi.
    È chiara la “cultura” sottesa a questa “recita”? Te la ritrovi ogni giorno in quel “perbenismo” di cui tanto parliamo qui. Falsi e cortesi. Un classico.

  5. 8295
    rossana -

    Mare,
    “Possiamo garantire, e neanche tanto, per noi stessi, ma non per l’altro.
    Possiamo sperare nell’altro. Ma nulla di piu. I pensieri, i sentimenti altrui, fanno parte di un mondo che non conosciamo. La nostra speranza è che ciò non rappresenti un’illusione. Nessuno può garantircelo.” – così la penso anch’io, e questo, nella mia proverbiale incoerenza, continuo a sostenere.

    ho anche il torto di non aver cambiato opinione su una storia ampiamente illustrata qui (quindi non più vissuto privato), meglio approfondita sia con un lungo interscambio di mail che in commenti scritti dallo stesso utente con diversi nick.

    quando è approdato sul sito, sofferente, in cerca di confronto, gli ho dedicato tempo e attenzioni. si è trasformato in un’acerrimo nemico quando, pur comprendendo il SUO innamoramento per una moglie molto bella, non ho approvato il suo modo di farne annullare il passato amoroso, inducendola a “rovesciare gli intestini sul tavolo”, con pressioni verbali protrattesi per TRE anni. non so che farci se continuo a non credere nei risultati ottenuti e magnificati.

    ci siamo sfidati in tema d’amore per almeno 4 anni. adesso mi è del tutto indifferente ma resta fastidioso nel suo persistente starmi addosso.

  6. 8296
    maria grazia -

    Golem, anche volendo e anche provandoci, non riuscirei a farmi plagiare da niente e da nessuno. Per mia natura, sono troppo ribelle e troppo indipendente nel modo di pensare, nelle scelte di vita e nei comportamenti. in alcune occasioni ho provato a far parte di quello stesso mondo piccolo borghese-“consolandum” di cui parliamo anche qui, e che mi aveva sempre ferocemente contestato, perchè avevo creduto che fosse quella la soluzione. Credevo che cercando di farmi accettare da queste persone avrebbero finalmente compreso che non ero “brutta e cattiva” come invece affermavano. E invece non mi rendevo conto che tutto il loro astio era dettato proprio dal fatto che avvertivano per me una sconfinata ammirazione. Ma non perchè io sia chissà chi o chissà cosa, assolutamente. Ma solo perchè, a differenza loro, ero e sono autonoma, in tutti i sensi.
    E di sicuro lo pensa – anche se non lo ammette – pure chi negli ultimi giorni ha abdicato al forum in virtù di una sua presunta superiorità intellettuale e morale, perchè non tollera qui la presenza di una “bottana” anche se poi a suo dire difende i diritti di immigrati e disagiati..

  7. 8297
    maria grazia -

    ..è sempre la stessa storia: sono tutte reazioni di chi si trova in difficoltà di fronte ad un confronto AUTENTICO.
    Ho capito che la libertà ( interiore sopratutto ) è un “privilegio” riservato a pochi, e quando la gente vede un individuo veramente libero HA PAURA, letteralmente. Ci sono davvero soggetti grandi e grossi intimoriti da me ( sebbene io sia piccola ed esile ) solo per la mia capacità di PENSARE, agire e di comunicare.
    Quindi a molti risulta più facile formare certi “club” e denigrare il “diverso” piuttosto che mettersi seriamente in gioco. Lo trovano più divertente e meno faticoso, tutto qui. Ecco perchè parlavo di “pigrizia mentale”. O forse, è solo banale assenza di curiosità per la vita. Una cosa che a me non è mai mancata. Ed è il motivo per cui non potrei in nessun caso accettare passivamente una visione altrui su qualcosa se non la sento anche “MIA” e non ne percepisco il reale valore.

  8. 8298
    Golem -

    “non ho approvato il suo modo di farne annullare il passato amoroso, inducendola a “rovesciare gli intestini sul tavolo”, con pressioni verbali protrattesi per TRE anni.”
    Non ha approvato?
    Ma cosa fa pensare che si siano fatte “pressioni verbali per 3 anni” e non si sia invece trattato di un chiarimento duro ma reciproco di una coppia con quasi vent’anni di convivenza. c...., tre anni di pressioni farebbero andare al manicomio chiunque e invece ora stiamo bene, ci divertiamo e ci amiamo come non mai. Poco fa mi ha chiamato con “ciao amore”, come fa tutti i giorni con allegria, e quotidianamente ci scambiamo
    “affettuosità” con baci, abbracci, goliardiche toccate di culo e “altro”. Ma un minuto fa leggo che “I pensieri, i sentimenti altrui, fanno parte di un mondo che non conosciamo”, ma nel mio caso si conoscono cosi bene quelli altrui? Almeno io so di essere “presuntuoso” nel capire con chi ho a che fare, cosa che poi “quasi” sempre constato, ma chi non lo è, su che basi ipotizza una “violenza” del genere? A meno che non si “voglia sperare” che sia così. Mia moglie è una romanticona che piange pure con le pubblicità, ma non è un’oca che fa quello che dico io. Il suo motto da quando la conosco è stato sempre: “Faccio che voglio”. (Carina no?)

  9. 8299
    Suzanne -

    Psyco, non posso interagire con te perché non sono una psichiatra e quindi non posso curare le tue diverse patologie. Quindi smetti di mandarmi per mail link ai tuoi siti deliranti e smetti di cercare lo scontro in questo contesto. Grazie.

  10. 8300
    Golem -

    MG, l’abbiamo già detto, rifugiarsi negli stereotipi, i club, i gruppi, e tutte le congregazioni “omologanti”, dà “sollievo” alla necessità di porsi delle domande su sè stessi e su chi si è, che spesso non trovano una risposta, semplicemente perchè non si hanno i mezzi per trovarla. Il conforto di un “consenso” è il succedaneo adulto di un gesto di affetto da bambini. Ma questo non significa niente in sè, perchè se trovi chi ti “conforta”, specie se sei in un momento di “fragilità” emotiva, non ti sta aiutando realmente, ma trasferendo in te delle SUE convinzioni, che anche se in buona fede non garantiscono la soluzione dei tuoi problemi. La mia vessata convinzione non ha bisogno del conforto altrui, e se ne ho parlato, sciorinando tutto il percorso grazie al quale sono giunto al felice esito che ha avuto, è perchè ho SPIEGATO il MIO percorso, che certamente in molti passaggi potrebbe essere condiviso da altri, ma se non accadesse, non cambia di una virgola i miei convincimenti, perchè ne vedo ogni giorno i risultati.
    È chiaro che se una persona ne ha tratto giovamento, come nel tuo caso, mi fa piacere, ma quel percorso è stato solo TUO. Uno che mi dice no guarda che per me è il contrario perchè non mi ci ritrovo, non mi sta dicendo NIENTE.

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