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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Beetle, il segreto della “felicità” in amore è riuscire a capire BENE il senso delle cose che si vogliono e come queste si vivono. Sulla questione amore da quando esiste la letteratura si sono scritti fiumi di parole, e lo si è fatto mutuando di volta in volta le istanze culturali che caratterizzavano quella certa società. La nostra cultura, in particolare, risente di due grandi “forze”, quella del cristianesimo, e di come ha “modellato” l’istinto sessuale, e l’amore cortese nato nelle corti medievali, che lo ha “sublimato” moralmente nel Romanticismo, e che ha posto l’attenzione più sull’innamoramento che non sull’amore, ponendo la donna su un piedistallo in un primo momento per poi, da moglie, vederla impiegata come “riproduttrice” della stirpe e tenutrice della casa, più che compagna di vita. Mi sembra ovvio che in quelle condizioni di “disparità” non si potrà MAI realizzare un amore per come OGGI lo intendo io. Il fatto è che, sempre OGGI, quel concetto romantico permane ancora nelle nostre visioni e aspettative amorose, non tenendo conto che lo stesso accontenta SOLO la parte idealizzata della relazione, e tendiamo ad ignorare che quell’aspetto è destinato ad “esaurirsi”, in quanto la sua VERA identità è solo legata…
…all’istinto sessuale moralizzato dalle ragioni che ho citato. Se le donne ancora oggi sono in media più esposte di noi agli effetti del romanticismo, e agli errori cui vanno soggette, è perchè è proprio la loro sessualità che è stata la più negata, e con questo i sensi di colpa che ne derivavano se NON si dichiarava, prima a sè stesse e poi alla comunità, che quella era mossa dall’amore, e così sentirsi pronte a vivere il sesso secondo i dettami sociali che vigevano, e che in fondo vigono ancora oggi. Bastava questo per sentirsi arrivate in fondo al senso dell’amore, o di quello che gli era consentito conoscere. Ed è sempre questo che ha mantenuto la famiglia patriarcale in equilibrio con le esigenze sociali che a questa erano richieste. Ecco perchè le nostre nonne “accettavano” il loro ruolo secondario, mentre a noi parevano assolutamente felici e serene, quando invece erano solo collocate nel posto che gli era destinato.
Se oggi le coppie si separano con facilità, è ANCHE perchè mentre si è ancora vittime di quell’immagine stereotipata, la Società è cambiata e con essa i ruoli, non basta più l’immagine idealizzata, serve il contenuto se si “vuole” vivere e FARE un amore VERO, e non finire con un addio per aver vissuto solo un’illusione di amore.
Ormai la società sta diventanto in mano alle donne.
Da un lato è anche un bene, ma femminilizzare
l’uomo non mi piace affatto, ci piace l’uomo cavaliere che ci regala i fiori o l’anello.
Lasciamogli l’illusione di essere lui il conquistatore, tutto sommato va bene così
anche per noi.
Rossye ama i ludopatici e la salsa bachata, questo almeno è chiaro. Un altro tassello del puzzle che è la nostra sibilla laddiana è alsuo posto. Comincia ad apparire un quadro dai tratti picassiani.
Beh le donne daranno semmai ordini nelle cose da letto / sentimentali (cose che contano solo per chi vuole prendervi parte) …perché per quanto concerne il resto (politica e posti di potere e decisioni massime) rimane tutto ancora ben saldo in mano ai maschi
Una donna a capo di una superpotenza nucleare come Cina/Russia/Usa/Israele/Francia etc credo non la vedremo mai. Già forse la tatcher in Inghilterra e la Clinton si erano rivelate ben sanguinarie nelle loro esperienze dirette ed indirette.
Al massimo le donne possono ambire oggi al ruolo di “first lady”…e perdonatemi …ma forse è meglio così perché le donne possono essere infatti molto più distruttive ed irrazionali degli uomini, sarebbero molto pericolose e facilmente condizionabili per la la pace mondiale o per le decisioni di interesse collettivo
La merkel credo rimarrà un caso isolato e comunque la Germania non è una potenza nucleare in quanto non ha nucleare militare ma, dopo aver perso la seconda guerra mondiale, ha potuto sviluppare solo energia nucleare a scopi civili
Adam,
concordo, in particolare su: “Verità che come tutte quelle di fede non puo’ che essere per il credente che la possiede, unica.”
Adam, l’Inquisizione aveva un potere riconosciuto alle spalle, il sottoscritto nessuno, casomai solo quello degli argomenti. Però bisogna avere il coraggio di riconoscere che “credere” fermamente in qualcosa è una forza che permette di raggiungere un obbiettivo. Che si tratti del Regno dei Cieli (non dimostrabile però) la Teoria della Relatività o la strada per l’amore umano, credere in qualcosa che si percepisce “essere”, significa trovarsi già a metà strada nel raggiungimento dell’obbiettivo. Ma quel credere a cui mi riferisco con quegli argomenti, non è la supina accettazione di un dogma, come nel caso della religione o del romanticismo, ma il frutto di una riflessione che va oltre la visione moralizzata o edulcorata (se non “adulterata”) di quel sentimento, indotta da due millenni di “attenzione” da parte delle varie culture che hanno dovuto “normare” l’istinto sessuale, quanto l’osservazione pura e “sobria” del vero senso dell’amore.
Sobria, cioè depurata da tutte quelle sofisticazioni del romanticismo illusorio
e delle sue oniriche aspettative, e di tutte le contaminazioni strumentali indotte dalla cultura consumistica corrente che ne “dopano” il percorso. Anche quando questo apparisse “chiaro” all’amoroso ma “drogato” viandante .
Ciao Adam, è nata una nuova corrente religiosa, quella degli Amoriani. Non avendo predisposizione ad una visione assolutistica della vita, mi ritrovo tra I reietti miscredenti. Quello che però non mi riesce proprio di capire, è il bisogno di portare avanti Crociate per convertire I poveri illusi di Falso-Amore…Quale il beneficio? Sentirsi il Messia del Vero Amore? Mistero della Fede…
Hahaha Suzy, gli “Amoriani”. Simpatico. Ma non mi sfugge il senso del sottile sarcasmo di chi deve usare quella via per giustificare la propria realtà, o i fallimenti, se vuoi. A Milano si direbbe “piuttost che nient meij piuttost”.
Se leggessi senza pregiudizi i miei interventi capiresti che servono solo ad “integrare” le illusioni e le bugie che ci si racconta quando finisce una storia d’ammore, che inevitabilmente, in quanto evaporata, è nata con aspettative “illusorie” o “contaminate” da certa sottocultura romanticheggiante che non risparmia chi ha solo quelle esperienze a cui rifarsi. Messia? Non sono Itto, nè Bad the coffin, e neppure un Rossello, parlo con cognizione di causa a fronte di un risultato raggiunto proprio grazie a certe riflessioni e adeguare letture. E il risultato è tangibile, non onirico. Ma amo quel sarcasmo, che però non riesce a celare la vera ragione di quella reazione. E così continuate pure a doparvi con i testi musicali evocativi, poesie che fanno sognare un mondo che non esiste, letture filosofiche, senza un retroterra culturale che le renda utili, se non per frasi estrapolate. E intanto il tempo passa, mentre i sognatori costruiscono sulle nuvole illusioni in attesa che queste arrivino al tetto per abitarle.
Ciavo of course.