Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 805 806 807 808 809 … 2.287 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 805 806 807 808 809 … 2.287 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Comunque, ma solo in questo caso specifico, mi par di capire che vale anche il Primo Teorema di Arduino.
Ringrazia sempre perché sei uno che riceve moltissimo.
Uellà Angela, dando un riscontro concreto all’etimologia del tuo nome -che significa “messaggera”- hai portato un raro messaggio di sintetico realismo in mondo come quello della psicanalisi, fatto di illusi e di illusori. Complimenti.
Angela,
indipendentemente dalla tua interpretazione sui miei post, non ho alcun interesse a non sentirmi inutile, nè ad accalappiare polli.
come te, do soltanto testimonianza della mia esperienza, che è stata più che positiva, non escludendo affatto che ce ne possano essere tante altre con esito negativo.
Per la verità fino a questo momento le testimonianze sono solo negative. Ma forse perchè le/gli “psicanalizzati” erano più lucidi e realisti di quello che temevano.
Angela,
se ti va di rispondere: sei la stessa utente che ha scritto il suo primo post sulla lettera dei danni causati dagli psicologi il 12/10/2011?
Perchè, cosa cambia? Non ti va giù che abbia dato ragione a Golem e capito come sei veramente?
Questo Natale, voglio un Babbo Natale Deejay su una stella cometa Deejay. Pure il bue e l’asinello di Deejay…
Caro Beetle, inevitabilmente il dibattito sull’argomento arriva ad una consistenza filosofica dove ognuno cerca di vedere il proprio “amore” come faceva la mamma del famoso scarrafone col figlio; è già successo su queste pagine, ed è umanamente comprensibile. Tuttavia ritengo sia possibile dare dei connotati certi a quel sentimento che non riesco ad immaginare “vero” se nel tempo si esaurisce come un qualunque bene di consumo. Abbiamo esempi di amore eterni, che proprio perché inesauribili sono da ascrivere al termine “vero”. Li ho già citati, quello genitoriale, quello divino per chi ci crede e quello sentimentale, quando supera la fase dell’innamoramento -sempre confusa con l’amore- e cresce in un connubio di sentimento e volontà. Sì perchè l’amore maturo è un atto “voluto”, una costruzione che richiede tempo e “dedizione”, da entrambe le parti. È talmente raro e poco conosciuto che è inevitabile che venga richiamato pressochè sempre “l’altro”, che corrisponde invece alla fase propedeutica, guidata più dall’istinto che non dall’Io di chi ne è “preso”. E poichè l’innamoramento produce sensazioni sconvolgenti, è facile credere alla bugia dei
sensi, che nascondono solo lo scopo riproduttivo dietro quelle irresistibili sensazioni.>>>
>>> L’ipotesi che proponi riguardo alla veridicità di un amore che non è diventato “adulto”, secondo il mio punto di vista non ha senso non potendo essere verificata. Ma se mi immagino di incontrare la donna con la quale credo di aver raggiunto quella “verità” quando si era entrambi “ragazzi”, non potrei essere certo che l’eventuale rapporto sarebbe cresciuto come nei tre decenni di cui ho parlato. Questo perchè banalmente non saremmo stati quelli che eravamo quando ci siamo “realmente” incontrati. Perchè da quella scintilla nasca il processo che porta alla crescita di “quell’albero” e dei suoi frutti, serve una maturità quanto meno allo stato nascente, che nel rapporto, e nel tacito “progetto” che lo caratterizza, si consolidi in una comune identità di intenti. È difficile da spiegare, trattandosi di sensazioni così personali che se non le si è provate non possono essere “percepite” pienamente, ma solo intuite dai più intelligenti e sensibili. Tuttavia, avendo io passato tutti gli step “amorosi”, e sentendomi ora (e con lei) in una condizione sentimentale di quella ineffabile natura che cerco di spiegare, “vedo” con chiarezza la differenza “SOSTANZIALE” tra i due “mondi”. Tra l’illusione e la “verità”. Bye
Golem, la vostra condizione è senz’altro ammirabile e invidiabile, non dico il contrario, mi sembra però troppo semplicistico utilizzare come unica discriminante il tempo. Ci sono persone che non vivranno mai relazioni così durature, significa che non ameranno mai o non saranno mai amate? Senza contare che le coppie che staranno insieme per la vita saranno sempre meno, significa che nessuno è più in grado di amare?
A mio avviso ci vuole anche fortuna, nel senso di incontrarsi nel momento giusto e poi tanto e tanto lavoro da ambo le parti.