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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Suzy, non credo ci sia bisogno di ricorrere al brano critico tratto dal libro di De Rougemont, dove si parla proprio del piacere “soft masochistico” che si prova in certi struggimenti che tu, forse inconsapevolmente, hai riproposto con la erotica implorazione della Aleramo. Furori ormonali in attesa di essere soddisfatti.
Un uomo “normale” non potrà mai regalarvi quelle sensazioni, soprattutto se “presente”, perché semplicemente sono sensazioni che non esistono, se non nell’immaginazione. Si possono avere solo in quel modo. È una forma di tossicodipendenza autoprodotta.
Il piacere dello struggimento sofferto é affine alla “Vis grata puellae” latina. La presa di forza, ma senza violenza, da parte del maschio, che rientra a sua volta nei sogni erotici inconfessabili di tante donne, che appartiene alla stessa “famiglia” del “piacere della sofferenza”. É una caratteristica connaturata alle emozioni amorose femminili, quasi la metafora dell’eterna lotta tra istinto e ragione per guadagnarsi il piacere del sesso, anche elaborato dalla cultura dell”amore”, ma che la natura offre cole gratificazione in cambio della riproduzione della vita. Lo sai come la penso.
Come ho avuto modo di dire più volte, 100 milioni di copie di “50 sfumature di Grigio”, dimostrano l’esistenza di quella componente più di qualunque test psicologico, ardentemente ricercata da donne di tutte le estrazioni e livello culturale.
E con quei “bisogni” ho dovuto fare i conti anch’io un bel momento. E sai sia il come che il perché.
La scelta della cara Sibilla era volutamente provocatoria; amo lo struggimento e la passione che trapelano dalle sue poesie, anche se meno la sua immagine di donna. Il libro che hai citato tu però non ha forza né passione, e nemmeno innalzamento tramite il potere immaginifico che, per riuscire a potrarti via, dev’essere autentico. 50 sfumature di grigio è un prodotto confezionato ad hoc per chi la fantasia non la esercita da anni, o peggio, non l’ha mai sviluppata e quindi si accontenta dei cliché più comuni sui desideri femminili più reconditi. Io ancora una volta parlo di quella piacevolezza nell’immaginarsi mondi “altri”, che spesso si trova lontana anni luce da un desiderio erotico, ma risulta altrettanto eccitante. E comunque, hai ragione, ciò che realmente conta, è trovare un equilibrio soddisfacente tra la propria natura e la realtà che ci troviamo a vivere. Ma siamo sempre comunque degli elefanti su un filo da acrobata…
Rossana, grazie per la tua testimonianza. Io comunque credo che si possano condividere certe idee anche senza necessariamente aver avuto esperienze simili, anche perché qui non stiamo parlando di casi estremi “patologici”, ma semplicemente di modi di vedere la vita
Markus, mi dispiace, ma non mi hai convinto. E del resto non sei obbligato a riuscirci. Mi sembra alquanto strano che di tutte le donne da cui ti senti istintivamente attratto, non ce n’è una che sia una che possa corrispondere ai tuoi interessi di condivisione e alle tue aspettative. Penso invece che tu per qualche motivo sei INCONSCIAMENTE attratto proprio da quel genere di donna che la tua parte razionale “ripudia”, e forse dovresti cominciare a chiederti il perchè.
Golem, personalmente non ho mai trovato “tedioso” quello che scrivi, in NESSUNA occasione. Per quanto mi riguarda, i tuoi commenti rimangono GLI UNICI da cui si possono trarre spunti davvero interessanti.
Sissì “oldboy” certo… la prossima volta che fakeri però usa più fantasia. Così sei troppo riconoscibile. Il tuo commento invece si che è sensato, accipicchia! Com’è ricco di significati profondi! Te l’ hanno suggerito i tuoi amici del baretto della piazzetta? gli stessi che ti scelgono le fidanzate? Se proprio vuoi tentare di screditarmi come fanno molti altri, perlomeno usa un pò più di stile. Tra l’ altro quando uscì quella famosa canzone di Salvi non è che fossi giovane, ma ero proprio poco più che una BAMBINA. Oltre che scrivere idiozie non sai manco far di conto.
“E’ bello condividere anche con voi la sintonia provata con altre utenti”
più che altro, è bello cogliere la palla al balzo per tentare anche stavolta di isolare del tutto chi ti è scomoda, vero? 😉
Cara Maria Grazia, già ti ho scritto in precedenza di qualche tuo difettuccio, come quello di non saper (o non voler) leggere.
Se tu avessi letto realmente il mio ultimo post non mi avresti scritto che:
“…di tutte le donne da cui ti senti istintivamente attratto, non ce n’è una che sia una che possa corrispondere ai tuoi interessi di condivisione e alle tue aspettative….”
Infatti ho scritto che:
“….al momento sono felicemente accompagnato, per cui (pare) che abbia trovato quel giusto equilibrio di cui ti parlavo….”
Inoltre:
“…in generale ho trovato spesso diverse difficoltà in questo senso….”
Quindi intanto quell’ “UNA” che corrisponde ai miei interessi di condivisione ed aspettative, in questo momento esiste.
Inoltre “spesso” non vuol dire “sempre” . Per cui, così come é vero che ho trovato “SPESSO” delle difficoltà ad applicare il binomio sesso/condivisione, é altrettanto vero che qualche volta sono riuscito ad applicarlo.
Io non “ripudio” nessun genere di donna, nemmeno inconsciamente. Cosa c’entra il “ripudiare” con il non trovarsi d’accordo su gusti e interessi?
D’altronde dovresti spiegarmi il perché allora non ‘ripudio” inconsciamente le altre, quelle cioè che non mi attraggono sessualmente. Spesso “sventolone” che non ti dico, ma che purtroppo non sono in grado di scatenare i miei istinti.
D’altronde capita anche a me di non scatenare istinti verso alcune donne. Fa parte del gioco. Semplicemente a me dispiace di tutto questo, soprattutto perché non posso farci nulla.
La verità é questa. Che tu ci creda o no non so cosa dirti. D’altronde ti leggo da tempo, e la tua caratteristica é spesso stata quello di “fissarti” sui discorsi delle donne emancipate e sugli uomini maschilisti.
Vai un po’ oltre cara Maria Grazia, perché esistono anche situazioni diverse e che si discostano da questi tuoi pensieri.
Suzy, ci mancherebbe che “50 sfumature…” avesse la forza e la passione di un vero romanzo erotico. È un pamphlet di basso livello ma di grande successo, al quale bisogna però riconoscere la capacità di aver saputo raccogliere tutta la stereotipia di un certo immaginario femminile medi. I protagonisti bellissimi tutt’e due, lui ricco sfondato ma con un’infanzia difficile, lei ovviamente intelligentissima, innamorata e col “diploma di crocerossina”, un rapporto sadomaso, con sfumature comiche per chi non viene preso dalla trama, e il classico finale da “happy ending”. Il trionfo dello scontato dal titolo “il mio ammore ti salverà”. Eppure un successo universale. Qualcosa significa, e se dovessimo dar retta alla teoria markusiana che vede nel numero dei consensi la verità su un certo aspetto del comportamento umano, ci sarebbe da spararsi sul futuro delle donne.
Spero non sia così, ma certo è che osservando certi fenomeni resta il dubbio che gli istinti saranno sempre indifferenti alle tante lotte femministe. Vedremo.
Comunque, è anche vero che questa sera, per esempio, abbiamo provato anche noi uno struggimento lascivo; per un Tormaresca rosato che accompagnava “ciciri, tria e baccalà”, seguito da un maialino da latte in crosta.
Quasi un’estasi alla Santa Teresa d’Avila, provata all’unisono.
Ci ricamerò con la fantasia fino alla prossima primavera.
La vacanza non poteva concludersi meglio.
Maria Grazia, non posso che compiacermi di quanto mi dici.
Ma certo lo scarso “successo” in generale, sarà dovuto al fatto che non provoco struggimenti, anzi.
Io sono come un gavettone in inverno per qualcuno. Non “applico” pezze calde.
È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve fare.
“Tutto ciò che è confuso, non è amore.”
“concordo: questo si chiama essere sintetici e chiari! :)”
Non oso immaginare cosa invece si sarebbe scatenato se la stessa frase l’avesse scritta Golem.
Suzy, grazie per avermi dedicato questi versi molto intensi. A volte il fuoco toglie il respiro, ma allo stesso tempo accende la determinazione a continuare a cercare l’impossibile.
Io ho già accettato questa contraddittorietà che, come saggiamente ricordavi in altri post, ci attira verso gli opposti creando caos e smarrimento. Sono convinta che questa “indecisione”, paradossalmente, ci doni la “leggerezza” necessaria per guardare dall’alto, con un certo distacco, le situazioni in cui siamo emotivamente immerse, per poi farci di nuovo precipitare a capofitto,come in un tuffo da un’alta scogliera, nel nostro mare in tempesta.
Maria Grazia per quanto riguarda il mio “metodo di studio”, ti posso assicurare che è molto simile al tuo: infatti anch’io mi baso su dati oggettivi di fatti (a me) accaduti. Raramente commetto gli stessi errori, in quanto dagli errori commessi ho imparato molto, avendomi procurato una certa sofferenza.
Golem, credo che “passione” e “amore” siano indissolubili e che “piacere” e “dolore” non siano altro che le due facce della stessa medaglia (se non erro anche a livello cerebrale le aree coinvolte dovrebbero essere le stesse).
Markus, ora però hai detto che sei riuscito a trovare il giusto equilibrio con la tua attuale compagna, no?
Comunque per quanto riguarda la difficoltà ad interrompere relazioni dove c’è forte affinità mentale e zero coinvolgimento sessuale, a mio parere, la giusta mossa, dovrebbe essere quella di cercare di consolidarle in rapporti di amicizia piuttosto che forzare un’emozione contro natura . In questo modo la complicità dovrebbe restare intatta senza creare false aspettative. A me non è mai capitato di pensare ad un rapporto diverso dall’amicizia con uomini che non mi attraggono sessualmente, perciò non conosco bene questo aspetto. Una delle mie migliori amiche, però, mi ha raccontato della sua esperienza: un rapporto d’amore tormentato durato abbastanza a lungo, dove lui le diceva che la amava , ma quando erano a letto le sembrava di essere con sua sorella, con il risultato che alla fine l’ha lasciata, rompendo anche l’amicizia, dal momento che lei ne soffriva.
Rossana, sono contenta che tu ti senta “affine” : come ti ho già detto penso tu sia gentile e colta e che il tuo sincero intento (visti anche i tuoi interventi su altre lettere) sia quello di offrire supporto e spunti di interpretatazione ai dubbi esposti dai vari utenti.
Acqua, immagine evocativa molto bella in cui mi ritrovo perfettamente!
Anch’io non riesco molto a capire come possa iniziare una relazione senza attrazione sessuale, mi pare un elemento assolutamente imprescindibile per avere quella “spinta” nel tuffarsi a capofitto nel mondo dell’altro. Allo stesso tempo, però, un’attrazione sessuale non supportata da condivisione mentale si è sempre dissolta come neve al sole d’agosto. Forse per un uomo non è così, non saprei, ma il desiderio fisico, per resistere anche una volta scomparso il “mistero”, deve nel mio caso essere supportato da un qualcosa in più, una curiosità irresistibile verso l’altro, che abbracci completamente la sua esistenza.
Purtroppo o per fortuna ( dipende dai casi), il sesso è un collante tra i più forti in una coppia. Non è un caso che tutti i delitti siano “passionali”; laddove manca questo aspetto si accetta molto più facilmente il distacco o l’abbandono.
Golem, in effetti mi sono interrogata anch’io sulla motivazione di questo successo, come anche di quello del film tratto da questo prodotto commerciale a tutti gli effetti. Non c’é nessuna trasgressione, nessuna innovazione, nessuno stimolo diverso dalla solita trita storia d’amore tra il riccone finto-cattivo e la giovinetta ingenuotta e sognatrice. Da nausea. Però le donne che mi hanno parlato entusiaste del film o del libro sono o molto giovani ( e ci sta), oppure molto “pudiche”. Persone, insomma, che a mio parere non si sono mai sentite libere di lasciare spazio alle LORO personalissime fantasie, preferendo quindi prendere per buone quelle progettate ad hoc per tutte.