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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Suzy ti ringrazio, mi hai strappato una bella risata. Per il resto, anche stavolta temo di doverti comunicare che sono d’ accordo con Golem: sei molto leggibile. Lo si denota anche da fatto che – almeno in questo forum – interagisci più frequentemente con i maschi “insolenti” e/o ombrosi rispetto a tutti gli altri. Ma faremo finta di niente, stai tranquilla!
Ciavo.
beetlejuice, come definirei un uomo che è stato derubato? Lo definirei semplicemente come “persona che ha subito un furto”. Fine. Non credo sia necessariamente un idiota, anche perchè fino a prova contraria è la persona che inganna a doversi vergognare e sentire sbagliata, e non chi il raggiro lo ha subìto.
Quindi, dire che chiunque sia finito in relazioni malsane è un soggetto sciocco e manipolabile mi sembra azzardato e semplicistico. Magari ci sono aspetti su cui quella persona deve lavorare, questo si, ma non puoi imputare totale mancanza di intelligenza, di maturità e di cognizione di causa a chi ha la semplice sfortuna di innamorarsi della persona sbagliata.
Sono discorsi da “zitello” inacidito, su!
Sì Beetle, ci sono anche maschietti che si gettano nelle braccia di “mantidi religiose”, certo, il fascino del “pericoloso” non risparmia nessuno, anche se la parte femminile prevale nettamente, almeno a vedere la quantità di letteratura sull’argomento. Ma qui oltre a prendere in considerazione il fenomeno si è cercato di capire le ragioni della “cupio dissolvi” che produce, come l’ho definita io, e queste stanno principalmente in un retroterra fatto di immagini proiettate da un un “melànge” di istinti e dogmi culturali da infrangere, che ho voluto richiamare nell’allegoria di Eva che ci proviene dalla Bibbia, proprio perchè il fenomeno è conosciuto da sempre, e si presenta regolarmente con l’istituzione dei tabù. Ma è fatto anche e soprattutto di illusioni “protoromantiche” come nel caso della “puffofilia” con l’aura malinconica, cotte in secoli di amor cortese e di illusioni favolistiche sull’ammore cresciute intorno al desiderio sessuale femminile, opportunamente irregimentato dalla morale, ufficiale e non. Ripeto, e chiudo, quando OGGI, 100 milioni di donne, si comprano un libro o guardano un film che nella trama contiente la descrizione di un rapporto “malato”, la domanda da farsi e: perchè? Ecco, qui di questo si è parlato. Cià vò.
“A me gli atteggiati di ogni genere e tipo non sono mai piaciuti…” Lo sappiamo Suzy, non hai fatto altro che sottolinearlo fino ad ora. Ma esistono “atteggiati” che non si “atteggiano” secondo i canoni classici ma lo fanno ugualmente. Al contrario del buffone pieno sè, usano più raffinati mezzi di “atteggiamento” vestiti di seriosa modestia, ma si “atteggiano” allo stesso modo dell’altro, sotto mentite spoglie. Ne ho conosciuti qui, al maschile e soprattutto al femminile. Questi soggetti vivono di un’intima quanto malcelata supponenza di “superiorità” che hanno imparato a dissimulare con abile ipocrisia, con esagerate ostensioni di finta modestia che tuttavia non ha scopi diversi da quelli del caciarone che gonfia il petto con plateali dichiarazioni delle sue presunte dotazioni, e mi sono più antipatici di quest’ultimo. Ecco, tu non ami i guasconi quanto io non sopporto a pelle questi “gesuiti”, che percepisco finti quasi immediatamente.
Comunque sono contento che tu sia indenne dalle suggestioni immaginifiche, anche se non sono proprio sicuro che tu non ne sia mai rimasta vittima. Personalmente ho spesso la sensazione che crogiolarsi nella malinconia sia una sottile forma di vittimismo per “bambini viziati”. Ma potrei sbagliare
Ammazza Golem, hai sbagliato proprio mestiere; potevi fare il Puffo-Psicologo nel tuo magico mondo dei Puffologi. Questa poi sulla malinconia come forma di vittimismo di bambini viziati chiude la mia possibilità di spiegare oltre. Siamo su due pianeti diversi, proprio impossibile comunicare. Le mie suggestioni immaginifiche le ho avute, e continuo ad averle in certi ambiti, ma tu non saresti proprio in grado di comprenderle. Non hai connessione con la mia mente, né io con la tua. Puoi continuare ad analizzare chi ti osanna ad ogni frase che scrivi, perché ti piace vincere facile. Sul resto del mondo continua ad applicare le tue rigide categorie, che davvero non sbagli un colpo!
P.S. il Puffo-Emaciato gira ancora con le pasticche, applicati di più!
Ecco Suzy, ammetto che provo un certo laido piacere quando leggo reazioni come la tua, perchè, pur non volendolo, si deve aver toccato qualche nervo scoperto se ti sei sentita chiamata in causa, pur avendo io chiuso l’intervento con una dichiarazione dubitativa per la quale potevi vedere riconosciuta la tua esclusione dall’ipotesi. Sì, è difficile “comunicare” perchè abbiamo “linguaggi” diversi. Tu non ti rendi conto che la tua ironia su quella che ti appare una mia sicumera dovrebbe fare il paio con la tua di sicumera. Ma, per qualche ignoto motivo, ti senti al sicuro dal peccato di presunzione perchè non ti atteggeresti, non ti piacciono i guasconi assieme a tutte le manifestazioni palesemente ostentative, e hai pure una propensione alla melanconia e all’introversione, che nell’immaginario collettivo suona spesso come indicazione di “profondità”, che dà gratuitamente un tono “importante” a chi le possiede, o sbaglio? Non so se ho sbagliato mestiere, sono stato un discreto architetto, sarei stato un bravo pilota e sono un ottimo “soul anatomist”, questo lo so con sicurezza. Lo ero sin da “puffino” e ho migliorato strada facendo. Non tutte le “autopsie” sono facili, ma la tipologia del “paziente” dà tutto il tempo di vedere le cose con calma. Cià
Ciao Golem, sarebbe interessante “intervistare” su questo tema qualche donna di cultura profondamente diversa dalla nostra e non influenzata da contaminazioni occidentali, come ad esempio una ragazza cinese o una congolese provenienti da villaggi isolati.
A me piacciono molto i romanzi sud americani, in particolare quelli di Isabel Allende: in tali narrazioni non ho trovato grandi differenze relativamente ai desideri erotico-romantici delle “eroine”, rispetto a quelli delle “colleghe” europee.
Sono d’accordo con te e per questo ti Osanno (anche se non sei figlio di David) sull’enorme attrattivita’del tabu’ che sembra “nato” per essere infranto. L’uomo (o la donna???) è un essere troppo curioso e spesso desidera spaziare con mente e corpo oltre i suoi limiti. È proprio il fatto che esistano i tabù ad originare la tentazione e “stimolare” la ribellione. La differenza tra “giusto” e “sbagliato” è molto relativa e alla donna è comunque toccato da sempre il ruolo di Eva “tentata” e “tentatrice”allo stesso tempo.
Suzy, mi spiace ma non credo di aver travisato le tue affermazioni o frainteso le tue parole. In ogni caso, se talvolta le mie interpretazioni possono essere imprecise, raramente le mie intuizioni sono scorrette. Non venirmi a raccontare che non piacerebbe anche a te il guerrigliero rivoluzionario, quel tipo un po’ solitario, con barba di qualche giorno, neri capelli spettinati, e occhi scuri come il carbone, che attende nascosto nella boscaglia l’attimo giusto per scatenare la rivolta a difesa dei diritti dei deboli, mentre scrive malinconici versi intrisi di passione alla sua amata lontana, magari canticchiando in po’ con la chitarra. Vabbe’.
Beetle, ci sono centinaia se non migliaia di uomini che vengono fregati economicamente da abili e avvenenti manipolatrici. Saranno tutti tontoloni ingenuotti? Credo, come MaryG,che se ci si innamora della persona sbagliata, si rischi sempre di essere fregati, indipendentemente dall’intelligenza o dalla maturità. Quando si dà fiducia a una persona si spera e si crede in quello che dice o promette. Purtroppo molti/e ingannano l’altra/o per trarre vantaggi personali, proprio sfruttando la loro fiducia e il loro stato di innamoramento.
Ciao MaryG un saluto Osannante anche a te.
Secondo me sono stati sovrapposti differenti piani di lettura, finendo per analizzare l’aria fritta. Ci sono numerosi esempi di fascinazioni legate a certi personaggi controversi e “negativi”. Criminali, politici, sportivi, attori ecc, che tra l’altro esercitano un fascino trasversale. Maradona per dire, eccelso sportivo, uomo discutibile, ê stato osannato da tutti indistintamente.
Un altro piano é lo “stronzo”, sovrapponibile al precedente, ma anche no.
Poi ci sono le idealizzazioni amorose, soprattutto femminili, che “appiccicano” all’amato la loro idea di amore e su questo concordo con Golem.
Altra cosa gli amori malati o tossici, chiamateli come volete, in cui una persona può manipolare un’altra portandola a compiere gesti che la danneggiano o danneggiano altri. E non é vero che le vittime sono in prevalenza donne, pensate agli uomini che arrivano ad uccidere perché gliel’ha detto ordinato l’amata come prova d’amore.
Maria Grazia, vedo che ad ogni commento aggiungi un particolare dietrologico. Per natale ti regalerò l’allegro psicologo.
Suzanne questa tua ossessione per i puffi nasconde qualcosa, é fin troppo evidente. Mai fidarsi di chi é tutto blu, ora hai imparato la lezione.
Ciao “Osacqua”, la Allende a chi non piace, ma non dobbiamo pensare ai moti amorosi femminili allo stato puro, legati al recondito scopo riproduttivo, dove è naturale che la femmina di qualunque latitudine e cultura coltivi il “sogno” della dolcezza e della tenerezza come assicurazione futura di un’accudimento di sè e della creatura che potrebbe “nascere” da quella auspicabile unione, comunque mossa da un’attrazione sessuale sia pure scaturita da parametri “relativi” a quella condizione culturale. Qui parliamo di “aberrazioni” comportamentali che sfociano in comportamenti esattamente opposti a quelle che fanno capo a quell’istinto amorosi. Parlando al “limite”, in quei “mondi” naive diciamo, non esiste il sadomasochismo, non esiste il bondage, nè quelle che noi chiamiamo eccitazioni sessuali che arrivano a situazioni persino estreme, perchè semplicemente la cultura sociale e morale del sesso è rimasta a livelli “elementari”, e con essa il livello di controllo del singolo. In parole molto povere , da noi l’interazione tra le eterne esigenze istintuali, le norme che le hanno regolate per secoli e la “libertà” di infrangerle che si è sovrapposta, per via di quella “nota” umana che è il desiderio di esplorare mondi sconosciuti, e la curiosità.
Cont.
Segue. che la alimenta, fa il resto, anche in termini perversi se il piacere della sfida si somma ad altre istanze che provengono dalla famosa morale, in quel cocktail di impulsi dove non si riconoscono più i singoli elementi che lo costituiscono. Nella figura femminile occidentale, nel caso specifico, ritroviamo sia Eva, che sfida la Norma divina proprio per quella incontrollabile curiosità, che la Vergine, come esempio di dedizione e assoggettamento al volere della divinità, e da queste contrastanti figure archetipiche, a cui si sommano le infinite “azioni” culturali e sottoculturali che ne hanno disegnato le forme nei secoli dei secoli, nascono gli episodi che stiamo discutendo. E’ ovvio che è proprio il caso di dire che su LaD non possiamo partire da Adamo ed Eva per spiegare il perchè, ma bisognerebbe doverlo fare per capire come e quanto certi comportamenti siano il risultato di un “algoritmo” di cui ci sfugge la “presenza”, e che da noi crea aspettative e desideri “soggettivi” che in ambiti meno complessi non possono crescere e delinearsi. Ma è chiaro, come ho detto in precedenza, che se prendiamo una giovanissima amazzonica e la alleviamo in occidente sarà occidentalizzata quanto a desideri e aspirazioni. E intanto sono finiti ‘sti c.... di caratteri. Bye