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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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…Le persone sincere meritano di essere ricambiate con la stessa sincerità, per quanto “cruda”. Il problema è sempre lo stesso per chiunque: quando proponi alla gente SOLUZIONI VERE, cioè che costringano ad uscire dalla propria zona di confort, a quel punto diventi automaticamente un nemico per queste persone. Ma quelle “putroppo” sono le uniche soluzioni EFFICACI ai propri malesseri.
Poi, dici che a Markus l’ argomento “non lo interessa più di tanto”.. Ma se ha scritto chilometri di commenti in questo thread al solo scopo di controbattere efficacemente alle tesi di Golem ( tentativo vano, purtroppo per lui ). Pensa allora se fosse stato INTERESSATO, che avrebbe fatto!
“Quello che mi domando è se sia possibile trovare un buon compromesso tra l’inevitabile impellenza di sentirsi ancorati al terreno e il continuo bisogno di volare in alto.”
Io invece ti inviterei a riflettere sul PERCHE’, secondo te, un sentimento amoroso, per essere degno di considerazione, deve per forza di cose dipanarsi attraverso una situazione dolorosa. E’ una visione alquanto “distorta”, ne convieni?
“ancora una volta hai dimostrato il tuo essere prevenuta”
mmm… io invece penso che ANCORA UNA VOLTA ho dimostrato di essere LUCIDA. Che ne dici? 😉
Maria Grazia, visto che tanto debbo stare in casa per brutta influenza, avrò premura di puntualizzare una premessa fondamentale a qualsivoglia conversazione: io non cerco affatto soluzioni oggettive, infallibili, vere e lucide per approcciarmi alle relazioni amorose. Questo semplicemente perché non credo in nessuno dei sopraelencati aggettivi e anche se per assurdo qualcuno potesse mostrarmi empiricamente l’efficacia di un certo approccio, sarei ancor più decisa ad intraprendere la strada opposta. Sai perché? Per rivendicare la mia libertà di individuo, in tutte le incongruenze che necessariamente una vita autentica comporta.
Amerò sempre le contraddizioni, le strade tortuose, i cambiamenti di rotta, le perdite di equilibrio.
Per questo posso anche dirti che non mi sono mai sentita vittima di nessuna situazione, proprio perché ho sempre voluto testardamente scegliere come vivere, anche a scapito di una quiete spicciola, ma guadagnando momenti di assoluta bellezza. Sono scelte.
Il punto non è confrontarsi con persone differenti, ma farlo quando ci si può “donare” qualcosa, altrimenti è solamente tempo perso. Se tu credi che io non possa apportare nulla di significativo alla tua visione, ad esempio, perché ti rivolgi a me? Vorresti redimermi? Mi spiace, ma io amo perdermi…
O sono in preda ai deliri febbrili o un mio commento si è volatilizzato. Tenterò di riscriverlo.
Maria Grazia, forse non è chiara la premessa necessaria alla discussione: io non sto cercando una modalità oggettiva, lucida, infallibile, razionale, vera ed efficace di vivere le relazioni amorose, in quanto non credo in nessuno dei sopraelencati aggettivi.Se anche fossi in grado di mostrarmi empiricamente il buon funzionamento delle tue teorie io non mi atterrei comunque. Sai perché? Rivendico la mia libertà di individuo complesso e contraddittorio.
Per questo motivo non mi sono mai sentita vittima di alcuna situazione in ambito amoroso: ho sempre scelto in totale consapevolezza, anche rinunciando ad una spicciola quiete, ma guadagnando momenti di impareggiabile bellezza.
Comunque su un aspetto hai ragione: amo circondarmi di persone con indole simile alla mia o, comunque, di soggetti che abbiano voglia di “donare” e non indottrinare. Tu cosa cerchi invece in un confronto? Vorrai mica redimermi? Mi spiace ma amo perdermi…
Io credo che Markus fosse più interessato a confutare la tesi golemiana piuttosto che al tema in sé. Ma potrei sbagliarmi.
Markus, non si potrebbe interagire con te comunque. Vieni usato anche come “utile idiota” da “Piccolarossanacresce” nel suo ultimo post, per lanciarmi una frecciatina, che sicuramente avrai afferrato al contrario.
Questo perchè “sei una bella persona”.
Hai ragione Suzanne, la psicologia divulgativa ha fatto un sacco di danni volendo catalogare l’individuo in categorie troppo rigide.
Il successo della “pubblicità” e dei persuasori occulti ne sono una prova per i danni che fanno, dimostrando proprio il fatto che siamo più omologati e prevedibili di quello che vuoi “farti credere”.
Se posso esprimere la mia opinione su una questie che hai proposto in uno dei tuoi post, la domanda che hai fatto sulla possibilità di convivenza tra i due “mondi” di cui accenni non andrebbe neanche posta, perchè è abbastanza ovvio che la presenza di un “mondo” esclude automaticamente l’altro. Sono due dimensioni spaziali e temporali diverse.
L’aforisma di Pessoa è tratto dal “Libro dell’inquietudine” vero? Il titolo del libro spiega sia la frase del Poeta che la ragione della tua domanda. Nel concreto il tuo dubbio rientra nella più banale dicotomia tra la paura e il coraggio, tra la la fuga dalla realtà e la lotta per farla propria.
C’è anche chi ha scelto di vivere la realtà dopo NON averla vissuta con la fantasia. Io la conosco, e se vuoi te la presento. Ti ho già proposto di incontrarci. Pensaci.
Commento n. 762: vedi Suzanne, è esattamente come pensavo. Tanti di voi non capiscono che CIO’ CHE NON SI DICE è molto più importante e più significativo di ciò che si dichiara apertamente ( per chi SA arrivarci, naturalmente ). Non credo che sia un caso, ad esempio, che a te salti la mosca al naso ogni qualvolta io accenno a donne “rassicuranti ma poco eccitanti”, e questo dice parecchio su di te molto di più di qualunque “dichiarazione spontanea” tu possa fare su te stessa. La cosa importante sono LA SOSTANZA E I CONTENUTI, non la FORMA o il saper “risultare simpatici e adorabili”. Devo dire che psicologa-veggente-visionaria non me l’ aveva ancora mai detto nessuno. Ma tu non ti riferivi A ME. Ovvio. Comunque non traggo le mie conclusioni dalla “cultura divulgativa da supermercato”, spiace deluderti. Se però tu ritieni di poterti avvalere di qualche riferimento o di qualche fonte di livello nettamente superiore alle mie, non ho nulla in contrario se ce ne fai partecipi. Allo stesso modo, se Markus non si ritrova in quello che ho scritto su di lui, dovrà essere lui stesso a dirmelo e a spiegarmene ( se gli va ) le ragioni con ARGOMENTI CONSISTENTI. Altrimenti significa che non mi sono sbagliata. E’ la “democrazia della conoscenza”, bellezze.
Ciao va là.
Grazie Maria Grazia, mi regali grasse risate nella noia della malattia. Sei matta come una scopa, è come conversare col cappellaio di Alice, non c’è alcuna logica nelle tue affermazioni, come possono essere smentite? Ma è OVVIO che mi riferissi a te, come potrebbero esserci dubbi? Rassicurante e poco eccitante??Ti assicuro che c’è chi si divertirà ancora più di me a leggere le tue baggianate ( ma questa è un’altra storia). Ma quali fonti? Tu stai delirando. Le fonti sulla vita privata di Markus o sulla mia? Le preferisci orali o iconiche?
Golem, non posso assolutamente condividere la dicotomia da te espressa; soprattutto non credo esista il Coraggio o la Codardaggine. Ci sono solo situazioni, che continuamente tireranno fuori diverse e antitetiche parti di noi.
Perché dici che sono condizioni spaziali e temporali diverse?
Suzy
“Se anche fossi in grado di mostrarmi empiricamente il buon funzionamento delle tue teorie io non mi atterrei comunque. Sai perché? Rivendico la mia libertà di individuo complesso e contraddittorio”
“Anche se fossi in grado di dimostrarmi… io NON mi atterrei”. È un classico Suzy, fin troppo frequente, e quell’ “ANCHE” dice tutto quello che nasconde quella dichiarazione. Più della dichiarazione stessa.
Non sono pochi i soggetti che usano comportarsi così, per “ripicca”, c’è chi di “crogiola” di questa posizione che oscilla tra il martirio e l’eroismo. E pur di sentirsi “diversi” arrivano a farlo anche a proprio reale svantaggio, credendo di affermare in quel modo la propria individualità su una presunta “imposizione”. Mentre è proprio quella “ripicca” che sta mostrando il timore di non averla quella individualità. Momenti di assoluta bellezza compresi, certo. Il masochista esulta nei momenti in cui è umiliato. Anche quella è “bellezza”. La sua.
Ah: auguri per l’influenza.
“Se anche fossi in grado di mostrarmi empiricamente il buon funzionamento delle tue teorie”
Ma io e Golem te lo abbiamo già dimostrato.
“Rivendico la mia libertà di individuo complesso e contraddittorio.”
Bene. Noi altri facciamo altrettanto. Ma questo cosa cambia ?
“non mi sono mai sentita vittima di alcuna situazione in ambito amoroso: ho sempre scelto in totale consapevolezza”
Grandioso! Quindi hai sempre avuto QUELLO CHE VOLEVI e ora ti trovi esattamente dove avresti voluto essere, giusto?
“amo circondarmi di persone con indole simile alla mia o, comunque, di soggetti che abbiano voglia di “donare” e non indottrinare.”
L’ importante Suzanne è saper riconoscere i doni AUTENTICI dai “doni” farlocchi. Certo se ti fermi sempre alla “confezione” per valutare il “contenuto”, riuscire in questo ti risulterà alquanto difficile.. Non nego che circondarsi SOLO di persone simili a te possa risultarti gradevole, ma non ti permetterà mai di “crescere”. Comunque qui nessuno sta cercando di “indottrinare” nessuno. Ognuno dice semplicemente la SUA opinione.
“Vorrai mica redimermi?”
Per carità! E poi il mio compito è “traviare” e non “redimere”.
“amo perdermi…”
Anch’io, ma preferibilmente quando i mezzi pubblici sono ancora in funzione e a portata di mano. Sai, detesto pagare il taxi per dover ritrovare la strada di casa.
Comunque anch’ io ho l’ influenza, che combinazione. Altrimenti a quest’ ora non stavo qui a chattare con te ma mi sarei “persa” in qualche festino a base di sesso, droga e rock n’ roll… evabbè! 🙂
“Il motivo della tua esclusione ( come di quella di Acqua ) nei miei confronti è fin troppo evidente, si tratta semplicemente della fatica ad accettare un punto di vista differente dal vostro, ma anche se evitassi di metterlo in luce ciò non cambierebbe i fatti e le dinamiche che regnano in certe discussioni, e che a mio modesto avviso le “viziano”, rendendole poco costruttive”.
Dopo aver letto questo post e il post 771 a Suzanne , temo, a questo punto, Maria Grazia, che tu soffra di una sorta di mania di protagonismo alternato a complesso di persecuzione (o di esclusione).
Io accetto il tuo punto di vista, ma non puoi pretendere che lo faccia mio. Come Suzanne NON voglio che tu mi rendima. Che ci vuoi fare se noi stiamo bene così, con le nostre incongruenze ed incertezze e se ci piace interrogarci sulle “inconsistenze” della vita e della mente umana che tu invece non tolleri?
Le tue “verità” tratte da analisi “obbiettive” di fatti frammentati raccontati su un forum da parte persone che NON conosci, mi lasciano assai perplessa. In generale non amo le teorie preconfezionate sulla psiche umana, nemmeno quelle più autorevoli, perché ritengo che ciascun individuo per motivi genetici e ambientali abbia delle peculiarità uniche che non possano essere generalizzate se non in modo molto “grezzo”.