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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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XMarkus,l’ho capito benissimo, senza contare che diverse volte ho chiesto io di piantarla, perchè con te è come parlare con “Furby”, un giocattolo parlante di qualche anno fa.
Inoltre io dico e faccio quello che mi pare quando leggo stupidaggini, come “l’elaborazione” dei trattati di psicologia da parte del geometra. Un termine che si presta facilmente ad essere “frainteso” in un senso diverso e più qualificante per la tua immagine, rispetto a quello che certamente è il vero significato.
È questo che mi è insopportabile in certa gente, specie quando grida al FALSO verso glu altri.
Il piromane al fuoco
Sofia
Senti cosetta, mi pare di averti detto da diversi mesi che non devi interagire con me né nominarmi.
Invece continui a farlo seppur io mai ti nomino né ti prendo in considerazione.
Ti lamenti di Walk che ti sta sempre appiccicato come una cozza. Tu invece con me che fai?
Apri le orecchie e gli occhi una buona volta : Fai il vento! Aria! Sparisci! Io non esisto per te, tu non esisti per me.
E smettila di offendere! Hai rotto i co...... ok?
Vedi Maria Grazia, ancora una volta hai dimostrato il tuo essere prevenuta. Mi sono rivolta ad Acqua e Rossana, semplicemente perché è con loro che ho iniziato questo scambio di opinioni. Se vogliamo essere precisi non mi sono rivolta nemmeno a Markus ma mica per escluderlo, semplicemente ho l’impressione che l’argomento non lo interessi più di tanto. Del resto ognuno qui ha scopi differenti; mi pare di aver già specificato la mia tendenza a stancarmi in fretta delle discussioni, soprattutto quando vengono prolungate forzatamente.Io non mi sento superiore a nessuno, posso però comunicare solo con chi condivide la stessa accezione del termine: comunicare= istituire un rapporto dicomprensione e partecipazione. Mi piace un po’ meno la definizione di “trasmettere ad altri per contagio”, ma ognuno ha le sue preferenze.
Se cambierai il tuo atteggiamento, sarò ben contenta di ascoltare le tue opinioni, in questo momento non mi va di raccogliere la provocazione ( anche se in parte ti ho comunque accontentato).
Acqua, nella mia personale esperienza ho vissuto una relazione esattamente come ho sempre immaginato di volerla, perfettamente rispondente al film che mi ero costruita in mente per anni e anni. Ciò ha significato vivere un po’ dentro una bolla di sapone che entrambi avevamo deciso di condividere. Il problema è che optando per questa scelta una buona fetta di realtà rimane comunque inaccessibile e questo, ad un certo punto,risulta come una rinuncia autoimposta.
Quello che mi domando è se sia possibile trovare un buon compromesso tra l’inevitabile impellenza di sentirsi ancorati al terreno e il continuo bisogno di volare in alto.
“I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l’ansia di cose impossibili, proprio perchè sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo”.
F. Pessoa
“sono d’accordo con Rossana che l’esperienza spesso è’ di aiuto per la presa di consapevolezza e risoluzione del problema, solo al diretto interessato.”
quindi Acqua tutti i testi, i trattati, gli enunciati e le teorie che sono state elaborate nel corso dei secoli al fine di cercare cause comuni a fenomeni collettivi, non hanno alcuna rilevanza?
Ma allora a questo punto se “ognuno per sè e Dio per tutti e solo io posso sapere cosa è meglio per me”, che senso ha cercare di confrontarsi con altri circa le proprie esperienze o cercare di capire le dinamiche di certi fenomeni documentandosi anche in ambito letterario? Sapete già tutto, quindi che problema c’è??
Inoltre, se è vero che ognuno deve guardare esclusivamente al SUO caso, continuo a chiedermi come mai si cerchi costantemente di imporre modelli femminili ( come ad esempio quello che si richiama al romanticismo vittoriano e della castità ) a cui la “donna ideale” ( cioè quella adatta alle relazioni serie ) si dovrebbe attenere. Il problema è che le donne ( TUTTE ) non si rendono nemmeno conto di tutti i vari tipi di violenze ( anche quelle meno evidenti ) a cui quotidianamente sono sottoposte e assuefatte.
Per quanto riguarda Markus, a mio avviso è solo uno dei TANTISSIMI casi di maschi che sono istintivamente attratti dalla donna emancipata, libera, sessualmente disinibita e mentalmente consapevole, ma al tempo stesso TEMONO il confronto con donne così e hanno paura di costruirci una vera e propria relazione vincolante. Quelli come Markus, in pratica, trovano rassicuranti le donne “vecchio stampo”, che parlano di castità, di amori da romanzo e di matrimonio. Ma al tempo stesso non le trovano eccitanti e stimolanti, ecco perchè difficilmente ci si mettono insieme. Allo stesso tempo però rifuggono la donna che VIVE DAVVERO, in quanto la percepiscono come pericolosa, anche se affascinante…
.. Markus insomma vive il classico complesso dell’ uomo maschilista. Nulla di particolarmente “interessante” o “inusuale”. Nel caso del maschio misogino ( e Markus probabilmente lo è ) va detto che spesso si è attratti dalla donna emancipata proprio per un’ inconscio desiderio di dominarla e di piegarla ai propri voleri e alla propria visuale. Il non riuscirci, crea in questi uomini un fortissimo senso di frustrazione. Devo precisare che le mie parole non vogliono essere un attacco diretto a Markus ( come del resto non lo erano state nemmeno quelle di Golem ). Il mio è solo un voler analizzare OBIETTIVAMENTE quanto riportato dallo stesso Markus.
Markus…ma non era per offenderti..è che mi fai troppo ridere!…
Grazie per la cosetta! È un nome sexy! Molto gentile markus…
E a proposito di co......…( sapessi quanto ne hai rotti te….ma da morire di sfinimento)…
Non ti parlo più dai..solo perché mi annoi come non so..solo per quello he!..ciao cosetto!
Non dovrei intervenire perché non mi riguarda ma qui si cade nel surreale. Markus, ma tu per caso qui cercavi uno psicologo-veggente che riuscisse ad analizzare obiettivamente tutto ciò che non hai mai detto? Siamo veramente alla cultura da supermercato, visionaria per altro. Markus, io credo che tu sia rimasto fin troppo tempo invischiato in una discussione totalmente improduttiva, lascia perdere!
Tra l’altro credo che la psicologia divulgativa abbia fatto più danni che altro, legittimando la catalogazioni di ogni soggetto in casistiche necessariamente troppo rigide e generalizzate per poter essere attendibili ( e in certi casi frutto di stereotipi ormai datati).
No Camy, è solo sarcasmo preventivo. Io adoro le tipe come te. Fai parte del grande gruppo degli “esuberanti”.
Golem non sono stato abbastanza chiaro? : NON DEVI PIÙ INTERAGIRE CON ME!
Suzanne, io non devo cambiare nulla della mia impostazione semplicemente perchè le ragioni della mia partecipazione a questo forum non sono quelle cui qualcuno adduce ( il coalizzarmi con altri ). Non sono condizionata e influenzata proprio da nessuno! A differenza di altri che scrivono io non temo di “inimicarmi” qualcuno o di apparire per quella che sono proprio perchè sono convinta di quello che dico. E lo rimarrò fino a che non arriverà qualcuno a smentirmi con argomenti consistenti, e finora questo non è accaduto con nessuno che non fosse Golem. Non è un voler denigrare tutti gli altri, ma solo un dato di fatto. Il motivo della tua esclusione ( come di quella di Acqua ) nei miei confronti è fin troppo evidente, si tratta semplicemente della fatica ad accettare un punto di vista differente dal vostro, ma anche se evitassi di metterlo in luce ciò non cambierebbe i fatti e le dinamiche che regnano in certe discussioni, e che a mio modesto avviso le “viziano”, rendendole poco costruttive. Secondo me in un confronto SERIO non si va a “preferenze” e a “simpatie”, ma si valutano IN MANIERA OGGETTIVA i contenuti riportati. Altrimenti non ha nemmeno senso iniziare un dibattito. Se un giorno, per esempio, Golem e Sofia mi dicessero: “Maria Grazia ma vaffanculo! ma che c.... dici io non sono d’ accordo con quanto scrivi!”, io potrei FORSE obiettare i modi e la forma con cui Golem e Sofia si rivolgono a me, ma non le loro argomentazioni, NEL CASO fossero OGGETTIVAMENTE significative e sensate. Quindi in quel caso non mi resterebbe da fare altro che prendere atto che ho scritto una cosa quantomeno inesatta, invece che incaponirmi a cercare di avere ragione, e questo vale per TUTTI. Quindi, ben venga una Suzanne che mi contesta apertamente ( a me come a chiunque altro ) piuttosto di una Suzanne che cerca in qualche modo di apparire “attendibile” appellandosi alla netiquette. O almeno io la vedo così…