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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Leggendo il 7007 non ho creduto ai miei occhi. In quel post c’è la summa teologica rossaniana messa su un piatto d’argento, e per questo sarebbe troppo facile abusarne, non è leale. Forse non era “lucida”.
Rossana, senti, per questa volta fai finta che ti stia parlando un amico. Ma possibile che non ti accorga di come tu, “modestamente”, voglia dare di te sempre un’immagine “speciale”? Anche quando dovresti dimostrare la mia stronzitudine non riesci a trattenerti dal trasmettere messaggi di una tua certa “eccezionalità”? Non vedi che a chi è un po’ più sgamato della media non può sfuggire che in ogni tua uscita, in maniera più o meno velata, deve “sentirsi” una nota “odorosa” speciale che ti riguarda? Prendi la storia del “flert”. Tra le tante possibilità di risposta alla mia guasconeria ci hai tenuto a sottolineare che il protagonista del breve amorazzo era un “affascinante tenente colonnello”, che suona come un vecchio libro di Liala. È chiaro che se fosse stato un >>>
>>> geometra del catasto non avrebbe avuto lo stesso effetto evocativo. Lo stesso vale per il post dove hai fatto “l’ostensione” delle tue letture nome per nome degli autori, (anche quelli “evocativi” di qualità “sonora”) di cui mi contesti l’ironia, quando hai abilmente “piegato” il dialogo col povero Toro pur di inserire quella nota “qualitativa” del tutto superflua. E così per altre centinaia di casi.
Possibile che non capisci che nonostante la tua furba tecnica non tutti abboccano a quello che è il tuo scopo recondito delle relazioni su questo forum, e che io sono uno di questi, che da quando lo ha scoperto ha “dovuto” cambiare atteggiamento verso di te? E possibile, ancora, che non capisci che è proprio da quella “lettura” che si intravedono i tuoi problemi? Cultura e relazioni sessuali.
Ripeto, il tuo post per la prima volta mi ha “toccato” vedendoci la tua “nudità”, che pure intuivo da tempo, e ti sto parlando senza secondi fini. Da “vero” amico oso dire.
Pensaci.
Acqua, ovviamente vorrei trovarne anche solo cinque di utenti come te e MG, per quello che dite e per come lo dite, ma non credo che farai fatica ad immaginare che dietro quelle rabbie si celano problemi di altra natura che non quelli che sembrano apparire. Oggi leggerai il mio commento all’ultimo post di Rossana, che ho scritto con tutta l’onestà che ho potuto. In duemila caratteri è riassunta la vera causa della diatriba, ma puoi anche immaginare che mettersi a nudo come fai tu richiede un retroterra di equilibri interiori che non tutti hanno, e cercare di compensare le frustrazioni (invece di affrontarle), anche “ubriacandosi” di autosuggestioni, è più facile, oltre che umanamente comprensibile. E questo è un “bar” dove si può prendersi una “sbornia” per “dimenticare” le realtà vissute e che si vivono.
Ma è una fuga impossibile, è come fuggire all’interno di un carcere dove si è rinchiusi da decenni. Io sono un pessimo elemento, e non scherzo, ma quando intravedo quelle sindromi>>>
>>> non riesco a trattenermi per quelle sensazioni che nascono dentro di me. Osservare come tanta gente ha bisogno di “confrontarsi” e fingere per sentirsi all’altezza, sottolineando quelli che per loro sono indizi di “distinzione”, è qualcosa che mi fa stare male. Non sto esagerando, e anche per questo a volte reagisco in maniera esagerata. Hai presente Nanni Moretti in “Palombella Rossa”?: “Le parole! Le parole sono importanti!!!”. Come lui mi sembra quasi necessario esternare quello che sento dentro in maniera “bruta”, proprio per non riprodurre quell’atmosfera finta che mi urta e che ha cambiato l’atteggiamento verso la gente da quando, adolescente, ho scoperto quante “maschere” indossiamo per sopravvivere a noi stessi. Circa 8 anni fa ho ribaltato la mia vita a rischio di “perderla” per non vivere nell’illusione, e so quanto sia difficile, ma il mio è un grido di dolore e non un’accusa, per avere il mio pur piccolo mondo più “vero”.
Un abbraccio…vero.
Golem,
“vero amico” tienilo per altre. tu per me sei un mostro di affabulazione, dialettica e manipolazione collettiva, unite a un’inesauribile senso di superiorità.
non ti va che continui a restare qui. ti arreca fastidio, ma non per quello che spiattelli. bensì per ben altro, che mascheri divinamente.
in me, spesso, susciti pena. spero che qualcuno o qualcosa possa prima o poi ridimensionarti a livelli umani. ne hai bisogno più di altri, che appaiono alienati mentre tu fai della tua alienazione la realizzazione di un ideale, prima che questo possa essere confermato dai fatti. a senso unico, peraltro.
la regolare comunicazione di tutti i più minuti dettagli che rigurdano il tuo passato e il tuo presente NON sono un mettersi in mostra mentre per altri rare eccezioni, di particolare significato, sono da demonizzare. ma ti rendi conto di quanto affermi?
la frequentazione di LaD è positiva quasi per tutti. negli anni ha comunque a poco a poco smussato i tuoi inni di gloria.
Acqua,
so che non ha senso comunicare con persone con cui non c’è sintonia ma lo faccio lo stesso. se non altro per chetare i pettegolezzi suscitati da un momento di carenza di controllo.
SE, e sottolineo SE, la tua attitudine in famiglia è minimamente simile a quella che ho potuto osservare qui, non mi sorprende che, al di là di altre ragioni, di cui non ho alcuna conoscenza, tuo marito sia propenso ad attaccarti e a muoverti frequenti critiche.
per ora, nella logica e auspicabile ricerca di armonia di coppia, è più facile per una donna accettare la leadership d’insieme di un compagno che viceversa.
non si tratta che di un’impressione, che potrebbe essere del tutto fuori onda. fanne l’uso che credi ma, prima, riflettici un po’ su. anche a livelli minimi potrebbe avere una valenza utile a ricostruire un rapporto (non un amore) anzichè persistere in un’attitudine fuoriviante e priva di veri obiettivi.
scusa se mi sono permessa di esprimerti il MIO (soggettivo) punto di vista.
Rossà, come non detto.
Comunque col tono e la qualità del merito espresso nel tuo post riguardo la vita familiare di Acqua hai confermato molte delle cose che ho scritto nel mio post, e in un certo modo anche gli antefatti che riguardavano quelli espressi sulla mia di vita (e di tanti altri di cui ti sei occupata qui) dopo il cambio di direzione. Proprio non ti vuoi rendere conto della sensazione che lasci in chi comincia a conoscerti veramente. Forse è meglio così, è troppo tardi probabilmente.
Bè Sweetwater, vedi che l’affinità è saltata fuori? Nel momento in cui si è accertato che la tua figura laddiana non può più corrispondere a certe aspettative, ti è stato comunicato papale papale quello che realmente si pensava di te. O meglio, è stata elaborata una teoria adeguata alla nuova circostanza. Valuta tu quale sia la soddisfazione di prendere sul serio certi soggetti così “seri” e “empatici”, e a quali conseguenze può portare. Lo dice l’affabulatore, manipolatore e, come è stato affermato, il peggior maschilista mai incontrato.
Io sono per metà deluso e per l’altra contento di quel post. Ci ho provato.
Buon week end
Considerazioni di sintesi
A mio avviso, la persistente censura di Golem nei miei confronti, che s’innesta su quella preventiva degli amministratori sui post di entrambi, rivela, in trasparenza su di lui, aspetti più importanti e significativi di quanti egli ne sappia ricavare, con elucubrazioni su di me, dalle mie affermazioni o dai miei punti di vista.
Ovviamente, il mio “vero amico” può ottenere lo stesso effetto denigratorio limitandosi a distorcere quanto ho scritto, sino a capovolgere completamente il senso e lo spirito delle parole, aggiungendovi persino osservazioni in negativo sull’ambiente intimo e sociale in cui gli fa gioco considerarmi rinchiusa.
Al di là dei contrasti in tema d’amore, da anni qui è fortemente osteggiata l’attitudine prettamente femminile all’accoglienza, all’empatia e alla comprensione. Viene applicata, con fierezza e intransigenza, quasi soltanto l’attitudine prettamente maschile al giudizio, alla riprovazione e allo scherno.
continua…
… segue
Lo stesso ostracismo viene quasi sempre imposto alla vita d’immaginazione, emozioni e intuizioni, tormento e pregio della femminilità, rispetto a quella incensata di raziocinio, bisogno di far tornare i conti in senso pratico e sensualità, che, generalizzando, contraddistingue i sessi.
Si tratta, indubbiamente, di un’evoluzione dei tempi, che induce uomini e donne allo stesso modo di vestire, pensare e agire. Un modo che non tiene più abbastanza conto delle differenze che, per me, restano la vera ricchezza di ognuno dei due sessi. ricchezza che dovrebbe fondersi in un amalgama anziché portare all’esclusione dell’apporto femminile o alla leadership di uno dei partner, magari capovolgendo l’esperienza del passato.
con l’occasione, ribadisco ancora una volta che non sono affatto una sognatrice, essendo quasi totalmente priva di fantasia. tutti i miei vissuti sono parte della realtà, avendo ben poco a che fare con le illusioni o l’adattamento improprio di rivisitazioni.